bicipieghevoli
accessori => orientamento,intrattenimento,fitness,... => Topic aperto da: NessunConfine - Giugno 07, 2012, 11:06:39 pm
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C'è da tenere in considerazione l'allenamento individuale in questi casi, un mese fa su un percorso in salita la prima volta mi sono fermato stremato dalla fatica dalle 4 alle 6 volte, giorno per giorno mi fermavo sempre meno volte, così ora ho ottenuto il risultato che mi fermo raramente anche se ancora con parecchia fatica, da questa esperienza ne ho dedotto che l'allenamento avvantaggia il mezzo, punto ad eseguire il percorso facendo sempre meno fatica. :)
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Verissimo, è quello che è successo anche a me e credo un po' a tutti qui: quello che all'inizio appare proibitivo dopo pochissimo diventa fattibile. :)
Per Emanuele: se posso permettermi un consiglio, ti dico che anche io all'inizio ero orientato per un'elettrica. Poi visto che non ero del tutto sicuro ho preso una Hoptown, pensando che se non mi fossi trovato bene ci avrei comunque rimesso molto meno che se avessi comprato un'elettrica per poi scoprire che non faceva al mio caso. Perciò se non sei del tutto sicuro forse ti conviene provare prima con una pieghevole di fascia economica tipo quelle del Decathlon o altre, su cui qui sul forum trovi abbondanza d'informazioni. Se poi non dovessi trovarti bene potresti rivenderla facilmente, qui sul forum troveresti subito un acquirente, e ci avrai rimesso poche decine di euro.
Mario
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Benvenuto!
Mi accodo al pensiero del saggio Hopton.
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ragazzi....siccome in questo periodo mi stò dilettando a convertire all'uso (e abuso!) della bici alcune mie amiche (donne e quindi poco inclini allo sforzo fisico sovraumano, abituate a passaggi inquinanti o al massimo ai mezzi pubblici :P)...ho compilato una sorta di layout per un piccolo allenamento, che se fatto con regolarità e costanza, possibilmente ogni giorno...permette di abituare il corpo ai primi sforzi e quindi a superare via via le salite o le lunghe distanze:
- primo pensierino: si inizia con dei piccoli giretti d'isolato, per prendere confidenza con il mezzo (equilibrio e pedalata) e con l'ambiente circostante: osservare il flusso del traffico per iniziare a capirne le dinamiche (incolonnamenti, ripartenze, ingombri dei veicoli...) controllare la respirazione anche senza sforzo (inspirazione dal naso ed espirazione dalla bocca)
- secondo: allungare il tragitto ma fissandosi un punto di partenza e arrivo precisi e monitorare il proprio sforzo, fatica e tempo di percorrenza.
- terzo: ogni giorno allungare sempre di poco più la distanza e la salita, per abituare le gambe e il corpo intero allo sforzo e alla gestione delle proprie risorse.
Forse cose banali...ma secondo me, notando i risultati (amiche che riescono ad arrivare e tornare dall'università sorridenti e belle fresche)....questo permette di abituare il corpo a gradi di difficoltà via via sempre più crescenti, poi ovvio ognuno si pone diversi obiettivi: usare la bici solo per casa/lavoro, usarla per sport intensivo o solo e anche per diletto....ma una cosa, a mio parere rimane ferma: il motorino elettrico c'è lo abbiamo già noi nel corpo....siamo un groviglio di cavi elettrici...perchè comprare un'appendice esterna, costosa, pesante e ingombrante?.....a voi la sentenza
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Aggiungo, in base alla mia breve esperienza, alcuni fattori che ho notato influenzare la fatica necessaria al percorrimento di un determinato percorso (molti sono banali e scontati..): il modello di pieghevole utilizzato e il peso stesso, attrito differente rispetto al terreno dove si viaggia quindi anche il dislivello, il diverso tipo di componenti montati (come ruote di tipi diversi), un eventuale borsa o zaino e quindi il relativo peso, eventuali accessori montati sulla bici, una cattiva gestione delle marce e della velocità di crociera (veloce-piano-veloce-piano), una cattiva gestione della propria respirazione, stato di manutenzione e lubrificazione della catena, della cassetta..o lo stato di gonfiaggio dei pneumatici, fattori emotivi come stanchezza generale, depressione..anche l'alimentazione gioca un ruolo non indifferente nell'allenamento e nella fatica percepita.
