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adesso pedala => sicurezza sulla strada => Topic aperto da: occhio.nero - Novembre 24, 2011, 03:47:20 pm

Titolo: il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: occhio.nero - Novembre 24, 2011, 03:47:20 pm
### ETC1 Elenco Topic Correlati: cliccare sui TAG arancioni in cima ed in  fondo a questa discussione (altre info sui TAG  qui (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6098))
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apro questa discussione per raccogliere tutte le norme del codice della strada  che regolamentano l'uso della bicicletta (anzi, no, del VELOCIPEDE).


Per comodità, segnalo la pagina internet:

"Il Codice della strada e la bicicletta"
http://www.fiabcremona.it/sicurezza/codice-della-strada

del sito Fiab cremonese, da cui estraggo:

Art. 1. Principi generali.

1. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.
2. La circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulle strade è regolata dalle norme del presente codice e dai provvedimenti emanati in applicazione di esse, nel rispetto delle normative internazionali e comunitarie in materia. Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione.


ps: segnalo la discussione
Consigli per la sicurezza di chi va in bicicletta
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1437   
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 03, 2011, 07:54:39 pm
riporto dalla discussione "3M Spoke Reflectors - Catarifrangenti per raggi"

il codice prevede catarifrangenti arancioni per la visibilità laterale (stesso colore per quelli sui pedali.
anche se con altri mezzi si può essere più visibili altrettanto bene la legge non prevede interpretazioni in questo caso.
La bici non è un mezzo che si immatricola, quindi non credo che la brompton si preoccupi più di tanto dei vari codici della strada differenti del mondo.

.....................
La bici viene fornita con due lucine mignon BioLogic a due LED ed un catarifrangente anteriore bianco. Le lucine sono simpatiche ma assolutamente insufficienti sia dal punto di vista della sicurezza che da quello dell'illuminazione della strada. Possono giusto andar bene per segnalare la propria posizione quando si e' fermi ai semafori, ma nulla di piu'.
Dal punto di vista del Codice della Strada la Tern cosi' come viene fornita e' in difetto. Come minimo e' necessario aggiungere un avvisatore acustico e i catarifrangenti gialli alle ruote.
.................

Onestamente non ne ho la più pallida idea nemmeno io. Certo è che il regolamento dal Codice della Strada sul catarifrangente posteriore pone un fiume di regole. Il tuo ha una superficie minima di 25 cmq? Ha un rapporto tra base e altezza del rettangolo circoscritto non superiore a 2? Ha la marcatura rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture? Per non parlare della sua posizione. Credo che metà delle bici nel nostro paese sia 'fuorilegge' (la mia di sicuro). Fa più vittime la burocrazia che una tromba d'aria.  :-[
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 12, 2012, 11:50:15 am
a proposito del codice della strada.. ecco cosa NON fare.
.... tra l'altro nel filmato ad un certo punto c'è anche una ...... PIEGHEVOLE!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=au0Zjn3eB9k

Chi indovina il modello vince una settimana da clandestino su un cargo battente bandiera liberiana, destinazione Nuova York! 
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: mark_to - Gennaio 12, 2012, 03:27:09 pm
Azz!!! A metà video avevo già il mal di mare :o :o :o
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Marcopie - Gennaio 12, 2012, 03:33:49 pm
a proposito del codice della strada.. ecco cosa NON fare.
Seh, vabbé, allora me ne sto a casa!
Rispetto a Roma, a New York le macchine viaggiano parecchio più lente e più distanziate fra loro... Te li farei vedere io i sorpassi a zigzag a 40km/h sulla discesa della Tuscolana dopo l'Acquedotto Felice.  ;D ;D ;D
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Gennaio 12, 2012, 07:33:09 pm
E' ancora vero che le infrazioni al C.d.S. fatte in bici fanno perdere punti patente ?

Perché il giubbetto rifrangente è così poco  8) !!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: fnegroni - Gennaio 12, 2012, 09:55:22 pm
Io non condono robe tipo quelle del video, ma devo dire che anch'io il codice lo rispetto nel limite del dovuto: come mezzo che non inquina, piccolo, agile e anche meno protetto di altri, mi assumo tutte le responsabilita', ma i semafori rossi mi stanno sulle OO

Anche perche' l'unico motivo dei semafori al momento sono le macchine: a certi incroci a Londra, a ore molto piccole, dove non ci sono macchine solo bici, e i semafori comunque funzionano, a volte ci sono un certo numero di ciclisti: non e' anarchia ma quasi: ci schiviamo senza problemi e non c'e' bisogno di regole di precedenza.

Certo, se il numero di ciclisti e' molto alto allora serve anche li qualche regolamentazione: ma capisci che quando arrivo ad un semaforo inventato solamente per rallentare un veicolo nella distanza e dare un senso fasullo di sicurezza ai pedoni, io quel rosso non lo rispetto; rallento controllo, se ci sono pedoni li lascio passare e poi via.

Pensate voi che qui in UK, i pedoni, possono legalmente attraversare con il rosso, perche' il rosso per pedoni, qui in UK, e solo 'advisory'. Lo dice il codice, se il pedone ha il rosso, basta che attraversi con prudenza. Non capisco perche' questa regola non possa applicarsi ai ciclisti.

Che poi ci sono ciclisti indisciplinati quello e' vero, ma i pedoni suicida (che qui chiamano appunto Lemmings), esistono pure loro.

Ai semafori, se devo girare a sinistra (la destra in Italia), il semaforo e' un 'dare la precedenza'. Gia' lo fanno in California, dovrebbe essere cosi' dappertutto.

Oggi poi arrivo in fondo a Southwark Bridge, c'e' un autobus turistico, e' posizionato sulla destra, sembra stia per girare a destra, io gia' gli sono dietro, questo decide di girare a sinistra e io mi devo beccare i clacson perche' nel mentre che lui stava decidendo cosa fare, io sono completamente oscurato, per cui quando lui finalmente ha completato la manovra del secolo, io sono in mezzo alla strada, ormai praticamente passando con il rosso, ma siccome sono piccolo la gente non mi vede... Va beh, veloce scattante sono dall'altra parte della strada e via...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Gianni65 - Gennaio 12, 2012, 10:18:28 pm
Questo filmato è straordinariamente emblematico.
Non pare anche a voi di vedere gli ultimi goffi dinosauri mentre i primi mammiferi già gli sfilano tra le gambe?
Ragazzi, siamo agli albori di una nuova era...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: keyfaber - Gennaio 13, 2012, 08:30:24 am
Io dopo i primi due chilometri mi sarei spalmato una dozzina di volte.....
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Gennaio 13, 2012, 11:27:29 am
Io dopo i primi due chilometri mi sarei spalmato una dozzina di volte.....

E infatti il corriere in bici a NY è uno dei mestieri più pericolosi al mondo !
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: sim1 - Gennaio 24, 2012, 12:20:08 pm
Mi sembra di aver letto da qualche parte (magari sul Pompiere della Sera  ;D) che vorrebbero estendere il regolamento dei punti anche se fai infrazione con la bicicletta. Lo facessero pure. Io son dell'idea che, se uno non infrange le regole, possono pure continuare a fare i saccenti e dire che gli incidenti son provocati da biciclette e passeggini. I giornalisti si basano sul fatto che son tutti incivili e ignoranti come (alcuni di) loro e quindi chiedono regole su regole (che tra l'altro loro continuano ad infrangere dando notizie false e sputtanando le persone).

Vogliono mettere il casco obbligatorio? Bene. Facessero quello che gli pare, ma "vinceremo" noi.

Poi sul fatto che i ciclisti vanno in terza fila sulla strada, sono contro pure io. COme quelli che vanno a duemila all'ora nelle aree pedonali piene di gente.

Saluti.





Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: styopa - Gennaio 24, 2012, 01:13:08 pm
vorrebbero estendere il regolamento dei punti anche se fai infrazione con la bicicletta. Lo facessero pure.

Per me possono fare tutto quello che vogliono, perché io rispetto le regole e gli altri, e sono dell'idea che tutti dovrebbero farlo (anche se in Italia c'è una maggioranza che non lo fa). Però sarebbe l'ennesimo provvedimento che ci rende ridicoli agli occhi del mondo, visto tra l'altro che non è obbligatorio avere la patente per andare in bici. E se uno non ha una patente che fa? Impediamo ai minori di anni 16 di circolare in bici? Obblighiamo i ciclisti a mettere targa assicurazione bollo? Ok, sarà la spinta decisiva a emigrare :) Ci sto già pensando da un po, ma al momento la scelta è condizionata dal trovare un lavoro all'altezza di quello che ho qui. Ma se la decadenza di questa nostra povera società dovesse superare troppo i limiti, sono disposto anche a fare un sacrificio in questo senso... voglio dare ai miei figli la possibilità di crescere in una società civile, come era quella in cui credo di essere cresciuto io.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sbrindola - Gennaio 24, 2012, 01:18:35 pm
Riguardo alla sanzione e decurtazione dei punti in caso di infrazione del CdS guidando una bici, mi risulta che sia già effettiva ed anche da diverso tempo.
Già almeno 2-3 anni fa, era stato infatti contestato un passaggio con il rosso ad un amico: probabilmente in quell'occasione ha pesato anche l'atteggiamento un po' troppo polemico  della persona, ma il risultato fu una multa e -5 punti sulla patente (senza che vi fosse stato rischio di incidente).  :o

Pur condividendo il bisogno di rispettare le regole da parte di qualunque categoria ritengo certi atteggiamenti eccessivi, specie quando frutto di accanimento o cieca applicazione delle regole, senza una minima contestualizzazione o valutazione delle circostanze.

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: sim1 - Gennaio 24, 2012, 01:19:03 pm
Puoi sempre emigrare in pieghevole  ;D ;D ;D ;D ;D

Sdrammatizziamo che è meglio....
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Gennaio 24, 2012, 01:50:03 pm
la decurtazione c'era ma è stata tolta dopo poco forse proprio perché non giusta in quanto colpiva solo chi ha la patente.

io sono per il rispetto delle regole, ho preso zero multe in 17 anni di patente e solo perché credo che il rispetto del prossimo passa dal rispetto dell'educazione civica.

detto questo si sta parlando di inasprire i controlli ed essere più fiscali verso tutti ma vedrete che tutto questo si tradurrà in assicurazione e targa. in italia non si fanno le cose per prevenire (investendo in educazione stradale, informazione, incentivando al rispetto delle regole e disincentivando le trasgressioni con multe) ma solo per tirare su dei quattrini...

se per allora non sarò emigrato farò disobbedienza civile: bici e assicurazione è un ossimoro!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: styopa - Gennaio 24, 2012, 02:47:08 pm
Puoi sempre emigrare in pieghevole  ;D ;D ;D ;D ;D

Sdrammatizziamo che è meglio....

Ovviamente  8) ;D ;D ;D

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Hopton - Gennaio 24, 2012, 08:32:07 pm
bici e assicurazione è un ossimoro!
In Svizzera dal primo gennaio è stata abolita la cosiddetta vignetta per le bici. Prima infatti tale vignetta costituiva una sorta di assicurazione obblgatoria. L'abolizione è arrivata dopo mesi di pubblico dibattito (tipico degli svizzeri), durante la quale sono stati sviscerati tutti i pro e i contro. I fautori sostenevano che si trattava di pochi spiccioli e che in questo modo si tutelano i ciclisti in caso di incidenti, soprattutto quelli poco abbienti (visto che in Svizzera molti ciclisti già facevano ricorso ad assicurazioni private, evidentemente più "inclusive"). Alla fine ha prevalso la concezione che la bici è e deve continuare ad essere per eccellenza un veicolo semplice e privo di complicazioni di ogni sorta, burocratiche, fiscali etc. Giustamente secondo me.  :)  Quest'estate conto di esplorare con la dolce metà qualcuna delle innumerevoli ciclabili elvetiche, specie in Ticino per ragioni di vicinanza.
Mario
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: smilzo - Gennaio 24, 2012, 11:08:21 pm
Okkio però a dove emigri!!! Mia sorella vive in Germania (ma lo stesso vale per l'Austria):la patente ti viene ridotta in coriandoli se ti beccano con un bicchiere di troppo...anche in bici. Se vuoi fare una serata birra e salsicce -tipo "Altrimenti ci arrabbiamo" (citazione da cinema colto!)-ti tocca andare a piedi o ... spingere.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: styopa - Gennaio 25, 2012, 09:55:48 am
Okkio però a dove emigri!!! Mia sorella vive in Germania (ma lo stesso vale per l'Austria):la patente ti viene ridotta in coriandoli se ti beccano con un bicchiere di troppo...anche in bici. Se vuoi fare una serata birra e salsicce -tipo "Altrimenti ci arrabbiamo" (citazione da cinema colto!)-ti tocca andare a piedi o ... spingere.

E ti pare sbagliato?  :o Un mio amico in Russia si è passato una bella notte in guardina perché è stato beccato in giro ciucco a piedi! Ho la patente dal 1996, e in tutti questi anni mi han fatto l'alcool test 4 volte, sempre all'estero. Mai, dico mai una volta qui da noi! Magari lo facessero anche qui! Però in Germania proava ad avvicinarti alle strisce pedonali e guarda che succede :)
Guarda, io sono per la tolleranza 0 e il rispetto delle regole per tutti.

Io dico: polizia e vigili in strada. Coriandolizziamo un bel po di patenti e rimpinguiamo le casse dei comuni con soldi da reinvestire in modo utile per tutti! Vuoi multare anche i ciclisti e i pedoni? Benissimo, giustissimo, sono d'accordo! Però voglio arrivare alle strisce e non dover dare precedenza alle auto, non vedere gente che sfreccia a 70km/h nelle viette in città, motociclisti che pensano che corso Francia sia la pista di Misano! Non voglio fare lo slalom tra le auto in doppia fila, non voglio dover attraversare da un altra parte con il passeggino perché qualche idiota ha parcheggiato sulle strisce o sul marciapiede. E voglio che mi facciano soffiare nel palloncino :) ;D Non è un grave problema non bere prima di guidare  ::)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: mark_to - Gennaio 25, 2012, 10:47:36 am
Ho la patente da 28 anni, e mi vanto in tutto questo tempo di aver preso solo 2 multe per divieto di sosta (al mare, con la macchina regolarmente parcheggiata ma con le ruote che sporgevano 10 cm dalle strisce bianche!).
Sono un pedone, un ciclista e un automobilista (nelle percentuali di 50%-45%-5%). Girando parecchio in bici (e a piedi) noto una crescente insofferenza alle regole del codice della strada anche da parte di noi ciclisti. Mi fa male affermare una cosa del genere, e so di andare un po' controcorrente, ma o sono sfigato io che incontro tanti, troppi imbecilli, o le cose stanno effettivamente così.
Giusto ieri sera accompagnando a casa un amico (in macchina) ho rischiato 3 frontali (3!!) con altrettanti ciclisti in contromano senza luci per le vie del mio quartiere (San Salvario). Tutti i giorni percorro il pedonale di via Lagrange, sempre in ore di punta e ovviamente quasi a passo d'uomo per i tanti pedoni in circolazione, eppure sono costantemente superato da deficienti che sfrecciano a velocità assurde.
Credo che il vero problema sia prima di tutto la mancanza di educazione (stradale e non), e in secondo luogo il fatto che avere sotto il sedere una bici, significhi (sempre per i suddetti imbecilli) essere poco più che pedoni, quindi non dover sottostare al codice della strada. Uno stupido in macchina si trasforma automaticamente in un coglione in bici, una volta salito in sella..... >:(
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: sim1 - Gennaio 25, 2012, 11:03:41 am
D'accordissimo con mark_to sul suo ultimo concetto: Uno stupido in macchina si trasforma automaticamente in un coglione in bici, una volta salito in sella..... ma vale anche il viceversa  ;D
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Gennaio 25, 2012, 11:11:01 am
Ma vogliamo parlare degli anziani senza patente che tornano sulla bici ?

Giusto ieri sera, a Ballarò, c'era un servizio sui mercati di ortofrutta rionali ed ecco la scenetta: semaforo pedonale rosso con ciclista fermo in attesa del verde, di fronte a lui il solito traffico di auto e moto.

