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Autore Topic: ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.  (Letto 184567 volte)

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Offline beaturbano

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #105 il: Dicembre 04, 2012, 09:23:16 am »
http://www.biciebasta.com/index.php?option=com_content&view=article&id=571%3Ala-lobby-dei-ciclisti-come-far-passare-le-vittime-per-carnefici&catid=37%3Anews



Citazione
La lobby dei ciclisti. Come far passare le vittime per carnefici.
Lunedì, Dicembre 03 2012

Sgombriamo subito il campo:

1. non esistono ciclisti, automobilisti e pedoni. Esistono i mezzi di trasporto ed esistono persone che si spostano scegliendo a seconda del tipo di spostamento, il mezzo di trasporto più consono. Ripetuto nei blog in tutte le salse (e mai riportato nel "mainstream mediatico").

2. l'automobile è un mezzo di trasporto che usiamo più o meno tutti, autore del post incluso.

3. il settore economico legato all'automotive produce ricchezza, innovazione e lavoro

3. i danni del traffico e dell'abuso dell'auto risultano tuttavia incalcolabili e tragici (centinaia di migliaia di morti l'anno solo in incidenti stradali, inquinamento, salute pubblica compromessa, città congestionate).

Ma al di là di tali ovvi presupposti, non c'è dubbio che cali delle vendite nel settore auto, crisi globale e cambi di abitudini abbiano fatto venire strizza ad uno dei comparti economici più imponenti ed aggressivi al mondo: la lobby dell'auto e del petrolio.
Pensare che Marchionne o qualche magnate del petrolio possa veramente aver timore dei biciclettari farebbere sorridere anche il più ottimista fra gli attivisti della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale.
Ai vertici sanno bene che l'incertezza del settore auto è un problema di domanda dettato dalla totale saturazione dell'offerta (in un momento di crisi possiamo permetterci di cambiare l'auto ogni 3 anni?). Le strade sono sature di auto e di traffico e di auto se ne vendono sempre meno.

Eppure, tuttavia, ai piedi del gigante energetico-automobilistico dimorano una quantità industriale di sigle legate economicamente e culturalmente al settore auto (dall'Aci a Federauto, dalle confederazioni di benzinai a tutta una serie di associazioni legate allo sviluppo del comporto automotive fino alle ultime, come Amoer o Campagnia per l'Auto il cui obiettivo risulta promuovere la mobilità motorizzata).

- Da una parte miliardi di euro e campagne pubblicitarie milionarie dall'altra qualche volontario e qualche associazione con il portafoglio vuoto e un blog visitato da qualche decina di persone..
- Da una parte la lobby più potente del mondo che ha cambiato le dinamiche socio economiche della cultura della mobilità e degli spazi urbani, dall'altra qualche volontario e qualche attivista sognatore

- Da una parte danni incalcolabili all'ambiente e alla salute pubblica, centinaia di migliaia di morti l'anno in incidenti, una mobilità urbana paralizzata e auto-dipendente e un costo socio-economico di centinaia di miliardi di euro (solo in Italia, 90mld di auro l'anno di spese sanitarie e danni ambientali), dall'altra qualcuno che, spostandosi anche in bicicletta, fa un enorme favore alla collettività liberando spazi e ripulendo l'aria.

 

In questo bel tragico quadretto, secondo voi, chi viene fatto passare per vittima e chi per carnefice? Come mai i ciclisti appaiono giornalmente nei media come "indisciplinati"? Come "ambientalisti fanatici" ? Come pericolo per i pedoni?  (e gli automobilisti come povere vittime vessate dalle tasse).
Solo nel 2012, solo in Italia, sono stati investiti e uccisi 661 pedoni (40% sulle strisce) e 285 ciclisti. Negli ultimi dieci anni hanno perso la vita 48.000 persone in incidenti stradali solo in Italia. Il 5% del nostro tempo lo perdiamo immobili in fila in auto nel traffico. Respiriamo 24 ore su 24 aria mefitica che un giorno potrebbe essere concausa del cancro che ci seppellirà..

..eppure sulla Stampa di oggi (ciclisti indisciplinati).. su Avvenire di ieri (lobby dei senza targa).. sul Giornale dell'altro ieri (ciclisti talebani) .. non male eh?

