bicipieghevoli

adesso pedala => caratteristiche funzionali => Topic aperto da: occhio.nero - Luglio 09, 2011, 10:37:49 am

Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: occhio.nero - Luglio 09, 2011, 10:37:49 am
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Slave a tutti.

Mi chiamo Marco e sono da poco più di un mese un cilcopendolare pieghevolista!
Anzi......più che un ciclopendolare direi che la pieghevole stà soppiantando quasi del tutto i mezzi a motore per i miei spostamemti.
La mia passione per le bici parte da lontano, da ragazzino ho seguito le orme di mio padre, appassionato di bici da corsa, uscivamo tutti i fine settimana....poi sono passato alle mountain bike.........la mia passione numero uno insieme allo sci-alpinismo, posseggo due MTB da all mountain da 29" e le uso tutti i fine settimana, qualche volta anche durante la settimana uscendo in notturna sui Castelli Romani insieme ad un gruppo d'amici.
L'avvicinamento alla pieghevole è stato lento e molto ragionato.......col senno di poi posso affermare che è stato anche troppo ragionato.......l'avessi provata prima!
Purtroppo la mia cultura ciclistica pregressa mi rendeva scettico sulle doti di guida delle bici con ruote piccole, e per quanto riguarda le pieghevoli sulla loro effettiva rigidità/sicurezza........ovviamente mi sbagliavo........e l'averla provata a fondo prima dell'acquisto ha dissipato in me qualsiasi dubbio!!
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Citazione da: neurologico,22/3/2010, 17:02 ?t=46982914&st=0#entry385793905
Ciao a tutti

allora allora sono in procinto di comprare una classicissima brompton per andare a lavoro....
l'idea sarebbe... casa bici piegata --> ascensore --> traino la bici su rotelle fino alla metro --> metro --> apro la bici e pedalo fino a lavoro 5 km --> lavoro (uffffff) --> esco da lavoro e pedalo 10 km fino a casa

questa soluzione perchè mi sono rotto di portarmi a spalle la bici fino al 5° piano e di arrivare tutto pezzato a lavoro

ecco adesso chiedo a voi?? com'è guidare una bicicletta con le ruote da 16?? ho provato la brompton dal mio biciclettaro ma ci ho fatto solo un giro dell'isolato, la reazione della bici alla pedalata mi è sembrata buona, ma la cosa che mi ha fatto strano è l'oscillazione causata dal baricentro basso immagino...

cos'avete da dirmi in proposito??? nel senso quali sono le differenze che si hanno a guidare un bici pieghevole rispetto ad una bici normale???

Saluti

Citazione da: Marcopie,22/3/2010, 18:01 ?t=46982914&st=0#entry385808903
Citazione da: neurologico,22/3/2010, 16:02
allora allora sono in procinto di comprare una classicissima brompton per andare a lavoro....
Bravo!

Citazione
l'idea sarebbe... casa bici piegata --> ascensore --> traino la bici su rotelle fino alla metro --> metro -->
Se casa tua dista più di 50m dalla fermata ti conviene aprirla, pedalare e richiuderla. Le rotelle vanno bene sui pavimenti lisci, per interni, IMHO.

Citazione
ecco adesso chiedo a voi?? com'è guidare una bicicletta con le ruote da 16?? ho provato la brompton dal mio biciclettaro ma ci ho fatto solo un giro dell'isolato, la reazione della bici alla pedalata mi è sembrata buona, ma la cosa che mi ha fatto strano è l'oscillazione causata dal baricentro basso immagino...
Io ce l'ho da qualche mese, e l'ho usata anche per escursioni stradali (50km).
La sensazione che hai descritto la provo solo se ci pedalo in piedi.
Se stai seduto, dopo un po' ti dimentichi che è una pieghevole... io mi sono messo in scia di ciclisti sportivi con le bici da corsa.
Bisogna anche vedere quale assetto (manubrio) hai scelto e quanto sei alto.

Citazione
cos'avete da dirmi in proposito??? nel senso quali sono le differenze che si hanno a guidare un bici pieghevole rispetto ad una bici normale???
Due domande.
Qual'è, <b>tra queste</b> (http://mammiferobipede.splinder.com/post/22431750/Darkness%2C+il+mostro+nero), la bici "normale"?
Com'è la tua postura riguardo a <b>quanto descritto qui</b> (http://mammiferobipede.splinder.com/post/20802937)?
 :B):


Citazione da: neurologico,22/3/2010, 18:28 ?t=46982914&st=0#entry385815513
Ciao Marco

allora allora.... io viaggio prevalentemente su un ciclocross, quindi per me normale è corsa, ma più rilassato, sono alto 1,74
ho scelto il manubrio a t e lunghezza reggisella standard sulla brompton

per il tragitto a traino pensavo pimpare la bici e sostituire le plasticosissime rotelline di serie con delle rotelle da skate, come da tutorial che ho visto qua sul forum, si tratterebbe di fare circa 70mt da casa a metro... che dite ce la faccio a fare circa 70 metri al giorno su rotelline pimpate?

mi sono informato a lungo prima dell'acquisto e più o meno so già a cosa sto andando incontro :alienff: .... mi chiedevo giusto a livello macro quali sono le principali differenze tra una bici pieghevole, anzi diciamo da 16-20, rispetto ad una da 26 o 28

Citazione da: Marcopie,22/3/2010, 18:59 ?t=46982914&st=0#entry385823174
Sei alto esattamente quanto me.
Le principali differenze sono... che ti ci devi abituare. Né meglio, né peggio.
Un vantaggio grosso è che se stai sui marciapiedi la gente non si stranisce, ti vedono come un pedone "sopra qualcosa" anziché come un ciclista.
Una BdC è più scorrevole, una Mtb più flessibile quanto a terreni percorribili, a parte questo, come ti ho detto, dopo un po' che ci pedali la percepisci come una bicicletta, il tuo corpo e la tua testa si abituano.

P.s.: manubrio "a T" è quello "sport"? Come quello della mia? Scelta azzeccata.
Ma per caso sei il tizio che stava da BBike mercoledì scorso intorno alle 19.00? :D

Citazione da: neurologico,22/3/2010, 22:42 ?t=46982914&st=0#entry385884030
ok perfetto proprio queste sensazioni mi interessavano.... adesso ho capito!!!
il manubrio a t si è quello sport, e mi sono anche regalato una c bag (quella anteriore per il pc... viva l'aerodinamica!!!) qualcuno l'ha mai provata??

Io sono di Torino, ma la bici l'ho ordinata a Milano
di solito preferisco, magari a scapito di un po di risparmio, prendere la bici vicino a casa in modo da poter avere una buona assistenza
ma il negoziante di torino non mi sembrava affidabile, le vendeva a prezzo di listino maggiorato e voleva vendermi solo una di quelle che aveva in esposizione
mentre con il negoziante di milano abbiamo ragionato su uno sconto sul prezzo di listino e mi sono preso il modello che volevo

adesso attendo impaziente :unsure:

Citazione da: lukasan,25/3/2010, 23:05 ?t=46982914&st=0#entry386524619
Ciao!
intanto complimenti per l'acquisto. Di qualunque marca siano, le pieghevoli mettono di buonumore e danno dipendenza!

Se posso dare il mio modesto contributo da assoluto neofita (ho optato per questa soluzione di mobilità urbana solo 6 mesi fa), inizialmente mi ero orientato su una Dahon curve usata (ruote da 16") poiché ne avevo trovata una tenuta benissimo ad un prezzo interessante e la mia prima preoccupazione era la compattezza da ripiegata, per poterla trasportare agevolmente sulla metropolitana.
Purtroppo, non andando più in bici da 15 anni salire su una bici con le ruote così piccole mi dava una sensazione di troppa precarietà e ho deciso di iniziare per gradi acquistando una Eco3 (ruote da 20").
L'inizio anche con le ruote di dimensione più grande è stato piuttosto timido direi. All'inizio la bici sembra poco controllabile perché le ruote piccole sono sensibilissime alle sollecitazioni e ai cambi anche minimi di peso e direzione. Questa sensazione di "equilibrio precario" comunque dura pochi giorni e lascia spazio quasi subito ad una sensazione di grande agilità e scattosità che non ha paragone con quella delle bici con ruote più grandi. Insomma quando ci prendi confidenza il divertimento è assicurato!!

Per quanto le pieghevoli con le ruote da 16" continuino a esercitare un grande fascino su di me, credo che le ruote da 20" offrano una maggiore versatilità (ma questa è solo una opinione personale e soggettiva) e permettano di usare la bici sia per il trasporto intermodale urbano che per uscite anche di una certa lunghezza e per il cicloturismo. Credo che sia difficile, se non impossibile, trovare bici con ruote da 16" come la biammortizzata Dahon Jetstream, la dahon silvertip da turismo-gita lunga, o le pocket expedition di Bike Friday.

Ogni pieghevole ha i suoi lati positivi e i suoi limiti e se ami la brompton sicuramente passerai sopra ai suoi limiti (così come io, da ducatista impenitente, per l'amore che porto verso queste moto e il fascino che esercitano su di me sono passato sopra ai tanti limiti delle moto Ducati. E anzi proprio gli aspetti più criticati sono qualcosa di irrinunciaile per un ducatista). Il mio consiglio è, se ne hai la possibilità, di provare più bici anche con configurazioni di telaio/ruote diverse e fare una scelta ragionata in base all'utilizzo principale che ne vuoi fare.

Certo l'ideale sarebbe avere il box pieno di queste piccoli gioielli per poter scegliere la bici adatta ad ogni tipo di giornata....... :B):

Concordo con i contributi precedenti ed aggiungo che oramai passo dalla Mobiky Genius (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=92.0) (12") alla Tikit (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?t=45051401) (16"), alla Dahon Mup24 (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=80.0) (20") alla ibrida (28") senza grandi tentennamenti. Basta dare il tempo (qualche manciata di secondi) al corpo di risintonizzarsi di volta in volta.
Ovviamente, più le ruote sono piccole, più è richiesta una guida "prudente". Con la Genius tengo entrambe le mani ben salde sul manubrio e difficilmente supero i 25 km/h (in discesa).

Citazione da: homahaCaly,19/9/2010, 22:55 ?t=46982914&st=0#entry417482414
Da Mobiky (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?t=45071666) daily user confermo mani ben salde (telefonando a due giorni dall'acquisto a momenti volo per cui ora solo auricolare) sui 25 km non saprei io la tiro più che riesco ma mi manca la marcia dopo un pò. Adoro le partenze in piedi e il grip delle 12 pollici, le curve secche e quella sensazione, strana all'inizio, di essere altissimi e fin troppo maneggevoli. Riuscissi a montare un pò più di rapporti sarebbe perfetta.