Da dietro di lui si vede arrivare un anziano, in bici anche lui, carico di buste, che con GRANDE incertezza fa una traiettoria improbabile, brucia il semaforo rosso tra lo stupore dell'altro ciclista fermo, e si lancia così nel traffico.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: smilzo - Gennaio 25, 2012, 11:49:30 pm
 :o per carità non vorrei essere frainteso. Non intendo di certo dire che sia giusto bere e salire in sella... sappiamo tutti che anche in bici si possono fare ottimi danni. La mia era solo una precisazione per la vita d'oltralpe (peraltro molto invidiata). Qui da noi poi sverna gran parte della Lombradia in pensione: l'uomo centenario col cappello alla guida è la regola. Per me che sono si rispettoso delle regole (neanche io sono mai stato multato) ma non vado di certo piano quando posso, la cosa più rischiosa sono gli scooter che non considerano mai la possibilità di essere sorpassati a loro volta o di dover verificare se c'è qualcuno alle loro spalle prima di girare o immettersi in strada. Se il mezzo in arrivo è silenzioso come noi... il rischio è sempre alto. Infine ciclisti sconsiderati ne vedo molti anch'io (soprattutto ragazzini), senza considerare quelli che ti guardano come un alieno solo perchè hai il casco. Ognuno è libero di farsi male da solo...il problema è quando coinvolge gli altri!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: styopa - Gennaio 26, 2012, 10:34:47 am
http://www.ecf.com/news/belgium-right-turn-at-red-law-in-force-quicker-than-planned-ecf-newswatch/

In Belgio si modifica il codice della strada per favorire i ciclisti. In sintesi, questi su alcuni tipi di strade potranno passare con il giallo o il rosso, dando precedenza agli altri veicoli. Inoltre vengono istituite le "strade ciclabili", zone con limite a 30Km/h dove le bici circolano in mezzo al traffico motorizzato con diritto di precedenza e divieto di sorpasso da parte delle auto.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: sim1 - Gennaio 26, 2012, 10:40:11 am
Sulla cosa che possono svoltare a destra con il semaforo rosso, non so se è una cosa fattibile in Italia. Cioè noi siamo molto più avanti, alcuni automobilisti già lo fanno  :D :D :D
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: keyfaber - Gennaio 26, 2012, 03:32:06 pm
Giusto per riprendere mark_to. Meno di un'ora fa in Carlo Alberto una signora in bicicletta è stata centrata dalla porta di un Q5 che un improvido signore aveva spalancato senza guardarsi dietro prima di aprirla. Risultato: la signora per terra, si lamentava di avere male alla spalla accerchiata da persone che cercavano di aiutarla e un altro signore (probabilmente il proprietario del SUV) che cercava di minimizzare....
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: mark_to - Gennaio 26, 2012, 03:37:45 pm
Giusto per riprendere mark_to. Meno di un'ora fa in Carlo Alberto una signora in bicicletta è stata centrata dalla porta di un Q5 che un improvido signore aveva spalancato senza guardarsi dietro prima di aprirla. Risultato: la signora per terra, si lamentava di avere male alla spalla accerchiata da persone che cercavano di aiutarla e un altro signore (probabilmente il proprietario del SUV) che cercava di minimizzare....

Chissà che ci faceva il SUV in una via pedonale con divieto assoluto di parcheggio!!! >:( >:(
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Gennaio 26, 2012, 04:15:27 pm
Giusto per riprendere mark_to. Meno di un'ora fa in Carlo Alberto una signora in bicicletta è stata centrata dalla porta di un Q5 che un improvido signore aveva spalancato senza guardarsi dietro prima di aprirla. Risultato: la signora per terra, si lamentava di avere male alla spalla accerchiata da persone che cercavano di aiutarla e un altro signore (probabilmente il proprietario del SUV) che cercava di minimizzare....
ah, ma allora sono tue le telecamere in giro per torino?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Gianni65 - Gennaio 28, 2012, 04:38:39 pm
Qualche riflessione.

1)   Nella popolazione italiana manca completamente la cultura ciclistica.
In effetti il ciclismo sportivo è piuttosto diffuso e le costosissime biciclette sportive ben esposte nelle vetrine ne sono la prova. Tuttavia questo è un altro mondo.
L?impiego della bicicletta intesa ma come mezzo di locomozione quotidiano è totalmente estraneo ai nostri costumi.
Nelle nostre città circolano per lo più rottami e spesso guidati da incompetenti. In parte c?è la necessità di proteggersi dai furti con mezzi poco appetibili, ma a questo si aggiunge l?ignoranza delle nozioni di base relative alla manutenzione quotidiana del proprio mezzo. Mancano anche le più elementari abitudini legate sicurezza: l?indifferenza verso i dispositivi per migliorare la visibilità notturna ne è l?esempio più evidente.
Questa situazione culturale negativa crea uno sciagurato circolo vizioso tra cittadini e amministratori, un rincorrersi di brutte abitudini e di interventi politici demagogici, con i risultati che abbiamo ogni giorno davanti agli occhi.

2)   Il ciclista nelle nostre strade è sempre fuori posto: in strada intralcia i veloci mezzi a motore; nelle aree adibite al transito pedonale è un fastidio mal tollerato.
In queste condizioni, dovendo scegliere tra rischiare la vita nel traffico o infrangere il codice della strada procedendo su marciapiedi e portici, l?unica soluzione davvero ragionevole sarebbe quella di lasciare la bici in cantina e continuare a inquinare con l?auto, come fanno tutti.
C?è addirittura da sorprendersi che, malgrado tutto, sfidando il buon senso, ci sia qualcuno che ogni mattina continua a saltare in sella alla propria bicicletta per proiettarsi su due ruote verso un mondo migliore? che riesce a vedere solo lui.

3)   Se ci fossero delle piste ciclabili ben fatte, i ciclisti sarebbero ben lieti di usarle, esattamente come nei paesi civili. Purtroppo le piste sono poche e in genere congegnate male da progettisti che non vanno in bici. Poi, una volta realizzate, vengono abbandonate a se stesse senza più alcuna manutenzione: la superficie diventa sempre più sconnessa, le foglie e la neve non vengono rimossi.
In realtà nei centri storici delle nostre città basterebbe imporre una ?velocità umana? a tutti i mezzi per eliminare gran parte dei pericoli. Creando le zone 30 e le zone 20, le piste ciclabili potrebbero essere realizzate solamente per proteggere i ciclisti dal traffico più veloce e pericoloso ? quello dei grandi viali e delle strade extraurbane.

4)   Un ciclista non è una macchina e non crea i problemi di una macchina. E? solamente  un uomo o una donna che si sposta con le sue forze ad una velocità naturale. Applicare le regole del traffico motorizzato alle biciclette è come rinchiudere un passerotto in una gabbia per i leoni: le sbarre sono inutilmente spesse e le maglie inutilmente larghe;  ma se anche la rete avesse le misure giuste, la gabbia sarebbe comunque inutile perché nessuno ha bisogno di difendersi dall?assalto dei passerotti.
Nella prima metà del secolo scorso, prima della diffusione del traffico a motore, le biciclette invadevano le nostre città e nessuno sentiva il bisogno di regolamentarne il transito.
Osservate i viali di un parco durante un sabato pomeriggio d?estate: le bici passano serenamente tra la gente che passeggia e i bambini che corrono: niente morti e feriti?

5)   Il vero problema di oggi è che il 95% della superficie stradale è riservata ai mezzi a motore in transito e in sosta e solo il 5% agli altri utenti, che sono costretti a ?pestarsi i piedi? gli uni con gli altri.
Variare la ripartizione della superfice stradale è la sola vera innovazione necessaria, ma quasi nessun amministratore pubblico ha il coraggio di affrontare questo problema.
Anni fa l?amministrazione torinese invitò un esperto in mobilità sostenibile dall?Olanda. Interrogato sulle difficoltà di realizzare dei percorsi ciclabili in città, non ebbe esitazioni nel suggerire di dedicare una delle tante corsie dei nostri ampi viali alle biciclette. Tutto qui.
Naturalmente il consiglio dell?esperto non è mai stato messo in pratica: troppo semplice e troppo ?scomodo?.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: foldo - Gennaio 28, 2012, 06:33:22 pm
Passo col rosso ma prima guardo bene di non intralciare la strada a nessuno, attraverso con la bici sulle strisce pedonali ma senza mettere in difficoltà i pedoni, pedalo sui marciapiedi quando la strada è troppo buia e pericolosa, procedo contromano in alcune stradine ma prestando molta attenzione a chi viene nel senso giusto e a  una velocità così bassa che i pedoni mi tamponano. Se mi fanno l'alcol test trovano un po' di sangue nell'alcol (scherzo) ma non ho mai guidato ubriaco per un metro.
Insomma, infrango moltissime regole ma tutto nel rispetto di un sano buon senso.
Vado in bici, per sport o per diporto, da quasi 30 anni. Non ho mai causato un incidente o problemi ad alcuno.
Sono da condannare?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: keyfaber - Gennaio 29, 2012, 11:29:42 am
....ah, ma allora sono tue le telecamere in giro per torino?
No. Ci stavo passando a piedi...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Gennaio 29, 2012, 06:09:01 pm
Io faccio conto di essere invisibile, per cui devo sempre esser io a vedere gli altri e non aspettarmi l'inverso.

E le parole di Gianni65 le condivido in pieno.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: keyfaber - Gennaio 30, 2012, 10:06:49 am
Che si debbano avere gli occhi anche per gli altri è fuor di dubbio (questo vale soprattutto se si è alla guida di un veicolo debole come la bicicletta) ma se uno all'improvviso ti apre la portiera dell'auto e tu non ti puoi scansare dovresti pregare di avere più che l'invisibilità la smaterializzazione!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Gennaio 31, 2012, 11:38:32 am
Passo col rosso ma prima guardo bene di non intralciare la strada a nessuno, attraverso con la bici sulle strisce pedonali ma senza mettere in difficoltà i pedoni, pedalo sui marciapiedi quando la strada è troppo buia e pericolosa, procedo contromano in alcune stradine ma prestando molta attenzione a chi viene nel senso giusto e a  una velocità così bassa che i pedoni mi tamponano. Se mi fanno l'alcol test trovano un po' di sangue nell'alcol (scherzo) ma non ho mai guidato ubriaco per un metro.
Insomma, infrango moltissime regole ma tutto nel rispetto di un sano buon senso.
Vado in bici, per sport o per diporto, da quasi 30 anni. Non ho mai causato un incidente o problemi ad alcuno.
Sono da condannare?

non voglio fare la morale a nessuno e del resto sono d'accordo che la regolamentazione del traffico (ad esempio quella semaforica) è un'esigenza conseguente l'avvento del traffico automobilistico, ma le auto ci sono e non si possono ignorare purtroppo.
come non si può sottovalutare che la maggior parte della gente quando ha verde passa e basta, senza guardare, perché ha ragione e non si pone il problema di verificare se l'incrocio è sgombro da ostacoli.
Per non parlare del cattivo esempio che si da agli altri ciclisti e dello spunto che si da alle altre categorie per essere tacciati come pericolosi.

Anche l'andare contromano è pericoloso in italia. dovrebbe essere la regola: si sarebbe più visibili e si eviterebbero le sportellate. fino a quando sarà vietato non lo farò perché dovesse succedermi qualcosa so già come finirebbe...

insomma, personalmente cerco di essere preciso e di pretendere da me stesso il rispetto che desidero dagli altri.
in più evito di fare cose per cui avrei torto o che mi mettono in situazioni di pericolo (tipo andare in giro di notte senza luci, catarifrangenti, contromano e vestito di nero).
Applico il codice disobbedendo solo alla regola che mi obbliga a percorrere la ciclabile, quando questa è impraticabile e anche perché credo che la strada appartenga anche a me :-)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: foldo - Gennaio 31, 2012, 12:04:21 pm
Al di là della bici, io ho un problema con l'alcol, anzi, ho un problema con l'alcol test.
Il problema è che con una birra a media gradazione da 33 cl risulto positivo ma sono in condizioni migliori per riflessi, tempi di reazione e valutazione del rischio rispetto a quando dormo male o sono stanco.
Ricordo che molti anni fa, in Olanda, fui fermato da una pattuglia della polizia. Non avevo bevuto ma ero molto stanco. Il poliziotto se ne accorse, mi fece il test (risultato negativo) e mi invitò a riposarmi un'oretta prima di rimettermi alla guida.
Non so se fosse stata una sua valutazione o se quella è la legge, ma lo trovai un atteggiamento molto corretto.
Personalmente ho il problema di reggere molto bene l'alcol ma di riposare male.
Quando facevo il pendolare in scooter a Napoli, la mattina vedevo un sacco di gente che aveva scambiato il posto di guida per il letto.
Come la mettiamo con la legge?
Non esiste un sonno-test?  8)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Febbraio 02, 2012, 08:09:57 pm
[...]
Come la mettiamo con la legge?
Non esiste un sonno-test?  8)

Non esiste, ma nel Cds si parla di "condizioni psico-fisiche alterate" che devono impedire di mettersi alla guida.

Cmq ritornando sulle dotazioni della bici,
credo che il CdS indichi la dotazione MINIMA di sicurezza, così come i regolamenti marittimi fanno per le barche.

Tutto ciò che di più si può mettere va bene, rispettando paletti universali tipo "niente stroboscopiche rosse e blu" e altri di buon senso tipo "niente girandole catarifrangenti verdi".

A voler essere puntigliosi anche le fasce riflettenti BIANCHE dei Big Apple sarebbero non conformi...

tranne che in Germania !
http://www.schwalbe.com/it/it/technik_info/reifenaufbau/?gesamt=34&ID_Land=9&ID_Sprache=4&ID_Seite=232&tn_mainPoint=Technik
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: occhio.nero - Febbraio 02, 2012, 08:56:06 pm
rispettando paletti universali tipo "niente stroboscopiche rosse e blu" e altri di buon senso tipo "niente girandole catarifrangenti verdi".

mah.... ho paura che il codice della strada (che parla ancora di VELOCIPEDE), possa essere aggiornato per mettersi al passo con i tempi (e con il numero di vittime di incidenti)
Sono appena tornato dall'ufficio: 15 km tagliando Roma ed il suo traffico, tempo tendente allo schifo, con tanto di pioggerellina che abbaglia gli automobilisti e riduce la visibilità di bici e similari. Ho avuto quindi la possibilità di testare le mie nuove luci laser.

(https://www.bicipieghevoli.net/img/luci_laser.jpg)
(dalla discussioni sulle luci (https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=34.msg2360#msg2360))

Ebbene... ho sentito dietro di me più di una macchina rallentare e sorpassarmi "in punta di piedi".
Sarà stata la sorpresa? La curiosità? Una nuova consapevolezza?
Del resto non è quello che si vuole trasmettere con l'adozione della  storica paletta distanziatrice?

(http://www.btwincycle.com/products-pictures/400/asset_26293656.jpg)

Basta aggiornarsi con i tempi...
Là fuori è una giungla, e quando stasera ho sentito rallentare dietro  anche un Jumbobus di qualche tonnellata.... mi sono sentito un po' più forte.

Ma questa è solo la mia idea......


 
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Febbraio 20, 2012, 03:02:37 pm
leggendo commenti agli articoli su "salvaciclisti" sui portali dei quotidiani italiani si denota da parte dell'automobilista piccato ma anche del ciclista una sostanziale ignoranza in materia di codice della strada.
in particolare vorrei porre alla vostra attenzione l'articolo 182 che al contrario di quello che si crede permette e certe volte obbliga a viaggiare affiancati e non in fila indiana.
Citazione
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell?altro.
 2. I ciclisti devono  avere libero l?uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio  almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di  vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima  libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.
 3. Ai ciclisti è  vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti  norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
 4. I  ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni  della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In  tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e  la comune prudenza.
 5.È vietato trasportare altre persone sul  velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e  attrezzato.È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto  di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le  attrezzature, di cui all?articolo 68, comma 5.
 6. I velocipedi  appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone  oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote  simmetriche, solo da quest?ultimo.
 7. Sui veicoli di cui al comma 6  non si possono trasportare più di quattro persone adulte compresi i  conducenti; è consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini  fino a dieci anni di età.
 8. Per il trasporto di oggetti e di  animali si applica l?art. 170.
 9. I velocipedi devono transitare  sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per  particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel  regolamento.
9-bis. Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, di cui al comma 4-ter dell'articolo 162.
10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo  è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da  euro 19,95 a euro 81,90. La sanzione è da euro 33,60 a euro 137,55  quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.

il comma 6 è un enigma...

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: sim1 - Febbraio 20, 2012, 06:21:27 pm
Penso siano i Risciò (e assimilabili) quelli del comma 6
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Febbraio 20, 2012, 08:09:31 pm
Penso siano i Risciò (e assimilabili) quelli del comma 6
si si, ma la cosa che mi fa ridere è che si specifica che a condurre debba essere un conducente e non un passeggero :-D
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jaaymz - Febbraio 26, 2012, 03:35:34 am
Il nostro Marcopie ha scritto un articolo davvero interessante sull'argomento, partendo dall'iniziativa del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha presentato ieri un piccolo ebook per aiutare i ciclisti a pedalare in sicurezza.