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da altra discussione:
Connected Cycle, per la bici connessa bastano i pedali
Presentati al CES di Las Vegas: con GPS, accelerometri e GPRS, i pedali connessi ti aiutano negli allenamenti e ti avvisano in caso di furto
da: wired.it (http://www.wired.it/gadget/accessori/2015/01/05/ces-2015-connected-cycle-bici-connessa-pedali/)
(http://images.wired.it/wp-content/uploads/2015/01/1420450077_connected-cycle-600x335.jpg)
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3. Preparazione fisica. Io personalmente non credo che la vita del pieghevolista sia per tutti. Ma è un cane che si morde la coda: se tu sei sedentario con la pancia non puoi fare il pieghevolista, ma se non vuoi più essere sedentario con la pancia allora l'intermodalità con la pieghevole può fare per te. Alla fine della fiera, è una questione di scelte e di volontà. Ad ogni modo, io cerco di regolarmi col mangiare: l'abbiocco postprandiale non fa proprio per il pieghevolista. Fortunatamente non ho mai bevuto alcol, e quindi parto già avantaggiato. Diciamo anche che un chiletto l'ho pure buttato giù in queste prime settimane di bici pieghevole, ma questo è dovuto - io credo - ai chilometri percorsi (una media di una ventina al giorno).
4. Sensazioni. Mi sento bene. Mi sento bene e - udite udite - non ho dovuto rallentare il ritmo lavorativo! Questo è dovuto essenzialmente all'organizzazione e al fatto che adesso non faccio più le stupidate tipiche del lavoratore automunito, che magari riceve una telefonata da un cliente alle 18:00 e percorre 40 km per raggiungerlo mezz'ora dopo. Adesso il cliente è pregato di aspettare il giorno dopo o due giorni dopo, oppure cerchiamo di risolvere la questione a distanza. Qui devo anche dire che sono fortunato: la totalità delle persone con le quali ho parlato della bici pieghevole - clienti compresi - ha compreso perfettamente. La gran parte di essi ha espresso ammirazione, aggiungendo però "io non ce la farei" (chissà perché, 'sta storia del muoversi con la bici viene spessissimo introiettata come fosse una domanda: "tu lo faresti"?). Una piccolissima parte s'è detta entusiasta. Due persone hanno anche preso i primi contatti con i rivenditori per vedere di acquistare la loro bici pieghevole.
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[STAFF: questi contributi vengono da un'altra discussione ]
;)
Premesso che ognuno ha i propri obiettivi e ognuno trae dalla pedalata il piacere che preferisce, sia questo l'andare con calma, sia questo l'andare veloce; quando sono andato dal preparatore di una squadra di ciclismo della mia zona, gli ho fatto questo discorso:
"Uso una bici pieghevole per andare e tornare dal lavoro.
Il mattino vado piano perchè voglio arrivare in ufficio senza sudare, mentre la sera per tornare a casa posso sudare e faticare quanto voglio.
Non ho tempo per fare sport o andare in palestra, quindi il mio unico allenamento è in bicicletta così vorrei unire il viaggio di rientro ad un allenamento con lo scopo di migliorare sensibilmente le mie capacità cardiovascolari, tonificare la muscolatura, pedalare sempre più veloce in modo da arrivare a casa sempre prima. Così che possa dedicare il resto del mio poco tempo alla famiglia e ai miei altri mille hobbies.
Mi posso allenare in questo modo solo la sera, ma 8 volte su 10 son stanco morto per la giornata, ho mangiato poco, ho sonno arretrato, sono vestito con abbigliamento normale e non ipertecnico, ho uno zaino da 40 litri pieno di roba sulla schiena, pedalo in mezzo al traffico ecc... ecc...
Si può fare un programma specifico per chi, come me, ha queste esigenze?"
Lui ci ha pensato un po' e poi sorridendo mi ha risposto: "Sì, eccome! E sarà anche per me una bella sfida diversa dal solito!"
E così stiamo mettendo a punto un programma su misura derivato dal ciclismo classico, ma adattato alle esigenze che ho esposto sopra e, soprattutto, ad una bici pieghevole che ha ovviamente una prestazione differente da una bici da corsa.