Se ti senti più sicuro abbassando un po' il sellino, allora scendi pure  di qualche cm dalla posizione ottimale indicata nell'immagine.
Man mano che con il tempo prenderai confidenza, potrai sempre recuperare i cm perduti per  tornare alla altezza corretta, che è quella che ti permette di sfruttare meglio la spinta (quindi faticare e soffrire meno).

Anch'io ho fatto così! Non andavo in bici da qualche anno. Arrivata la Brompton all'inizio ho tenuto basso il sellino, via via l'ho alzato fino a trovare l'altezza ottimale che mi permette di tenere la gamba leggermente piegata, e va benissimo! 8)

Sulla brompton sono a disagio già con una mano sola. È l'unica grossa differenza negativa che sento nelle guida rispetto ad una bici tradizionale


Sono ormai tre giorni che utilizzo la mia nuova bfold7.
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All'inizio ho avuto un pò di difficoltà a trovare l'equilibrio. Forse perchè non cavalcavo una bici da una decina d'anni o forse per le ruote piccole (da 20). Tutt'ora, dopo 3 giorni, mi sento molto insicuro a sollevare una mano dal manubrio o a girare la testa.
Immagino io debba solo abituarmi.
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Quello che mi ha veramente impressionato è la robustezza del tutto e tra i lati positivi la gamma di rapporti, in pratica non ho mai usato le ultime due più lunghe anche se in alcuni punti andavo sui 25 all'ora.
Ci vogliono pochi secondi ad abituarsi alla maneggevolezza e bisogna scordarsi fuorisella (per poco non mi ammazzo!), rilanci "potenti" e salti dal marciapiede o sterrati (le altre bici sono una MTB con piega da corsa e una Trek Crossrip) ma di contro finalmente "metto la testa a posto" e pedalo seduto, regolare, seguendo le ciclabili come si deve...
.........
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: Ragadorn - Luglio 12, 2011, 07:07:25 pm
E io aggiungo, comè guidare una mu p24? Visto che la hai, mi chiedevo se puoi darmi qualche impressione sui 24 rapporti, in particolare nel piano, su quali velocità si riescono a tenere spingendo con decisione (io con il rapporto più duro della hoptown riesco a tenermi solamente sui 25 spingendo deciso e 30 sfrullando).

marco
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: occhio.nero - Luglio 12, 2011, 08:36:03 pm
se per questo, il cambio 3x8 mi è piaciuto tanto che equipaggia le mie:

Dahon Mup24 https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=80.0

JetstreamXP2008 https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=93.0

Tikit Bike Friday https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=106.0

Vuoi sapere cosa si prova? Con le dovute distanze... scendi dalla pieghevole a 8 marce e sali su una MTB o una bici da cicloturismo con 24.
Un altro mondo!  ;D

C'è bisogno di tutti questi rapporti?
Forse no. Comunque sia, dipende dalle distanze, dalle pendenze, dal carico, dalla fatica pregressa, dall'allenamento, dall'umore...  :P
Ma questa è solo la mia idea.

Segnalo la sezione "cambio, rapporti e trasmissione":
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?board=20.0

E riporto da altra discussione:

Per quanto riguarda l'handling. Io avevo una bici simile alla Dahon Curl 16pollici, e la brompton e' molto simile nel senso che puoi sterzare rapidamente e l'accelerazione e' forte anche a marcia piu' elevata.
Ma proprio per questo motivo, poteva diventare un problema quando invece andando a velocita' molto sostenuta ho bisogno di maggiore stabilita'.
La dahon mu si comporta come la mia ibrida a velocita' diciamo sopra i 25 kmh.

E' un diverso modo di girare in bici, e non vedo il motivo di escludere l'una o l'altra. Per me quindi era solo una questione di budget quest'anno.


Ho controllato la ripartizione dei pesi sulla mia bici, con me sopra, la borsa posteriore ed in assetto di pedalata, naturalmente:
  • Peso totale (io + bici + borsa posteriore): 98kg
  • Peso io: 82kg
  • Peso bici: 13kg
  • Peso borsa: 2kg
  • (non torna esattamente col totale, vabbe saranno le approssimazioni...)
  • Peso totale sull'anteriore (misurato): 36kg
  • Peso totale sull'posteriore (calcolato per differenza): 62kg

Quindi 37 % sull'anteriore e 63 % sul posteriore, pensavo già che fosse uno squilibrio del genere, anzi è meno peggio di quanto pensassi.
Comunque questo dovrebbe influenzare anche la pressione di gonfiaggio dei pneumatici direi. All'anteriore un peso equivalente di 36x2=72 k, al posteriore 124 kg :o, quindi 3.5 bar all'anteriore e diciamo 5.5 al posteriore, cioè in questo modo le due gomme avrebbero la stessa impronta a terra.

Tornando al mio problema, pensandoci bene è semplice, ho comprato la bici usata e l'anno di produzione è 2013, le gomme sono quelle originali e quindi hanno 4 anni e mezzo circa, so' dure come pezzi di legno, più che gomme sono due cartoni.
Ho provato a inclinare la bici di lato e spingere, scivola via che è un piacere le gomme hanno scarsa tenuta. Tengono benissimo la pressione, rotolano con pochissimo attrito e all'aspetto sembrano a posto ma evidentemente si sono indurite. Non è neanche colpa del modello o della marca.

Quindi non è tanto una questione di quali gomme ma di mettere gomme nuove, di qualità decente.
Adesso sto cercando un sito per comprare online i pneumatici, se avete consigli ben vengano, di solito uso Amazon.

ciao
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: menin - Luglio 12, 2011, 09:20:42 pm
Guidare una pieghevole (dahon eco3) è ...BELLO,  :D
sensazioni alla rinfusa:
ti senti alto, leggero, scattante, libero, poco invadente, poco aggressivo, silenzioso.

In strada in mezzo al traffico: fragile, indifeso (ma non vale forse anche per altre bici?)... >:(
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: Ragadorn - Luglio 12, 2011, 09:35:30 pm
Io sto sbavando da 2 giorni sulle foto di una speed pro modello 2003  8), e se non schioppo prima una 24 marce dahon me la voglio proprio fare.

Io nel traffico non mi sento poi così debole, mi piace sempre pedalare con decisione (rimanendo cmq nei miei spazi eh  ;))
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: occhio.nero - Ottobre 17, 2011, 10:44:39 pm
Segnalo:

l'elenco delle discussioni legate a studi sulle pieghevoli, recuperabile cliccando sul tag "studi" in fondo a questa pagina

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apro una discussione sul tema della guida di una pieghevole affrontando alcuni punti:

pedalata in piedi
E' possibile, quando si affrontano le salite, alzarsi dal sellino e far leva sui pedali?

a cui mi sento di rispondere con due riflessioni:

ruote di dimensioni inferiori
Citazione da: neurologico,22/3/2010, 17:02 ?t=46982914&st=0#entry385793905
com'è guidare una bicicletta con le ruote da 16?? ho provato la brompton dal mio biciclettaro ma ci ho fatto solo un giro dell'isolato, la reazione della bici alla pedalata mi è sembrata buona, ma la cosa che mi ha fatto strano è l'oscillazione causata dal baricentro basso immagino...cos'avete da dirmi in proposito??? nel senso quali sono le differenze che si hanno a guidare un bici pieghevole rispetto ad una bici normale???

a cui Marco rispondeva: Io ce l'ho da qualche mese, e l'ho usata anche per escursioni stradali (50km).La sensazione che hai descritto la provo solo se ci pedalo in piedi.Se stai seduto, dopo un po' ti dimentichi che è una pieghevole... io mi sono messo in scia di ciclisti sportivi con le bici da corsa.Bisogna anche vedere quale assetto (manubrio) hai scelto e quanto sei alto.Due domande. Qual'è, tra queste (http://mammiferobipede.splinder.com/post/22431750/Darkness%2C+il+mostro+nero), la bici "normale"?
Com'è la tua postura riguardo a quanto descritto qui (http://mammiferobipede.splinder.com/post/20802937)?
 :B):




Citazione da: neurologico,22/3/2010, 18:28 ?t=46982914&st=0#entry385815513
quali sono le principali differenze tra una bici pieghevole, anzi diciamo da 16-20, rispetto ad una da 26 o 28

a cui Marco rispondeva:
Le principali differenze sono... che ti ci devi abituare. Né meglio, né peggio. Un vantaggio grosso è che se stai sui marciapiedi la gente non si stranisce, ti vedono come un pedone "sopra qualcosa" anziché come un ciclista. Una BdC è più scorrevole, una Mtb più flessibile quanto a terreni percorribili, a parte questo, come ti ho detto, dopo un po' che ci pedali la percepisci come una bicicletta, il tuo corpo e la tua testa si abituano.

mentre Lukasan:
L'inizio anche con le ruote di dimensione più grande è stato piuttosto timido direi. All'inizio la bici sembra poco controllabile perché le ruote piccole sono sensibilissime alle sollecitazioni e ai cambi anche minimi di peso e direzione. Questa sensazione di "equilibrio precario" comunque dura pochi giorni e lascia spazio quasi subito ad una sensazione di grande agilità e scattosità che non ha paragone con quella delle bici con ruote più grandi. Insomma quando ci prendi confidenza il divertimento è assicurato!!
Per quanto le pieghevoli con le ruote da 16" continuino a esercitare un grande fascino su di me, credo che le ruote da 20" offrano una maggiore versatilità (ma questa è solo una opinione personale e soggettiva) e permettano di usare la bici sia per il trasporto intermodale urbano che per uscite anche di una certa lunghezza e per il cicloturismo. Credo che sia difficile, se non impossibile, trovare bici con ruote da 16" come la biammortizzata Dahon Jetstream, la dahon silvertip da turismo-gita lunga, o le pocket expedition di Bike Friday.
Ogni pieghevole ha i suoi lati positivi e i suoi limiti e se ami la brompton sicuramente passerai sopra ai suoi limiti (così come io, da ducatista impenitente, per l'amore che porto verso queste moto e il fascino che esercitano su di me sono passato sopra ai tanti limiti delle moto Ducati. E anzi proprio gli aspetti più criticati sono qualcosa di irrinunciaile per un ducatista). Il mio consiglio è, se ne hai la possibilità, di provare più bici anche con configurazioni di telaio/ruote diverse e fare una scelta ragionata in base all'utilizzo principale che ne vuoi fare.
Certo l'ideale sarebbe avere il box pieno di queste piccoli gioielli per poter scegliere la bici adatta ad ogni tipo di giornata....... :B):



Concordo con i contributi precedenti ed aggiungo che oramai passo dalla Mobiky Genius (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=92.0) (12") alla Tikit (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?t=45051401) (16"), alla Dahon Mup24 (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=80.0) (20") alla ibrida (28") senza grandi tentennamenti. Basta dare il tempo (qualche manciata di secondi) al corpo di risintonizzarsi di volta in volta.
Ovviamente, più le ruote sono piccole, più è richiesta una guida "prudente". Con la Genius tengo entrambe le mani ben salde sul manubrio e difficilmente supero i 25 km/h (in discesa).

a cui aggiungo la risposta di homahaCaly
Da Mobiky (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?t=45071666) daily user confermo mani ben salde (telefonando a due giorni dall'acquisto a momenti volo per cui ora solo auricolare) sui 25 km non saprei io la tiro più che riesco ma mi manca la marcia dopo un pò. Adoro le partenze in piedi e il grip delle 12 pollici, le curve secche e quella sensazione, strana all'inizio, di essere altissimi e fin troppo maneggevoli. Riuscissi a montare un pò più di rapporti sarebbe perfetta.

salire e scendere dai marciapiedi
Io personalmente evito di affrontare i marciapiedi in sella, a meno che non siano sotto i 5 cm.
Il video della Brompton in versione "extreme" ( https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=397) potrebbe invogliare a funambolismi, ma io rimango un po' scettico.
La mia Dahon ha già sofferto di una frattura del telaio (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=266), il cerchione ultraleggero di un mio amico ha mostrato delle crepe (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=12), e in generale gli snodi potrebbero "allentarsi".

