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Autore Topic: trasmissione senza catena (cardano, cinghia, Stringbike stringdrive, fluido, carbondrive...)  (Letto 51262 volte)

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Offline beaturbano

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altro svantaggio è il peso maggiore rispetto al sistema classico a catena.
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non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline giannib

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Altra cosa non trascurabile sono le perdite d'efficenza della trasmissione a cardano
rispetto a quella a catena,che si sommano con le perdite del cambio al mozzo rispetto al cambio
a deragliatore.In totale credo oltre il 10%.
Infatti ne l'uno ne l'altro sistema li vedremo mai montati su una bici da corsa.
Questo non toglie che in alcuni casi possa essere una soluzione azzeccata.
brompton m2l-x 06/2011
mandrin 20"dallacinaconfurore" 05/2012

Offline jeby

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le bici di BikeMi hanno la trasmissione ad albero, anche se non sono pieghevoli. I vantaggi sono "dubbi" e spesso il gioco non vale la candela, vincono certamente per la scarsa manutenzione di cui necessitano.


Attenzione che non si tratta trasmissione cardanica: per esserlo ci vuole un giunto cardanico, che queste non hanno... è una semplice trasmissione ad albero.
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Offline Sbrindola

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le bici di BikeMi hanno la trasmissione ad albero, anche se non sono pieghevoli. I vantaggi sono "dubbi" e spesso il gioco non vale la candela, vincono certamente per la scarsa manutenzione di cui necessitano.

IMHO per questa tipologia di bici i "pro" sono maggiori dei "contro" per questa soluzione, così come per il cambio interno al mozzo: una buona metà delle bici del ToBike che incontro sono spesso in condizioni pietose.... nella migliore delle ipotesi con una catena arrugginita ed agonizzante e le marce che saltellano rumorosamente.
Si tratta di mezzi che devono sostare costantemente sotto a qualunque intemperia e senza la possibilità concreta di effettuare tutta gli interventi di manutenzione necessaria, per i quali queste soluzioni tecniche risolvono parecchie rogne.

Offline Vittorio

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...

personalmente, penso che il problema sia della distribuzione, finche' non c'e' una rete di assistenza sul territorio, non so quanti investirebbero in una bici da un altro paese...

Il sito di Beixo indica in Italia un unico venditore: BiciCaffedi Garda (VR) www.bicicaffe.it, ma ricordo di aver visto qualche mese fa un paio di Beixo simili o uguali a quelle di BikeMI a Milano nel negozio che c'è circa a metà di vle.Vittorio Veneto; se a qualcunoi interessa...

Vittorio
Dahon Vitesse D7 (ex "Due Calzini") - Dahon Espresso D24 ex Boccia

Offline Vittorio

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Altra cosa non trascurabile sono le perdite d'efficenza della trasmissione a cardano
rispetto a quella a catena,che si sommano con le perdite del cambio al mozzo rispetto al cambio
a deragliatore.In totale credo oltre il 10%.
Infatti ne l'uno ne l'altro sistema li vedremo mai montati su una bici da corsa.
Questo non toglie che in alcuni casi possa essere una soluzione azzeccata.

L'efficienza è diversa, è vero, però quella della trasmissione a catena si degrada in caso di cattiva o assente manutenzione, probabilmente  fino a ribaltare il vantaggio a favore della trasmissione ad albero. Le bici da corsa, per definizione, sono sempre in perfetta efficienza, ma le bici usate tutti i giorni? Credo che l'albero in condizioni graavose abbia i suoi vantaggi
Stesso discorso per le moto: io viaggio in Guzzi da quasi 35 anni proprio per evitarmi il fastidio di controllare e lubrificare la catena (un cambio d'olio al cardano ogni 10 000 km e passa la paura), ma so benissimo che non è una moto da guida sportiva...

Vittorio
Dahon Vitesse D7 (ex "Due Calzini") - Dahon Espresso D24 ex Boccia

Offline jeby

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le bici di BikeMi hanno la trasmissione ad albero, anche se non sono pieghevoli. I vantaggi sono "dubbi" e spesso il gioco non vale la candela, vincono certamente per la scarsa manutenzione di cui necessitano.

IMHO per questa tipologia di bici i "pro" sono maggiori dei "contro" per questa soluzione, così come per il cambio interno al mozzo: una buona metà delle bici del ToBike che incontro sono spesso in condizioni pietose.... nella migliore delle ipotesi con una catena arrugginita ed agonizzante e le marce che saltellano rumorosamente.
Si tratta di mezzi che devono sostare costantemente sotto a qualunque intemperia e senza la possibilità concreta di effettuare tutta gli interventi di manutenzione necessaria, per i quali queste soluzioni tecniche risolvono parecchie rogne.

hai ragione, ma solo per questo tipo di flotte IMHO. E comunque il bikeMi costa 1000 euro di manutenzione all'anno... a bici!!!
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Offline NessunConfine

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Bicicletta: addio alla catena, la trasmissione a fluido



SACILE. Addio alla catena della bici: il guscio rotativo a fluido reversibile è l’orizzonte della pedalata facile. Inventato, costruito e brevettato da Carlo Ormenese che al “guscio”, ha dedicato anni e passione creativa.

aNon sono un genio da garage – ride –. L’idea è nata 43 anni fa, mentre facevo i turni di notte in fabbrica: un pompa per fluidi, con le palette per trasmettere il movimento idraulico». Tecnica di nicchia e manuale delle istruzioni allegato al “guscio”. Pare che la paletta inserita nel toro sia il valore aggiunto, per dare aderenza e il vantaggio della velocità.