Il link al blog è questo: http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/ (http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/)

Non me ne voglia Marcopie ma non sono d'accordo proprio su tutto quello che scrive, forse per via della mia minore esperienza come ciclista urbano ma ho trovato esagerati certi paragoni e certe affermazioni.
Sono invece d'accordo al 100% sul non rispetto del CDS come forma di autotutela del ciclista.
Molte persone mi criticano perchè faccio alcune vie in contromano, a volte faccio tratti di strada sul marciapiede e mi capita di passare col rosso.
Quello che Marco scrive nel blog spiega perfettamente perchè faccio queste cose. 
Non si tratta di una forma di intolleranza verso le regole ma di autentico istinto di sopravvivenza, e chi, delle persone che abitualmente frequento, mi critica per i comportamenti di cui sopra...non ha chiaramente idea di cosa voglia dire andare in bicicletta a Milano.

Sono anche d'accordo sul fatto che il suddetto manuale non dovrebbe essere rivolto ai ciclisti o per lo meno non solo a loro.
La sicurezza per i ciclisti in strada per me inizia quando a rispettare le regole e a rendere sicure le strade sono gli automobilisti.
Quello che mi chiedo è: se il piccolo Giacomo avesse letto questo manuale, ora sarebbe vivo? Avrebbe potuto evitare la portiera che si apriva improvvisamente?
Temo di no.
Se la persona che ha parcheggiato l'auto in seconda fila ed è uscita aprendo la portiera senza guardare fosse stata invece educata da un'adeguata campagna di sensibilizzazione del rispetto del cds e delle utenze più deboli (ciclisti e pedoni), forse allora la situazione sarebbe diversa.

Non condanno l'amministrazione milanese, al contrario la sostengo e trovo che per la bicicletta stia facendo ben più di quanto fatto in passato, mostrando sensibilità e vicinanza ai ciclisti e all'uso della bicicletta.
Ma questo manuale dovrebbe essere rivolto prima a chi guida delle potenziali armi e poi a tutti gli altri.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Febbraio 26, 2012, 04:09:03 pm
Il link al blog è questo: http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/ (http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/)

Quoto al 1000 per 100 !

Roma è un mondo spietato e per sopravvivere non puoi accontentarti del CDS.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: sim1 - Febbraio 26, 2012, 06:45:16 pm
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/26/ciclisti-manifesto-sicurezza-diventa-pronto-alla-discussione-parlamento/193958/
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: DJ - Febbraio 26, 2012, 09:58:21 pm
Il link al blog è questo: http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/ (http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/)

Quoto al 1000 per 100 !

Roma è un mondo spietato e per sopravvivere non puoi accontentarti del CDS.

Concordo pure io, aggiungo anche Modena alla lista di città non dico spietata come Roma ma non del tutto sicura per le bici. Da Quando ho iniziato a usare la bici a Ottobre, mi e' capitato di passare sui marciapiedi per proteggermi dalle auto causa mancanza di ciclabile, nonché' di non rispettare alcune volte il Cds in quanto ne andava della mia sopravvivenza intatta sul sellino. Giusto qualche giorno fa
In pieno centro ztl stavo guidando al limite della carreggiata in coda ad altri ciclisti praticamente a ridosso del marciapiede ed un autobus di linea ci suona ripetutamente per indicare di spostarci...si ma dove? Mi butto sul marciapiede fracassando la bici?e poi la strada era a larga, avrebbe potuto sorpassarci senza problemi, e non c'erano auto nel senso opposto n'è fermate bus nelle vicinanze. Ho intuito che gli stavamo sulle scatole semplicemente perché eravamo li' e ipoteticamente nei piedi.se mi fanno la ciclabile io ci vado, ma se quella non c'e che faccio, me la mangio la bici?

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Hopton - Febbraio 27, 2012, 12:10:07 am
Io la mattina a Monza l'infrazione che commetto talvolta al CDS è di ignorare le ciclabili. In quel caso non tanto per la mia incolumità, quanto per quella delle ruotine della mia bici. Non trovo giusto che una legge debba obbligarmi ad andare sulla ciclabile, quando la suddetta è una sequenza di buche fatte apposta per distruggere le bici. Se fosse una vera ciclabile, non avrei bisogno di nessuna legge per essere indotto ad usarla.
Mario
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: raoul8 - Febbraio 27, 2012, 08:51:05 am
Scusate questo mio post da ignorante, ma per caso qualcuno con un pò di competenza ha pensato a scrivere alla redazione di Report, che nel 2009 ha realizzato quel bel servizio sulla viabilità?
Facendogli presente che forse è anche grazie al loro serio lavoro che alcuni di noi hanno deciso di abbandonare l'auto in favore di un mezzo che non inquini l'aria per i nosti figli e che non congestioni ulterormente il traffico.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Matt-o - Febbraio 27, 2012, 03:32:46 pm
Segnalo a questo link http://staff.science.uva.nl/~caterina/personal/bicimobyl/codicestrada.html (http://staff.science.uva.nl/~caterina/personal/bicimobyl/codicestrada.html) un bel riassunto delle regole del codice della strada che un velocipede deve rispettare.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jaaymz - Febbraio 27, 2012, 03:51:32 pm
Roul8 durante la prima fase della campagna #salvaiciclisti molte redazioni di giornali e trasmissioni sono state bombardate di email però non saprei dirti se anche quella di Report è stata informata.

Intanto su bicisnob ho visto un breve ma bellissimo documentario sulla storia delle piste ciclabili in Olanda, volevo postare direttamente il video ma non riesco da qui quindi vi linko il blog con l'articolo e il video: http://bicisnob.wordpress.com/2012/02/27/amsterdam-che-rabbia/ (http://bicisnob.wordpress.com/2012/02/27/amsterdam-che-rabbia/)

:)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Febbraio 27, 2012, 03:58:31 pm
Segnalo a questo link http://staff.science.uva.nl/~caterina/personal/bicimobyl/codicestrada.html (http://staff.science.uva.nl/%7Ecaterina/personal/bicimobyl/codicestrada.html) un bel riassunto delle regole del codice della strada che un velocipede deve rispettare.
ehm... ho paura che non sia aggiornato, magari gli articoli sono validi, probabilmente sono ancora quelli, ma le cifre delle multe sono riportate in lire  :o



il video di Jaaymz è questo. fa veramente rimanere male...

http://www.youtube.com/watch?v=dpgc8czh-cs (http://www.youtube.com/watch?v=dpgc8czh-cs)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jaaymz - Febbraio 27, 2012, 04:01:40 pm
Grazie broono, non me lo faceva caricare...fa rimanere male si quel video. :(
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sbrindola - Febbraio 27, 2012, 05:13:02 pm
...fa rimanere male . :(

si... è triste vedere che siamo 40 anni indietro rispetto ad alcuni paesi, ma forse la situazione non è così tragica.
Alcuni dei presupposti che hanno portato l'Olanda in quella direzione sono gli stessi che stiamo affrontando ora noi in Italia: città congestionate dal traffico, problemi di parcheggio cronici, carburante alle stelle, crisi economica.... sono tutti aspetti che possono contribuire a far cambiare mentalità.
Ci vorrà ancora parecchio, ma sono convinto che la perseveranza del nostro esempio, unita alle condizioni appena elencate, possa contribuire molto a fare nuovi adepti.... che si tratti di pieghevolisti o "normali" ciclisti.

Ogni giorno c'è gente chiusa in auto che ci vede mentre superiamo la fila al semaforo in scioltezza, entriamo allegramente nella ZTL, tagliamo per viuzze improbabili per poi sbucare nuovamente di fronte a loro o li abbandoniamo a seguire mesti il camion dei rifiuti.
Probabilmente la percentuale di "contaminati" è minima ma, come per lo spam in rete, entrano in gioco i grandi numeri: anche un misero 0,1% rappresentano persone che decidono di cambiare, abbandonare l'auto e muoversi diversamente.

Non sono una rarità i casi di chi si presenta qui sul forum dicendo "Ho deciso di cambiare", "la benzina mi costava troppo", "non facevo mai movimento" etc.   Che poi si tratti del frutto del nostro pedalare o di altro poco importa: quello che conta è che sempre più persone si rendano conto che muoversi diversamente è possibile.

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Febbraio 28, 2012, 02:02:49 pm
ammiro il tuo ottimismo. in olanda 40 anni fa avevano la testa sgombra dai bombardamenti mediatici che subiamo oggi e sono stati liberi di scegliere e cambiare. oggi tra miti creati dagli spot in tv e servizi giornalistici creati ad hoc per servire le varie lobby e i vari interessi (assicurazioni, petrolio, case automobilistiche, società concessionarie autostrade, manutenzione, appalti...) non siamo più liberi di pensare.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Gianni65 - Febbraio 28, 2012, 02:13:39 pm
Ogni giorno c'è gente chiusa in auto che ci vede mentre superiamo la fila al semaforo in scioltezza, entriamo allegramente nella ZTL, tagliamo per viuzze improbabili per poi sbucare nuovamente di fronte a loro o li abbandoniamo a seguire mesti il camion dei rifiuti.
E lì inizia il rancore per questi indisciplinati che andrebbero severamente sanzionati perché non rispettano il codice della strada e sono un pericolo per i pedoni e tagliano la strada alle brave persone in coda e non pagano il parcheggio e parcheggiano dappertutto ingombrando i marciapiedi e passando sui piedi della gente che passeggia e...  >:(
Insomma, questi che con un trabiccolo di poche centinaia di euro si spostano con la massima semplicità e arrivano prima senza spendere un euro sono davvero insopportabili.
Mica puoi rimettere in discussione tutte le tue certezze!  8)
Gente da detestare, insomma.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Marzo 26, 2012, 04:27:06 pm
Ostia, postino in servizio ubriaco in bici:
denunciato per guida in stato d'ebbrezza

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=187414

ROMA - Quando lo hanno fermato mentre zigzagava con la sua bicicletta "d'ordinanza" non riuscivano a credere ai loro occhi. Il risultato dell'alcoltest parlava chiaro: il tasso alcolemico era quattro volte superiore a quello consentito dalla legge. Per questo un postino è stato denunciato dai carabinieri per guida in stato di ebbrezza. L'inusuale episodio, che richiama alla memoria una delle scene più esilaranti del film "Benvenuti al Nord", è accaduto ieri a Ostia, sul litorale romano. I militari, insospettiti dall'andamento del portalettere sulla sua bicicletta e dalla sua strana allegria nel consegnare la posta, hanno deciso di fermarlo per un controllo, rendendosi subito conto del suo stato di ubriachezza. La conferma è arrivata dall'etilometro che non ha lasciato scampo al postino con il vizietto dell'alcol: il tasso alcolemico era di 2,07 gr/lt, quattro volte superiore allo 0,5 tollerato dalla legge.

Sarebbe interessante sapere se gli hanno tolto i punti della patente !
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: keyfaber - Marzo 27, 2012, 09:00:15 am
Magari non l'aveva, la patente. E quindi che gli tolgono? I punti della raccolta del supermercato?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Agosto 01, 2012, 03:32:06 pm
Il Codice va rispettato anche durante le ferie estive :D !

(http://images.wikia.com/nonciclopedia/images/e/e0/Ragazza_in_bicicletta_sotto_l%27acqua.jpg)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sbrindola - Agosto 01, 2012, 04:02:51 pm
Magari non l'aveva, la patente. E quindi che gli tolgono? I punti della raccolta del supermercato?

questo è un altro discorso controverso su cui mi ero ripromesso di cercare info dettagliate.
Ricordo di aver letto di qualche giudizio di illegittimità di queste sanzioni ma non ho notizie di prima mano.
Qualcuno ne sa qualcosa in più?

PS: ovviamente concordo sul fatto che i punti non vadano tolti
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: NessunConfine - Agosto 13, 2012, 10:01:52 am
Citazione
Si può usare la bicicletta per andare al lavoro solo se mancano i mezzi pubblici. A precisarlo, richiamando una pronuncia del 2011, è l'ordinanza n. 7970 della Corte di cassazione depositata lo scorso 18 maggio. La vicenda vede coinvolta una donna che decide di usare la propria bicicletta per recarsi al luogo di lavoro. Durante il percorso la lavoratrice è investita da una autovettura, riportando diverse lesioni. A questo punto, l'Inail nega la domanda di infortunio in itinere, mentre il tribunale accoglie il ricorso della donna. La vicenda arriva in Corte di appello, che dà invece ragione all'istituto assicuratore. In particolare, afferma la corte territoriale, non c'era la necessità di usare il mezzo privato per recarsi al luogo di lavoro. Infatti, il percorso dall'abitazione alla sede della ditta si trovava in pieno centro urbano con la presenza di numerosi mezzi di trasporto pubblico, anche su rotaie, e con transito in corsie preferenziali. Inoltre, la sentenza esclude la necessità dell'uso della bicicletta poiché l'avvalersi del mezzo pubblico, con una percorrenza di circa 30 minuti, avrebbe agevolmente potuto far conseguire alla lavoratrice una maggiore comodità e un minore disagio nel conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari.
Della vicenda si è occupata la Cassazione che, richiamando un precedente e consolidato orientamento, ha rigettato il ricorso della donna. In particolare, con ordinanza n. 22759 del 3 novembre 2011, la Corte ha affermato che l'uso del veicolo privato deve rappresentare una necessità. In sostanza, non vi devono essere soluzioni alternative rappresentate essenzialmente dai mezzi pubblici, tenuto conto che essi rappresentano lo strumento normale per la mobilità delle persone e comportano un minor grado di esposizione al rischio della strada.
Sulla scia di questo ragionamento, la sentenza della Cassazione n. 995/2007 ha sostenuto che il carattere della necessità dell'utilizzo del mezzo proprio deve essere valutato anche in un ottica di bilanciamento tra le esigenze del lavoro e quelle familiari proprie del lavoratore. Infatti, l'utilizzo del mezzo privato che sia improntato a maggiore comodità o a minori disagi per il lavoratore non assume quello spessore sociale tale da giustificare un intervento a carattere solidaristico a carico della società (Cassazione 17167/2006).
In definitiva, la Corte sostiene che la collettività non può gravarsi di spese ricollegabili a cause comportamentali che, non improntate alla necessaria prudenza, non siano funzionalizzate a ridurre i margini di rischio che il prestatore di lavoro incontra nel percorso casa-lavoro. Rischi ? conclude la pronuncia ? che possono drasticamente ridursi sia con l'utilizzo di mezzi di trasporto più affidabili e sicuri, sia con la percorrenza di itinerari più brevi.
fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2012-08-13/giudici-bocciano-utilizzo-veicoli-064338.shtml?uuid=Abb07jNG
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: keyfaber - Agosto 13, 2012, 12:51:54 pm
Cornuti e mazziati!  >:(
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: NessunConfine - Agosto 28, 2012, 11:49:41 am
Citazione
Per andare in bici, non basta imparare a pedalare mantenendo l?equilibrio. Bisogna anche conoscere il codice della strada. Lo sapevate, per esempio, che attraversare le strisce pedonali sulle due ruote potrebbe costarvi una multa di 94 euro? E che la vostra bici deve per forza essere dotata di un campanello in grado di produrre «una segnalazione utile almeno a trenta metri di distanza»?

L?uso dei «velocipedi» è regolato dal Codice della strada. Dopo la definizione di «velocipede» fornita dall?articolo 50, all?articolo 68 si trovano le «caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi». In parole povere, il ciclista è obbligato ad avere due freni, un campanello, luci bianche o gialle anteriori e rosse posteriori e pedali catarifrangenti. Con una precisazione: «Il suono emesso dal campanello deve essere di intensità tale da poter essere percepito ad almeno 30 m di distanza». Nel caso in cui la bici sgangherata che usate per andare a lavoro o all?università non abbia anche uno solo di questi strumenti, sappiate che potrete essere soggetti a una multa che va dai 23 ai 92 euro.

Ma non è finita qui. All?articolo 182 viene regolato il comportamento da adottare sulle due ruote. I ciclisti, si legge, devono procedere su un?unica fila («mai affiancati in numero superiore a due»), avere libero uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano (quindi niente acrobazie), condurre il veicolo a mano nei casi in cui siano di intralcio per i pedoni e possono trasportare un?altra persona solo se più piccola di 8 anni (quindi niente giri romantici in coppia). In caso contrario, la multa può andare dai 23 ai 94 euro.