Giusto per farvi capire meglio: io la sera rientro a casa quasi alle 8, quindi ogni decina di minuti che anticipo significano più tempo per me e per i miei cari. Se avessi la fortuna di lavorare a 10km da casa o potessi tornare alle 5 e 30, di certo mi godrei una pedalata tranquilla fischiettando e ammirando il panorama :)
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le esigenze e le preferenze di ciascuno sono sacre, ci mancherebbe.
Resto molto interessato al discorso sul miglioramento delle medie di velocità e non intendevo sminuirne l'importanza col mio post. Semplicemente mi ha divertito il contrasto tra l'esperienza di J.am e la mia. Il tono leggermente ironico era rivolto a me e alle mie medie da lumaca stanca e non certo a J.am e a tutti coloro che si impegnano per migliorare le loro prestazioni in bici. ;)
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...
E dopo la tecnica della cadenza a 80 rpm, vi introdurrò alla nobile arte delle ripetute su bici pieghevole!
Ormai sto mettendo nero su bianco uno specifico allenamento da fare su bici pieghevoli, supervisionato da un preparatore di ciclismo classico.
Interessante...studia, scrivi e riporta qui :):)
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Ciao tutti,
visto che ormai s'è presa questa piega... ;D
Lurkando in giro ho trovato praticamente ovunque che l'allenamento-base per aumentare le prestazioni nel ciclismo è il c.d. SFR un acronimo che sta per Salite Forza-Resistenza.
Qui trovate una introduzione http://www.bdc-forum.it/showthread.php?p=637212 (http://www.bdc-forum.it/showthread.php?p=637212)
In sostanza sono ripetute in salita con pausa da fermo o quasi eseguite con un rapporto lungo (il più lungo che si riesce ad usare); a quanto pare sono miracolose, tra l'altro, se non ho capito male, la corretta esecuzione vieta di appendersi al manubrio con oscillazioni o trazioni violente, cosa che per noi pieghevolisti sarebbe sconsigliabile comunque.
Buga 8)
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E' uno dei metodi per sviluppare la resistenza al fondo, ma presuppone di avere un tracciato scorrevole con pendenze precalcolate e almeno 2 ore libere da passare in sella perchè bisogna affrontare una fase di riscaldamento, una di allenamento e una di defaticamento. Solo il defaticamento deve durare minimo 30 minuti.
E' uno dei metodi, non IL metodo.
Ormai nel ciclismo non è più come un tempo dove tutti facevano tutto: adesso ogni persona nella squadra ha un ruolo e uno specifico compito, così come ognuno ha uno specifico allenamento.
Per chi gira 15km in città con la pieghevole non è un allenamento utile perchè a noi serve sviluppare altre doti quali lo sprint e il massimo coinvolgimento muscolare in brevi tratti, non certo per un mezzo fondo di 60 km.
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...cut
Per chi gira 15km in città con la pieghevole non è un allenamento utile perchè a noi serve sviluppare altre doti quali lo sprint e il massimo coinvolgimento muscolare in brevi tratti, non certo per un mezzo fondo di 60 km.
:o
ammazza sei preparatissimo! vabbé a malincuore siamo purtroppo esonerati da questo meraviglioso allenamento ;D ;D ;D
Buga
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Per quel poco che ho pedalato sulla mia Dahon e per quel molto che pedalo sulla Cervelo da strada mi son reso conto che i benefici dell'allenamento del ciclismo ( uscite generiche non lavori specifici) si colgono anche nel pedalare sulla pieghevole;
Migliora tutto,agilità,scatto,scorrevolezza,ma sopratutto il piacere e il divertimento di guidare la nostra folding che è uno dei motivi principali per cui la uso per andare al lavoro.
Sarò un romantico, ma di applicare le tabelle di allenamento proprio non mi sentirei di farlo.
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Secondo il programma di allenamento, oggi avrei dovuto effettuare una serie di ripetute sprint fino a coprire 3 km di distanza.
Con la hoptown a rapportatura originale e con i copertoni kojak -che abbassano leggermente lo sviluppo metrico originale della bici- ho sfiorato i 40 km/h nei picchi di sprint! Direi un ottimo picco per una piccolina di bassa lega, ma sono certo che si possa fare ancora di meglio.
