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Autore Topic: Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike  (Letto 9343 volte)

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Offline iBike

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Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« il: Luglio 03, 2014, 09:45:41 am »


Anche questa estate ho un’idea per un nuovo Brompton viaggio.
Recentemente, programmi televisivi e riviste mostrano incredibili avventure in bicicletta. Avventure che ti sorprendono e fanno sognare, ma in alcuni rarissimi casi, i protagonisti sembrano prendersi un po’ troppo sul serio, lasciandoti l’amaro in bocca.
Così ho pensato perché non fare qualcosa di inaspettato con un pizzico di ironia?
Vicino alla città in cui vivo (Genova) c’è una famosa statua il Cristo degli Abissi, posata sul fondo della baia di San Fruttuoso nel 1954, per vegliare su marinai e subacquei.
Allo stesso modo, nelle Alpi, sulla vetta del Balmenhorn (massiccio del Monte Rosa, 4167 metri ) nel 1955 è stata posta la statua del Cristo delle vette per vegliare sugli  alpinisti.
Genova è una città di mare con molti appassionati di montagna, le due statue distano circa 300 km ed è possibile visitarle in alcuni giorni di viaggio (utilizzando auto, funivia, piedi e … olio di gomito) così, ho pensato per non collegare questi due luoghi incredibilmente suggestivi con la mia piccola e divertente pieghevole… la Brompton. In due giorni. Giusto per rendere la sfida più interessante ;- P.
Partirò da San Fruttuoso, e pedalerò per circa 300 km (primo giorno), poi Brompton in zaino andrò in cima al Balmenhorn (secondo giorno). Dormirò al bivacco Giordano (ai piedi del Cristo delle vette) ed infine, se le forze mi assistono, mi piacerebbe andare al rifugio Capanna Regina Margherita (il rifugio più alto d’europa), naturalmente sempre con la mia Brompton nello zaino.

Insomma, two shotgun days on a funny bike.

Offline mancio00

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #1 il: Luglio 03, 2014, 12:48:41 pm »
m'inchino a cotanta tenacia, ti seguirei (rimanendo onestamente moooolto indietro) senza pensarci due volte, se solo avessi le possibilità logistiche (leggasi impegni familiari… ;D )
MassimoBrompton S6E Orange Black

Offline simon@

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #2 il: Luglio 04, 2014, 09:30:56 am »
ma... 300 chilometri in un giorno????  :o
mi siedo qui accanto e ti guardo in totale ammirazione
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Offline iBike

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #3 il: Luglio 16, 2014, 09:36:07 am »
i km sono tanti, ma è da maggio che faccio girare i pedali. Il trasporto in quota invece sarà un po' faticoso...forse qualcosina di più  ;)
Presto vi aggiornerò :D
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Offline Ceccobau

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #4 il: Luglio 16, 2014, 10:23:36 am »
Se il tempo sarà come oggi (40°) non sarà facilissimo, ma se tu vai di notte ... (cmq pericolosissimo...)

Mi scrivi su whats?? Ho perso il cellulare e quindi tutti i numeri

Offline iBike

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #5 il: Agosto 04, 2014, 03:26:18 pm »
Stile Alpino ~ lo zaino

Per questo viaggio ho scelto di seguire quello che in Alpinismo si chiama lo “stile alpino”; oltre il campo base nessun supporto, nessun campo intermedio e corde fisse preinstallate, la salita si fa in un unico tentativo, senza tornare al campo base e continuando a salire. Insomma, prendi uno zaino e ci metti tutto quello che ti serve per affrontare la via, parete, montagna.

Oggi con la fame d’inglese che c’è, questo stile di viaggio è definito backpacking e in bicicletta bikepacking.

In questi casi per preparare uno zaino che ti consentirà di affrontare l’ascensione/viaggio prescelto in sicurezza, velocità e armonia con te stesso e l’ambiente che ti circonda, bisogna comportarsi esattamente come nella vita: togliere il superfluo.

Sorprendentemente, quando tutto grava sulle tue spalle, sono molte le cose di cui puoi fare a meno.