Ma questa è solo la mia impressione.

ps: segnalo la discussione "Su sterrato?" https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=512
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: beaturbano - Ottobre 18, 2011, 05:58:22 pm
riguardo alle ruote piccole ho da aggiungere 2 osservazioni banali.
difetto: a parità di giri di ruota liberi, una 28 fa molta più strada senza pedalare, mentre con una 16 si dovrà ricominciare a pedalare molto prima.
pregio: grazie al baricentro basso a maggio scorso sono riuscito a tirar fuori al volo la ruota anteriore dai binari del tram senza cadere e neanche rallentare (avevo dietro le macchine incollate al sedere), dando un colpo più forte al pedale e contemporaneamente alzando il manubrio. che culo!
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: fnegroni - Dicembre 25, 2011, 12:28:20 am
Devo dire che sulla Dahon Mu P8 le ruote scorrono molto bene: i mozzi, specialmente l'anteriore, hanno degli ottimi cuscinetti. Quindi a dire il vero non noto questa grandissima differenza. Una volta che i mozzi sono fatti bene, le gomme cominciano a fare la differenza. Piu' e' alto il numer di TPI della gomma, piu' scorre.
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: fabyoka - Gennaio 12, 2012, 02:27:25 am
oggi all'uscita dal lavoro ho pieghevolizzato per 45 minuti sulla milano dei pavé

andiamo con ordine

visto che (detto proprio fra noi forumisti...) avevo più paura di rovinare la bici che di cadere, vorrei solo capire con voi quanto la pieghevole possa tollerare questo straMaledetto pavè (sui sampietrini in confronto sembra di essere in olanda)!

io lo percorro solo ogni tanto (per fortuna) ma se dovessi invece farlo tutti i giorni?? visto che le prime righe del manuale di istruzioni dicono: "La Brompton è progettata per l?uso su strade e percorsi non accidentati", il pavé come si classifica?? (il mio fondoschiena sa la risposta...)
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: beaturbano - Gennaio 12, 2012, 10:10:39 am
beh, dopo un pavè affrontato un po' allegramente io ho rovinato il cilindro in plastica che c'è tra tubosella e telaio.
Dopo i sampietrini dell'altro ieri mi si è svitata la catenella del cambio. le somme le tiri tu?  :(
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: alek78 - Gennaio 12, 2012, 10:56:50 am
Il pave' sconnesso è veramente ingestibile, e neanche ammortizzatori + big apple 20" sono sufficenti.

Credo che il motivo sia l'esagerata escursione richiesta tra un lastrone e l'altro, e l'unica soluzione possibile è una ruota da 26", con o senza ammortizzatori (il maggiore diametro addolcisce il salto e tanto basta).

Il sanpietrino è molto più amichevole perché richiede molte più "escursioni" ma di minore ampiezza (2-3 cm), tanto che la Jetstream sembra galleggiarci sopra (da 20 kmh in poi).
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 12, 2012, 02:08:12 pm
io consiglio una guida meno disinvolta e l'adozione (ove possibile) di pneumatici maggiorati
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=10.0


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Una volta saliti in sella, se non si guarda verso il basso non si notano differenze apprezzabili rispetto ad una bici normale, salvo la postura piu' eretta e quindi piu' rilassata. Guardando verso il basso si ha l'impressione di stare seduti su uno sgabello da bar e, guardando il proprio riflesso nelle vetrine si puo' scorgere un adulto che pedala su una bici giocattolo, ma e' solo un impressione fugace.
Infatti in termini di prestazioni la piccolina non ha nulla da invidiare alle bici tradizionali.
Per cominciare, data la minor inerzia, le ruote piu' piccole favoriscono l'accelerazione.
In pianura i rapporti molto ben spaziati e le gomme scorrevoli consentono di raggiungere velocita' di tutto rispetto per una bici di questo tipo. Tuttavia avendo minor inerzia e' un pochino piu' difficile mantenere costante la velocita' acquisita.
In salita dato il minor raggio ruota la forza di gravita' esercita un momento minore (il braccio e' piu' corto) in opposizione al moto, quindi risulta meno faticoso pedalare e le partenze da fermo sono facilitate.
In discesa la bici e' un pochino piu' lenta rispetto ad una tradizionale a ruote alte. Prende bene velocita' ma il limite arriva prima. Oltre una certa velocita' iniziano a pesare fattori prima trascurabili come la resistenza aerodinamica ed il maggior attrito volvente (inversamente proporzionale al raggio ruota) oltre al minor momento esercitato dalla gravita' (tira meno in senso contrario quando si sale ma favorisce meno in discesa).
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Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: mark_to - Gennaio 12, 2012, 03:36:11 pm
Confermo.... Con Brommie equipaggiata con Marathon faccio tutti i giorni almeno 1 km su pavè/lastroni/sampietrini, passando per il centro di Torino. Ed è senz'altro meglio moderare la velocità in questi frangenti.
Per la bici e per il fondoschiena! :o
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Inserito da: Gianni65 - Gennaio 12, 2012, 11:00:36 pm
Anch'io incontro molti scossoni nel mio percorso quotidiano - tombini, scalini (chissà perché gli scivoli non sono mai realmente a filo strada?), binari, buche - che sottopongono la mia bici a sollecitazioni non indifferenti e anch'io mi chiedo spesso quanto potrà resistere.
Davanti alle peggiori utilizzo l'antico metodo di alzarmi dalla sella, ma certo su un pavé c'è bene poco da fare se non... cambiare strada"! :o :-\ ;)
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Inserito da: raoul8 - Febbraio 12, 2012, 09:39:39 pm
Come da oggetto, oramai orientato su una Dahon Bullhead, passo da decathlon così per gioco e dico al tecnico del settore che ho intenzione di usare una pieghevole "la loro Hoptown" per percorrere 28 km al giorno per recarmi e tornare dall' ufficio, ovvero 7km più Metro più 7km e al ritorno idem.
Il tecnico, alto e atletico, ha praticamente strabuzzato gli occhi, sconsigliandomi fortemente per la distanza troppo grande da effettuare e a parer suo molto scomoda e stancante con ruota da 20".
Eppure io sabato per prova ho fatto lo stesso tragitto con neve e freddo, e a parte gli sguardi attoniti degli automobilisti e dei passeggeri della metro, è andata bene considerandola mia mancanza di allenamento e che il tragitto l'ho fatto si con cerchio 26" di una mtb ma comunque monomarcia e quindi tutta di gambe salite e allunghi inclusi.
Qualcuno di voi mi può tranquillizzare o anche secondo voi mi devo risparmiare di spendere quasi 600 euro per poi rendermi conto di aver fatto una cavolata?
P.s. tra l'altro essendo una prova e dovendo tornare a casa subito dopo mezzora sono ripèartito per il ritorno, tirando le somme:

Partenza ore 10:00 percorso 7km in meno di 20 min
15 minuti di metro
altri 7km in meno di 20 min
mezzora di stop.
stessi tempi per il ritorno.
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Inserito da: occhio.nero - Febbraio 12, 2012, 09:49:05 pm
secondo me se una bici è scomoda lo senti dopo neanche qualche minuto che ci pedali.

Io sono alto 1.74, e sui modelli Dahon (e "simil Dahon", quindi anche Decathlon) da 20", ne ho fatti di km senza tante sofferenze. Ovviamente qualche compromesso c'è, ma se fosse così penalizzante non sarebbe questo un mercato in continua espansione.

Ma questa è solo la mia idea.


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Inserito da: Hopton - Febbraio 12, 2012, 10:11:56 pm
Ciao Raoul, penso che qui decine di persone (incluso me) possano tranquillizzarti, 7 km sono una distanza percorribile senza problemi con una pieghevole. Ma la persona che potrà tranquillizzarti di più sei tu stesso: dopo che lo avrai provato per qualche giorno ti sarai tolto ogni timore.
Potrei capire l'osservazione del tipo del Decathlon se aveste parlato di una pieghevole con ruotine da 12", in quel caso sarei un po' scettico su distanze superiori ai 2/3 km, o di una pieghevole con geometrie molto particolari come la (pur bellissima) Strida, con cui specie persone molto alte dopo un po' possono sentire "rattrappite". Ma una Dahon da 20"...  :)
Mario
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Inserito da: Jaaymz - Febbraio 13, 2012, 02:26:19 am
Come da oggetto, oramai orientato su una Dahon Bullhead, passo da decathlon così per gioco e dico al tecnico del settore che ho intenzione di usare una pieghevole "la loro Hoptown" per percorrere 28 km al giorno per recarmi e tornare dall' ufficio, ovvero 7km più Metro più 7km e al ritorno idem.
Il tecnico, alto e atletico, ha praticamente strabuzzato gli occhi, sconsigliandomi fortemente per la distanza troppo grande da effettuare e a parer suo molto scomoda e stancante con ruota da 20".
Eppure io sabato per prova ho fatto lo stesso tragitto con neve e freddo, e a parte gli sguardi attoniti degli automobilisti e dei passeggeri della metro, è andata bene considerandola mia mancanza di allenamento e che il tragitto l'ho fatto si con cerchio 26" di una mtb ma comunque monomarcia e quindi tutta di gambe salite e allunghi inclusi.
Qualcuno di voi mi può tranquillizzare o anche secondo voi mi devo risparmiare di spendere quasi 600 euro per poi rendermi conto di aver fatto una cavolata?
P.s. tra l'altro essendo una prova e dovendo tornare a casa subito dopo mezzora sono ripèartito per il ritorno, tirando le somme:

Partenza ore 10:00 percorso 7km in meno di 20 min
15 minuti di metro
altri 7km in meno di 20 min
mezzora di stop.
stessi tempi per il ritorno.