Il prossimo test sui picchi di sprint lo effettuerò fra 3 mesi.
Il percorso d'allenamento è il mio solito tragitto di rientro a casa, in piano con leggere pendenze in salita, traffico scorrevole:
3km riscaldamento velocità blanda (19km/h)
6km pedalata costante media 23 km/h
3km avvio del ciclocomputer (per monitoraggio del test) e inizio delle ripetute
500m defaticamento
Questo test prevedeva ripetute di puro sprint e di bassa durata, ma era importante raggiungere gli stessi picchi massimi per ogni ciclo e poi segnare la media risultante da tutti i valori massimi.
Mi manca ancora la capacità cardiovascolare per mantenere la velocità di picco per un tot di secondi, ma questo è il risultato del prossimo test ripetute.
Le gambe invece hanno retto bene la serie, quindi attualmente il mio limite maggiore è nel cardio, dove devo riuscire a mantenere più basse le pulsazioni per poter mantenere lo sforzo massimo più a lungo e recuperare meglio subito dopo.
PS: in realtà i 40km/h li ho toccati, ma è stato solo in una singola ripetuta quindi non è una misurazione di riferimento.
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segnalo l'APP Mapmyride, orientata al fitness
Navigatore GPS su smartphone (Android, Iphone, windows,...)
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=705
è possibile monitorare il proprio allenamento
:)
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Ciao,
seguo con interesse la discussione, secondo me qualsiasi tipo di allenamento è tanto più efficace quanto più si avvicina al gesto di gara (o nel nostro caso di utilità), questo non toglie però la necessità di variare, corto/lungo/veloce/lento/60/90/100rpm ecc.
Le SFR ! Ricordo ancora quando furono "inventate" per l'allenamento di Moser e il record dell'ora. Comunque tornando a noi ciclisti urbani sempre in mezzo al traffico ed a 1000 ostacoli (buche, tombini, binari, pozzanghere, nutrie) introdurrei qualcosa più sull'agilità e la capacità di guida che sulla resistenza o la velocità, credo che a noi sia più utile saper guidare bene che guidare veloci.
Guardo sempre con molto interesse le acrobazie degli atleti di BMX o freeride, a volte nel traffico mi servirebbero più quelle capacità che una media da 40Km/h.
Resto curiosamente sintonizzato sulle vostre tabelle.
Ciao
Renato
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Hai ragione Renato!
Il discorso sulla capacità di guida lo condivido, ma con un limite:
nel traffico il ciclista deve procedere con "prevedibilità" nei confronti degli automobilisti.
Anche il semplice fatto di scartare rapidamente per evitare una buca può mettere in crisi un automobilista imbranato che si accinge a sorpassarci.
Molto spesso mi alzo sui pedali e incasso buche e tombini proprio perchè nel flusso di traffico ho già i mezzi a 50cm dal fianco e non posso azzardare movimenti bruschi.....
Quando guidi una macchina e hai davanti un ciclista ti aspetti che proceda dritto, alla medesima velocità, senza nessuna variazione.
Psicologicamente hanno fatto anche uno studio sulla percezione dei ciclisti da parte degli automobilisti e, dopo aver avvistato la bici a distanza e registrato inconsciamente il moto, la figura del ciclista viene "oscurata" da un meccanismo cerebrale.
Scatta un meccanismo per cui non ti aspetteresti una manovra brusca da parte della bici e, se succede, subentrano i riflessi e le attitudini innate.
In questi casi c'è chi riesce a schivare, ma anche chi va contro o esagera nelle manovre causando un incidente con più mezzi coinvolti.
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Condivido in pieno, e ti dico che essere capaci di guidare ti evita il peggio sia se la buca la eviti, sia se, come dici tu, la prendi intenzionalmente per non cambiare traiettoria all'improvviso, anch'io capita che prendo in pieno le pozzanghere quando piove per non andare in mezzo alla carreggiata trafficata, ma la mia paura è che non si riesce a valutare la profondità della buca e in quel caso buone doti di equilibrio ti salvano la pellaccia....e magari strappano un applauso dei passanti sul marciapiede ( mi è capitato con la MTB e le rotaie del tram)
R.
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Da lunedì prossimo introdurrò un periodo di sessione muscolare, da effettuarsi a giorni alterni (o quasi perchè inizialmente dipende dal recupero individuale) per la durata di due settimane, poi scarico di una e successivamente altre 2.