In più, i ciclisti «devono sempre evitare improvvisi scatti, ovvero movimenti a zig-zag», circolare nel senso di marcia (quindi basta ignorare i divieti di accesso) e «segnalare tempestivamente, con il braccio, la manovra di svolta a sinistra, di svolta a destra e di fermata che intendono effettuare». E per la sera? Fuori dai centri urbani bisogna indossare «giubotto ad alta visibilità» o «bretelle retroriflettenti» da mezz?ora dopo il tramonto del sole a mezz?ora prima dell'alba.

E attenti anche al semaforo. In base a una nota del ministero dei Trasporti dello scorso 4 luglio, anche il ciclista deve osservare le regole della strada e fermarsi davanti al semaforo rosso. La multa è di 154 euro. Stesso discorso per il cellulare: se verrete beccati con una mano occupata a reggere il telefono accanto all'orecchio, la sanzione prevista è di 152 euro. A meno che non si usi un comodo, e sicuro, auricolare.
fonte: http://www.linkiesta.it/biciclette-codice-della-strada

personalmente non mi piace molto il tono dell'articolo..

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Agosto 28, 2012, 11:58:21 am


nessunConfine...come mai non ti piace il tono?...io lo trovo serio, pungente al punto giusto per far sì che si instauri il dubbio e l'attenzione nei ciclisti che magari non adottano (per scelta ma anche per ignoranza o pigrizia) le misure previste e rese obbligatorie dal codice...ke pensi?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sammy Street Style - Agosto 28, 2012, 01:42:22 pm


nessunConfine...come mai non ti piace il tono?...io lo trovo serio, pungente al punto giusto per far sì che si instauri il dubbio e l'attenzione nei ciclisti che magari non adottano (per scelta ma anche per ignoranza o pigrizia) le misure previste e rese obbligatorie dal codice...ke pensi?
Beh, prima di fare una multa, devono riuscire a prendere il ciclista trasgressore! Personalmente, se vengo "pinzato" a bruciare un semaforo rosso o andare in un senso vietato da una pattuglia in macchina, comincio a pedalare deciso e voglio vedere come fanno a prendermi!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Agosto 28, 2012, 02:28:43 pm
Beh, prima di fare una multa, devono riuscire a prendere il ciclista trasgressore! Personalmente, se vengo "pinzato" a bruciare un semaforo rosso o andare in un senso vietato da una pattuglia in macchina, comincio a pedalare deciso e voglio vedere come fanno a prendermi!

non potrebbero semplicemente mettersi di sbieco e bloccarti?...lo fanno con le auto che voglio dire potrebbero correre di +...all'estero ti bloccano sulla bici e ti sanzionano come niente...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sammy Street Style - Agosto 28, 2012, 02:46:13 pm
non potrebbero semplicemente mettersi di sbieco e bloccarti?...lo fanno con le auto che voglio dire potrebbero correre di +...all'estero ti bloccano sulla bici e ti sanzionano come niente...
Beh, con la bici è un po' più facile svicolare via!!! E poi non avendo la targa, prima che mi prendono!!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Agosto 28, 2012, 02:57:38 pm
Beh, con la bici è un po' più facile svicolare via!!! E poi non avendo la targa, prima che mi prendono!!

fomenteresti un inseguimento alla Blues Brothers ma con le bici 8) ;D ;D ;D...ci starebbe ma non contare su dime pe rla parte di Jake elwood: io ti osserverei dal ciglio della strada con la bici sul cavalletto....tiferei per te ovvio, ma nulla + :P
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sammy Street Style - Agosto 28, 2012, 03:00:21 pm
fomenteresti un inseguimento alla Blues Brothers ma con le bici 8) ;D ;D ;D...ci starebbe ma non contare su dime pe rla parte di Jake elwood: io ti osserverei dal ciglio della strada con la bici sul cavalletto....tiferei per te ovvio, ma nulla + :P
O mi sparano o non mi fermo!!!  ;D
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Agosto 28, 2012, 03:24:38 pm
O mi sparano o non mi fermo!!!  ;D
oltre che le lucette, bretelle o gilet, borse e caschetto....anche il giubboptto antiproiettile  ;):P...edddai sarebbe troppo...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Agosto 28, 2012, 04:20:53 pm
ritornando seri, ecco uno spunto di riflessione molto ufficiale
"Richiesta di parere in merito all?art. 41 CdS. Commi che regolano il comportamento del velocipedi in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate"
il ministero risponde:
http://www.piemmenews.it/index.php?option=com_mtree&task=viewlink&link_id=2428&Itemid=7 (http://www.piemmenews.it/index.php?option=com_mtree&task=viewlink&link_id=2428&Itemid=7)


Citazione
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
 Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici
 Direzione Generale per la Sicurezze Stradale
 Divisione II
01/08/2012
Prot. n. 4444
Oggetto: Richiesta di parere in merito all?art. 41 CdS. Commi che regolano il comportamento del velocipedi in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate. Rif. nota del 27.06.2012. (http://www.piemmenews.it/index.php?option=com_mtree&task=viewlink&link_id=2428&Itemid=7)
Con riferimento ai quesiti qui proposti con la nota in riscontro, si riportano di seguito le norme che regolano il comportamento del ciclisti In corrispondenza delle intersezioni semaforizzate.
I velocipedi sono tenuti a circolare sulle piste ciclabili, qualora esistenti, ai sensi dell?art. 182, c. 9, del Codice [I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento]; la continuità delle piste ciclabili nelle aree di intersezione è assicurata dagli attraversamenti ciclabili, ai sensi dell?art. 146, c. 1, del Regolamento [1. L'utente della strada è tenuto ad osservare i comportamenti imposti dalla segnaletica stradale e dagli agenti del traffico a norma degli articoli da 38 a 43 e delle relative norme del regolamento].
Le lanterne semaforiche per velocipedi possono essere Impiegate solo in corrispondenza di piste ciclabili, ai sensi dell?art. 41, c. 6, del Codice (DLs n. 285/1992) [6. Le luci delle lanterne semaforiche per velocipedi sono a forma di bicicletta colorata su fondo nero; i colori sono rosso, giallo e verde; il significato è identico a quello delle luci di cui al comma 2, ma limitatamente ai velocipedi provenienti da una pista ciclabile] e dell?art. 163, c. 4, del Regolamento (DPR n. 495/1992) [4. Le lanterne semaforiche per velocipedi vanno usate solo in corrispondenza di piste ciclabili; in assenza di tali piste vanno adottate le normali lanterne pedonali in quanto i conducenti dei velocipedi devono seguire un comportamento identico a quello dei pedoni (1). ].
Le piste ciclabili possono essere realizzate in sede propria o in corsia riservata; quest?ultima può essere ricavata su carreggiata stradale o su marciapiede, come indicato dall?art. 6, c. 2, del ?Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili?, approvato con DM n. 557/1999 [2. La pista ciclabile può essere realizzata:
 <blockquote>a) in sede propria, ad unico o doppio senso di marcia, qualora la sua sede sia fisicamente separata da quella relativa ai veicoli a motore ed ai pedoni, attraverso idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili;
b) su corsia riservata, ricavata dalla carreggiata stradale, ad unico senso di marcia, concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore ed ubicata di norma in destra rispetto a quest'ultima corsia, qualora l'elemento di separazione sia costituito essenzialmente da striscia di delimitazione longitudinale o da delimitatori di corsia;
c) su corsia riservata, ricavata dal marciapiede, ad unico o doppio senso di marcia, qualora l'ampiezza ne consenta la realizzazione senza pregiudizio per la circolazione dei pedoni e sia ubicata sul lato adiacente alla carreggiata stradale.].</blockquote> In assenza di piste ciclabili i velocipedi possono circolare sul marciapiede in promiscuo con i pedoni, alle condizioni previste dall?art, 4, c. 5, del citato DM n. 557/1999 [5. I percorsi promiscui pedonali e ciclabili, identificabili con la figura II 92/b del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, sono realizzati, di norma, all'interno di parchi o di zone a traffico prevalentemente pedonale, nel caso in cui l'ampiezza della carreggiata o la ridotta entità del traffico ciclistico non richiedano la realizzazione di specifiche piste ciclabili. I percorsi promiscui pedonali e ciclabili possono essere altresì realizzati, previa apposizione della suddetta segnaletica, su parti della strada esterne alla carreggiata, rialzate o altrimenti delimitate e protette, usualmente destinate ai pedoni, qualora le stesse parti della strada non abbiano dimensioni sufficienti per la realizzazione di una pista ciclabile e di un contiguo percorso pedonale e gli stessi percorsi si rendano necessari per dare continuità alla rete di itinerari ciclabili programmati. In tali casi, si ritiene opportuno che la parte della strada che si intende utilizzare quale percorso promiscuo pedonale e ciclabile abbia:
 <blockquote>a) larghezza adeguatamente incrementata rispetto ai minimi fissati per le piste ciclabili all'articolo 7;
b) traffico pedonale ridotto ed assenza di attività attrattrici di traffico pedonale quali itinerari commerciali, insediamenti ad alta densità abitativa, ecc.</blockquote> ], ovvero sulla carreggiata stradale in promiscuo con i veicoli, al sensi del medesimo ari. 4, c. 6 [6. I percorsi ciclabili su carreggiata stradale, in promiscuo con i veicoli a motore, rappresentano la tipologia di itinerari a maggiore rischio per l'utenza ciclistica e pertanto gli stessi sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile, nelle situazioni in cui non sia possibile, per motivazioni economiche o di insufficienza degli spazi stradali, realizzare piste ciclabili. Per i suddetti percorsi è necessario intervenire con idonei provvedimenti (interventi sulla sede stradale, attraversamenti pedonali rialzati, istituzione delle isole ambientali previste dalle direttive ministeriali 24 giugno 1995, rallentatori di velocità - in particolare del tipo ad effetto ottico e con esclusione dei dossi - ecc.) che comunque puntino alla riduzione dell'elemento di maggiore pericolosità rappresentato dal differenziale di velocità tra le due componenti di traffico, costituite dai velocipedi e dai veicoli a motore.].
Dal combinato disposto delle norme sopra citate discende che, qualora circolino in promiscuo con gli altri veicoli, i velocipedi sono tenuti ad osservare le regole generali di circolazione; in particolare alle intersezioni semaforizzate i ciclisti devono tenere il comportamento di cui all?art. 41 cc. 9, 10 e 11 [9. Durante il periodo di accensione della luce verde, i veicoli possono procedere verso tutte le direzioni consentite dalla segnaletica verticale ed orizzontale; in ogni caso i veicoli non possono impegnare l'area di intersezione se i conducenti non hanno la certezza di poterla sgombrare prima dell'accensione della luce rossa; i conducenti devono dare sempre la precedenza ai pedoni ed ai ciclisti ai quali sia data contemporaneamente via libera; i conducenti in svolta devono, altresì, dare la precedenza ai veicoli provenienti da destra ed ai veicoli della corrente di traffico nella quale vanno ad immettersi.
10. Durante il periodo di accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l'arresto, di cui al comma 11, a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell'accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l'area di intersezione con opportuna prudenza.
11. Durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto; in mancanza di tale striscia i veicoli non devono impegnare l'area di intersezione, né l'attraversamento pedonale, né oltrepassare il segnale, in modo da poterne osservare le indicazioni].
Qualora circolino in promiscuo con i pedoni, i ciclisti sono tenuti ad attraversare sugli attraversamenti pedonali, che godono di precedenza ai sensi dell?art. 40, c. 11, del Codice [11. In corrispondenza degli attraversamenti pedonali i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza ai pedoni che hanno iniziato l'attraversamento; analogo comportamento devono tenere i conducenti dei veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili. Gli attraversamenti pedonali devono essere sempre accessibili anche alle persone non deambulanti su sedie a ruote; a tutela dei non vedenti possono essere collocati segnali a pavimento o altri segnali di pericolo in prossimità degli attraversamenti stessi]; se sono presenti lanterne semaforiche pedonali, ai sensi dell?art. 41, c. 15 [15. In assenza di lanterne semaforiche per i velocipedi, i ciclisti sulle intersezioni semaforizzate devono assumere il comportamento dei pedoni], I ciclisti devono assumere il comportamento dei pedoni di cui al medesimo art. 41, c. 5 [5. Gli attraversamenti pedonali semaforizzati possono essere dotati di segnalazioni acustiche per non vedenti. Le luci delle lanterne semaforiche pedonali sono a forma di pedone colorato su fondo nero. I colori sono:
a) rosso, con significato di arresto e non consente ai pedoni di effettuare l'attraversamento, né di impegnare la carreggiata;
b) giallo, con significato di sgombero dell'attraversamento pedonale e consente ai pedoni che si trovano all'interno dello attraversamento di sgombrarlo il più rapidamente possibile e vieta a quelli che si trovano sul marciapiede di impegnare la carreggiata;
c) verde, con significato di via libera e consente ai pedoni l'attraversamento della carreggiata nella sola direzione consentita dalla luce verde], intendendo che sono fermi o attraversano quando c?è via libera per i pedoni, senza necessariamente scendere dalla bicicletta; se necessario, devono inoltre adottare il comportamento di cui all?art. 182, c. 4 [4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza].
In presenza di piste ciclabili, munite di attraversamenti ciclabili che, ai sensi dell?art. 135, c. 15, del Regolamento, devono essere sempre segnalati, se sono presenti le lanterne per velocipedi il comportamento dei ciclisti sarà ancora quello di cui all?art. 41, cc. 9, 10 e 11, del Codice [vedi sopra], come prescritto dal medesimo art. 41, c. 14 [14. Durante il periodo di accensione delle luci verde, gialla o rossa a forma di bicicletta, i ciclisti devono tenere lo stesso comportamento dei veicoli nel caso di lanterne semaforiche veicolari normali di cui rispettivamente ai commi 9, 10 e 11]; in assenza di lanterne per velocipedi, sugli attraversamenti ciclabili i velocipedi godono della precedenza ai sensi dell?art. 40, c, 11 [vedi sopra].
Ove ricorra il caso, saranno infine adottati i comportamenti di cui all?art. 377, cc. 2 e 7, del Regolamento.
Nel caso in esame trattasi di intersezione semaforizzata, comandata automaticamente dalla presenza dei veicoli a motore, e di traffico in promiscuo di veicoli a motore e di velocipedi; conseguentemente i conducenti dei velocipedi devono osservare le norme generali di circolazione valide per tutti i veicoli.
In proposito si osserva che un impianto semaforico può essere gestito con programma a ciclo fisso, variabile ovvero attuato (ossia variabile in funzione del traffico sui vari rami dell?intersezione, rilevato attraverso appositi sensori), o sincronizzato con altri impianti, in funzione di scelte che vengono operate dall?ente proprietario della strada per gestire al meglio la circolazione.
Pertanto l?adozione del comando attuato ricade nella facoltà dell?ente proprietario, secondo le valutazioni di competenza.
Non si può pretendere in maniera generica un ciclo semaforico attuato, tanto meno attuato dal transito dei velocipedi, anche perché non risultano attualmente disponibili sensori in grado di rilevare comunque la presenza dei velocipedi.
In alternativa, può essere adottata la soluzione di predisporre un comando manuale a chiamata utilizzabile dai ciclisti, la cui convenienza deve essere opportunamente valutata.
E? infine sicuramente praticabile la soluzione di utilizzare l?attraversamento pedonale presente sulla Via Mameli.
AI riguardo si osserva che, in assenza di percorso promiscuo pedonale e ciclabile realizzato alle condizioni di cui all?art. 4, c. 5, del citato DM n. 557/1999 [4. Nel capo II del presente regolamento sono definite le norme da rispettare per la progettazione e la realizzazione delle piste ciclabili, mentre per i percorsi promiscui, le cui caratteristiche tecniche esulano dalla disciplina delle presenti norme, vengono fornite unicamente le indicazioni riportate ai commi 5 e 6.
5. I percorsi promiscui pedonali e ciclabili, identificabili con la figura II 92/b del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, sono realizzati, di norma, all'interno di parchi o di zone a traffico prevalentemente pedonale, nel caso in cui l'ampiezza della carreggiata o la ridotta entità del traffico ciclistico non richiedano la realizzazione di specifiche piste ciclabili. I percorsi promiscui pedonali e ciclabili possono essere altresì realizzati, previa apposizione della suddetta segnaletica, su parti della strada esterne alla carreggiata, rialzate o altrimenti delimitate e protette, usualmente destinate ai pedoni, qualora le stesse parti della strada non abbiano dimensioni sufficienti per la realizzazione di una pista ciclabile e di un contiguo percorso pedonale e gli stessi percorsi si rendano necessari per dare continuità alla rete di itinerari ciclabili programmati. In tali casi, si ritiene opportuno che la parte della strada che si intende utilizzare quale percorso promiscuo pedonale e ciclabile abbia:
 <blockquote>a) larghezza adeguatamente incrementata rispetto ai minimi fissati per le piste ciclabili all'articolo 7;
b) traffico pedonale ridotto ed assenza di attività attrattrici di traffico pedonale quali itinerari commerciali, insediamenti ad alta densità abitativa, ecc.],</blockquote> i conducenti di velocipedi dovranno necessariamente procedere a piedi, in quanto non è consentita la circolazione dei velocipedi sul marciapiede; l?attraversamento sulle strisce pedonali in sella al velocipede è consentita assicurando tuttavia il rispetto di quanto disposto dall?art. 182, c. 4 [4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza].
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE
 (Dr. Ing. Francesco MAZZIOTTA)
qui qualche commento
http://enzocontini.wordpress.com/2012/08/27/come-ci-si-deve-comportare-in-bicicletta-in-corrispondenza-dei-semafori/ (http://enzocontini.wordpress.com/2012/08/27/come-ci-si-deve-comportare-in-bicicletta-in-corrispondenza-dei-semafori/)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: occhio.nero - Agosto 28, 2012, 05:21:00 pm
please, citate solo la parte che vi interessa, non tutto il post.  ;)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Hopton - Agosto 28, 2012, 06:29:06 pm
Come sempre alle note e circolari ministeriali fa difetto il dono della sintesi, oltre che il dono di scrivere in un italiano che non risulti ammorbante....
Per quanto mi riguarda, segnalo ad esempio una questione che in tanta verbosità non viene mai considerata: le pseudo piste ciclabili sulle quali non si effettua alcuna manutenzione per anni, fino ad arrivare ad essere delle trappole mortali disseminate di crateri. Io attraverso tutti i giorni un vialone bello lungo a Monza che ha proprio una ciclabile di questo tipo. Io sono obbligato per legge a percorrerla (per altro in un tratto è piena di attività commerciali, per cui si rischia continuamente lo scontro con i pedoni), con le ruotine della Brompton che sobbalzano. Affianco c'è la carreggiata stradale che è appena stata tutta rifatta ed è liscia come un biliardo, ma io non la posso percorrere, perché sono tenuto a usare la "comoda" pista ciclabile...
Anche se sinceramente dubito che un vigile mi farebbe mai una multa per questo, però in caso di incidente sarebbe automaticamente colpa mia a prescindere dalla dinamica, perché avrei dovuto utilizzare la ciclabile.
Mario
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: catorcio - Agosto 28, 2012, 09:37:54 pm
Come sempre alle note e circolari ministeriali fa difetto il dono della sintesi, oltre che il dono di scrivere in un italiano che non risulti ammorbante....
Per quanto mi riguarda, segnalo ad esempio una questione che in tanta verbosità non viene mai considerata: le pseudo piste ciclabili sulle quali non si effettua alcuna manutenzione per anni, fino ad arrivare ad essere delle trappole mortali disseminate di crateri. Io attraverso tutti i giorni un vialone bello lungo a Monza che ha proprio una ciclabile di questo tipo. Io sono obbligato per legge a percorrerla (per altro in un tratto è piena di attività commerciali, per cui si rischia continuamente lo scontro con i pedoni), con le ruotine della Brompton che sobbalzano. Affianco c'è la carreggiata stradale che è appena stata tutta rifatta ed è liscia come un biliardo, ma io non la posso percorrere, perché sono tenuto a usare la "comoda" pista ciclabile...
Anche se sinceramente dubito che un vigile mi farebbe mai una multa per questo, però in caso di incidente sarebbe automaticamente colpa mia a prescindere dalla dinamica, perché avrei dovuto utilizzare la ciclabile.
Mario
stiamo buoni che non ci sono i soldi!(è sempre bello morire per una giusta causa).
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sammy Street Style - Agosto 29, 2012, 12:55:11 am
please, citate solo la parte che vi interessa, non tutto il post.  ;)
Chiedo schiuma, devo ancora imparare a "tagliare" i post!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Ragadorn - Settembre 07, 2012, 04:34:40 pm
Come sempre alle note e circolari ministeriali fa difetto il dono della sintesi, oltre che il dono di scrivere in un italiano che non risulti ammorbante....
Per quanto mi riguarda, segnalo ad esempio una questione che in tanta verbosità non viene mai considerata: le pseudo piste ciclabili sulle quali non si effettua alcuna manutenzione per anni, fino ad arrivare ad essere delle trappole mortali disseminate di crateri. Io attraverso tutti i giorni un vialone bello lungo a Monza che ha proprio una ciclabile di questo tipo. Io sono obbligato per legge a percorrerla (per altro in un tratto è piena di attività commerciali, per cui si rischia continuamente lo scontro con i pedoni), con le ruotine della Brompton che sobbalzano. Affianco c'è la carreggiata stradale che è appena stata tutta rifatta ed è liscia come un biliardo, ma io non la posso percorrere, perché sono tenuto a usare la "comoda" pista ciclabile...
Anche se sinceramente dubito che un vigile mi farebbe mai una multa per questo, però in caso di incidente sarebbe automaticamente colpa mia a prescindere dalla dinamica, perché avrei dovuto utilizzare la ciclabile.
Mario