Guarda la sensazione è soggettiva ma ho idea che il commento del ragazzo di Decathlon sia figlio più di un pregiudizio che di una vera e propria esperienza personale.
Io ad esempio mi ritrovo spesso a fare un tragitto di 12 km (più altrettanti x lo stesso tragitto al ritorno) su una Brompton a due velocità con ruote da 16".
Nessunissimo problema nè di comfort e nemmeno di tenuta, anzi.
Figuriamoci con una dahon con ruote da 20".

Se posso aggiungere una nota personale: trovo che le pieghevoli siano di gran lunga più divertenti da guidare rispetto alle bici normali, una volta abituato non ho più rimpianto la mia vecchia city bike...e per abituarmi e amare le nuove sensazioni ci sono voluti solo pochi minuti. ;)

Il mio suggerimento è di valutare tu stesso ma di stare allo stesso tempo tranquillo, non conosco nessuno che si sia mai lamentato di una bici con ruote da 16" o da 20", anzi su questo stesso forum ci sono fior di utenti che hanno Viaggiato con le loro pieghevoli e mentre scrivo c'è una coppia di americani che sta girando la Nuova Zelanda in Brompton. ;)
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Inserito da: sim1 - Febbraio 13, 2012, 08:59:51 am
Anche secondo me non c'è nessunissimo problema ed aggiungerei (forse peccando di superbia) che ti puoi fare i km che vuoi. La posizione di guida è esattamente (se non più comoda, almeno nel mio caso) rispetto a qualsiasi MTB da me provata.

Come già scritto, mi son fatto Bolzano - Chiusa (33 km) su pista ciclabile (di cui 2/3 ghiacciata) e l'unico problema è stato il mio mancato allenamento. Ovviamente se magari vuoi andare a 50 km/h beh, magari le ruote da 20" non aiutano, ma per velocità turistica secondo me è perfetta.

Poi come dicono gli altri con più esperienza di ruote da 16" (Bromptoniani (come Jaaymz o alesblues) o DahonCurviani (come non mi ricordo...)) neanche in quel caso dovrebbe essere un problema.

P.S. Parere mio personale: secondo me gli addetti del Decathlon (almeno quelli di cinisello o monza) non hanno nessunissima competenza sui prodotti che vendono. Anche se trovi il palestrato non sa cosa vuol dire utilizzare un "qualcosa" solo per il gusto di farlo. Pensano sempre agli olimpionici.

Saluti!
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Inserito da: alek78 - Febbraio 13, 2012, 09:09:54 am
Ovviamente se magari vuoi andare a 50 km/h beh, magari le ruote da 20" non aiutano, ma per velocità turistica secondo me è perfetta.
Hanno comunque meno area frontale delle 26"/28", serve l'aiuto di qualcuno che ha provato a raggiungere quelle velocità.
A me preoccupa più che altro la stabilità a quelle velocità, i 70kmh al lago di albano forse non li vorrei rifare con ruote da 20".
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Inserito da: Sbrindola - Febbraio 13, 2012, 09:25:07 am
Mi associo nel tranquillizzarti.... probabilmente il "tecnico" non ha mai neanche avuto modo di usarla seriamente una pieghevole ed essendo abituato ad un parco mezzi molto ampio, sarà portato a considerarle come "biciclettine".

Io di km ne faccio sistematicamente 5 al mattino ed una 15ina alla sera senza problema, mentre nei weekend di bel tempo arrivo anche a farne una sessantina filati: sto anche meditando di organizzare le vacanze estive come già fatto da tanti.
Ovvio che la ruota da 20'' non è quella da 26'' o 28'', specie considerando le condizioni delle nostre strade, ma arrivare a sconsigliarne l'uso è decisamente eccessivo .... ed è un "suggerimento" che non tiene conto degli indubbi vantaggi offerti da una bici pieghevole.

In quanto alla velocità, io ho raggiunto i 48 km/h senza per questo avere l'impressione di essere in procinto di decollare o essere vicino alla mia fine: ovvio che in queste condizioni una posizione di guida più sportiva (manubrio basso e busto molto in avanti) è raccomandata, ma per quanto non sia la norma di questi mezzi, non è neanche qualcosa di impossibile.

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Inserito da: styopa - Febbraio 13, 2012, 09:51:10 am
E mi associo anch'io, che sulla pieghevole della Decathlon da Maggio ci ho fatto quasi 2000Km (10 - 12 al giorno + qualche giro nei fine settimana, i più lunghi una 40ina di Km). Non è una bici da corsa, ed è più lenta della mia vecchia mountain bike (ma in questo senso può aiutare la sostituzione dei pignoni come fatto da Gianni), ma di contro la trovo estremamente più maneggevole per la guida in città... in situazioni di traffico ci si destreggia che è un piacere ;)
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Inserito da: DJ - Febbraio 13, 2012, 11:20:14 am
Secondo me 28 km al giorno non sono infattibili in pieghevole, anzi...le ruote non compromettono il viaggio solo perché' piccole.. Tempo fa mentre facevo il cavalcavia con la curve ( ruote da 16") sulla ciclabile, da un 'auto in fila a fianco mi hanno gridato per 2 volte " ah scema!" pensando che fossi deficiente a fare una salita ripida con una bici così' piccola. In due minuti io pero' ero oltre il semaforo, mentre l'auto era ancora incolonnata e immobile. Io faccio ogni giorno circa 7 km fissi piu' se devo fare altri giri arrivano a 15. Senza nessun problema!  Su strade sterrate uso la mup8 e non ho mai avuto problemi.
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Inserito da: raoul8 - Febbraio 13, 2012, 01:09:59 pm

Ragazzi grazie a tutti per i consigli, credo proprio che mi tufferò in questa avventura. ;)
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Inserito da: sim1 - Febbraio 13, 2012, 01:15:17 pm
compagni di forum? ne abbiamo "fregato" un altro!!!!   ;D ;D ;D
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Inserito da: occhio.nero - Febbraio 13, 2012, 01:41:34 pm
 ;D

segnalo le discussioni:
domande, luoghi comuni, soddisfazioni sulla bici pieghevole
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=157

una pieghevole con ruote da 20 o 26?
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=190

ruote piccole o grandi? (16 o 20 pollici.....)
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=414

da altra discussione:
vedrai che più la usi più ti piacerà!
Ora la Mup8 la sollevo tranquillamente, ma tempo fa la tiravo su a fatica..questione di abitudine bisogna farsi le braccia...Più che altro devi abituarti a muoverti in maniera diversa tipo: tenere il badge già pronto, abituarsi ai movimenti più comodi per se stessi in aggiunta della bici. Le prime volte non si sa nemmeno come destreggiarsi con il mezzo a fianco ma dopo che hia preso le misure e ti abitui viene naturale. Come in ogni cosa, vi vuole un po' di adattamento alla nuova situazione. ;) Forza e coraggio!
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Inserito da: Gianni65 - Febbraio 18, 2012, 10:50:14 pm
Com'è guidare una pieghevole?

E' come volare con le ali ripiegabili non appena si tocca terra.

(http://linkit87.files.wordpress.com/2007/06/01_wanderalbatross_15484.jpg)
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Inserito da: Hopton - Febbraio 18, 2012, 11:25:05 pm
Com'è guidare una pieghevole?

E' come volare con le ali ripiegabili non appena si tocca terra.

Non so se la poetica risposta di Gianni cita di proposito o no Baudelaire, magari non l'ha fatto di proposito, vista la sua naturale vena poetico/letteraria. Comunque ne approfitto per ricordare la poesia di Baudelaire dai Fiori del male. Vado a memoria, lettura di mooolti anni fa, se commetto qualche inesattezza prego eventuali francesisti del forum di non trucidarmi... ;D   

L'albatros nella poesia di Baudelaire atterra sul ponte della nave, ma è goffo, incespica, le sue enormi ali gli impediscono di camminare ("son ailes de géant l'empêchent de marcher"). Sicché proprio lui, che quando vola in cielo è così maestoso, viene schernito dai marinai della nave, che lo trovano ridicolo una volta che posa le zampe sul suolo. Triste metafora del genio, o comunque dell'uomo superiore, che talvolta pur con le sue doti eccezionali (anzi proprio a causa di quelle) non riesce ad adattarsi alla "prosa" della vita.

La bici pieghevole è un po' come un albatros (ok, un tantinello meno maestoso, lo ammetto), che però ha imparato, una volta posatosi a terra, a ripiegare le ali, causando quegli sguardi di stupore di cui tutti noi abbiamo avuto esperienza talvolta, mentre piegavamo il nostro bolide davanti a qualcuno. Insomma, un piccolo albatros che ha saputo ingegnarsi per trovare una sua collocazione non solo quando si tratta di sfrecciare maestoso, ma anche quando deve fermarsi, magari in spazi affollati e prosaici, come un treno regionale in ora di punta...

Mario
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Inserito da: Gianni65 - Febbraio 18, 2012, 11:45:35 pm
Quando mi devo spostare a piedi senza la mia bicicletta mi sento proprio come un uccello con le ali tarpate.
Andare in bici mi ricorda molto il volo: le pedalate sono come battiti d'ala con cui ti sposti veloce e silenzioso, la ruota libera le lunghe planate e piegarla è come richiudere le ali.

La foto mi è piaciuta molto perché rappresenta il momento più caratteristico delle nostre biciclettine.

Quanto all'albatro, le ali le piega benissimo, ma questo Baudelaire evidentemente non lo sapeva... fortunatamente, se no non avrebbe scritto questa meravigliosa poesia.
(Evvai, abbiamo anche fatto l'angolino culturale!  8) ;D)

http://www.poesieracconti.it/poesie/a/charles-baudelaire/lalbatros (http://www.poesieracconti.it/poesie/a/charles-baudelaire/lalbatros)
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Inserito da: Sbrindola - Aprile 03, 2012, 04:09:36 pm
mi permetto di dare il mio contributo, dal momento che mia moglie ha la Mu P8... ma in genere il discorso vale per tutte le Dahon con piantone del manubrio regolabile in altezza, quindi anche la mia ex Speed P8.

