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Autore Topic: Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)  (Letto 15228 volte)

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Offline sileno.sc

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« il: Dicembre 08, 2012, 07:19:06 pm »
Tempo fa ho avuto la fortuna di imbattermi in un annuncio di vendita che non mi sono fatto sfuggire: l'annuncio riguardava una piccola pieghevole dall'aspetto familiare ma stranamente marcata Compass...
Dopo un breve scambio di mail con il proprietario inserzionista mi sono pienamente reso conto, specialmente dalle foto dettagliate fornitemi dal venditore, che l'anonima biciclettina in questione altro non era che una Dahon Piccolo, che il gruppo bancario Compass regalò anni fa ad alcuni suoi dipendenti “personalizzandola” con dei propri adesivi...
Cercavo da tempo un “attrezzetto” del genre e mi ci sono buttato a capofitto.
La transazione d'acquisto andò a buon fine e la bici mi venne spedita. All'apertura del pacco mi resi però meglio conto che le descrizioni del venditore erano fin troppo ottimistiche. Nello scambio di mail precedenti al pagamento della bici mi assicurava, infatti, che la bici non aveva segni di ruggine evidenti e che il cambio necessitava solo di una taratura.
Foto fornitemi dal venditore:











In realtà la bici, così come mi giunse era praticamente inguidabile: il mozzo posteriore, con cambio e freno interni, era completamente bloccato da ruggine e morchia che non solo impedivano la cambiata delle marce ma ne compromettevano addirittura la rotazione! Il resto della bici era un concentrato di incuria annosa e di esposizione agli agenti atmosferici marini.
Armato di pazienza e determinazione iniziai un lento e minuzioso ripristino di tutto il mezzo.
Lo smontaggio generale ha avuto un forte rallentamento nel separare il supporto pieghevole del manubrio dalla forcella, l'accoppiamento era infatti bloccato da molta ruggine ed è stato un osso veramente duro da "rosicchiare", ovviamente nell'ottica di conservare integre quelle strutture insostituibili. Però, oltre al lavorone di manutenzione del mozzo posteriore, non ho avuto altri intoppi degni di nota.
Il tutto ha quindi richiesto:
- La messa a “nudo” del piccolo telaio, della minuscola forcella (a steli dritti come le Colnago :-) e del piantone del manubrio;
- La successiva attenta pulizia, lubrificazione con olio a bassa densità di tutte le superfici interne delle tubazioni delle parti di cui sopra;
- Carteggiatura e spazzolatura del vecchio portapacchi e successiva sua riverniciatura;
- Smontaggio e pulizia di tutti i particolari dei sistemi di bloccaggio degli snodi (un concentrato di genialità e precisione meccanica da manuale) e dei cannotti;
- Sostituzione del manubrio con un analogo (della mia vecchia Atala Folding) che mi ha permesso di far avanzare un po' la posizione delle manopole per avere una postura meno caricata sulla sella (e quindi con meno sollecitazioni a carico della zona inguinale e della colonna vertebrale);
- Revisione completissima dei mozzi, il posteriore, data la relativa complessità mi ha visto impegnato con lavaggi accurati a base di benzina per rimuovere tutto l'ossido e la morchia onnipresenti;
- Centratura delle minuscole quanto robuste ruote da 16” a ben 28 raggi!
- Sostituzione del vecchio movimento centrale a coni e sfere con uno a cartuccia;
- Sostituzione della guarnitura con una Dahon “standard corsa” (della mia vecchia Dahon Speed), con, però, corona d'alluminio da 53 denti;
- Montaggio di una pedivella sinistra simile alla destra e di uguale lunghezza (170mm);
- Montaggio di pedali pieghevoli con corpo porta cuscinetti in alluminio (sono quelli dell'Atala Foding);
- Sostituzione della catena;
- Sostituzione della sella e del relativo attacco;
- Montaggio di un comando freno (modificato per renderlo ruotabile) di qualità nettamente migliore dell'originale in plastica;
- Sostituzione di cavi e guaine freno e cambio;
- Revisione del freno a V anteriore;
- Montaggio di manopole in “sughero”, campanello, luci (a batterie ricaricabili) e contachilometri;
- Eliminazione degli ignobili adesivi della Banca :-)

Il risultato del laborioso “restauro” è visibile nelle foto che seguono:





