Scusa ma che la legge ti vieta di andare sulla carreggiata se c'è la ciclabile?

Se c'è un incidente dubito sia completamente colpa tua (se rispetti il senso di marcia e stai da parte), anche parcheggiare in carreggiata o in divieto di sosta è vietato ma se ci parcheggiano e ci picchi vai che ti prendi la colpa eccome.

Molte volte io vado sulla carreggiata fregandomene delle finte piste ciclabili (quelle a groviera per intenderci), una volta un tipo a piedi mi disse qualcosa di storto e io gli buttai lì un "guardi che non sono come lei a me le palle servono ancora!" e me la svignai :P

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: alek78 - Settembre 07, 2012, 06:04:55 pm
Scusa ma che la legge ti vieta di andare sulla carreggiata se c'è la ciclabile?

il CdS, articolo 377 !

http://www.aci.it/sezione-istituzionale/al-servizio-del-cittadino/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-182-circolazione-dei-velocipedi/regolamento-art-182.html

http://www.codicedellastrada.net/index.html?obbligo_di_uso_della_pista_cic.htm
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Ragadorn - Settembre 08, 2012, 10:17:28 am
e che balle -.-

anche i pedoni sono obbligati ad andare sulla pista? sennò scendo e la spingo a piedi -.-
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: DJ - Settembre 08, 2012, 03:20:14 pm
Io dopo vari studi di percorso ho optato per un percorso ciclabile tra i tanti che mi permetta di non distruggere la bici: allungo di qualche minuto ma la bici mi ringrazia e anche il mio fondoschiena. Certo che quando ti trovi comunque la ciclabile bucata, rotta, con bottiglie rotte ( giusto ieri), sassi e radici che salgono da sotto al manto ciclabile e ti creano delle cunette non c' e' molto da fare.giungla urbana! P.s. E io abito a Modena, non in un cratere vulcanico!!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: NessunConfine - Ottobre 12, 2012, 12:37:03 am
Art. 224. - Dispositivi di segnalazione visiva dei velocipedi (artt. 68, 69 C.s.).

1. La luce anteriore consiste in un fanale a luce bianca o gialla, ad alimentazione elettrica, posto ad una altezza compresa tra un minimo di 30 cm ed un massimo di 100 cm da terra ed orientato in modo che l'asse ottico incontri il terreno antistante il velocipede a non oltre 20 m.

2. La luce emessa deve dare un illuminamento, misurato su uno schermo verticale posto a 10 m avanti al fanale, maggiore o eguale a 2 lux nel punto corrispondente alla proiezione sullo schermo del centro del fanale e su una linea orizzontale passante per detto punto per una estensione di 1 metro a destra e di 1 metro a sinistra di esso. In nessun punto dello schermo situato a 60 cm al di sopra di detta orizzontale l'illuminamento deve superare 5 lux.

3. La luce di posizione posteriore rossa, ad alimentazione elettrica, deve trovarsi sul piano di simmetria del velocipede, ad altezza da terra non superiore a 1 m, comunque non al di sotto del dispositivo a luce riflessa, ed avere il fascio luminoso diretto verso l'indietro, con l'asse orizzontale contenuto nel suddetto piano di simmetria.

4. La visibilità verso l'indietro deve essere assicurata entro un campo di ±15 gradi in verticale e di ±45 gradi in orizzontale.

5. L'intensità della luce emessa non deve essere inferiore a 0,05 candele entro un campo di ±10 gradi in verticale e di ±10 gradi in orizzontale.

6. Il dispositivo catadiottrico posteriore a luce riflessa rossa deve essere montato su idoneo supporto con l'asse di riferimento orizzontale e parallelo al piano verticale longitudinale di simmetria del veicolo. Non deve esservi ostacolo alla propagazione della luce tra il dispositivo e l'occhio dell'osservatore situato nello spazio comune a due diedri ortogonali i cui spigoli, uno orizzontale e l'altro verticale, passano per il centro della superficie riflettente con angoli rispettivamente di ±45 gradi e di ±15 gradi. Il dispositivo deve essere posto ad una altezza non superiore a 90 cm da terra misurata tra il bordo superiore del dispositivo ed il terreno, e deve essere di forma tale che possa essere inscritto in un rettangolo con lati le cui lunghezze siano in rapporto non superiore a due. Il dispositivo può essere abbinato alla luce di posizione posteriore, purché le superfici luminose dei due dispositivi restino separate.

7. I dispositivi catadiottrici a luce riflessa gialla, da applicare sui due fianchetti di ciascun pedale e gli analoghi dispositivi da applicare sui due lati di ciascuna ruota, devono essere montati in modo che le superfici utili siano esterne ai pedali ed alle ruote, rispettivamente perpendicolari ai piani dei pedali e paralleli ai piani delle ruote e di forma tale che possano essere inscritti in un rettangolo con lati le cui lunghezze siano in rapporto non superiore ad otto.

8. I valori minimi di intensità luminosa, in millicandele riflesse per ogni lux di luce bianca incidente sui vari dispositivi, ed in funzione dei diversi angoli d'incidenza e di divergenza devono essere quelli indicati nell' appendice IV , comma 1, del presente titolo.

9. Le caratteristiche del materiale riflettente dei dispositivi catadiottrici a luce rossa e a luce gialla sono quelle di cui alla suddetta appendice , commi 2, 3 e 4.

10. I tipi di dispositivi previsti dalla suddetta appendice devono essere omologati dal Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e devono portare stampigliati, in posizione visibile, gli elementi di cui all'articolo 192, comma 7, e, qualora agli effetti del montaggio sia prescritta una determinata posizione, la dicitura "alto" od altra simile.

Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada - Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (in Suppl. ord. alla Gazz. Uff., 28 dicembre 1992, n. 303) e successive modificazioni.

fonte: http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-iii-dei-veicoli/art-69-caratteristiche-dei-dispositivi-di-segnalazione-e-di-frenatura-dei-veicoli-a-trazione-animale-delle-slitte-e-dei-velocipedi/regolamento-art-69.html
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: metrosur - Novembre 05, 2012, 12:32:22 am
[STAFF: questi contributi vengono da un'altra discussione ]

«Premesso che i ciclisti devono rispettare il codice della strada - sottolineano i cicloattivisti - e che non portare gli auricolari è meglio, non sono certo le cuffie, l'assenza di casco o di specchietti e il comportamento spesso additato come irresponsabile dei ciclisti a creare incidenti. Lo sono invece l'assenza di piste ciclabili e di incroci sicuri, il grave ritardo della mobilità ciclistica della Capitale».

Trovo tutto quanto qui affermato controproducente e FALSO. Usare gli auricolari  mentre si è in bici è pericolosissimo così com'è pericoloso non avere specchietti, luci, giubbino di visibilità e casco. Fare il c***o che ti pare perché sei in bici prima di tutto è pericoloso per se stessi, poi per gli altri e infine non fa che confermare la diffidenza dei non ciclisti. Stasera per esempio sotto il diluvio ho notato a malapena un ciclista che andava in mezzo ai bus senza luci, senza casco e senza nulla che aiutasse ad identificarlo come si deve e che per finire è passato con il rosso. È questa gente che bisogna respingere e non proteggere se si vuole stare dalla parte della ragione.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: catorcio - Novembre 05, 2012, 11:06:12 am
io fino quando le strade sono cosi (non x bici) il codice non lo rispetto e non mi interessa stare dalla parte della ragione o del torto, se devo distinguere tra due parti sto dalla parte dei vivi e non dei morti, quindi sto il più possibili alla larga da macchine, tir, ecc.quindi vado sui marciapiedi(preferisco investire un pedone che farmi investire), contromano, ecc.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: metrosur - Novembre 05, 2012, 11:44:27 am
Fino a che stiamo lontani dalle auto e sui marciapiedi non faremo altro che inimicarci l'opinione pubblica e non si affronterà mai seriamente la questione degli spazi per i ciclisti nelle città italiane (tante) che ancora non li hanno o li hanno in numero insufficiente. Questa di non rispettare le regole e pensare solo a se stessi è la radice di tutti i mali di questo malandato paese costituito da 60 milioni di individualisti.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: DJ - Novembre 05, 2012, 12:38:58 pm
Secondo me ci sono pecche da entrambe le parti ossia: da una parte i ciclisti devono fare del loro meglio-per quanto possibile- nel rispettare il codice della strada (così come qualsiasi altro utente della strada)e quindi nel caso specifico non usare gli auricolari, usare i dispositivi di illuminazione previsti dal codice e in caso di serate particolarmente buie il buon senso ti fa anche rendere più luminoso del solito così come anche più prudente. Dall'altra parte tocca allo stato rendere questo paese fruibile anche ai ciclisti, il che significa occuparsi della manutenzione delle ciclabili, crearne di nuove, disincentivare l'uso dell'auto, migliorare i servizi di trasporto pubblico eccetera. Finchè sia Stato che ciclista continueranno a non fare la loro parte si starà nel caos più completo. Le accuse reciproche non fanno che agitare le acque e non si risolve nulla.
iniziamo noi ciclisti a comportarci come si deve rispettando per quanto possibile le regole. Ovvio che dove manca l'intervento dello stato rappresentato ad esempio dalla ciclabile assente o mal tenuta  il ciclista si trova costretto ad andare sulla strada con le auto e in questo caso  starà nei piedi ma almeno che segnali la sua presenza in modo incontrovertibile!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: NessunConfine - Novembre 05, 2012, 02:44:56 pm
C'è da dire che se si dovesse utilizzare le cuffie mentre sei su una ciclabile il massimo che ti può capitare è che non senti quando prendi una buca e ti spaventi, tutti i dispositivi che servono quando sei in strada su una ciclabile non so a quanto possano servire, se non piccole lucine anteriori e posteriori giusto per far vedere che c'è una bici. Il casco stesso potrebbe essere usato nel caso cadi accidentalmente..

Per la strada, dove passano le macchine, questo discorso non vale.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: metrosur - Novembre 05, 2012, 03:30:19 pm
Io scrivo da una città, Genova, che ha ZERO piste ciclabili. Se vuoi usare la bici devi buttarti nel traffico ma nonostante questo non mi sogno mai di usare il marciapiede, manco quello molto largo della lunghissima passeggiata a mare, corso Italia, che si presterebbe benissimo ad avere una parte dedicata alle bici. Andare sul marciapiede è pericolosissimo per i pedoni, specialmente per i bambini che hanno traiettorie imprevedibili o gli anziani. Un ciclista che ci tiene agli altri (e a se stesso) non dovrebbe mai farlo, fossi un vigile darei multe a tutti quelli che ci provano, sarebbe sacrosanto. Dire che non ci sono le piste ciclabili o le rastrelliere per parcheggiare le bici sono solo scuse o accetti la situazione cercando di modificarla stando nelle regole oppure sei dalla parte del torto.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Fero - Novembre 05, 2012, 09:10:58 pm
Solo nel 2012 in Italia, 607 pedoni uccisi e 262 ciclisti uccisi.
http://www.achitocca.it/

Uccisi, non investiti o feriti!
Da veicoli motorizzati.

Quanti pedoni sono stati investiti, feriti, uccisi dai ciclisti sui marciapiedi ?