Il meccanismo di chiusura è di per se solido, e non mi ha mai dato segnali di debolezza: i limiti semmai si avvertono nella regolazione in altezza.
Quando si forza un po' o si pedala fuori sella si sente nettamente lo svantaggio di questa soluzione, per quanto sia l'unico sistema applicabile per avere una postura meno corsaiola.
Ciò non significa che non si riesca ad applicare una certa forza sul manubrio, ma diciamo che è bene limitarla e servirsi dell'aiuto delle braccia più per questioni di equilibrio che per esprimere potenza come su una bici da corsa.
E' inoltre possibile che si presenti qualche scricchiolio dovuto al movimento del tubo interno dentro alla sua sede: a volte si riesce ad eliminarli con una corretta regolazione dei serraggi e dell'altezza, altre volte ci si deve accontentare di ridurli. Il problema è che non si può ricorrere all'uso di lubrificanti quali grasso per farli sparire completamente, pena l'imbrattamento ad ogni chiusura del manubrio.

Il meccanismo è comunque relativamente semplice e potrai regolarlo da te o facendo riferimento ad un comune biciclaio.... a meno ovviamente che non servano ricambi originali.
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Inserito da: aimos - Aprile 03, 2012, 09:41:28 pm
Grazie Sbrindola ;)! Dato che tua moglie ha una p8, come si trova? La bici è rigida o confortevole alla guida? I pneumatici Maraton Racer come si comportano su strada?
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Inserito da: Sbrindola - Aprile 03, 2012, 10:06:55 pm
Lei ne è estremamente soddisfatta per la linea e per via del peso, dal momento che si tratta della versione customizzata di foldingbike.biz (http://www.foldingbikes.biz/html/dahon_custom_mu_p8sl.html) (che pesa 2 kg abbondanti in meno rispetto all'originale). La puoi vedere anche QUI (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=345.0)
Il telaio è abbastanza rigido e le ruote molto scorrevoli (ma si tratta delle Kojak, non delle Racer): durante i weekend è nostra abitudine fare dei giretti dai 30 ai 60 km senza grossi problemi, quindi direi che quindi offre un buon compromesso tra confort e versatilità.
Per un uso in intermodalità quotidiana viene battuta dalla Brompton dal punto di vista dell'ingombro da chiusa, ma con il vantaggio di 8 rapporti e delle ruote da 20''.... ma ovviamente la il peso di questi fattori dipende dalle proprie esigenze.
Quando sarà il momento di cambiare le gomme comunque opterò per qualche copertura di sezione maggiore, che offrano un po' più di ammortizzazione, anche perchè stiamo pensando ad utilizzarla anche per il cicloturismo: le Kojak sono molto valide, ma poco si accompagnano con il porfido dei centri storici e le strade in cattive condizioni.... sono assimilabili ai tubolari delle bici da corsa per intenderci.
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Inserito da: Fero - Aprile 04, 2012, 01:13:41 am
Sbrindola ha già detto tutto!

Personalmente tengo il piantone del manubrio tutto abbassato, quindi la flessibilità
è ridotta al minimo.

Fino ad oggi non ho affrontato salite per cui alzarmi sui pedali e spingere sul manubrio,
quindi non so dirti il comportamento, però per un uso normale non ho verificato flessioni
o tentennamenti.

Per quanto riguarda P7 vs P8, per me il colore ha giocato a favore della prima: il bianco nuvola
della P8 proprio non lo volevo, mentre trovo proprio bello il blu indigo della P7.

La P8 ha il vantaggio di essere un chiletto più leggera (grazie al Nexus), però ho considerato
che sono ancora (abbastanza) giovane e forte.

Buona scelta, allora!
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Inserito da: aimos - Aprile 04, 2012, 09:19:32 pm
Grazie Fero e Sbrindola, appena mi deciderò sull'acquisto ve lo comunicherò..,vi lascio col dubbio ;)
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Inserito da: foldingfan - Aprile 06, 2012, 06:24:44 pm
Scusa ma... la pedalata da in piedi? ma non ti sembra volere troppo da una pieghevole?

Non so, a me istintivamente viene da non farla...
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Inserito da: occhio.nero - Aprile 06, 2012, 06:34:42 pm
Sulla Genius e la Nanoo ho enormi problemi a pedalare in piedi. Su Dahon e Tikit nessuno.
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Inserito da: Peo - Aprile 06, 2012, 07:06:14 pm

...mentre trovo proprio bello il blu indigo della P7.



Confermo che il blu indigo è davvero bello.
L'amica che era con me durante il raduno di Milano quando ha visto la P7 di Fero ha sentenziato che il suo blu è più bello (nonchè più elegante) di quello della mia Vitesse.
Certe cose non andrebbero mai dette :'(, le persone non possono capire quanto siamo sensibili quando si parla delle nostre piccole amate pieghevoli.

Per quanto riguarda il pedalare in piedi.... fino a settimana scorsa avevo impostato sulla Vitesse "l'assetto corsa" con la sella posizionata bella alta e il piantone manubrio tirato giù al minimo ed in salita non ho mai avuto problemi a pedalare in piedi. Ora invece con il manubrio alto la stabilità ho notato che ne risente un po'.  Vi chiederete perchè ho cambiato configurazione?
Semplice!
 Osservando gli altri pieghevolisti in giro per le strade di Milano (non più una rarità ormai) ho notato che, ancor più che nelle bici "normali", l'assetto manubrio alto/sella bassa nelle pieghevoli comporta una posizione di guida che comunica un senso di relax e spensieratezza estremi. Cosa che dovrebbe causare ancora più invidia agli autisti bloccati nel traffico che ci vedono sfrecciare via ;D
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Inserito da: occhio.nero - Aprile 06, 2012, 07:10:24 pm
devo però segnalare che la pedalata in piedi potrebbe sollecitare maggiormente il telaio.
Vedasi la discussione:
snodo centrale (manutenzione e criticità)
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=130.msg9352#msg9352
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Inserito da: Jaaymz - Aprile 07, 2012, 02:05:46 am
Io non ho problemi a pedalare in piedi, sia sulla Brompton che sulla Dahon mi sono sempre sentito a mio agio ad alzarmi sui pedali, il più delle volte ad alte velocità tra l'altro. ;)
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Inserito da: Slot - Aprile 07, 2012, 12:30:23 pm
Do anche io il mio contributo.
Io faccio circa 26Km al giorno con una brompton M2L (3km + treno + 9km).
L'unico problema (per i muscoli) sono le salite lunghe che faccio quasi sempre in piedi, e sento la bici stabile.
Per il resto (almeno la brompton) è agilissima negli spazi stretti, e avendo un baricentro basso e un passo molto lungo si riesce agevolmente a stare in equilibrio anche a bassissime velocità.
Tempo fa ho ripreso la mountainbike e mi sembrava di guidare un trattore :lol:
Aggiungo, che ho sempre con me la mia fida s-bag che mi aggiunge sul avantreno in media 5Kg...l'ho provata senza borsa e vado come un missile  8)
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Inserito da: Lokoci - Maggio 02, 2012, 10:59:24 pm
Posseggo la Land Rover pieghevole, quindi il mio giudizio è basato su questo.
Sono abituato a mountain bike e city bike, non ho portato ruote più piccole di 26" (a parte quando ero piccolo una mtb da 20", ma è un altro discorso).

La prima volta che ci son salito ho detto "oddio, ora cado", però tempo 5 minuti e ci ho fatto l'abitudine. Ogni tanto mi sembra di portare qualcosa di fragile dovuto al peso della bicicletta ma credo sia più un fattore psicologico o di abitudine. Per il resto è una bici molto stabile e ci ho fatto parecchia strada senza problemi, ho pure preso delle fosse che non potevo schivare e si è comportata benissimo
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Inserito da: alek78 - Giugno 04, 2012, 12:47:29 pm
Parlando di limiti nella guida... a nessun altro è capitato di avvertire il manubrio Hoptown troppo leggero ? Quando l'ho provata dentro Decathlon c'è mancato poco cadessi per terra.
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Inserito da: sim1 - Giugno 04, 2012, 01:00:31 pm
A me non è mai capitato...forse perché ho una Tern e non una Hop?  ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

Comunque. Non mi cerco i marciapiedi da saltare, ma le poche volte che l'ho fatto è andato tutto bene.

Però io penso una cosa.

Non maltratto la bici, ovviamente faccio manutenzione e la tratto con cura, ma è pur sempre una bici: non sto dicendo che ci impenno e faccio downhill, ma la uso come mezzo di trasporto e, spero il più tardi possibile (e soprattutto dopo aver ammortizzato la spesa), quando si romperà pazienza.

Penso sia il modo migliore di viverla. Anche le altre bici (non pieghevoli) dopo averle usate all'infinito vanno sostituite (o recuperate). Un po' come le automobili. Le posso tenere con cura, le posso usare con tutto il rispetto possibile, ma arrivano ad un punto che devono essere sostituite o "recuperate". L'usura è sempre presente.

Saluuuuuuuuuuti.
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Inserito da: alek78 - Giugno 04, 2012, 01:55:02 pm
Con "sterzo leggero" intendevo dire un problema di ergonomia e di geometria del gruppo forcella / manubrio, che forse è troppo "dritto" e non traduce il peso del ciclista in un momento auto-centrante del manubrio stesso.
Tutto questo ovviamente a velocità basse tali per cui l'effetto giroscopico non sia significativo...

Penso che l'inclinazione del tubo sterzo e la distanza del mozzo della ruota da questo asse siano i fattori principali che traducono il peso in una forza che spinge il manubrio al centro.

In pratica questo: http://www.dahon.com/technology/biologic-ii-frame-geometry
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Inserito da: Vittorio - Giugno 04, 2012, 11:52:43 pm
Si tratta della cosiddetta "avancorsa" cioè la distanza fra la verticale abbassata a terra dal mozzo della ruota anteriore e il prolungamento al suolo dell'asse della forcella (che evidentemente cade davanti alla prima, data l'inclinazione della forcella). Tanto maggiore l'avancorsa, tanto maggiore la stabilità. Nel campo delle moto, per esempio, gli estremi sono i chopper, con avancorsa lunga e non molta maneggevolezza, e le moto da trial, agilissime con la loro forcella quasi "in piedi" ma che quanto a stabilità appena si aumenta la velocità.... brrrrr!
Nel campo delle pieghevoli ho pochissima esperienza diretta: l'unica volta che ho potuto provare una Brompton sono riuscito ad andare senza mani dopo tre metri, mentre con la mia Dahon Vitesse ci ho provato una volta sola... e credo che non ci riproverò mai più! Il che se non altro dimostra una volta di più che il diametro delle ruote non è l'unica variabile significativa...