«Funziona anche al contrario per invertire il flusso – semplifica Ormenese –. I due brevetti italiano e made in Usa sono stati registrati nel 1992, per la macchina rotativa a fluido reversibile. Un grande interesse, ma fare le ricerche per metterne alla prova l’impatto su veicoli e macchinari, è troppo costoso per le mie tasche».

Cercasi partner, per l’impresa. «L’idea della pompa turbina è buona – l’ ha misurato negli inviti nelle sedi accademiche di Torino e Genova –. Manca la ricerca, che mettono in campo le ditte specializzate». I giapponesi hanno “rubato” l’idea.

«Mi sono ritrovato sul web senza saperlo come “inventor” e in Estremo Oriente hanno subodorato il potenziale del pezzo costruito – non perde l’ottimismo –. Ma nessuno l’ha costruito come l’ho immaginato e spero di incrociare un imprenditore pordenonese illuminato. Interessato a sviluppare il progetto che, allo stato attuale, è un prototipo».

Il “gioiello” potrebbe avere un futuro nel settore ciclistico: cioè trasmissione idraulica applicata alla bici, al posto della catena. Forse per lo scooter. «Ho dedicato un numero di ore incalcolabile all’ invenzione – spiega –. Rilancio l’idea e invito gli interessati a contattarmi al 347 4588049».

Fonte | http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/05/08/news/bicicletta-addio-alla-catena-ecco-l-idea-giusta-1.7022244


Approfondimento:


La trasmissione a fluido





E se eliminassimo la trasmissione meccanica? E’ stata questa l’idea del signor Carlo Ormenese (AL) quando ha pensato ad un’ingegnosa macchina rotativa a fluido che, fra le tante utilizzazioni possibili, avrebbe anche questa. Venti anni fa, quando la ideò, si ripropose di inserirla in una autovettura proprio per semplificarne la trasmissione: si immaginò di situare al centro dell’auto, collegato con un motore (magari elettrico) che gli spingesse il liquido, un motore a fluido il quale a sua volta spingesse altro fluido ad altri 4 motori similari posti sulle ruote i quali avrebbero così originato un movimento che imprimendosi sulle ruote avrebbe fatto spostare la vettura. Prospettiva questa alquanto originale e ambiziosa, che non è stata confutata, neanche dagli studiosi del centro ricerche di Genova a cui il progetto e un primo prototipo è stato presentato. Ma cerchiamo di capire meglio questo meccanismo andando ad analizzare nel dettaglio l’invenzione. Si tratta di una macchina composta da un involucro di acciaio suddiviso in due semigusci tra loro identici e uniti insieme. Al loro interno è stata ricavata una scanalatura che nel suo complesso traccia un percorso ben definito della cui importanza ci si renderà presto conto. All’interno di questo involucro sta un disco girante con ai lati un ingrossamento toroidale nel quale è alloggiata una paletta (formata da due linguette identiche) del tutto libera di muoversi intorno al toro. Immettendo un fluido o un gas nell’ entrata della macchina esso spinge in avanti la paletta che segue il percorso ritagliato nell’ involucro e che, essendo collegata tramite il toro al disco girante, fa muovere lo stesso disco dando origine ad un movimento. Questo certo non è il primo tipo di motore a fluido: anche se in pochi lo sanno, ce ne fu una certa fioritura nei primi del Novecento, ma furono poi abbandonati perché poco redditizi dal punto di vista energetico o troppo complicati ed ingombranti. Quello che stiamo esaminando è invece un modello molto semplice, di dimensioni variabili e comunque molto contenute nonché sicuramente redditizio in quanto se ne garantisce una resa vicina a uno. Le novità intrinseche sono essenzialmente due: 1) Una riguarda il percorso obbligato che è costretta a seguire la paletta e che ha lo scopo specifico di evitare che si creino eventuali fasi morte che impedirebbero il movimento; 2) L’altra, riguarda la facile reversibilità da motore a pompa e viceversa senza perdite di rendimento. Dunque, un meccanismo semplice e complesso al tempo stesso che se correttamente utilizzato potrebbe dare buoni frutti. Purtroppo in Italia il nostro 53 enne inventore non ha avuto offerte concrete per poter utilizzare su scala industriale il suo progetto, per questo si è tutelato coprendo la sua invenzione con un brevetto europeo e americano apprestandosi ad affrontare i mercati stranieri.  [...]

