Riporto di seguito l'email inviata da una pedalatrice quotidiana perplessa dalle politiche di promozione legate al prossimo http://www.biciaromaexpo.it/ che si terrà a Roma a maggio.
(http://static.turismo.it/fnts/stile/immagini/300x300/bici_style-10025586.jpg)
Gentilissima exibition manager,
spero che sia a lei che devo indirizzare questa mail e che non vada perduta.
Vorrei esprimere la mia perplessita' per le diverse modalità che caratterizzano le due fiere previste in contemporanea tra l'8 e il 10 marzo p.v. : biciexpo e motorbike.
- Se acquisto il biglietto per biciexpo posso anche entrare a motorbike.
Negozi e associazioni saranno nelle condizioni di distribuire facilitazioni sul prezzo di ingresso a biciexpo. - Se invece acquisto un biglietto per motorbike:
non posso anche vistare biciexpo (o almeno questo non e' pubblicizzato sul sito)
pero' posso accedere comunque agli sconti previsti se ho una tessera metrebus annuale o mensile (questo non mi sembra pubblicizzato per biciexpo)
l'8 marzo le donne entrano gratis (questo non mi sembra previsto per biciexpo).
Perche' queste differenze?
Secondo voi, chi usa i mezzi pubblici NON vede la bici come alternativa per gli spostamenti in citta' mentre potrebbe considerare che la moto lo sia?
Non so se devo attribuire l'entrata gratuita a motorbike l'8 marzo al un binomio "donne e motori" e quindi pensare che secondo l'organizzazione di motorbike l'8 marzo, in questo modo, gli uomini NON dovranno scegliere tra "due compagne di vita", come nel peggiore immaginario maschile e pubblicitario
o perche' si ritiene che le donne non abbiano abbastanza interesse alla bicicletta in senso tecnico (pregiudizio che si deve contribuire a sfatare proprio per promuovere la bici...)
e quindi una facilitazione per l'8 marzo risulti assolutamente inutile...
comunque, se il pregiudizio risultasse fondato, penso che il mancato introito da ingressi femminili al biciexpo per l'8 marzo sarebbe veramente limitato, e quindi perche' non farne un momento promozionale? evitando cosi' anche il sospetto che si ritenga esistano differenze di genere che pregiudicano per le donne l'uso della bicicletta?
Chi le scrive ha passato i 50 anni, e' donna e da ormai piu' di 7 anni usa la bici come alternativa ai mezzi pubblici, facendo anche 30 km quotidiani per le strade di Roma...con la bici, per la città, negli ultimi tre anni ho fatto piu' di 5.000 km, con l'auto che ancora possiedo non sono arrivata oltre i 2.000.... da imputare soprattutto a un paio di lunghi viaggi....
in questi anni, grazie a coloro che appartengono al movimento della critical mass e delle ciclofficne, ho imparato a fare le riparazioni fondamentali alla bici e ad aiutare anche qualcun altro/a, senza guardare il sesso o l'eta'....
spero vorra' quindi capire che la mia perplessita' si fonda sull'interesse per l'iniziativa e per la promozione di un mezzo che, in altre capitali del mondo, risulta essere considerato per la sua utilita' e sostenibilita' e in quanto soluzione prioritaria per i movimenti urbani, mentre a Roma risulta ancora essere considerato poco piu' di un hobby per sportivi dilettanti...
anzi, mi stupisco della mancanza di eventi in questo senso nel corso della fiera: ciclismo sportivo, ciclismo turistico e/o da montanbike, spettacolarizzazione della bicicletta non ne aiutano la diffusione oltre a una ristretta cerchia, e non le danno quel ruolo e quella funzione che invece, fiera o non fiera, dovra' presto avere, se vogliamo che anche Roma, e le citta' italiane, divengano sostenibili...compresa l'intermodalita' effettiva com metro e autobus che altrove e' gia' fatto scontato....
distinti saluti
(lettera firmata)[/i]