Non potendo pedalare vestito da alpinista o scalare in quota abbigliato da ciclista, la falce dell’essenzialità si è abbattuta sul resto del bagaglio. Anche il cibo, non è scampato a questo “stile” e porterò con me solo barrette e fichi secchi per colazione, pranzo, spuntini e cena.

Stessa cosa per la machina fotografica, ho il cellulare che la potrà sostituire. Certo non fà foto eccezionali ma quando sopraggiunge la fatica, fermarsi per un buono scatto diventa un lusso e una vanità di cui potrò fare a meno. Inoltre sono sicuro che ogni momento di questo viaggio, rimarrà impresso nella mia mente molto più di quanto lo possa fare una foto non sgranata.

Una volta chiuso lo zaino volutamente non l’ho pesato.

Ho pensato: se non so’ quanto pesa, non potrò dire: troppo pesante non c’è la farò ;-)

Soltanto una volta tornato a casa dal viaggio, parlando con un amico incuriosito dal peso che mi sono trascinato dietro, ho pesato il tutto.

La bilancia segna 12, 5 kg di zaino, lo stesso peso per la Brompton… pensavo di più.
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Offline iBike

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #6 il: Agosto 04, 2014, 03:28:59 pm »
Diario di viaggio


Ogni viaggio inizia con un sogno, evolve in un percorso e non finisce mai, nemmeno quando si torna a casa.