Fonte | http://www.creativa.it/contenuti.aspx?cat_id=112&prod_id=262&lang=ita

Brevetto | http://www.google.com/patents/EP0408992B1?cl=en

Lorenzo - Tern Link P9

Offline jeby

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La trasmissione idraulica esiste da almeno tanti anni da quanti esiste l'idraulica. Esempi moderni di trasmissione idraulica che hanno sostituito la trasmissione meccanica:

- attuatori idraulici per superfici mobili degli aeroplani
- sistemi di trasmissione e differenziali per carri armati e mezzi agricoli o mezzi pesanti
- trasmissione CVT per Honda DN01 o per fare il 2WD sulle moto da Dakar

Di solito si usano pompe a pistoncini rotanti e non pompe a palette. Le pompe a pistoncini con piatto oscillante, oltre ad essere più efficienti per questo genere di applicazioni, permettono di realizzare anche la variazione di rapporto in maniera continua

A differenza di quanto si dice negli articoli i motori idraulici non sono stati abbandonati ma anzi per applicazioni di potenza si usano ancora e sono la migliore alternativa alla meccanica e tuttora meglio di attuazioni elettriche, se non fosse che il fluido di lavoro di solito è olio incendiabile  ::) ma comunque ad oggi a pari potenza pesa meno un impianto di trasmissione di potenza idraulico piuttosto che elettrico

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« Ultima modifica: Maggio 09, 2013, 08:56:38 am by jeby »
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Offline Vittorio

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Generalizzando molto ma molto, si può dire che:
le trasmissioni elettriche hanno buona affidabilità, richiedono poca manutenzione e hanno un buon rendimento, ma sono pesanti;
le trasmissioni idrauliche, chi più chi meno, sono più leggere, come rendimento se la giocano con quelle elettriche ma richiedono più lavorazioni di precisione a livello di costruzione e di manutenzione;
le trasmissioni meccaniche hanno il rendimento più elevato, pesano poco, ma sono meno versatili e meno adatte a trasmettere potenze molto alte.
Ciò detto concordo con Jeby; poco o niente di nuovo sotto il sole...

Vittorio
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Offline Jimmy

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mentre per quanto riguarda la trasmissione a cardano e/o a quella con la fascia di kevlar come la monta la bici Strida?...what do u think about them?
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Offline jeby

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mentre per quanto riguarda la trasmissione a cardano e/o a quella con la fascia di kevlar come la monta la bici Strida?...what do u think about them?

Quella a "cardano" in realtà sulla bici dovrebbe chiamarsi "ad albero" e basta, dato che non c'è bisogno di giunto cardanico... a meno di sospensione posteriore, ovviamente :) comunque, è quella che dovrebbe dare garanzia di minor manutenzione, ma secondo me il gioco non vale la candela a meno di biciclette che macinano moltissimi km, stanno all'aria aperta non coperte anche con le intemperie, sono maltrattete e hanno intervalli di manutenzione molto lunghi. Ovvero, è IMHO la trasmissione più efficacie per flotte di bike sharing, infatti le bici di BikeMi hanno quella trasmissione lì.

La cinghia... la sto facendo mettere sulla Mu Uno :D è la mia trasmissione "preferita" perché non sporca ed è silenziosa. Però forse è più adatta ad una bici da città e non ad una da competizione, per dire... ogni applicazione ha i suoi pro e i suoi contro!

In entrambi i casi (albero e cinghia) c'è lo "svantaggio" di poter utilizzare solo cambi al mozzo.

Per la bici a trasmissione idraulica: date le potenze in gioco, non vale assolutamente la pena di utilizzare un sistema idraulico.
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Offline Jimmy

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Jeby...bhè, ma il cambio al mozzo non è poi così sconsigliabile: più silenzioso, necessità di poca (o nulla) manutenzione e non si sporca
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Offline Sbrindola

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per svantaggio Jeby faceva riferimento al fatto che è un limite delle cinghie non poter essere utilizzate con altro tipo di cambi  ;)
... non si può farla saltare da un pignone ad un altro come la catena per intenderci  :)

Offline jeby

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per svantaggio Jeby faceva riferimento al fatto che è un limite delle cinghie non poter essere utilizzate con altro tipo di cambi  ;)
... non si può farla saltare da un pignone ad un altro come la catena per intenderci  :)

Esatto, ovvio che il cambio al mozzo ha i suoi vantaggi, ma anche svantaggi (peso, costo, efficienza, numero di rapporti limitato), lo svantaggio in questo caso è che non hai scelta: o cambio al mozzo o niente. Comunque sul sito della Gare Carbon Drive c'è una FAQ con pro e contro della cinghia, ovviamente a favore della cinghia ;D tra gli altri svantaggi, il triangolo posteriore deve essere adatto, ovvero tagliato o aperto senza il lato inferiore perché la cinghia non si può tagliare e poi incollare ma deve essere installata intera. A differenza della catena che si apre per poter essere installata. Allo stesso modo, una volta scelta corona e pignone sei vincolato al numero di denti della cinghia e se vuoi cambiate i rapporti potresti esser costretto anche a cambiare la cinghia, mentre con la catena puoi togliere o aggiungere le maglie ^-^

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Tags: cambio catena