Io non ho mai trovato molte notizie a riguardo.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: giannib - Novembre 05, 2012, 11:10:41 pm
Per me Metrosur è un eroe.Non tutti hanno il quel coraggio.Io per esempio,non ce l'ho. Sui marciapiedi a volte ci vado,e contromano pure, non so se per vigliaccheria o per sano rapporto con la realtà.
Che in italia si debba rischiare la vita per osservare le regole che tutti dovrebbero  condividere lo trovo assurdo,e quindi spesso uso il buon senso, e trasgredisco, sapendo che è sbagliato quello che faccio.Però se vogliamo cambiare le cose dobbiamo essere noi i primi a rispettarle ste regole,per quanto lacunose o esagerate, per poter pretendere lo stesso dagli altri.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: metrosur - Novembre 05, 2012, 11:35:59 pm
Non mi sento certo un eroe, ci mancherebbe. Lo sarebbero anche in milioni nel nord Europa dove nessuno si sogna di andare sui marciapiedi, tutti indossano i giubbini gialli e hanno le luci davanti e dietro. Io prendo i buoni esempi dall'estero e cerco di usare il buon senso. Per esempio sono stato recentemente a Dublino ed è stato lì che ho capito che il giubbino giallo con le bande riflettenti è veramente un salvavita importante perché praticamente ce lo hanno l'80% dei ciclisti nonostante abbiano a disposizione magnifiche piste ciclabili in tutte le strade principali e dove queste non ci sono hanno zone 30 che ovviamente vengono rispettate. Il giubbino lo avevo già ma lo usavo solo la sera, ora lo uso sempre. Forse, invece di copiare dall'estero Halloween o belinate simili se copiassimo cose come queste sarebbe meglio  ::)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Novembre 06, 2012, 09:44:52 am
metrosur...ma a Dublino il gilet giallo lo usano anche in pieno giorno?...in questo caso penso che sia poco utile, in città per lo meno...perché sarebbe un discorso diverso dai fari delle macchine che ora hanno l'obbligo di accendere anche di giorno e nei centri abitati (ma quanti lo fanno?)...il gilet gode solo di luce riflessa e rifratta proveniente da altra fonte
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Novembre 06, 2012, 11:47:03 am
metrosur...ma a Dublino il gilet giallo lo usano anche in pieno giorno?...in questo caso penso che sia poco utile, in città per lo meno...perché sarebbe un discorso diverso dai fari delle macchine che ora hanno l'obbligo di accendere anche di giorno e nei centri abitati (ma quanti lo fanno?)...il gilet gode solo di luce riflessa e rifratta proveniente da altra fonte
il discorso è valido per la parte grigia che è riflettente. la parte gialla è fluorescente e con la luce del sole è più luminoso di qualsiasi altro colore rimanendo più visibile anche se per esempio tu avessi una giacca non tecnica gialla.
se poi consideriamo che la moda ci vuole tutti in scuro, vuoi mettere quanto si brilla al sole?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Novembre 06, 2012, 11:50:11 am
broono...io uso le bretelle a bandoliera, che non sono omologate secondo lo standard europeo...ma le trovo + eleganti e meno ingombranti....mi trovo veramente bene e mi vedono veramente chiaro...sembro un carabiniere a pedali^
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: metrosur - Novembre 06, 2012, 11:54:08 am
Sì, a Dublino il gilet giallo lo usano sempre, anche di giorno, il suo giallo è fosforescente e solo un non vedente potrebbe non notarti visto che al sole ti si vede quasi più che di notte! Il discorso è se si vuole essere notati il più possibile anche dagli automobilisti distratti, che sono poi quelli che ti mettono sotto, oppure essere fatalisti e sperare che il cielo te la mandi buona. Non vedo valida ragione al mondo che possa giustificare il non usare luci e giubbino, il fatto estetico è tra le ragioni non valide!
In ogni modo proprio oggi ho letto questo blog che sembrerebbe pensarla come me in fatto di luci e giubbetti...
http://salvaiciclistipavia.wordpress.com/2012/11/05/accendilelucinbici/
Linko direttamente il video messo anche sul blog per chi non avesse voglia di leggerlo:
http://www.youtube.com/watch?v=FuS5haCEejA&feature=player_embedded
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: psonic - Novembre 06, 2012, 11:54:14 am
Metrosur hai tutta la mia stima. La penso come te, ma quando vedo un bel marciapiede largo non resisto... oltretutto qui a Roma spesso le piste ciclabili SONO sui marciapiedi e spesso finiscono all'improvviso (ad esempio quella che costeggia caracalla e il circo massimo)
Stesso discorso per i contromano... nel centro storico di Roma o Trastevere e' praticamente impossibile riuscire a rispettare la segnaletica automobilistica

Discorso a parte per le cuffie, io credo che siano veramente pericolose, non solo per gli altri, ma anche per la propria incolumità, le (poche) volte che ascolto l'ipod anche attrevarsare la strada a piedi diventa pericoloso
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: beaturbano - Novembre 06, 2012, 01:13:45 pm
riguardo alle bici sui marciapiedi, c'è una bella risposta a tutte quelle lettere di lamentele nei confronti dei ciclisti (indisciplinati) cui "specchio dei tempi" ha dato risalto nei mesi scorsi.
http://www.biciebasta.com/index.php?option=com_content&view=article&id=554%3Aqmio-suocero-in-bici-sotto-ai-porticiq-chi-da-colpa-ai-ciclisti-non-ha-mai-pedalato&catid=37%3Anews
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Luca - Novembre 06, 2012, 01:20:22 pm
meglio che gli altri ridano perchè mi han visto troppo piuttosto che io pianga perché mi han visto poco.. Almeno io la vedo così.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: francesca - Novembre 07, 2012, 06:05:03 pm
ciao a tutti, quello del codice della strada è un argomento che torna spesso sia tra chi prende la bici sia tra coloro che vedono gli altri prenderla. Io mi sforzo di rispettare al massimo il codice stradale e rispetto le norme di sicurezza mettendo casco, luci etc..purtroppo devo dire che ci sono occasioni in cui il rispetto del codice mi espone a maggiore pericolo, proprio perché non è pensato per un veicolo così piccolo e leggero e, ogni tanto, mi capita di riparare su un marciapiedi largo e desolato magari per evitare qualcuna di quelle rotatorie in cui diventi invisibile. Ho vissuto fuori per un po' e ho sperimentato piste ciclabili con un codice preciso, semafori e sensi di marcia. In quel caso è ragionevole che il non rispetto del codice dia luogo a sanzioni, perché sei messo nelle condizioni di poter rispettare le regole della strada senza incorrere in nessun pericolo, il codice è un dovere ed è un diritto, è lì per tutelare te e per tutelare gli altri da te. Sinceramente non mi sento di poter approvare chi in Italia ti multa perché magari sali un po' sul marciapiedi perché le macchine parcheggiate in doppia fila in una strada costretta dai guardrail dei tram, ti buttano troppo spesso davanti alle auto che arrivano in corsa o peggio agli scooter che ti odiano perché occupi il loro spazio. Per me ci vuole un misto di legalità e di buon senso, fino a quando non ci sarà una legislazione precisa e delle piste ciclabili vere. Insomma, al momento in bici si sopravvive, e se non parcheggio al palo dove la parcheggio la bici? Ci sono alternative?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: metrosur - Novembre 07, 2012, 07:24:13 pm
A costo di sembrare un radicale irriducibile, rispondo alla domanda del palo con un "pieghi la bici e te la porti dietro", una forma di autodifesa proprio perché non ci sono alternative in moltissime città. In ogni modo le rastrelliere per le bici sono buone solo per i ladri che possono scegliere la bici di loro gradimento tra una serie di opzioni possibili :) per il fatto di usare i marciapiedi in caso di reale necessità e se questi sono vuoti e non dai preoccupazioni ai pedoni credo che stia al buon senso, ovvio che in alcuni casi si è costretti a farlo perché attraversare alcune rotonde è veramente da suicidio, il discorso che facevo era per il 90% dei casi in cui si può evitare e non rendere una pratica corrente solo perché si ha paura di stare in mezzo alle macchine, se si ha paura, meglio non andare proprio in bici perché l'insicurezza porta spesso ad essere più vulnerabili.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sbrindola - Novembre 07, 2012, 11:46:27 pm
condivido le parole ed il metodo di Francesca: se rispettando le regole mi trovo in condizioni di maggiore pericolo, ignoro il rischio di sanzione e metto in pratica la soluzione più sicura.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: bromptonian - Novembre 08, 2012, 01:54:40 pm
Condivido anche io la posizione di Francesca. Spiegatemi poi quale rischio costituisce un ciclista su un marciapiede se la sua velocità è di tre km/h (come verosimilmente accade)!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Novembre 08, 2012, 03:42:06 pm
Bromptonian...non ho capito però il senso della tua ultima frase: intendi che rischio CORRE un ciclista o che pericolo COSTITUISCE per, eventualmente i pedoni, sul marciapiede?...la mia è che sul marciapiede, il ciclista non corre alcun pericolo (se non unicamente amministrativo..ah..ma siamo in Italia..quindi magari neppure quello°_°) ma invece crea intralcio, anche se non un vero pericolo (se vai veloce, è tutt'altar cosa^) per i pedoni che magari si possono spaventare anceh vedendo un ciclista che procede lentamente e che potrebbe perdendo l'equilibrio, andarre addosso a loro...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: bromptonian - Novembre 08, 2012, 04:24:20 pm
Scusa Jimmy, per la fretta forse mi sono espresso male. Volevo dire: su un marciapiede un ciclista, in certi casi, su certe vie, è più al sicuro che su strada. Basta che il ciclista moderi la velocità, stia attento ai pedoni, e in questo modo nessuno (né i pedoni, né i ciclisti) corre rischi. La cosa è molto elementare e deve in ogni circostanza essere dettata dal buon senso.

A Roma ci sono delle piste ciclabili realizzate sui marciapiedi dove lo spazio per pedoni e quello per ciclisti è diviso da una striscia di vernice, spesso invisibile e ancora più spesso ignorata da molti, siano essi pedoni e ciclisti. In più a questo stato di cose si aggiunge la scarsa larghezza degli spazi pedonali: basta che due persone camminino a fianco perché tutto il marciapiede risulti occupato! Non mi sembra comunque che in questi casi si verifichino così spesso investimenti di pedoni da parte di ciclisti! Basta moderare la velocità, dare qualche precedenza, avvertire suonando un campanello, e il gioco è fatto!
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: giannib - Novembre 08, 2012, 07:11:27 pm
Alla fine il mio comportamento in città lo potrei sintetizzare così:
esiste una soglia del pericolo percepito oltrepassata la quale scatta l'infrazione per autodifesa.
Quindi sostanzialmente salgo sul marciapiede e, raramente vado anche contromano o passo col rosso.
Tutto il resto,luci e lucette,auricolari, pedalata euforica in mezzo alla gente o altro di simile per me non è giustificabile ne difendibile.
E se salgo sul marciapiede non solo vado pianissimo, ma chiedo, se serve, anche scusa.
E comunque se fossi un attivista della salvaciclisti tutto questo non lo starei a dire molto in giro...nel senso che se chiedo il rispetto delle regole da parte degli automobilisti non mi metto a giustificare un comportamento irregolare dei ciclisti.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: mark_to - Novembre 09, 2012, 01:59:07 pm
So che molti saranno in disaccordo con me, ma non giustifico nessun comportamento che violi il codice della strada, che sia di un automobilista, o ciclista o pedone.
Ho lo stesso giramento di palle quando un autosauro mi occupa la ciclabile, o quando un ciclista mi viene contromano su una ciclabile a senso unico, costringendomi a buttarmi da una parte perchè lui/lei non si sforza neanche di tenere la sua destra (mi capita praticamente tutti i giorni), o quando, sempre sulla ciclabile, mamme con carrozzine o signore con cane scorrazzano tranquillamente, e ti guardano pure male se scampanelli incazzato...
Non giustifico il ciclista che va sul marciapiede con la scusa che le strade non sono sicure, non è un ragionamento che fila, mi dispiace...non è in questo modo che i ciclisti otterranno più rispetto, più ciclabili, più parcheggi.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Fero - Novembre 09, 2012, 03:18:49 pm
A proposito di visibilità e sicurezza,
da una mail che mi è arrivata oggi...

(http://www.koo-bikes.com/blog/wp-content/uploads/2012/11/COMMUTE11.jpg)
(http://www.koo-bikes.com/blog/wp-content/uploads/2012/11/COMMUTE2.jpg)

(è la prima volta che vedo il termine "visable" con questa accezione)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Novembre 09, 2012, 04:26:39 pm
Mark_TO...per una cosa mi trovi d'accordissimo (anzi, di più) con te mentre per un'altra in disaccordissimo (anzi, uguale ;D)...dunque: d'accordissimo quando scrivi che per nessuna ragione (mia, ma anche tua e , forse, di altri...) le bici devono o possono andare sul marciapiede e la questione di sicurezza, x me e te, è un'argomentazione debole...

in disaccordo quando ti riferisci al potenziale ciclista che viene contromano sulla pista ciclabile a senso unico: in questo caso, sì, ne farei anche una questione di sicurezza, in mancanza della pista dall'altro lato della strada (ma poi mi chiedo, perchè non le fanno tutte e adoppio senso?!?°_°)...per la quale accetto ben volentieri e esigo l'utilizza della ciclabile anche per il doppio senso, anceh se è stata prevista per uno solo...

per il resto BAci &Bici
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: NessunConfine - Novembre 09, 2012, 04:45:38 pm
Scusa Jimmy, per la fretta forse mi sono espresso male. Volevo dire: su un marciapiede un ciclista, in certi casi, su certe vie, è più al sicuro che su strada. Basta che il ciclista moderi la velocità, stia attento ai pedoni, e in questo modo nessuno (né i pedoni, né i ciclisti) corre rischi. La cosa è molto elementare e deve in ogni circostanza essere dettata dal buon senso.

A Roma ci sono delle piste ciclabili realizzate sui marciapiedi dove lo spazio per pedoni e quello per ciclisti è diviso da una striscia di vernice, spesso invisibile e ancora più spesso ignorata da molti, siano essi pedoni e ciclisti. In più a questo stato di cose si aggiunge la scarsa larghezza degli spazi pedonali: basta che due persone camminino a fianco perché tutto il marciapiede risulti occupato! Non mi sembra comunque che in questi casi si verifichino così spesso investimenti di pedoni da parte di ciclisti! Basta moderare la velocità, dare qualche precedenza, avvertire suonando un campanello, e il gioco è fatto!

Le piste ciclabili integrate nei marciapiedi sono qualcosa che trova riscontro anche qui, dalle mie parti e spesso dove finiscono le linee che delimitano il percorso ciclistico non finisce il marciapiedi, semplicemente non le hanno fatte per mancanza di..(di..? di volontà? boh). Cioè, a volte mi chiedo quale sia quell' "osservare in modo impeccabile le regole", spesso non trova riscontro neanche volendo nella realtà delle nostre strade, credo quindi che coscienziosi come siamo che abbiamo scelto di spostarci in modo diverso possiamo essere altrettanto coscienziosi da saper stabilire la pericolosità di salire sui marciapiedi in base alle caratteristiche del momento. Spesso su strade fuori città (come la Via emilia levante nel mio caso) sfrecciano macchine ad una velocità folle e ti fanno il pelo, ma io adorerei se ci fosse anche solo un pezzo d'erba in cui poter pedalare, macché c'è un fosso e devo fare estrema attenzione. Il fatto è che abbiamo infrastrutture obsolete con pensieri moderni e rispettare le regole dovunque non è ne facile e ne a volte sicuro.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sbrindola - Novembre 10, 2012, 09:13:16 am
So che molti saranno in disaccordo con me, ma non giustifico nessun comportamento che violi il codice della strada, che sia di un automobilista, o ciclista o pedone.
Ho lo stesso giramento di palle quando un autosauro mi occupa la ciclabile, o quando un ciclista mi viene contromano su una ciclabile a senso unico, costringendomi a buttarmi da una parte perchè lui/lei non si sforza neanche di tenere la sua destra (mi capita praticamente tutti i giorni), o quando, sempre sulla ciclabile, mamme con carrozzine o signore con cane scorrazzano tranquillamente, e ti guardano pure male se scampanelli incazzato...
Non giustifico il ciclista che va sul marciapiede con la scusa che le strade non sono sicure, non è un ragionamento che fila, mi dispiace...non è in questo modo che i ciclisti otterranno più rispetto, più ciclabili, più parcheggi.