Recentemente, programmi televisivi e riviste, mostrano incredibili avventure in bicicletta. Avventure che stupiscono e fanno sognare in cui talvolta, però, i protagonisti sembrano prendersi un po’ troppo sul serio, lasciando l'amaro in bocca.
Così ho pensato perché non realizzare qualcosa di inaspettato condito da un pizzico di ironia?
Vicino alla città in cui vivo (Genova) c'è una famosa statua di Cristo posata sul fondo della baia di San Fruttuoso di Camogli nel 1954 a protezione dei subacquei. Allo stesso modo, nelle Alpi, sulla vetta del Balmenhorn (nel massiccio del Monte Rosa a 4167 metri sul livello del mare) nel 1955 è stata posta una statua di Cristo a protezione degli alpinisti.
Le due statue distano circa 300 km ed è possibile far loro visita con un viaggio di un paio di giorni utilizzando auto, funivia, piedi e ... olio di gomito così, ho pensato perché non collegare questi due luoghi incredibilmente affascinanti utilizzando la mia bicicletta pieghevole? La mia Brompton!
In due giorni.
Giusto per rendere la sfida più interessante ;-).
Dopo accurati sopralluoghi virtuali, mi sono accorto che quest’avventura richiedeva un intenso allenamento. In sella alla mia Brompton ho iniziato così a macinare chilometri su un classico percorso del ciclismo Genovese (Genova, passo del Turchino, passo del Faiallo, Sassello, Albissola e Genova) percorrendolo più volte di seguito. L’ho fatto così tante volte che ormai né conosco ogni cm di asfalto, curva e habitué. Contemporaneamente, Brompton in spalla facevo escursioni sulle alture di Genova scoprendo, con non poca sorpresa, che la bicicletta, come zaino, nonostante il volume, riesce a trasportare ben poche cose ;-).
Verso la fine di Giugno, per testare la mia preparazione sulla lunga distanza, ho attraversato in giornata la Liguria da La Spezia a Ventimiglia. Una magica giornata con alcuni contrattempi.
In fine a luglio, per non lasciare nulla al caso, ho fatto alcune uscite in alta quota nel massiccio del Monte Rosa.
Ogni settimana tenevo d’occhio il meteo e appena ho visto una finestra di bel tempo sono partito.
Eccomi, sono a San Fruttuoso di Camogli, un ultimo sguardo alla baia e Brompton in spalla percorro il ripido sentiero che porta alla Ruta di Camogli. Le persone che incontro lungo questa salita rimangono sorprese nel vedere una bicicletta appesa ad uno zaino e quando gli dico la mia destinazione pensano ad uno scherzo…come dargli torto.
Inizio a pedalare, il percorso mi riporta sotto casa, dove sostituisco il comodo e vuoto zaino da escursionismo con quello più tecnico contenente tutto il materiale alpinistico e via, riparto verso il passo dei Giovi.  L’orologio gira molto più velocemente di quanto l’asfalto scorra sotto le mie piccole ruote. In breve è notte.
Pedalare nell’oscurità è emozionante, tutto si amplifica, anche i brividi che mi percorrono la schiena ogni volta che un’auto mi sfreccia accanto. Tutte le volte che pedalo di notte è sempre la stessa storia: mi prometto di non farlo mai più. La maggior parte degli automobilisti non è ancora pronta a condividere l’asfalto con gli utenti più deboli, i ciclisti, o più semplicemente io non sono abbastanza temerario.
Nelle lunghe e monotone ore di pedalate attraverso la pianura padana il ricordo di alpinisti come Herman Buhl e i fratelli Toni e Franz Schimt invade la mia mente. Uomini che si spostavano in bicicletta per poi affrontare salite vertiginose che ancora oggi destano ammirazione (rispettivamente nord del pizzo Badile in solitaria e nord del Cervino).
Spronato da questi grandi esempi, inizio a pensare quando arriverò a Staffal non sfrutterò la comodità della funivia, salirò con le mie forze seguendo il loro stile….mai pensiero più sbagliato poteva venirmi in mente.
A Pont Saint Martin la strada inizia a salire, rallento vistosamente tanto che mi sembra di trascinare un’ancora. Più volte controllo con lo sguardo la pressione delle gomme, ma ahimè non ho forato sono solo le gambe che iniziano a non rispondere a dovere.
Arrivo a Staffal e nonostante la stanchezza salgo a piedi. Quasi per pudore copro la mia Brompton con il copri zaino. Se tutto va bene tra un po’ sarò in quello che considero un tempio della natura. Mi sento schiacciare sotto il peso di questo inappropriato zaino. Più volte mi fermo per riprendere fiato. Inizio a pensare ai vantaggi delle biciclette pieghevoli: puoi appunto ripiegarle e utilizzare altri mezzi di trasporto per completare un viaggio e… del perché non ho preso la funivia.
Vedo un’altra alba e dopo la prima rampa del ghiacciaio del Lys ho un unico pensiero… gettare la Brompton in un crepaccio e tornarmene comodamente a valle. Sono esausto, ogni parte del mio corpo vuole fermarsi. Non so come Marco Olmo, Roberto Ghidoni, e Nico Valsesia, alfieri dell’endurance, riescano a contrastare quelli che per me ormai sono i dolci canti delle sirene che mi ripetono: rinuncia. Mi concentro su un passo alla volta e un metro dopo l’altro continuo a salire.
Finalmente intravedo il Balmenhorn, è eccitante, la fatica non passa ma almeno ora i pensieri sono più leggeri.
Vengo raggiunto e superato da molti alpinisti, ma nessuno mi chiede cosa trasporto di così ingombrante sotto il copri zaino. D’altra parte qui è un “must” avere uno zaino voluminoso.
Un ultimo sforzo e poggio le mani sulla statua, mi emoziono. Ho appena la lucidità di fotografare la Brompton ai suoi piedi, poi alzo lo sguardo e rimango affascinato dal panorama. Nonostante sia seduto da ore continuo a sentirmi svuotato di ogni forza. Il mio iniziale programma prevedeva, dopo la nottata ristoratrice al bivacco Giordano, di andare alla capanna Margherita, il più alto rifugio d’Europa, ma ora non ne ho né la forza, né l’intenzione. L’indomani nella nebbia scendo verso valle…si torna a casa.

Lionel Terray alpinista e scrittore definiva in un suo libro gli alpinisti come i conquistatori dell’inutile. Non mi reputo un’alpinista ma credo di comprendere le sue parole. Questo viaggio per molti è del tutto inutile, quasi una sciocchezza, ma per me è stato straordinario e fatto semplicemente per il puro piacere di farlo.

In questo lungo anzi lunghissimo viaggio la Brompton non mi ha dato nessun problema, anche nei tratti di percorso dove, per così dire, non doveva esserci. Certo l’avrei preferita un po’ più leggera, ma le biciclette sono fatte per starci sopra ed esserci trasportati e non vice versa.
« Ultima modifica: Agosto 07, 2014, 12:10:33 pm by iBike »
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Offline crazyhorse

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R: Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #7 il: Agosto 04, 2014, 05:49:21 pm »
Molto emozionante, complimenti per il viaggio, il coraggio ma soprattutto per come hai trasmesso certe emozioni solo descrivendole nero su bianco!