Insieme al preparatore ho testato l'esercizio per essere corretto nell'esecuzione e per poi fare le mie sessioni da solo senza supervisione.
Funziona in questo modo:
abbiamo misurato i valori antropometrici nella posizione di pedalata ottimale sulla hoptown;
successivamente abbiamo abbassato la sella a tentativi fino a trovare la posizione di massima tensione su quadricipite/vasto in fase di spinta e sui femorali in fase di tirata, escludendo per il momento l'enfasi sui polpacci.
Con le mie misure antropometriche, l'abbassamento della sella è stato di circa due tacche e "qualcosa".
Questa nuova posizione di pedalata porta le gambe in posizione più raccolta ed esclude quasi totalmente il lavoro dei polpacci e dei glutei.
Pedalare in questo modo è molto faticoso, dopo 2 minuti si sentono le gambe come macigni e i muscoli induriti.
Si pedala con la marcia più dura, concentrandosi sul gesto: pedalata tonda, spingere e tirare contemporaneamente utilizzando al 50% muscoli di spinta e di tiro.
La velocità media nel tragitto è bassa, qui conta fare gambe.
Utilizzando i pedali liberi con comuni scarpe quotidiane, per poter effettuare la fase di tiro in modo corretto bisogna imparare a ruotare leggermente i pedali in modo da creare un angolo favorevole prima di far subentrare i bicipiti femorali che si occuperanno di tirare la pedalata nella fase negativa, per poi cedere il passo ai quadricipiti in fase di spinta. Qui il pedale andrà ruotato nuovamente in posizione orizzontale.
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Beh che dire, notevole complimenti, avendo la fortuna di potermi allenare con la bdc e in mtb, mi godo il lato "poetico e scanzonato" dell'andare a lavoro in pieghevole, come del resto Simsala qualche post fà.
Però è molto interessante il tuo approccio e l'esserti affidato a degli esperti, sia per la posizione in sella che per l'allenamento, darà i suoi frutti.
Ciao
R.
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Ieri armato di gps ho provato a spingere la Eco C6 con un pelino più di lena rispetto al mio passo solito di fine giornata e devo dire che ho fatto una buona media 1.6km in 4:00 min che vale poco meno di 25 orari di media (distanza Lavoro-stazione). ;D ;D ;D
Non lo farò più se non per estrema necessità anche perchè di fatica in bici da corsa ne sto facendo abbastanza ;D ;D ;D , mi godo il lato naif del commuter che risparmia benzina/tempo/arrabbiature nel traffico dentro la macchina.
Tra le annotazioni posso dire di aver fatto girare le gambe in maniera canonica sfruttando tutti i muscoli senza pedalare in maniera raccolta come raccontava Veeg ,anzi io tendo a tenere tubo sella molto alto per sfruttare la piena estensione della gamba ( ma è un mio gusto personale non un'imposizione che voglio far passare come corretta) e sicuramente la rotazione del pedale che aiuta nel richiamo della fase morta della pedalata quello si l'ho fatto.
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Tra le annotazioni posso dire di aver fatto girare le gambe in maniera canonica sfruttando tutti i muscoli senza pedalare in maniera raccolta come raccontava Veeg ,anzi io tendo a tenere tubo sella molto alto per sfruttare la piena estensione della gamba ( ma è un mio gusto personale non un'imposizione che voglio far passare come corretta)
La "pedalata raccolta" è solo un esercizio muscolare da effettuarsi all'interno di una precisa programmazione di allenamento, non è certo l'impostazione ottimale di pedalata :)
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Dopo una manciata di mesi di allenamento è arrivato il momento di effettuare il primo bike-test per verificare i risultati.
Tramite GPS e l'applicazione Google MyTrack registrerò il percorso stazione-casa che compio la sera. Dovrò registrare i valori di 3 giorni consecutivi e poi calcolare la media e il risultato sarà il verdetto del primo bike-test.
Questa sera ho registrato la prima traccia; domani e venerdì registrerò le ultime 2.