La bici è stata quindi, finalmente, provata su strada e tarata finemente in tutte le sue svariate parti. Anche il cambio, dopo un periodo di rodaggio, ha ripreso a funzionare con regolarità. Non escludo che la lentezza di cambiata, inizialmente riscontrata, fosse anche dovuta alla grande quantità di grasso con cui ho "imbottito" il mozzo posteriore in ogni sua parte... se e quando sarà il caso di fare nuovamente una revisione al cambio, proverò a rimontarlo lubrificandolo solo con olio ad alta viscosità (quello motore, per intenderci), per vedere quanto una tale scelta di lubrificazione può cambiarne l'efficienza... comunque già buona.
Dopo diverse uscite sia di piacere che per recarmi a lavoro ecco le mie impressioni di guida:
- Postura ottima grazie alla relativamente notevole lunghezza del telaio e alle buone escursioni di manubrio e sella;
- Ottima guidabilità generale e impareggiabile agilità, buona la stabilità grazie al relativamente lungo interasse;
- Frenata efficacissima garantita da un sincero freno a V all'anteriore e da un sorprendentemente valido freno posteriore a tamburo a contropedale;
- Cambio a soli tre rapporti ma ben spaziato che permette di arrancare bene anche su salite discretamente ripide e di tenere un'andatura di “crocera” in piano di 25 Km/h (si può tirare bene fino anche a 35 Km/h), il tutto permesso dall'accoppiata corona/pignone di 53/13;
- Sistema di chiusura classico Dahon con variante del blocco dello snodo centrale a leva e vite aperta (sostituita poi su tutti i modelli con la più moderna e rapida soluzione ancora attuale).

Non ci sono note dolenti per l'uso di questo gioiellino ma solo da superare la titubanza di fronte a ruote tanto piccole e alla frenata a contropedale. Improbabile la guida senza mani di questa bici, visto l'avancorsa quasi inesistente della minuscola forcella e del relativo "nervosismo" del manubrio, reattivissimo ma preciso e insospettabilmente solido al tempo stesso.
Spero solo che il telaio non giochi brutte sorprese, gli anni di esposizione alle intemperie possono aver fatto assottigliare tropo alcuni punti delle tubazioni d'acciaio... devo starci attento.
In generale mi sento di consigliare pienamente una bici come questa, che così assettata risulta essere sfruttabile anche per intermodalità “spinta” e perché no, per piccoli viaggi, magari montando un portapacchi anteriore... tipo questi:





Bisogna anche dire che si tratta della migliore bici da 16" che abbia ad oggi avuto la possibilità di guidare. Vengo anche da esperienze d'utilizzo assiduo di una DiBlasi "Ventiquattrore" prima e di una Atala "Folding" poi... il salto di qualità tra questa Dahon e le due bici che l'hanno preceduta è abissale. Nella bici oggetto di questo resoconto tutto è frutto di anni e anni di evoluzione progettuale del settore "bici pieghevoli", molto poco è lasciato al caso. Ma tutto ha un costo... all'epoca (2001 circa) comprare una bici del genere costava quanto gli attuali 550 Euro circa, necessari all'acquisto di una Dahon Curve D3.
In questo caso, però, dato l'orientamento, come mio solito, nel mercato dell'usato, la spesa d'acquisto della bici è stata di 100 Euro + 10 di spedizione. I pezzi acquistati appositamente sono stati: le manopole i sughero (12 Euro); una camera d'aria (4 Euro); contachilometri (13 Euro); corona 53 denti avanzo di magazzino (7 Euro), luce posteriore (2 Euro). Il resto del materiale proviene dagli "scarti" recuperati a lavoro, che altrimenti avrebbero preso, un tempo, la via della discarica (ora finiscono nelle ciclofficine romane) e da altro materiale che metto da parte da sempre... Costo effettivo totale finale: 148 Euro... a questa cifra andrebbe però poi scalato il valore della soddisfazione personale: molto grande :-)
In conclusione, spero che questo mio contributo faccia venir voglia, a sempre più persone, di mettere le mani sul proprio mezzo a pedali per renderlo sempre più comodo, efficace e piacevole da usare per mille e più motivi.
Ciao a tutti e buone pedalate,
               Simone :-)
« Ultima modifica: Dicembre 15, 2012, 03:33:12 pm by sileno.sc »
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Offline speedtriple

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #1 il: Dicembre 08, 2012, 08:28:49 pm »
Ottimo lavoro Simone!
Lavoro paziente e ben fatto. Non ti nego che a conti fatti, forse, un bel maquillage anche alla "carrozzeria" non avrebbe guastato.
Ma "de gustibus non disputandum est"!
Buone pedalate!
Speed
Paolo - Specials Oyama and Hoptown biker -