Si chiama moral suasion e chi fa marchette è connivente e co-responsabile della mattanza quotidiana. Alla faccia della lobby dei ciclisti.

e negli ultimi sette numeri di Specchio dei Tempi 5 lettere di lettori infuriati coi ciclisti indisciplinati...
citizen cyclist [utente leggero della strada]
non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline bromptonian

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #106 il: Dicembre 04, 2012, 02:52:04 pm »
Leggendo queste cose viene voglia di fare critical mass quotidianamente...
bromptonian

Offline catorcio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #107 il: Aprile 24, 2013, 10:44:02 am »
non sono d'accordo con la demonizzazione delle automobili e chi le usa! io dico se l'automobile non ci fosse bisognerebbe inventarla e se la bici non ci fosse bisognerebbe farla.

Offline Jimmy

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #108 il: Aprile 24, 2013, 10:51:49 am »
catorcio, non è la tecnologia e l'ingegneria con i loro frutti il problema..ma l'uomo con le sue scelte e le sue abitudini...la macchina guai se non ci fosse, è lo str...o di 70 Kg che la usa unicamente per spostare se stesso entro i 5/10 km di raggio il vero problema....but, It's only my opinion
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Offline pierfa78

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  • ... pedala pieghevole, non piegarti al traffico ..
Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #109 il: Aprile 24, 2013, 11:09:10 am »
 ;D  ;D  ;D
"La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti." Albert Einstein.
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Offline giorgio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #110 il: Aprile 24, 2013, 11:25:25 am »
pienamente d'accordo con Jimmy ;)
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Offline catorcio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #111 il: Aprile 24, 2013, 12:42:52 pm »
[che la usa unicamente per spostare se stesso entro i 5/10 km di raggio il vero problema] se parlavi di 500/900 m potevo anche essere
d'accordo ma 5/10 km nò! (sarebbe come darmi dello stronzo).

Offline FoldingStyle

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #112 il: Aprile 24, 2013, 01:11:31 pm »
Salve,
io personalmente non ho nemmeno la patente, però non me la sento di esecrare gli automobilisti; tra l'altro quanti di noi hanno anche la macchina, la moto, etc.?

Io ho scelto la bici e ne sono felicissimo, però rispetto anche la libertà degli altri, ognuno è liberissimo di scegliere il proprio mezzo di trasporto.

E adesso torniamo alle nostre belle citazioni  ;)!

Un saluto.

 

« Ultima modifica: Aprile 24, 2013, 01:44:53 pm by FoldingStyle »
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Offline Matt-o

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #113 il: Aprile 24, 2013, 02:09:11 pm »
E adesso torniamo alle nostre belle citazioni  ;)!
Concordo.
Ed inviterei tutti ad un linguaggio adatto a chiunque. Non che mi scandalizzi, ma ricordo che il forum è sopratutto destinato ai nuovi utenti, ad accompagnarli nella scelta, ad aiutarli nell'entrare in questo mondo. E se anche solo uno di loro si allontana dal forum perché offeso o comunque disincentivato da un linguaggio non appropriato, è un danno per tutta la comunità.
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Offline Jimmy

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #114 il: Aprile 24, 2013, 04:32:58 pm »
[che la usa unicamente per spostare se stesso entro i 5/10 km di raggio il vero problema] se parlavi di 500/900 m potevo anche essere
d'accordo ma 5/10 km nò! (sarebbe come darmi dello stronzo).

Catorcio, ancora peggio!!!se parli di 500/900 mt altro che str...o...citando Crozza quando sfotte il masterchefm, quello sarebbe M...a condita con m...a:-P
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Offline Jimmy

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #115 il: Aprile 24, 2013, 04:38:11 pm »
Salve,
io personalmente non ho nemmeno la patente, però non me la sento di esecrare gli automobilisti; tra l'altro quanti di noi hanno anche la macchina, la moto, etc.?

Io ho scelto la bici e ne sono felicissimo, però rispetto anche la libertà degli altri, ognuno è liberissimo di scegliere il proprio mezzo di trasporto.

E adesso torniamo alle nostre belle citazioni  ;)!

Un saluto.


apro la parente ma la chiudo subito ():...no so altri, ma io non esecro gli automibilisti di per loro..ma SOLo quando usano la macchina per tragitti entro i 10 km e quando trasportano solo loro stessi...puntoB)...sul fattore della libertà si aprirebbe un mondo ma dico la mia...la tua libertà finisce dove inizia la mia e viceversa e se te occupi spazio pubblico con un mezzo non idoneo e non necessario per l'utilizzo che ne stai facendo...allora stai te invadendo la mia di libertà in fatto di sicurezza,salute etc e per questo parliamone....again, It's only my opinion...not else...pps: la battuta sulal macchian è una citazione non è mia^
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Offline alesblues