Purtroppo l'analisi dei singoli casi sarebbe un tema infinito, oppure dovremmo creare decine di topic per situazioni specifiche, mentre qui il confronto si sposta spesso su casi specifici come quello del marciapiede.

Personalmente cerco di essere rispettoso del codice, non fosse altro che per avere la tranquillità di essere "inattaccabile" in caso di problemi ed il marciapiede per me è zona "tabù".
Visto che conosci la città, preciso che l'unico marciapiede su cui percorro brevissimi tratti è quello di corso Inghilterra, giusto per arrivare alle scale della Metro: lì c'è ampio spazio per tutti (5- m di larghezza) ed i pedoni hanno precedenza rispetto a me, che adeguo la velocità o mi fermo per farli passare.

Ci sono tanti casi però in cui rispettare pedissequamente il codice ci pone in condizioni di maggiore pericolo ed in queste situazioni metto davanti la mia sicurezza.

Tanto per fare un esempio: via Nizza nel tratto a senso unico in zona Lingotto. Descrivo la situazione per i non torinesi: si trattati una arteria molto trafficata dove i ciclisti dovrebbero stare "a panino" tra il traffico auto sulla sinistra (con auto che sfrecciano MOLTO oltre i 50 km/h… la media sarà almeno dei 70) e la corsia dei bus (con rotaie e delimitata dalle sole strisce) con continui sforamenti di carreggiata sia da parte delle auto ma saltuariamente anche dei mezzi pubblici.
In questo caso, posso dire serenamente di ignorare il codice, che vorrebbe le bici sempre sulla destra e preferisco stare sulla sinistra vicino alle auto parcheggiate, dove almeno posso concentrare la mia attenzione al traffico in arrivo solo da un lato.

E’ solo UNA delle situazioni in cui mi trovo quotidianamente a dover scegliere tra essere rispettoso del codice ma aumentare esponenzialmente i rischi di incidente oppure fare come ritengo più opportuno per salvaguardare la mia incolumità, potrei citarne ancora diversi altri.
Non sempre è possibile scegliere percorsi alternativi in città come Torino con colli di bottiglia quali cavalcavia ferroviari o ponti, e questo vale per tante altre città.

Dal momento che quando ho questi atteggiamenti sono ancora più vigile del solito di quanto mi succede attorno, sono pronto anche ad affrontare una eventuale contestazione delle FdO: magari la multa la prenderò ugualmente, ma cercherò comunque di far valere le mie ragioni e motivare il mio comportamento.
Fino ad ora comunque sono riuscito a percorrere migliaia di km in città senza una singola caduta o essere causa di incidenti e l'unico contatto con i vigili è stato lo scambio di battute sul mezzo e sull'attrezzatura (luci e casco) per la quale ho ricevuto complimenti.
Giustamente ci poniamo scrupoli ed analizziamo situazioni particolari del Codice della Strada, ma la verità è che per migliorare l'opinione nei confronti dei ciclisti, bisogna lavorare ancora molto su aspetti decisamente basilari.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Hopton - Novembre 10, 2012, 07:13:47 pm
(è la prima volta che vedo il termine "visable" con questa accezione)
OT MODE OFF
Mi sa che se l'è inventata lui:
(http://img.tapatalk.com/d/12/11/11/ezebupes.jpg)
Immagine tratta dalla versione digitale del dizionario Hazon/Garzanti. La parola giusta è visible.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: mark_to - Novembre 12, 2012, 11:50:39 am
Mark_TO...per una cosa mi trovi d'accordissimo (anzi, di più) con te mentre per un'altra in disaccordissimo (anzi, uguale ;D)...dunque: d'accordissimo quando scrivi che per nessuna ragione (mia, ma anche tua e , forse, di altri...) le bici devono o possono andare sul marciapiede e la questione di sicurezza, x me e te, è un'argomentazione debole...

in disaccordo quando ti riferisci al potenziale ciclista che viene contromano sulla pista ciclabile a senso unico: in questo caso, sì, ne farei anche una questione di sicurezza, in mancanza della pista dall'altro lato della strada (ma poi mi chiedo, perchè non le fanno tutte e adoppio senso?!?°_°)...per la quale accetto ben volentieri e esigo l'utilizza della ciclabile anche per il doppio senso, anceh se è stata prevista per uno solo...

per il resto BAci &Bici

Il vizietto del contromano su ciclabile lo riscontro giornalmente anche su viali e corsi ove è presente la doppia pista su entrambe i sensi di marcia.
E' solo questione di civiltà ed educazione.
Non parlerei di sicurezza nel caso di ciclista su ciclabile (stretta) in contromano sia rispetto ai ciclisti sia rispetto agli automobilisti.
Personalmente se devo scegliere, preferisco percorrere la normale sede stradale nel senso di marcia corretto, anzichè buttarmi contromano su ciclabile (non protetta) e stare attento a bici e macchine che mi vengono incontro (sapendo oltretutto di essere in torto).
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Jimmy - Novembre 12, 2012, 12:05:13 pm
ah...bhè...se ti riferisci a ciclabili a senso unico , strette e per di più non protette...ti dò ragione tout-court ;D...ma in tutti gli altri casi preferire andare (e accogliere) il ciclista sulla ciclabile anche contro mano...ma protetto...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Aprile 02, 2013, 05:03:48 pm
ciao, ho cercato un po' nel forum, e non ho trovato una discussione più adeguata alla domanda
se avessi sbagliato, scusate  :)

mi chiedevo, le vostre bici sono completamente conformi al codice della strada?
dalle foto che ho visto, mi pare che praticamente nessuno sia conforme al 100%

In particolar modo
Art. 223. – Dispositivi di frenatura e di segnalazione acustica dei velocipedi (artt. 68, 69 C.s.).
Art. 224. – Dispositivi di segnalazione visiva dei velocipedi (artt. 68, 69 C.s.).
http://www.fiabcremona.it/sicurezza/codice-della-strada (http://www.fiabcremona.it/sicurezza/codice-della-strada)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Fero - Aprile 02, 2013, 07:11:24 pm
mi chiedevo, le vostre bici sono completamente conformi al codice della strada?
dalle foto che ho visto, mi pare che praticamente nessuno sia conforme al 100%
La mia pieghevole monta freni, catarifrangenti (cerchi, pedali, anteriore e posteriore) luci e campanello.
Mi sembra proprio che la bici sia in regola.
Sulla bici da corsa invece non ho i catarifrangenti, il resto è in regola.

Poi, a volte, la guida non è proprio conforme...

... cosa ne pensate riguardo a questo articolo
http://www.gazzettino.it/SCIENZA/TECNOLOGIA/province/nordest/ciclista_investito_e_multato_perch_era_alesterno_della_carreggiata/notizie/262252.shtml

La cosa peggiore sono i commenti, traspare tutta l'acrimonia verso i ciclisti.

Molto raramente percorro statali o provinciali in bicicletta, però anch'io mi sentirei più sicuro tenendomi a destra, magari anche oltre
la linea di demarcazione della carreggiata.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: NessunConfine - Aprile 02, 2013, 09:59:17 pm
alcuni contributi sono stati dirottati in altra discussione: https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=641.msg35756#msg35756
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Aprile 03, 2013, 08:04:29 am
mi chiedevo, le vostre bici sono completamente conformi al codice della strada?
dalle foto che ho visto, mi pare che praticamente nessuno sia conforme al 100%
La mia pieghevole monta freni, catarifrangenti (cerchi, pedali, anteriore e posteriore) luci e campanello.
Mi sembra proprio che la bici sia in regola.
credo proprio che aggiungerò catarifrangente posteriore che mi manca e i catarifrangenti gialli alle ruote, perché a quanto pare i bastoncini 3M non sono conformi.
Così poi il prossimo Natale posso suonare il campanello come un matto e cantare Jingle bells.

Tu esattamente dove hai agganciato il catarifrangente posteriore? Per ora l'unico conforme mi sembra quella per il tubo sella.

Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Aprile 03, 2013, 03:25:52 pm
Art 41 DCS comma 15
In assenza di lanterne semaforiche per i velocipedi, i ciclisti sulle intersezioni semaforizzate devono assumere il comportamento dei pedoni.

Anche se leggendo un commento di broooono
ritornando seri, ecco uno spunto di riflessione molto ufficiale
"Richiesta di parere in merito all?art. 41 CdS. Commi che regolano il comportamento del velocipedi in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate"
il ministero risponde:
http://www.piemmenews.it/index.php?option=com_mtree&task=viewlink&link_id=2428&Itemid=7 (http://www.piemmenews.it/index.php?option=com_mtree&task=viewlink&link_id=2428&Itemid=7)


Dal combinato disposto delle norme sopra citate discende che, qualora circolino in promiscuo con gli altri veicoli, i velocipedi sono tenuti ad osservare le regole generali di circolazione; in particolare alle intersezioni semaforizzate i ciclisti devono tenere il comportamento di cui all?art. 41 cc. 9, 10 e 11 [9. Durante il periodo di accensione della luce verde, i veicoli possono procedere verso tutte le direzioni consentite dalla segnaletica verticale ed orizzontale;...



Ma leggendo "Il Codice della Strada e la bicicletta" della FIAB
forse non è proprio come dice il Ministero, altrimenti non riformulerebbero l'articolo.
Citazione
L’interpretazione prevalente in ambito tecnico del comma 15 dell’art. 41 CDS, ma anche in ambito assicurativo, è che la persona in bici, in assenza del semaforo dedicato, se svolta a destra o prosegue diritto si comporta come veicolo, se deve girare a sinistra deve comportarsi come pedone e quindi attraversare in due tempi, scendendo dalla bici, poi come e quando si scende e come e quando si risale in bici questo nessuno lo sa.
Si propone la seguente riformulazione.
Art. 41 Segnali luminosi CDS
15. In assenza di lanterne semaforiche per i biciclette o di altra segnaletica a esse dedicata, i ciclisti sulle intersezioni semaforizzate devono assumere il comportamento degli altri veicoli.

Possibile che sia così complicato andare in bici?
Bisogna proporre alla Schwalbe un nuovo pneumatico, i Marathon Shoes
Così diventiamo pedoni e andiamo dove ci pare.

(http://s12.postimg.cc/4jb3fe0mx/shoebike.jpg) (http://postimg.cc/image/4jb3fe0mx/)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: al404 - Aprile 22, 2013, 09:03:55 am
volevo chiedere maggiori informazioni su quanto obbligatorio per il codice:

- le luci, le dovo avere anche di giorno? perchè uso le lampadine che di agganciano e di solito non esco di sera
- il catarifrangente rosso posteriore può essere agganciato sia alla sella che sotto la ruta immagino, non mi pare sia specificato
- le ruote devono avere i catarifrangenti gialli, il bordo della ruota stessa anche s catarifrangente ma non giallo non vale giusto? di catarifrangente giallo ne basta uno per ogni ruota?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: NessunConfine - Aprile 22, 2013, 10:00:41 am
Per quanto riguarda la legge, ne abbiamo parlato un po più indietro: https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=577.msg23619#msg23619

Il mio comportamento personale invece è: di giorno, se sono in strade tranquille o se vedo che la situazione generale non ha bisogno di luci non le metto, non le tengo "fisse" sulla bici, se ci sono condizioni di scarsa visibilità come pioggia, neve, nebbia, umidità alta, sole perpendicolare e quindi con possibile abbagliamento per l'automobilista o altro invece utilizzo qualche luce per stare sicuro.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Aprile 22, 2013, 10:35:44 am
la questione ha una risposta qui, ma non è di semplice comprensione, anche a causa dell'errore della legge che obbliga ad una sua interpretazione
http://www.vigileamico.it/cdv/X/X001.htm (http://www.vigileamico.it/cdv/X/X001.htm)

qui l'art. 153 del Cds di cui si parla
http://www.patente.it/normativa/articolo-153-cds?idc=416 (http://www.patente.it/normativa/articolo-153-cds?idc=416)

se non erro quindi:
- luci: direi che in condizioni di buona visibilità non le devi avere, ma personalmente non le tolgo mai (se dovessi tardare dopo il tramonto o dovesse piovere sono tranquillo)
- il catarifrangente rosso deve essere a non più di 1m da terra e al di sopra della luce di posizione posteriore. se lo attacchi al parafango posteriore o al tubo sella ok, se lo attacchi ai V Brake dei freni verifica che non sia troppo basso e nascosto dalla ruota
- Dispositivi catadiottrici: a luce riflessa gialla, da applicare sui due fianchetti di ciascun pedale e gli analoghi dispositivi da applicare sui due lati di ciascuna ruota. Direi quindi 4 in totale, ma a me ne hanno montati solo 2, 1 per ruota. Per ora mi accontento così.

ciao  :)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: al404 - Aprile 22, 2013, 11:52:35 am
@yt se non sbaglio anche tu hai la tern P9, il catarifrangente rosso dove lo si può attaccare io con l'attacco "rotondo" tipo tubo non ne ho trovati, li ho trovati solo con una specie di barretta verticale, credo che quello si possa attaccare nel buco del parafango... direttamente sotto la sella con credo ci sia modo
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sbrindola - Aprile 22, 2013, 01:28:10 pm
intendi qualcosa tipo QUESTO (http://www.puntomoto.com/default.asp?cmd=getProd&cmdID=22625&idC=252&idA=1)?  ;)

(http://www.puntomoto.com/files/puntomoto_Files/Foto/60675_1.JPG)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: al404 - Aprile 22, 2013, 01:33:22 pm
si esatto solo che ha un problema, forse non abbassando poi tutta la sella la bici appoggiata rimarrebbe storta
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Sbrindola - Aprile 22, 2013, 01:42:12 pm
se vuoi sfruttare questa soluzione devi fissarla il più in alto possibile... praticamente sotto al sellino... proprio per evitare che ostacoli la chiusura.
Ovviamente si finisce per essere sopra al metro da terra indicato dal CdS e quindi potenzialmente "fuorilegge" ma penso che questo tipo di dettagli sia l'ultimo dei problemi con quello che (non) si vede in giro.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Giamma - Settembre 12, 2013, 09:31:49 pm
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/09/12/news/bici_supera_auto-66383082/?ref=HREC2-11

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ADMIN ON:


"Riformare il codice della strada per dare sicurezza ai ciclisti"
Nei prossimi giorni  si comincerà a discutere della riforma. Obiettivi: riclassificare le strade urbane in base all'uso e applicare i 30 all'ora nelle zone giuste; obbligo per tutti i ciclisti di usate di notte le luci e i catarifrangenti; garantire l'intermodalità, cioè la possibilità di utilizzare con la bici il trasporto pubblico
(di ANTONIO CIANCIULLO, 12.9.13)


"Riformare il codice della strada  per dare sicurezza ai ciclisti"ROMA  - Nel 2012 la bici ha sorpassato per vendite l'auto (1,78 milioni contro 1,45 milioni di macchine) e ora rivendica il suo spazio nelle città. Forte del sostegno di un italiano su 4 che la usa almeno una volta a settimana nei giorni feriali, la due ruote chiede parità di diritti e maggiore sicurezza (nel 2011 sono stati uccisi 282 ciclisti e 589 pedoni). La riforma del codice della strada, di cui si comincerà a discutere nei prossimi giorni, sarà l'occasione per recuperare il terremo perso sul piano del diritto.

"L'uso della bicicletta nella vita quotidiana è più che triplicato in un decennio", ricorda il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D'Angelis. "Gli italiani sono più avanti della politica e di un codice della strada che parla ancora di velocipedi. E' arrivato il momento di modernizzare questo paese. Bisogna riclassificare le strade urbane in base all'uso e applicare i 30 all'ora nelle zone giuste. Far sì che tutti i ciclisti di notte usino le luci e i catarifrangenti. Garantire l'intermodalità, cioè la possibilità di utilizzare con la bici il trasporto pubblico".

L'intervento è urgente perché a livello europeo l'Italia è seconda solo alla Grecia per il numero e la gravità degli incidenti che coinvolgono le biciclette.  E da questo punto di vista  la velocità delle auto e il numero delle due ruote sono fattori determinanti. La Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) ricorda che se un ciclista viene urtato da una macchina che va a 70 all'ora è come se cadesse dal quinto piano. Se viene urtato da una macchina che va a 50 all'ora è come se cadesse dal terzo piano. Se viene urtato da una macchina che va a 30 all'ora è come se cadesse dal primo piano. E anche il numero conta: se le bici raddoppiano diventano più visibili e gli incidenti si dimezzano.