Offline sileno.sc

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #2 il: Dicembre 08, 2012, 11:34:21 pm »
Si, sui gusti non si può discutere... sta di fatto che il colore del telaio oltre a piacermi moltissimo è ancora integro e sarebbe veramente difficile riuscire a fare di meglio quanto a qualità della stesura di protettivo antiruggine, vernice e trasparente protettivo della vernice. Quello che si riesce a fare industrialmente, purtroppo, solo pochi artigiani sanno riprodurre con tutt'altri mezzi e... costi. Ho tentato più volte in passato, e con molte accortezze, di verniciare telai in acciaio, ma mai sono riuscito neanche ad avvicinarmi ad un risultato veramente duraturo e di qualità estetica più che dignitosa. Peggio ancora risulterebbe un tentativo su strutture d'alluminio... :-/
Poi nel caso in questione, l'assenza di adesivi di alcun tipo (specialmente quelli che c'ho trovato attaccati...), dona, a mio avviso, alla bici una maggiore dignità, in fondo la Dahon non commercializzava più da tempo questo modello quando qualche dirigente alla Banca Compass ha deciso di acquistare da un anonimo produttore cinese uno stock di buone biciclettine da regalare ai propri dipendenti o clienti... quindi in un certo senso questa bici è una "rinnegata".
Comunque sia, buone cicloriparazioni a tutti,
                                   Simone
« Ultima modifica: Dicembre 10, 2012, 09:44:05 am by sileno.sc »
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Offline isd88

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #3 il: Dicembre 10, 2012, 03:18:46 pm »
che bel lavoro!! sei stato molto fortunato ad aver trovato la verniciatura praticamente intatta sulla mia bfold andava via solo a guardarla!

Offline keyfaber

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #4 il: Dicembre 11, 2012, 08:41:55 am »
Complimenti! Gran bel lavoro e bicicletta molto interessante!  ;)
HopTown 20", reggisella ammortizzato Suntour SP8-NCX, pedali alluminio MKS FD-7, sistema KlickFix su cannotto per zainetto, sistema luci Reelight
CO2 NON emessa a settimana: 10,094 Kg (tempo permettendo!)

Offline Silvia

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« Risposta #5 il: Dicembre 11, 2012, 01:07:09 pm »
Wow!
Silvia (Dahon Eco C7)
Dahon C7 nera

Offline DJ

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #6 il: Dicembre 11, 2012, 01:53:36 pm »
Bel restauro, complimenti! ;D
DJ
Dahon MUP8-Brompton M6L- Nanoo Avenue

Offline sileno.sc

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #7 il: Gennaio 05, 2013, 06:17:42 pm »
Contento della bici (il test dei primi 200 Km l'ha superato alla grande!) ho deciso di investirci sopra un altro po' di solti e di tempo, al fine di svilupparne le potenzialità da bici polifunzionale.
Ho quindi effettuato le seguenti modifiche:
1. sostituite le coperture 1,5'' con delle più comode, sicure sul bagnato e "inforabili" (...magari) da 1,75 pollici;



2. sostituito il vecchio e piegato (!) tubo sella in acciaio con un altro vecchio (preso dalla mia Straffic) cannotto d'alluminio modificato per accogliere un reggisella ammortizzato, così da far arrivare meno sollecitazioni al piccolo telaio d'acciaio che fra le buche di Roma non se la gode di sicuro...;
3. sostituita la sella con una comodona SelleBassano;



4. aggiunto un paraspruzzi (realizzato ritagliandolo da un copertone liso) al parafanghetto anteriore così da evitarmi altre docce di acqua putrida... :-/
5. montaggio di pedali seri non pieghevoli, così da poter spingere veramente senza il timore di cedimenti catastrofici in velocità...
6. montaggio finale di accessorietti di dubbia reale utilità... però sfiziosi tipo il cavallettino, il borsello sottosella enorme o il portaborraccia ;-)



L'unica spesa è stata quella per i copertoni (una quarantacinquina d'Euro), il resto erano avanzi di magazzino che avrebbero preso al peggio la via della discarica (ma non l'avrei mai permesso) :-/
Buone pedalate a tutti,
       Simone :-)
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2013, 10:28:33 pm by sileno.sc »
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Offline catorcio

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« Risposta #8 il: Gennaio 06, 2013, 12:02:17 am »
complimenti! per curiosità, dove hai trovato un magazzino con tutti quegli avanzi?.