Vi posto l'immagine dei dati della traccia di oggi: (cliccate sopra per ingrandirla)
(http://i1203.photobucket.com/albums/bb385/argondeck/Hoptown%205/th_BikeTest1.jpg) (http://s1203.photobucket.com/user/argondeck/media/Hoptown%205/BikeTest1.jpg.html)
Il percorso è cittadino, quindi sono naturalmente presenti rotonde, semafori, stop e..... traffico. Molto traffico!
Salita lieve e costante per tutti i chilometri di percorso; bicicletta Decathlon Hoptown 5; abbigliamento normale, quindi niente di tecnico e aderente; zaino 40l sulle spalle pieno di cianfrusaglie che ho utilizzato durante la giornata di lavoro; stanchezza di fine giornata e uno splendido tramonto di fronte a me.
Velocità di spostamento media 25,57 Km/h su 10,80 Km.
Buono il miglior picco di sprint in piano a 38,27 km/h (e qui si vedono i risultati delle ripetute!).
Buono anche il ritmo di pedalata più rapido che è stato di 1,34 min/km.
Onestamente speravo in un risultato migliore :-\
Domani devo riuscire a fare di meglio!
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25 di media su percorso urbano e ancora non sei soddisfatto? E tu volevi trascinarmi con te da Milano a Pavia? Ma tu vuoi che io muoro? Un vecchietto sovrappeso come me a 25 di media ci arriva solo con un motore (e neanche elettrico, perché quello si disinserisce giusto a 25).
Beh, scherzi a parte, complimenti!
Vittorio
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Steek Hutzie :o !
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Mi associo ai commenti di Vittorio e Aviator. :o
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Steek Hutzie :o !
mmmhh... anche un famoso capo Cherokee direbbe qualcosa di simile...
Vittorio
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E tu volevi trascinarmi con te da Milano a Pavia? Ma tu vuoi che io muoro?
ahahah
in verità, dato che milano-pavia è su percorso ciclabile ed è praticamente un lungo rettilineo, pensavo di viaggiare tra i 28 e i 30 kmh :D
Comunque sia la mia prestazione non è nulla di eccezionale perchè se prendo un cadetto (categoria ciclismo 19-27 anni) per fare la stessa cosa mi spara di sicuro una media superiore ai 30 km/h!
Io ho iniziato una preparazione "semi-seria" da gennaio, quindi prevedo ancora possibilità di miglioramento. Il mio problema più grosso è che sono secco di costituzione (174cm x 62Kg con massa grassa sotto agli 8 kg) e non sarò mai un velocista perchè non riesco a mettere massa muscolare e, di conseguenza, non posso incrementare di molto la potenza espressa.
La cosa interessante di questi esperimenti è vedere il comportamento di una biciclettina senza pretese come una hoptown e testare i suoi reali limiti.
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Meen Kiah (hahahahaha ok basta) se prendi una Brompton o una X10 o 20 voli! (Dico Brompton perchè ho visto la differenza passando da Hoptown a quest'ultima).
Altro che sciopero dei treni scusa fossi in te verrei direttamente da Saronno in bici!
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stacippa che media veeg…
io sono troppo ignorante con il mio conta km, domani provo a postare i miei dati così magari mi aiutate a valutare la mia prestazione, sono curioso ma più che altro, vorrei capirla meglio ;D
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Veeg, mi associo ai complimenti, direi che ti sei preparato bene 25Km/h di media non sono mica pochi, Io giroingiro a 20Km/h per non sudare, ma ho provato a spingermi a 28/30 per non perdere il treno e sò che con una pieghevole non è mica facile !!!
Ciao
Renato
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ecco i miei dati raccolti stamattina (non riesco proprio a ricordarmi di guardare il contakm in naturalezza, è più forte di me…)
- tragitto: 8,45 km
- v. max: 39,90 km/h
- v. media: 19,09 km/h
- tempo: 24 min
- fuel: 4,65
cosa ne deduco veeg?
è pura curiosità, tanto lo so che da domani tornerò a dimenticarmi di azzerarlo o di farci caso :-\
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Partiamo dal presupposto che sono "ignorante" in materia e quel poco che so lo sto imparando in questo periodo grazie a persone molto preparate, quindi ti ringrazio per la fiducia che riponi in me :D.
Per darti la mia opinione avrei bisogno di vedere il grafico km percorsi/velocità e alcuni dati più completi come quelli che vedi nella finestra del mio messaggio precedente.