Sotto questo profilo città come Bologna, Firenze, Torino, Venezia, Verona, Bolzano, Trento, Reggio Emilia e Ferrara hanno fatto passi avanti significativi. Esperienze che, nei progetti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti ora devono essere ampliate. Anche i Mondiali di Ciclismo, in programma dal 22 al 29 settembre in Toscana, saranno l'occasione per parlare di mobilità sostenibile. Ma per andare avanti gli italiani chiedono soprattutto più itinerari protetti (43%) e una viabilità meno pericolosa 42%).

Misure che tra l'altro farebbero bene all'intera mobilità. "Abbiamo il record europeo del numero di auto", precisa Alberto Fiorillo di Rete Mobilità Nuova - Legambiente. "Ci sono 60 milioni di veicoli e 36 milioni di patenti. Vuol dire che, anche se tutti quelli che hanno una patente si dessero appuntamento per muoversi insieme, resterebbero fermi 24 milioni di veicoli. Un costo e un ingombro per tutti che viene ancora sottovalutato".
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Ottobre 31, 2013, 03:56:22 pm
Verso il nuovo Codice della Strada: cosa cambierà per i ciclisti
L’agenzia Adnkronos ha diffuso alcuni stralci della bozza del nuovo Codice della Strada. Tante e importanti le misure in favore della mobilità ciclistica: riduzione del limite di velocità in città a 30 km/h, corsia ciclabile in ogni strada urbana, presunzione di non colpevolezza per il ciclista in caso di scontro con un’auto, case avanzate e sensi unici eccetto bici.
http://www.bikeitalia.it/2013/10/31/verso-il-nuovo-codice-della-strada-cosa-cambiera-per-i-ciclisti/ (http://www.bikeitalia.it/2013/10/31/verso-il-nuovo-codice-della-strada-cosa-cambiera-per-i-ciclisti/)

Bici in città, dall'Anci una proposta rivoluzionaria: il veicolo più forte avrà l'onere della prova
La misura dovrebbe essere inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada. Tra le soluzioni, il lato destro delle strade libero dai parcheggi e semafori con la precedenza di ripartenza dei ciclisti
...
In una bozza per il ministero dei Trasporti e infrastrutture, i sindaci dei comuni italiani hanno infatti proposto delle modifiche al Codice della strada, attualmente in fase di "revisione" alla commissione Trasporti della Camera che, se adottate (come è probabile che accada, essendo i potenziali applicatori gli stessi ad aver fatto la proposta) potrebbero trasformare radicalmente lo stato delle strade italiane, almeno in ambito urbano. Rendendo le nostre città molto più moderne, pulite ed europee.
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/10/31/news/rivoluzione_a_due_ruote_l_anci_scende_in_pista_per_la_ciclabilit-69929332/ (http://www.repubblica.it/ambiente/2013/10/31/news/rivoluzione_a_due_ruote_l_anci_scende_in_pista_per_la_ciclabilit-69929332/)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Blues - Ottobre 31, 2013, 05:06:14 pm
Bici in città, dall'ANCI una proposta rivoluzionaria: il veicolo più forte avrà l'onere della prova

http://www.repubblica.it/ambiente/2013/10/31/news/rivoluzione_a_due_ruote_l_anci_scende_in_pista_per_la_ciclabilit-69929332/ (http://www.repubblica.it/ambiente/2013/10/31/news/rivoluzione_a_due_ruote_l_anci_scende_in_pista_per_la_ciclabilit-69929332/)

La misura dovrebbe essere inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada. Tra le soluzioni, il lato destro delle strade libero dai parcheggi e semafori con la precedenza di ripartenza dei ciclisti

ROMA - "Occorre procedere a una revisione organica del Codice per favorire la mobilità ciclistica e pedonale in città. Il Codice deve ispirarsi esplicitamente ai principi di mobilità sostenibile. L'utenza debole va tutelata attribuendo l'onere della prova al soggetto meno vulnerabile". Questa la premessa dell'ultima, rivoluzionaria proposta dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, scesa in campo per rendere ciclabile l'Italia. In una bozza per il ministero dei Trasporti e infrastrutture, i sindaci dei comuni italiani hanno infatti proposto delle modifiche al Codice della strada, attualmente in fase di "revisione" alla commissione Trasporti della Camera che, se adottate (come è probabile che accada, essendo i potenziali applicatori gli stessi ad aver fatto la proposta) potrebbero trasformare radicalmente lo stato delle strade italiane, almeno in ambito urbano. Rendendo le nostre città molto più moderne, pulite ed europee. Proposte rivoluzionarie. Il documento, presentato nel corso di una riunione ristretta nella sede romana dell'Anci, dovrebbe essere inserito entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada, e prevede una serie di misure davvero "rivoluzionarie". Oltre al ribaltamento dell'onere della prova, in caso di incidente, a carico del veicolo pesante, l'Anci propone infatti di "tracciare una corsia ciclabile in continuità" sulle strade urbane nella mano destra; il posizionamento avanzato dei semafori e della loro ristrutturazione con una lanterna specifica per i ciclisti rispetto agli altri veicoli, per favorire la ripartenza al verde (il cosiddetto "advanced case"); e ancora: parcheggi a spina di pesce sulla mano sinistra per favorire le corsie ciclabili su quella destra; doppio senso di circolazione "sempre ammessa e senza vincoli di larghezza minima" per le biciclette in vie a senso unico; cessazione dell'obbligo di uso delle piste ciclabili, così come di quello di pedalare sul bordo della carreggiata (quindi sorpasso autorizzato). Viene finalmente sciolto il nodo dell'infortunio in itinere: "Lo spostamento in bici casa-lavoro e per ragioni di servizio - si legge nel documento - deve essere riconosciuto dall'Inail alla pari del trasporto pubblico"; viene favorito il parcheggio negli spazi condominiali, togliendo al condominio la potestà di vietarlo; e il limite di velocità in ambito urbano va portato da 50 a 30 km/h. Revisione dell'arredo urbano. La misura propone anche una profonda revisione dell'arredo delle zone residenziali, ovvero delle aree del centro storico e di altri quartieri di viabilità locale, privi di strade di attraversamento. "In essi - si legge - si vuole favorire al massimo la circolazione dell'utenza debole e indurre i conducenti di auto e moto a mantenere una andatura estremamente prudente e moderata. Si vuole favorire la sosta e il riposo del pubblico, le attività di pubblico esercizio nella via, in generale il passeggio, lo shopping, e momenti di incontro".
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: b.saso93 - Ottobre 31, 2013, 07:33:54 pm
poesia o fantascienza?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Hopton - Ottobre 31, 2013, 07:56:28 pm
Interessante... :) Ma cosa vuol dire case avanzate?
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: boccia - Ottobre 31, 2013, 08:08:50 pm
Sono le linee di arresto avanzate per i ciclisti: prima fila al semaforo, come stanno sperimentando a Latina:
http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/articolo/latina/219971
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: occhio.nero - Ottobre 31, 2013, 09:05:26 pm
niente di tutto ciò..... è semplicemente una proposta  ;D
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Novembre 01, 2013, 04:10:25 pm
per una volta che sono positivo...:P...non si sa mai
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Novembre 05, 2013, 05:27:56 pm
http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/In_Pubblico/Piste-ciclabili-addio-arrivano-gli-itinerari-per-la-mobilita-quotidiana_32824330292.html (http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/In_Pubblico/Piste-ciclabili-addio-arrivano-gli-itinerari-per-la-mobilita-quotidiana_32824330292.html)

Piste ciclabili addio, arrivano gli 'itinerari' per la mobilità quotidiana
L'approvazione definitiva è prevista per il 19 novembre prossimo

...
Viene in sostanza proposta una maggiore promiscuità con la sede stradale "normale", una minore 'pesantezza' infrastrutturale finora dovuta all'obbligo di separazione fisica tra strada e pista, e si introduce il principio di continuità
...
Un principio, quello dell'itinerario utile alle esigenze quotidiane e non solo destinato alla gita domenicale, ribadito in una successiva modifica dell'articolo 4: "i percorsi promiscui pedonali e ciclabili possono essere altresì realizzati, previa apposizione della suddetta segnaletica, su parti della strada esterne alla carreggiata destinata agli altri veicoli", mentre in precedenza venivano previsti solo su marciapiedi o, appunto, parchi e giardini comunali.
...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: catorcio - Novembre 05, 2013, 06:59:23 pm
finalmente si incomincia a capire qualcosa, il ciclista deriva dal pedone non dall'automobilista.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: yt - Novembre 07, 2013, 01:27:02 pm
Nuovo codice della strada: un’occasione da non perdere

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/07/nuovo-codice-della-strada-unoccasione-da-non-perdere/769194/ (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/07/nuovo-codice-della-strada-unoccasione-da-non-perdere/769194/)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: mancio00 - Novembre 07, 2013, 03:26:47 pm
incrociamo le dita (e i pedali…) ;D
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: latrippa - Novembre 07, 2013, 03:38:05 pm
Sarò cinico, ma non ci spererei troppo...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Filippo94 - Maggio 05, 2014, 02:09:40 am
Chiedo dei chiarimenti sugli auricolari:
Io non ho ancora una bici, mi sposto a piedi. Quando però lo faccio sono rigorosamente senza auricolari, perchè la musica tende a distrarmi. Ma se devo usare il cellulare (per esempio, ricevo una chiamata) lo piglio e parlo senza fermarmi.

In auto la cosa non si può fare in quanto l'uso del cellulare richiede l'impegno delle mani. È invece consentito se si dispone di vivavoce o auricolari (per quel poco che ne so), in quanto in auto è permesso parlare :) e le mani non sono impegnate.

Ora se io in bici tengo l'auricolare collegato al cellulare per poter eventualmente rispondere al cellulare senza fermarmi, o se magari ascolto il navigatore, ho un comportamento corretto o no? Qui ho visto una continua associazione auricolari=musica. Mi riesce difficile capire se voi condannate l'uso dell'auricare (uno, non entrambi) in sé o se invece fate riferimento all'ascoltare musica. Da notare che (con navigatore spento) l'auricolare idealmente non emetterebbe alcun suono durante il viaggio.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: naldo - Maggio 05, 2014, 11:17:22 am
Non mi risulta che l'auricolare sia vietato, il mono dico, lo sarebbe anche in auto.
In ogni caso come auricolare io utilizzo una paio di cuffiette bt, così non lo indosso mai a meno di ricevere una telefonata e in quel caso uso solo una delle due.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: mancio00 - Maggio 05, 2014, 11:41:06 am
io, se proprio non posso evitare di ricevere una chiamata e continuare a pedalare (abbastanza raro ma mi è capitato), gli auricolari li utilizzo, uno per la precisione, quello col microfono (ho un iphone per intenderci), la cosa non mi fa impazzire ma solo perché l'attenzione è comunque minore…
la musica non ci provo neppure a sentirla, preferisco cantare a squarciagola di mio, almeno son più attento, poi non sapendo quasi mai le parole di nessuna canzone, sono più guaiti ed urletti… non credo comunque che sia proibito, poi certo, bisognerebbe capire come fare ad individuare chi le cuffie le tiene sì, ma ci sente musica a palla, ed invece chi le utilizza solo per parlarci col telefono… -_-
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: bronsaquerta - Settembre 25, 2014, 12:09:02 pm
http://www.blitzquotidiano.it/video/varese-ciclista-filma-lauto-che-lo-investe-e-si-becca-una-multa-da-32-euro-1979501/

la vittima l'ha buttata sul ridere, ma a me sarebbero girate vorticosamente: il codice della strada riguardo le biciclette è una presa per i fondelli! le regole sono scritte per l'incolumità del ciclista (1,5-2 tonnellate di lamiere contro 50-80 kg di carne ed ossa sono un confronto oggettivamente un po' impari) o per fornire cavilli a cui l'automobilista può appigliarsi per avere comunque ragione?
per inciso: quando deve essere potente un campanello, per farsi sentire da un'auto solitamente insonorizzata, in cui probabilmente si sta ascoltando della musica ad alto volume? poi, una bici da corsa dovrebbe averne almeno tre, di campanelli - uno per ogni posizione di guida - per poter essere raggiunti con prontezza?
Una volta ho investito un tizio che andava in bici, alla sua minaccia di chiamare la polizia avrei dovuto dire "faccia pure", invece di pagargli la ruota nuova.
E scusate lo sfogo sopra le righe.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: bronsaquerta - Settembre 25, 2014, 03:15:47 pm
[reprise] fantastico, dimenticavo, il commento del comandante della polizia:

"non prevediamo controlli a tappeto sulle biciclette ma in caso di incidente l'accertamento è d'ufficio"

quindi alla polizia non interessa che i ciclisti vadano in giro con mezzi che, secondo il RIGOROSO codice della strada, non sono sicuri: nessuna prevenzione, solo un accertamento d'ufficio in caso di incidente, cioè a disastro avvenuto (per poter spillare comunque del denaro, mi verrebbe da pensare).
Solita ipocrisia all'italiana.
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: boccia - Febbraio 11, 2015, 11:16:20 pm
Ancora sull'argomento "pedalare in stato di ebbrezza". Pare che una recente sentenza della Cassazione abbia affermato che il reato di guida in stato di ebbrezza si applica anche ai ciclisti che abbiano bevuto alcolici oltre i limiti consentiti.

Se ne parla in questo articolo:
http://www.quotidiano.net/ciclisti-ubriachi-reato-cassazione-1.633746
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: Filippo94 - Febbraio 11, 2015, 11:28:51 pm
Non sapevo di questa mancanza nella legislatura, pensavo legge comune del codice stradale. Spero sia da monito ad una guida più responsabile, essere ubriachi in bici lo vedo un pericolo (personale, più che per gli altri) assolutamente ingiustificabile...
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: carlo - Febbraio 12, 2015, 08:22:18 am
Riprendo il tema dell'auricolare: ho un testo commentato del cds in cui si spiega che le cuffie sono proibite nell'uso in bici, non invece l'auricolare Bluetooth a un orecchio che è consentito potendo parlare senza staccare le mani dal manubrio.
P.S. Io uso normalmente il Bluetooth durante i miei spostamenti in bici.


Inviato da mio iPhone utilizzando Tapatalk
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: SGiallo - Febbraio 15, 2015, 06:48:02 pm
Nei periodi in cui indosso un giubbotto e il cellulare lo tengo nelle tasche in alto, se ho proprio voglia di sentire musica lo faccio in vivavoce, stessa cosa se devo rispondere a una chiamata. Ovvio che non lo faccio dappertutto, in piazza Duomo sarei ridicolo ma al parco o in pista ciclabile è fattibile.
Il cell lo gestisco con un Pebble (smartwatch)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: bluestreets - Aprile 14, 2016, 11:05:33 am
Condividiamo volentieri la campagna promossa da bdc-mag.
In effetti l'introduzione dell'omicidio stradale può essere un deterrente,
ma occorrono nuove norme a tutela del traffico "più debole".
Abbiamo provveduto a inviare la mail ai referenti indicati.
Ecco il link della campagna:
http://www.bdc-mag.com/quale-buona-strada/
Un saluto a tutti i lettori del forum
Lo staff di Bluestreets
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: occhio.nero - Febbraio 15, 2017, 12:59:09 pm
Bologna - Traffico, raddoppiate le multe ai ciclisti
da ilrestodelcarlino (http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/multe-ciclisti-vigili-1.2891290)
12 febbraio 2017

(http://immagini.quotidiano.net/?url=http://p1014p.quotidiano.net:80/polopoly_fs/1.2891289.1486931102!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg&h=350&w=606)

Passando per chi becca la multa per la consuetudine più sbagliata, la sosta sul marciapiede, e per chi addirittura parcheggi la bici sulla...ciclabile. Curiosi anche i dati sulle infrazioni dell’art.146 (violazioni della segnaletica), con 53 multe piene di semafori bruciati, e quelli dell’art. 68 (equipaggiamento dei velocipedi), quando per 81 bolognesi i verbali sono scattati per assenze di luci o campanelli. Permangono le multe a chi va contromano (88) e quelle a chi sfreccia sotto i portici o sui marciapiedi (in tutto le sanzioni ex art. 143 sono state 109).
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: boccia - Febbraio 15, 2017, 01:50:43 pm
Io sono dell'idea che se vogliamo una maggiore diffusione della mobilità ciclabile, è bene che questa sia ordinata e regolamentata, a tutela di tutti, ciclisti compresi...  ;)

Qualche multa ci può stare, purché l'intento sia sinceramente "educativo".   ::)
Titolo: Re:il codice della strada e la bicicletta
Inserito da: nino# - Aprile 11, 2017, 11:02:12 am
http://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/354348

Per ora è solo disegno di legge, ma speriamo che passi: perlomeno ci adegueremmo a paesi più civili del nostro, dove questa norma esiste già...