Vittorio
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Inserito da: sim1 - Giugno 05, 2012, 09:50:42 am
Vittorio, tu non ci crederai, ma sabato, di ritorno dal mio giretto in libreria, mi son impuntato e mi son detto. Possibile che proprio non riesco ad andare senza mani? Non penso cambi di molto Tern o Dahon, ma con la Link ce l'ho fatta. Ovviamente quando becchi un sassolino minuscolo l'equilibrio va in crisi, ma ce la si può fare...
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Inserito da: occhio.nero - Giugno 05, 2012, 10:06:55 am
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Naloop.jpg/250px-Naloop.jpg)

"Un indice di avancorsa elevato porta a una maggiore stabilità direzionale (facendo inclinare il mezzo da un lato lasciando la forcella libera, la moto/bicicletta tenderà a far ritornare la moto dritta) e minore sensibilità alle imperfezioni della strada/suolo, mentre un indice di avancorsa ridotto porta a effetti opposti, ma a una migliore maneggevolezza, precisione e scioltezza nell'inserimento in curva (maggiore velocità nel cambio di direzione).
Questo valore può essere variato non solo con la variazione di "Offset" e "l'inclinazione dello sterzo", ma anche con:
Sostituzione delle ruote più diventano grandi e maggiore diventerà l'avancorsa
Sostituzione pneumatici utilizzando pneumatici che aumentano/diminuiscono il diametro della ruota
Pressione pneumatico
Sfilamento forcelle, più le forcelle sono lunghe e più si aumenta l'inclinazione dello sterzo"

(tratto da wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Geometria_della_forcella))

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.....................
Come intuibile, il carro posteriore si dimostra piuttosto rigido e l'energia della pedalata viene trasmessa molto bene alla ruota.
Il carro anteriore pur rimanendo abbastanza rigido e preciso nella parte inferiore vede il lunghissimo tubo sterzo infulcrato molto in basso flettere sotto sforzo emettendo il caratteristico gemito.
I rimedi qui sono almeno tre: il primo e' di registrare al meglio i giochi. Il secondo e' quello suggerito da altri utenti, ovvero di lubrificare lo snodo con uno spray al teflon. Il terzo e' di tenere a mente quello che diceva Bernard Hinault, il quale avendo vinto in tempi non sospetti cinque Tour, tre Giri e due Vuelte era uno che probabilmente di bici se ne capiva abbastanza, ovvero: "Bisognerebbe poter suonare il piano andando in bici".

Il che non significa che si dovrebbe agganciare una tastiera al manubrio e strimpellare solfeggi ma che la parte superiore del corpo deve essere mantenuta quanto piu' possibile rilassata, senza strangolare il manubrio e senza aggrapparvisi disperatamente cercando di svellerlo, ma usando le braccia e le mani solo per mantenere la direzione e per cambiare velocita' o per frenare, lasciando che tutta l'energia di cui si e' capaci venga lasciata disponibile alle gambe.

Inoltre con la Tern si deve ricorrere il meno possibile alla pedalata fuorisella e comunque calibrare bene le movenze, perche' se da un lato regala temporaneamente piu' potenza all'azione, dall'altro la pedalata in fuorisella con le ruote piccole tende a disunire il movimento e a stressare il manubrio.
In buona sostanza il cigolio diviene una sorta di cicalino d'allarme che significa "sei troppo contratto, ti muovi male e stai tirando il collo al manubrio per niente, molla e rilassati".


Questa bici costringe a rivedere il proprio modo di pedalare e molto probabilmente il minor senso di fatica che ho sperimentato nell'uso dipende anche da questo, oltre che dalla postura piu' eretta che, a prezzo della minor aerodinamicita', stressa meno la muscolatura del collo e della schiena e, consentendo un angolo piu' aperto tra busto e gambe, permette una migliore respirazione e quindi una maggiore ossigenazione dei muscoli.

La bici e' di una maneggevolezza straordinaria. Il minor effetto giroscopico delle ruote piccole unitamente all'avancorsa ridotta fanno si' che sia possibile curvare in un fazzoletto e cambiare repentinamente traiettoria.
Le stesse caratteristiche la rendono pero' piuttosto nervosa. Nulla di preoccupante, la bici e' molto precisa, in rettifilo va dritta come un fuso e in curva mantiene senza esitazioni la traiettoria impostata ma a condizione di tenere entrambe le mani sul manubrio. Infatti e' sensibilissima alle asperita' del manto stradale e andare senza mani vuol dire rischiare parecchio.

Sullo sconnesso la bici geme, soffre e soprattutto fa soffrire. Tra la rigidita' del telaio, le ruote piccole e la sezione ridotta delle gomme gonfiate ad alta pressione (le mie viaggiano a circa 4.5 bar/70 PSI), ogni asperita' viene trasmessa senza sconti al ciclista. La bici mantiene la direzione ma certamente non e' facile da portare e diventa opportuno alzarsi un po' sui pedali mantenendo le gambe flesse a mo' di ammortizzatori. Il criterio di guida sullo sconnesso e' simile a quello che si usa per affrontare la tôle ondulée: o a velocita' ridotta e con precauzione o alla massima velocita' possibile per aumentare al massimo la frequenza dei sobbalzi per cercare di renderli piu' sopportabili. La prudenza suggerisce senz'altro la prima.

La frenata e' ottima, per non dire esuberante. I pattini sono ben dimensionati, i V-brake si dimostrano molto efficaci e gli spazi di arresto sono piuttosto ridotti. Tuttavia, nonostante il peso arretrato, gia' sull'asciutto e sul dritto nelle frenate piu' brusche e' facile mandare la ruota posteriore in skidding. Quindi massima attenzione sul bagnato e in curva!
A proposito di curve, anche se la bici si mantiene precisa in traiettoria e' bene ricordare che con le ruote piccole l'effetto giroscopico e' minore quindi e' prudente cercare di limitare l'angolo di piega tantopiu' che il baricentro e' piu' basso rispetto al normale e quindi non e' necessario inclinare tanto.
Casomai sarebbe utile imparare a curvare cercando di mantenere la bici piu' verticale possibile sporgendo il busto verso l'interno della curva. In questa maniera, anche se la bici "parte" di posteriore comunque si mantiene in piedi invece di partire per la tangente in scivolata assieme al ciclista.

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Inserito da: alek78 - Giugno 05, 2012, 11:02:23 am
Non ho capito come si usa e a cosa serve ma sembra figo !
Dovrebbe calcolare a quale angolo di sterzata il valore "trail" diventa negativo.
http://www.kreuzotter.de/english/elenk.htm

Cmq prima intendevo la cosa viola, l'offset:
(http://recklesscognition.files.wordpress.com/2008/09/geometry.jpg)

E ti pareva che non avevano inventato anche questo:
http://www.rosebikes.it/articolo/hebie-lenkungsdaempfer-696/aid:254591
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Inserito da: marcospezia - Agosto 01, 2012, 08:44:20 pm
ciao ragazzi

ho comprato una bici pieghevole e riesco in una strada nel bosco a fare lunghi rettilinei e a girare a dx e a sx ma nn a girare nel breve tipo piccola strada se nn mettendo i piedi x terra
nn so ancora alzarmi in piedi e pedalare..ci vorra' tempo?

ho imparato ad andarci in sti giorni da solo e ora vado anche abbastanza veloce

la mia domanda e': sabato vado in vacanza con amici in una citta europea,e se mi chiedessero di noleggiare una bici?
io in citta' non ci son mai andato?farei una figuraccia?

meglio evitare o devo lasciarmi andare?
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Inserito da: Sbrindola - Agosto 01, 2012, 10:14:01 pm
inizia a non preoccuparti di fare figuracce ed avrai già fatto gran parte dello sforzo!  ;)
Non ti preoccupare, all'inizio è normale che su una pieghevole ci si senta un po' traballanti per via delle ruote più piccole, ma basta prendere un po' di confidenza e presto tutto si trasforma in agilità.
Se noleggerete delle bici, con tutta probabilità si tratterà di bici "standard" quindi con ruote più grandi e più semplici da guidare.
Un piccolo trucco che puoi adottare, se già non lo fai, è quello di guardare dritto avanti a te invece di concentrarti troppo sulla ruota anteriore ed i primissimi metri di strada in fronte ad essa.... vedrai che guardando dritto avanti a te sarà più facile mantenere equilibrio e direzione.
Vedrai che dopo le prime pedalate sarai più intento ad ammirare il panorama e la vita che ti circonda e non ti preoccuperai più del tuo equilibrio.  :)
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Inserito da: Saru - Ottobre 01, 2012, 10:37:57 am
Io la guido come fosse una bici normale, la posizione che ho sulla bici è molto corsaiola, alla lunga un po' stancante (guando la comprerò prenderò una brommie M o S?), sella alta manubrio basso. Sono sempre in equilibrio, l'unico rischio che ho constatato è la frenata. Appena il fondo è minimamente sdrucciolevole se la bici non è dritta la ruota posteriore (da 16") parte e va per la sua strada. Altra esperienza pagata con un bel volo sull'asfalto ghiacciato, attenzione a guidare con una mano, la ruota piccola in una buca anche non profonda prende un bello scossone e... per terra  :'(

A parte le situazioni di rischio si guida con precisione ed un enorme divertimento, il manubrio dritto (tipo S) mette più peso sull'anteriore e garantisce una guida molto più precisa e sportiva  ;)
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Inserito da: DJ - Ottobre 01, 2012, 12:08:21 pm
Per la stabilità posso dirti come sensazione che passando dalla curve che avevo alla brompton attuale ho notato una maggiore stabilità della brommie: sarà perchè son ruote da 16 e 3/8 e sarà per il telaio più solido, ma anche in frenata mi sento molto più sicura. Quei 700 euri in più che ho speso rispetto alla curve li ho spesi proprio bene..
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Inserito da: catorcio - Ottobre 01, 2012, 01:30:42 pm
io ho una speed tr faccio circa 40 km al giorno(non ho un cazzo da fare) di cui 7-8 di salita abbastanza ripida (si dice ripida delle salite?) senza alzarmi sui pedali e il resto strada mista, mi piace stare con la schina meno piegata possibile,per questo tengo il manubrio ad altezza massima, l'unica cosa che non va bene è che devo rinnovare il guardaroba perchè ho perso 4o5 taglie.
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Inserito da: giannib - Ottobre 01, 2012, 02:31:58 pm
DJ quelle caratteristiche positive che hai notato passando alla brompton, stabilità e frenata,sono tutte e due determinate dal passo.E' più lungo di quello della curve.
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Inserito da: DJ - Ottobre 01, 2012, 08:48:20 pm
Grazie per la specifica: alle volte le sensazioni che provo sulla bici non so tradurle in terminologia causa-effetto biciclaia, ma spero di rendere l'idea comunque ;) Comunque la differenza è molta, e devo dire che mentre con la Curve appena c'era una fessura nell'asfalto o l'asfalto non perfettamente pari sudavo freddo in quanto mi è capitato più volte di rischiare di cadere perchè la ruota si infilava nella fessura e perdevo stabilità, con la brompton questo non mi è capitato. Anche sui sanpietrini va discretamente bene e di sicuro meglio della curve.
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Inserito da: giannib - Ottobre 02, 2012, 12:32:37 am
Figurati,a volte conoscere come funzionano le cose può stimolare la curiosità :)
Io sui sampietrini con la brompton all'anteriore soffro proprio, pensavo che la curve, coi big apple, andasse meglio.
Con le pressoni un pò più basse va meglio anche con la b,ma è sempre una faticaccia.Dietro invece l'ammortizzatore funziona alla grande.
Comunque la sensazione di equilibrio che da la brompton è notevole.
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Inserito da: DJ - Ottobre 02, 2012, 11:27:14 am
Col fatto che le gomme avevano con la curve diametro minore non è che sui sanpietrini si andasse molto bene: a parte il tremore continuo e il male al fondoschiena (1km sui sanpietrini ogni giorni andata e ritorno non lo raccomando a nessuno), la stabilità della ruota anteriore mi preoccupava: temevi sempre di finire a terra (una buca, un sanpietrino messo male o mancante e via che si cade!)
Comunque ora ho optato per una strada diversa: faccio circa 700 metri in più ma sono su ciclabile asfaltata e alla fine ci metto lo stesso tempo se non uguale e non rovino la brommie nè il mio fondoschiena!
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Inserito da: Saru - Ottobre 02, 2012, 04:14:44 pm
I sanpietrini fanno male anche con le ruote da 28"  :-\
Con le Big Apple il pavé di Milano è accettabile, soprattutto se le ruote non sono dure come il marmo,
il problema è lo scuotimento, per quello temo che nessuna bici da 16" abbia una soluzione,
meglio fare un'altra strada.
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Inserito da: occhio.nero - Ottobre 04, 2012, 01:18:42 pm
segnalo la pagina