Posso consigliarti di rifare il tragitto utilizzando gps e una app specifica (se usi android è ottima "google mytracks").
In questo modo per prima cosa puoi verificare che i valori del tuo ciclocomputer siano esatti (e qui le sorprese in negativo non mancano quasi mai) e poi hai dei dati più completi su cui fare una valutazione.
Aspetto la tua traccia gps! ;)
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purtroppo non ho android ma apple, ora vado a sbirciare se ho qualche app similare, lunedì rifarò il percorso con questi parametri ;)
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Io sto facendo tra i 10 e i 15 km al giorno in 30-50 minuti in attesa di mettere il cambio e avere un maggior sviluppo metrico (attualmente vado ad 80 pedalate al minuto in media).
Finora in 12 uscite dal 21/06 ho fatto 120 km (percorsi tutti in piano).
E' un buon allenamento per bruciare grassi e tonificare un po' le gambe?
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Secondo me è ottimo, io me faccio dai 11 ai 22 e mi sento da dio ;)
Massimo
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io sono obbligato a farne 25, ne farei di più ma perdo troppo peso,quando ho incominciato 3 anni fà(circa)pesavo 89kg adesso 64kg (mangiando di tutto)perchè mi trattengo
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Settimana scorsa 70 km in 3 uscite e (lo dice il computer, ma secondo me esagera ??? ) 950 mt di dislivello totale.
Anzichè pane e salame, crescentine e tigelle ho mangiato lo yog(come si scrive...) ù ghiogghiu...e ho passato ore in bagno. :o
Non sono calato neanche 100 grammi, anzi, peso 1,5 kg in più (por....acca) :( :(
Ma come è possibile , dico io, ....
...questa settimana , visto anche il tempo, sono rimasto sul divano a mangiare gelati e dolcetti, mo' vediamo l'appuntamento alla pesa >:( >:(
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Piccolo contributo: da tre settimane uso SOLO la bici per andare tornare dall'ufficio e qualche commissione.
Sono 20 km al giorno minimo (10 A/R), 100 km settimana ...
Ho perso due chili ma soprattutto anch'io mi sento da dio... :D
Buga 8)
p.s. questa settimana per motivi di lavoro sono costretto a prendere la macchina, almeno fino a mercoledì, ci credete che sto sclerando ? :o :o :o
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70 km in 3 uscite non cali perchè il corpo pensa che stai scherzando! per calare devi farlo per qualche tempo tutti i giorni ,vedrai che il corpo si preoccupa e per non portare tutti i giorni quel peso a fare un giro in bici lo elimina. io mi sento da magro
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Io faccio talmente pochi km con la pieghevole... soltanto 4 al giorno.
Forse per dimagrire dovrei comprare una casa più lontana dalla stazione! ;)
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70 km in 3 uscite non cali perchè il corpo pensa che stai scherzando!
;D ;D ;D ;D
hahaha c'è del vero!!! :-*
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da altra discussione:
Ma soprattutto occhio al cuore . Un allenamento serio si fa mantenendo le pulsazioni in un certo range.
Un programma di allenamento serio si fa entro tutto il range che il cuore fisiologicamente ha.
Anzi: se lavori col il misuratore di potenza il cuore non lo guardi più, se non per verificare alcune cose
ma sempre a posteriori, mai durante l'allenamento o la gara.
Leggi magari qualcosa sul protocollo Tabata, tanto per citare una tipologia di lavoro
molto conosciuta fuori soglia.
Tra l'altro: in gara è buona norma non avere dati cardio sott'occhio, proprio per non
limitarsi inutilmente (questo soprattutto in passato quando il misuratore di potenza non esisteva
e il cardio era l'unico riferimento), in genere in gara si va a sensazioni e i dati sono sempre superiori
a quello che, anche sputando sangue, si riesce a fare in allenamento.
Diverso è col misuratore di potenza, ma qui sto andando davvero molto nello specifico.
Ovviamente a fronte di un certo tenore di allenamento (elevato e con finalità agonistiche) è meglio fare annualmente una visita sportiva con ecg con prova da sforzo,
peraltro obbligatoria per avere l'idoneità agonistica anche a livello amatoriale.
P.S. io ho 54 anni e l'anno scorso ad una cronoscalata ho tirato 184 bpm di frequenza cardiaca.