Offline iBike

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #8 il: Agosto 04, 2014, 06:58:15 pm »
Grazie a te. Mentre scrivevo il tutto avevo paura di cadere nella "retorica". E' stata un esperienza straordinaria di quelle che dici: mai più... Almeno fino alla prossima volta, quando ti maledici per non aver capito la lezione  ;D
« Ultima modifica: Agosto 05, 2014, 07:38:29 am by iBike »
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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #9 il: Agosto 05, 2014, 07:45:35 am »
alcune foto








Offline simon@

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #10 il: Agosto 10, 2014, 04:48:37 pm »
bellissimo...
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Offline mancio00

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #11 il: Settembre 19, 2014, 05:30:21 pm »
spettacolo ibike!!!!
MassimoBrompton S6E Orange Black

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #12 il: Dicembre 18, 2014, 11:57:12 am »
Non ricordo né l’ora né il giorno, ma ricordo l’emozione. L’emozione nell’apprendere che qualcuno si è interessato ai giri in giro che ho fatto con la mia Bronnie. Un veloce scambio di idee e parole ed il piacere di dire di si alla partecipazione della serata culturale organizzata da La stazione delle Biciclette.


Arrivato a Milano con una veloce telefonata contatto Mariella, l’energica signora che mi dovrà sopportare per gran parte del tempo. D’altra parte si è gentilmente offerta di ospitarmi per la notte.  Assieme a lei, sfruttando l’inter-modalità delle nostre Brompton (metrò e pedali), ci dirigiamo verso La Stazione delle Biciclette. Sono quasi le sette e mezza, e grazie a qualche informazione sbagliata non siamo ancora arrivati alla nostra meta. All’improvviso vedo un ciclista, mi fiondo su di lui per un informazione, lui con ironico sorriso ci dice: seguitemi…è Pigi della La Stazione delle Biciclette, due pedalate e siamo al negozio.

Finalmente do un volto alle molte persone che ho sentito via telefono e mail. A dire il vero sono anche tentato di chiedere a Ronald (distributore italiano della Brompton) di fare una foto con lui…ma trattengo il mio entusiasmo. Qualche istante e arriva anche il ragazzo di Soccorso Clown, si può partire.

Prima di questa serata avevo parlato dei miei giri in giro solo ai miei amici, e loro ogni volta mi guardano come si guarda una persona non tanto in bolla, qui invece sono semplicemente un appassionato di Bicicletta tra tanti appassionati, ed è una piacevole sensazione.

La serata scorre veloce, dopo di me parla il ragazzo di Soccorso Clown e viene presentata l’edizione 2015 del Brompton Climb Stelvio ed è bellissimo vedere la passione per la bici sfociare nel sociale. Poi è la volta di Gianni arzillo Bersagliere che mostra la sua bici del 1912, la madre di tutte le pieghevoli.

Terminate le presentazioni Pigi sbuca con una cuffa di troffie al pesto accompagnate da abbondante vinello, ognuno racconta le proprie esperienze di viaggio, la propria passione… non si poteva chiedere di meglio.

Le emozioni però non finiscono. Paola di Radio Popolare mi contatta per fare quattro chicchere sul viaggio da Cristo a Cristo e inserire il tutto nella puntata sul coraggio di Pungiball  trasmissione da lei condotta insieme a Giorgia. Paola è spumeggiante, travolgente, insomma come immagino che sia una conduttrice radiofonica. Durante il viaggio di ritorno a Genova ci rincorriamo per telefono e alla fine, nonostante le gallerie, riusciamo a concludere il tutto.

E’ proprio vero, ogni viaggio inizia con un sogno, evolve in un percorso e non finisce mai neanche quando torni a casa.

Offline occhio.nero

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Re:Brompton ~ Two Shotgun Days on a Funny Bike
« Risposta #13 il: Dicembre 19, 2014, 07:08:18 pm »
la tua prossima avventura? :)
Federico
Tikit; DahonMuP24; Nanoo; DashP18; BromptonS6L
pedaliamo, pieghiamo, moltiplichiamoci

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