http://www.bicizen.it/per-chi-inizia/

(http://www.bicizen.it/web/wp-content/uploads/2011/07/Bici-e-bambino-300x197.jpg)

Ogni volta che ascolto qualche adulto che desidera iniziare o riprendere ad andare in bici, quasi sempre mi trovo a dover replicare a tutta una serie di dubbi e pregiudizi che, se non vengono subito chiariti, possono costituire un freno paralizzante per iniziare a pedalare. In questo modo ci si può facilmente scoraggiare.

Se poi la decisione possibile riguarda l’utilizzo della bici in una grande città, le domande aumentano e sono accompagnate da un elenco più o meno lungo di risposte di autosabotaggio. Alcune di queste perplessità sono sicuramente legittime, e io stesso le ho avute quando ho ripreso “da grande” a pedalare. Altre però non sono altro che ostacoli gratuiti, paure che la nostra mente ci regala per un semplice e naturale istinto di sopravvivenza.

La bellezza di andare in bici, i suoi benefici dal punto di vista di salute, benessere, libertà di movimento e anche di portafoglio, sono di gran lunga superiori ai fantasmi più o meno reali che vengono a farci compagnia.

Vediamo allora quali sono le domande ricorrenti per chi inizia o ha deciso di riprendere ad andare in bici, soprattutto in una grande città. E proviamo a dare alcune possibili risposte.
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Inserito da: DJ - Ottobre 28, 2012, 11:24:12 am
ci sono tutti i luoghi comuni che vengono proposti da chi è dubbioso nei confronti dell'utilizzo della bici. In primis alcuni miei colleghi!!
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Inserito da: veeg - Novembre 05, 2012, 12:44:28 pm
Il pave' sconnesso è veramente ingestibile, e neanche ammortizzatori + big apple 20" sono sufficenti......

Marcia dura, sollevarsi dalla sella e pedalare!
Io faccio interi viali a milano in questo modo, senza mai sedermi: si rimane con i pedali paralleli alla strada e si ammortizza con le gambe, poi si riprende a dare un po' di pedalate e via di nuovo per inerzia.

Quando sono di fretta, invece, mi alzo dalla sella e pedalo senza sosta, usando la tecnica dell'inclinazione di forza della bici (la stessa che usano i ciclisti in sprint da salita).
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Inserito da: giannib - Gennaio 28, 2013, 03:04:29 pm
[STAFF: questi contributi vengono da un'altra discussione ]

il senso della discussione è piu o meno "ma una pieghevole ti puo permettere di avere un rapporto fatica prestazioni tipo una bici da corsa?" è interessante l argomento perche le mie 2 20" sono nettamente piu faticose di una bici full size, ma scoprire il xke è arduo. (...)
Concordo sul senso, che è proprio quello!
Anche se non credo che passerei alla bdc se dovessi avere la prova scientifica che la pieghevole è più faticosa, comunque la questione mi interessa, fosse anche solo per curiosità.
Nella discussione a cui rimanda Sbrindola, peraltro molto interessante, non si affronta direttamente la differenza di resistenza all'avanzamento tra ruote di differente diametro.Se ne analizzano approfonditamente le diverse caratteristiche di inerzia ed effetto giroscopio che fanno poi la differnza di base tra una bdc ed una pieghevole con ruote piccole.
Rimane secondo me aperta la questione sulla sensazione di maggior fatica data dalle ruote piccole, ma al di là delle suggestioni di ciascuno ancora non ho trovato una spiegazione convincente.
E poi resta il dubbio legato alla rigidezza del telaio, e sulla incidenza di questo sulla dispersione di energia.
Quest'estate mi sono lanciato su una bella discesa col mio cancello cinese 20" con big apple fianco a fianco alla brompton M3L di un amico, convinto che, date le riconosciute doti di scorrevolezza dell'inglesina (che io conosco molto bene!), sarei stato sicuramente abbondantemente stracciato! Ma non è stato così, sono arrivato prima io,e non di poco.
Da li il dubbio sul diametro delle ruote, anche se li i fattori in gioco erano troppi e troppe anche le variabili.
Poco dopo proposi un test di scorrevolezza (che se lo ritrovo lo linko! eccolo! https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2776.msg22378#msg22378 ) che potrebbe svelare segreti inaspettati nascosti nei nostri mezzi. Magari la prossima volta che ci vadiamo potremmo eseguire il test e capirci qualcosa di più.
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Inserito da: catorcio - Gennaio 28, 2013, 04:11:07 pm
io per sapere qual'è la bici con cui si fatica di più ho un metodo infallibile, basta vedere come divento, quando andavo con una bici normale in un paio di anni sono calato al massimo di 1kg con la pieghevole in 4 mesi 15kg
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Inserito da: veeg - Gennaio 28, 2013, 05:10:27 pm
il senso della discussione è piu o meno "ma una pieghevole ti puo permettere di avere un rapporto fatica prestazioni tipo una bici da corsa?" è interessante l argomento perche le mie 2 20" sono nettamente piu faticose di una bici full size, ma scoprire il xke è arduo. (...)
Concordo sul senso, che è proprio quello!

Beh, allora bisognerebbe modificare il titolo della discussione  :)
Ad ogni modo, seguo il tuo ragionamento:

Rimane secondo me aperta la questione sulla sensazione di maggior fatica data dalle ruote piccole, ma al di là delle suggestioni di ciascuno ancora non ho trovato una spiegazione convincente.

Vorrei provare  a risponderti:

la ruota è un volano e serve, nel nostro caso, ad aumentare il momento d'inerzia dell'albero al quale è applicato e a mantenerne uniforme la velocità angolare.
Nel fare questo ACCUMULA energia come tutti i volani.

Facciamo finta  di montare lo stesso identico mozzo (quindi identico attrito meccanico) su una ruota da 20" e su una da 28" e utilizziamo un rapporto metrico identico; diamo un colpo di pedale per far girare la ruota.

In questo istante stiamo applicando una forza per muovere la ruota (cioè il volano).
Per fermare il movimento dobbiamo applicare una forza in senso inverso: la chiamiamo "resistenza".

Nel momento in cui applichiamo la forza per far girare la ruota, essendo questa un volano, risponde alla legge fisica di accumulo di energia cinetica (http://upload.wikimedia.org/math/1/4/8/148da762c81d0061d84cb36a21fb1e4e.png) e questa energia accumulata varia in funzione della massa e della dimensione del volano (cioè della ruota).

Torniamo al confronto:
portiamo entrambe le ruote alla velocità di 15 kmh. Per via delle leggi fisiche, l'energia che dobbiamo imprimere alla ruota da 20" è minore rispetto a quella da 28", quindi si fa meno fatica, ma il rovescio della medaglia è che la ruota da 20" accumula molta meno energia rispetto alla sua socia da 28" che, nel nostro confronto, rappresenta un bel volano con massa e dimensione maggiore.

Adesso viene il bello:
l'energia che abbiamo speso per portare le ruote a 15 kmh, nel momento in cui smettiamo di pedalare, non si perde ma viene restituita per effetto del volano. La ruota da 20" perderà energia molto prima di quella da 28" per sua struttura.
Quindi la ruota da 28" continuerà a girare mentre quella da 20" si fermerà.
Ne consegue che la ruota con il diametro maggiore, per inerzia, ci permetterà di percorrere maggiore strada.

Rimane il fatto che accelerare una ruota da 28" richiede un lavoro maggiore, ma nel momento in cui questa si mette in moto saranno sufficienti meno pedalate per mantenere la velocità e per percorrere più strada rispetto ad una ruota da 20" perchè il mantenimento del lavoro comporta una spesa energetica estremamente più bassa rispetto alla fase di accelerazione.


La fisica ci mostra quindi che a parità di sviluppo metrico e a parità di percorso, una bici con le ruote da 28" richiederà meno fatica e meno pedalate ripetto ad una da 20" per percorrere in modo REGOLARE il medesimo tratto.