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #116 il: Aprile 26, 2013, 02:11:11 pm »
Qualsiasi cosa ed oggetto ha il suo ruolo e il suo uso..il problema è quando se ne abusa..o ancora peggio quando se ne fa un uso improprio..
Un ombrello lo si prende quando piove..se lo usi quando non piove puoi risultare buffo o un po' stupido...e se lo usi come mazza in testa alle persone ,risulti pericoloso e assassino.
lo penso con qualsiasi oggetto..anche la macchina..se lo usi perché sei in famiglia evdevi andare a far la spesa mensile è un giusto utilizzo...se la usi da solo per andare a prendere le sigarette o anche x andare a lavoro..lo trovo buffo evstupido...se la guidi ubriaco o a 100 kh in città sei pericoloso e un futuro assassino.
Io la penso cosi.
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Offline catorcio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #117 il: Aprile 26, 2013, 03:24:55 pm »
che volete che vi dica, a me piace anche andare in macchina ,a volte prendo  l'onbrello quando non piove e non lo uso quando piove(tanto per cambiare).

Offline NessunConfine

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #118 il: Aprile 26, 2013, 03:40:57 pm »
Se la macchina dal momento della sua invenzione fosse stata relegata alle gare automobilistiche nei circuiti penso che nessuno l'avrebbe demonizzata in questa maniera, non sarebbero nate le Critical Mass, naturalmente è andata ben oltre i circuiti, la macchina ha dato il via ad un etica, ad un pensiero di fondo che poi è coerente con altri oggetti e altri comportamenti. Il "via" non è partito dalla macchina in se ma da un immaginazione precedente. A fine '800 eravamo relativamente pochi sulla terra, oggi siamo 7 miliardi per cui non ci si poneva neppure il problema di una "sovrappopolazione automobilistica". Eppure ad oggi (o fino a qualche mese fa) la macchina è diventata il perno dell'economia, dell'architettura e della socialità. Ha permeato le architetture fino a renderle idonee alle sue esigenze, i nostri centri storici pensati per tutt'altro sviluppo faticano a contrastare questo mezzo ma generalmente c'è stata una conservazione che altrove è sparita (grandi metropoli americane o asiatiche). Penso sia chiaro ormai a tutti però che questo modello è concretamente insostenibile da tutti i punti lo si voglia guardare, anche in un ottica di automobili elettriche o ad idrogeno. Per quanto riguarda il "piacere" dell'andare in macchina anche qui si potrebbe dare in pasto discorsi culturali come il fatto che molto probabilmente un uomo nato nell'epoca del boom economico e della macchina come mezzo d'indipendenza e di sviluppo del proprio paese per eccellenza trovi difficoltà a "farsi piacere" qualcos'altro che non sia ulteriore velocità, ulteriore comodità, ulteriore tecnologia fine a se stessa. Non ritengo che l'automobile in se sia una cattiva invenzione piuttosto una discreta invenzione. Pur avendo handicap seri dal punto di vista di approvvigionamento di risorse necessarie alla sua creazione e manutenzione non indifferenti, nonché al suolo occupato. Il problema ripeto è la riproduzione (teorica) su scala per una popolazione mondiale di 7 miliardi di persone. Oggi si è arrivati a capire che non ha più alcun senso l'automobile e che è preferibile ottimizzare altri strumenti che già possedevamo. Non è cambiata la tecnologia come vedete, è cambiata semplicemente la visione del mondo che noi tutti avevamo rispetto solo a qualche anno fa.
Lorenzo - Tern Link P9

Offline ivox

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #119 il: Aprile 26, 2013, 03:54:14 pm »
Ho letto a fatica quanto avete scritto in questi post, a fatica perché ritengo superfluo rimarcare chi, come, quando, andrebbe usata l'auto piuttosto che la bici o i piedi,  ognuno dovrebbe considerare il costo beneficio delle proprie azioni.

Caro Jimmy posso solo dirti che muoversi in città come Milano  (ma anche fuori), non Copenaghen, con bimbi al seguito, carrello portatutto, strumenti di visibilità come fumogeni e segnalatori di presenza controllati da GPS potrebbe non bastare per salvaguardare la pelle della famiglia. Spesso si è "costretti" ad utlizzare l'auto perché le circostanze ambientali non permettono altro, che siano 10 km 1 o 1.000 la sostanza non cambia.

Baci & Bici e Marmitte :-)

Ivo - Brompton S8L Raw Lacquer - Brompton S2E-X Orange (in ritardo di consegna)