Offline isd88

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« Risposta #9 il: Gennaio 06, 2013, 12:26:15 am »
bella domanda, specialmente visto che i pezzi glieli regalano :D

Offline Peo

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« Risposta #10 il: Gennaio 06, 2013, 10:41:58 am »
Bel report, belle foto, bel lavoro, bella bici, bello tutto!
Complimenti davvero.

PEO


p.s.: l'acquisto di quella Dahon Piccolo l'avevo valutato anche io, se non erro ne avevo visto l'annuncio di vendita su subito.it.
p.p.s.: ancora complimenti
Dahon Vitesse D7  /  Dahon Classic III  /  Velital / Brompton M3(+8) L

Offline sileno.sc

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« Risposta #11 il: Gennaio 06, 2013, 11:48:32 am »
Fino a qualche mese fa ho lavorato alla MicroBike (che ora naviga in pessime acque e ha ridotto il pesonale all'osso, passando da 5 a 1 operaio/meccanico... ma questo è un'altro discorso) e di pezzi prima che arrivassi io ne buttavano a pacchi nei CASSONETTI (forse è anche per sprechi scellerati come questo che ditte del genere vanno a rotoli?!?)!!!! Da non credere! E infatti la prima volta che me ne hanno parlato i colleghi ho pensato ad uno scherzo... poi mi sono organizzato creando dei magazzini pezzi di ricambio in ditta ma l'esubero era ingente (al reparto vendita non si è trovato il tempo e il modo di restituire ai fornitori il materiale nuovo sostituito nella linea di produzione...) ed ho cominciato quindi a distribuire tra le Ciclofficine romane quegli esuberi risultato della sostituzione di componenti nuove (la MicroBike produce bici a pedalata assistita partendo da bici normali sulle quali montavamo il kit) e di parti usate che i clienti non volevano indietro: vi lascio immaginare, di tutto e di più! Senza contare che sono un biciclettofilo da quando ho memoria e quindi di bici sotto le chiappe me ne sono passate svariete e tante e di pezzi comprati o regalati, da amici e parenti, ne ho parcchi e mi piace impiegarli il più possibile su bici che uso io o su bici di chi mi chiede una mano :-)
Consiglio, quando si va a per negozi in cerca di un pezzo di ricambio o altro, di chiedere al negoziante se ha, per caso, quello che cerchiamo usato. Spesso mi è capitato di avere, in questo modo, fortuna e il risparmio è quasi sempre enorme. Un esempio sono gli pneumatici, che parecchie persone chiedono di cambiare anche se con la mescola buona e il battistrada con scolpiture ancora profonde... ma di esempi da fare a riguardo ce ne sarebbero un'infinità... pensiamoci la prossima volta che cerchiamo ricambi da un "biciaio".
Buona giornata a tutti,
    Simone :-)
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2013, 10:33:06 pm by sileno.sc »
"Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli" - Antico Proverbio Navajo

Offline isd88

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« Risposta #12 il: Gennaio 06, 2013, 02:08:23 pm »
oddio un ex dipendente microbike! si il mondo commerciale fa schifo e mi sento male a pensarlo soltanto, l importante è fare soldi non le cose bene....non è che ci hai messo lo zampino te nella straordinaria presenza di movimenti centrali nuovi alla ciclofficina monti???? :D

Offline sileno.sc

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Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #13 il: Gennaio 06, 2013, 08:04:09 pm »
...non è che ci hai messo lo zampino te nella straordinaria presenza di movimenti centrali nuovi alla ciclofficina monti???? :D
Mi sa proprio di si... ;-)
Tra l'altro uno l'ho tenuto per me e ora è montato su questa piccola Dahon :-)
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2013, 10:23:32 pm by sileno.sc »
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Offline Andre@

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Re:Dahon Piccolo – Quando le dimensioni non contano... (restauro)
« Risposta #14 il: Gennaio 13, 2014, 08:56:41 pm »

...

2. sostituito il vecchio e piegato (!) tubo sella in acciaio con un altro vecchio (preso dalla mia Straffic) cannotto d'alluminio modificato per accogliere un reggisella ammortizzato,

...



Ciao Sileno, mi potesti dire che dimensione e' il canotto sella originale e da quanto e' quello ammortizzato ?

Sto cercando un canotto ammortizzato da 31.6 ma lungo 50 cm non lo trovo  :-\ :-\

Grazie

A.

Edit: ho trovao un post :).....
« Ultima modifica: Gennaio 13, 2014, 09:23:05 pm by Andre@ »
It's my Tern P9 ... Ex-Frecciarossa ... Bellizzzima  ::)    -    E-MtB: La Pinta

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