Per modo REGOLARE intendo: si parte da fermi; segue fase di accelerazione fino a 15 kmh; segue fase di mantenimento della velocità fino al termine del percorso.
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Inserito da: Max mC - Gennaio 28, 2013, 06:05:17 pm
Mah, io con le ruotine della Brompton gonfie (5 bar) tutta sta differenza rispetto alle 28" non la sento..  :)
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Inserito da: isd88 - Gennaio 28, 2013, 10:49:55 pm
vedo che finora si è parlato solo di energia accumulata dalle ruote, che viene ceduta completamente. LA vera differenza tra 20 e 28 pollici (al di la delle accelerazioni/frenate) sono pe perdite per urti. Sono illustrate benissimo sul libro di belfiore ma a grandi linee piu la ruota è grandi rispetto alle asperita della strada e meno energia dissipa. e l energia dissipata nessuno ve la rida indietro
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Inserito da: veeg - Gennaio 29, 2013, 08:51:04 am
LA vera differenza tra 20 e 28 pollici (al di la delle accelerazioni/frenate) sono pe perdite per urti.
UNA delle differenze  :)

Nel mio messaggio precedente mi sono limitato a semplificare la dinamica con il concetto più semplice ed immediato, ma è chiaro che le regole fisiche e le variabili sono molte e questo forum non è certo il luogo per un trattato di fisica.
Quello che l'insieme delle leggi di fisica ci insegna (quindi una scienza e non valutazioni soggettive) è che pedalare con 20" non è come pedalare con 28".
Tutto il resto è aria fritta  ;D
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Inserito da: giannib - Gennaio 29, 2013, 08:37:38 pm
(...)Sono illustrate benissimo sul libro di belfiore ma a grandi linee piu la ruota è grandi rispetto alle asperita della strada e meno energia dissipa.
Qual'è il libro?
Il discorso della maggiore resistenza all'avanzamento delle ruote piccole mi sembra interessante.
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Inserito da: isd88 - Gennaio 29, 2013, 09:11:54 pm
questo libro :D

http://www.deastore.com/libro/fondamenti-di-meccanica-applicata-alle-nicola-p-belfiore-augusto-di-benedetto-ettore-pennestri-cea/9788808087430.html

mi ricordavo di averlo pagato la meta comunque, a parte tutto c è una paginetta che parla di energia dissipata su asperita stradali, se mi ricordo prima o poi ve lo spiego, ora no che dopodomani ho un esame ! ah c è anche da dire che il raggio della ruota la sua pressione e il carico su di essa compaiono anche nella teoria di Hertz sull attrito, quindi la cosa è piu complicata di quanto pensiate
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Inserito da: giannib - Gennaio 29, 2013, 09:52:01 pm
Ok, non c'è fretta.
In bocca al lupo per l'esame!
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Inserito da: claudio81 - Agosto 14, 2014, 11:09:08 pm
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Grazie 1000 delle info,

 se posso vorrei specificare che in ogni caso sono un principiante totale (me ne vergogno un po' ma il concetto di base è che non ho mai imparato ad andare in bici....ergo dovrei iniziare.... :-\)

I modelli indicati sono adatti a chi non ha mai preso in mano una bicicletta ed ha un equilibrio = 0 ??

Leggevo inoltre sul forum che le Atala dovrebbero essere quelle più "becere".....potrebbero essere meglio per iniziare ?

Grazie
Claudio
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Inserito da: boccia - Agosto 15, 2014, 12:48:09 am
Davvero sei COSI' alle prime armi?  :o
Dài, è fantastico, hai tutta la mia ammirazione per il coraggio e la disponibilità al nuovo. :) Non hai proprio nulla di cui vergognarti. Io stesso non sono stato un fulmine ad imparare... ;)
Andare in bicicletta non è difficile come sembra all'inizio, e poi conosco persone che hanno iniziato da zero ben oltre i quarant'anni, e dopo pochi mesi sembrava pedalassero da sempre.

Non vorrei spaventarti, ma purtroppo le pieghevoli non sono biciclette semplicissime, per via delle ruote piccole che rendono lo sterzo un po' instabile e nervoso, che non mette a proprio agio chi deve affrontare la bici per la prima volta. Inoltre, sempre a causa del diametro minore delle ruote, anche l'effetto giroscopico risulta ridotto, rendendo più difficile rimanere in equilibrio a parità di velocità.

Intendiamoci, niente di impossibile, anche perché dalla loro le pieghevoli hanno le dimensioni ridotte del telaio, che permettono eventualmente di abbassare la sella in modo da sentirsi più sicuri nell'appoggio a terra.

Insomma, piuttosto che comprare subito al buio la bici pieghevole per imparare su quella, col rischio di disamorarsi e rinunciare dopo aver speso dei soldi, forse è meglio cominciare con la bici (magari con ruote dai 24" in su, purché ti permetta un appoggio sicuro dei piedi a terra) di qualche amico che si presti ad insegnarti, e fare l'acquisto solo dopo aver preso un minimo di confidenza col mezzo a due ruote.

Daje! Spero che possiamo incontrarci prima o poi ad un raduno romano per fare una bella pedalata di gruppo... :D
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Inserito da: Vittorio - Agosto 15, 2014, 09:31:03 am
Anch'io sono stato un po' lento a eliminare le classiche rotelline laterali: ricordo che il mio scoglio era la partenza, perché la prima pedalata da fermo mi sbilanciava, andavo nel panico e mettevo subito giù i piedi.
Alla fine la soluzione fu lo scivolo che scendeva nel cortile: bastò risalirne un paio di metri per prendere un po' di abbrivio in discesa per trovare l'equilibrio e da allora non ho più smesso di pedalare.
La cosa buffa fu che il giorno dopo lo raccontai tutto fiero a un mio amichetto e volle provare anche lui ma, o perché non aveva capito bene o perché "voleva fare lo sborone" (come Soccmacher), partì dalla cima dello scivolo e... andò a stamparsi contro la porta del garage di fronte, con un tonfo che si sentì fino all'ultimo piano!
Venendo al tuo caso, credo che Boccia ti abbia dato un ottimo consiglio: se un amico ti può prestare una bici non troppo alta come la classica 26" da donna o una mountain bike, potresti usarla per prendere confidenza prima di passare alla pieghevole, per la scelta della quale ti sarebbe utile definire l'impiego che ne farai: intermodalità, casa-lavoro, tender di appoggio in auto, qualche giretto nel week-end....

Vittorio
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: Vittorio - Agosto 15, 2014, 09:39:03 am
Dimenticavo: da bambina mia moglie andò avanti per parecchio tempo con una rotellina sola prima di eliminare anche quella. Giusto per dire che ognuno trova un suo modo perché io non sarei mai stato capace di andare dritto stando tutto inclinato da una parte.

Vittorio
Titolo: [MTP] guidare una pieghevole (accorgimenti, consigli, limiti, apprendimento, strane sensazioni, ...)
Inserito da: boccia - Agosto 15, 2014, 10:39:02 am
Anche per me la partenza da fermo era un ostacolo. Ricordo di aver imparato su una vecchissima bici da corsa junior (per te una 26" da donna sarebbe ideale, ha ragione Vittorio), su un falsopiano in lieve discesa chiuso al traffico, dandomi un po' di slancio iniziale con i piedi (3-4 passi con molta cautela a bassa velocità) e continuando a guidare la bici per qualche metro sullo slancio senza pedalare. Dopo un paio di discese ho cominciato a pedalare e non ho più smesso.

PS Il consiglio che sentirai più spesso è "Guarda avanti, non guardare la ruota!". ;)
Tienici aggiornati.
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Inserito da: catorcio - Agosto 15, 2014, 10:43:22 pm
io ti consiglerei prima di comprare una pieghevole di fare un pò di pratica con un catorcio (magari da donna)e mettere il casco(non si sa mai).
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Inserito da: LorenzoS - Agosto 21, 2014, 12:52:35 am
io ho imparato su una graziella.
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Inserito da: and_alb - Giugno 16, 2015, 01:54:04 pm
Istintivamente, però, il mio grande stress è quello di evitare asperità del terreno... con le ruote piccole è più facile entrare in una buca !

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Inserito da: Sphiry - Giugno 22, 2015, 11:31:28 am
Buongiorno a tutti e a tutte,

E' da un paio di mesi che sono felice "possessora" di una Brompton usata.
Appena presa le ho fatto dare una controllatina al negozio specializzato di Milano e mi hanno detto che era tutto a posto, solo le gomme un pochino usurate (monto le Marathon) e cambiato cavo freno posteriore.
Ora, con l'utilizzo (purtroppo con alcuni tratti di pavè) :'( mi sono accorta di una strana sensazione quando guido che non mi fa stare tanto tranquilla: mi sento come se la ruota dietro fosse inclinata verso destra, e a volte mi è "sgusciata via" cercando di superare un minimo ostacolo, facendomi perdere stabilità e rischiando la caduta. :-[

Cerco di essere più precisa; esempio: passaggio da strada a marciapiede (passando dal punto ribassato), velocità minima. Punto la ruota davanti e via senza problemi, la ruota dietro invece prende il leggerissimo dislivello del marciapiede e scivola di piatto per cui mi sento il posteriore sgusciare verso destra o sinistra.
La mia paura è che con il pavè (anche se vado piano pianissimo quando lo incontro) si sia allentato il meccanismo di blocco (o qualcosa del genere) e che ciò permetta troppo gioco a destra o sinistra del corpo posteriore.
Potrebbe essere secondo voi, oppure è un difetto che purtroppo ha la Brompton, dovuto alle ruote sottili?
Il dubbio mi è venuto perchè con la ruota davanti (e molta attenzione) non ho problemi mentre mi sento proprio "scappare via" la ruota dietro. :o

Vi ringrazio per i consigli che vorrete darmi, anche su come eventualmente controllare che ci sia effettivamente un problema (non vorrei tediare inutilmente i ragazzi del negozio, anche se sono sempre gentilissimi)
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Inserito da: Sbrindola - Giugno 22, 2015, 12:12:17 pm
ciao Sphiry,
non credo che tu abbia problemi al telaio, ma puoi comunque verificare di persona se riscontri del gioco laterale.  Mentre ribalti il carro posteriore, oppure quando lo stesso  si trova già  in posizione di parcheggio, ti basta controllare provando a muovere lateralmente la ruota. Se rimane saldamente in posizione non è questa la causa altrimenti vai dal rivenditore a fare sistemare la cosa.

Se il gioco laterale fosse così evidente come dici, credo ti sentiresti insicura in ogni momento e ti saresti già resa conto dell'origine: IMHO è più probabile che quanto successo sia imputabile alla normale difficoltà che le ruote piccole (per di più ad alta pressione e con poco battistrada) possono avere nel superare certi scalini.
Quando questi dislivelli non vengono approcciati con un angolo sufficiente può succedere che la gomma posteriore scivoli un po' prima di riuscire finalmente a mordere lo spigolo permettendoti di salire.... specie sulle superfici da te descritte
Per evitare il problema dovresti cercare di superare questi ostacoli approcciandoli il più perpendicolarmente possibile o comunque con un angolo massimo di 45-50° circa. Un altro modo di facilitare la salita è quello di alzarsi in piedi sui pedali una volta che la ruota anteriore ha già superato il gradino, trasferendo parte del peso in avanti ed alleggerendo la ruota posteriore.

Soprattutto con certi tipi di pavimentazione questa situazione può risultare pericolosa, ma basta poco per prevenirla ed evitare scivolate o cadute (non parliamo poi di quando piove!).
Il presupposto migliore è comunque quello di "leggere" la strada mentre si pedala ed essere reattivi nella guida, possibilmente giocando d'anticipo: il semplice fatto di avere visto per tempo un ostacolo di questo tipo può fare la differenza tra il passarlo indenne oppure subirlo, con le inevitabili conseguenze.