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Autore Topic: Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014  (Letto 18455 volte)

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Offline Sbrindola

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Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« il: Settembre 02, 2014, 04:33:40 pm »
Finalmente è giunto il mio turno di raccontare un cicloviaggio!

Complici le ferie estive io e la mia sportivissima moglie abbiamo deciso di pedalare da Vienna a Budapest lungo quella che è una piccola tratta di EuroVelo 6. La scelta è ricaduta su questo percorso per diversi motivi: volevamo visitare le 2 città, è uno dei più adatti a principianti come noi ed è facilmente raggiungibile via treno.

Il dilemma era legato al modo migliore di affrontarlo: bagaglio al seguito e completa indipendenza oppure tappe prefissate che limitano la libertà di decidere come e quanto muoversi ogni giorno?
L’acquisto di un carrello per la Brompton si è rivelato decisamente oneroso, ho quindi deciso di rimandarlo a quando sarei stato certo di poterlo sfruttare a pieno con altri viaggi… idem per portapacchi e borse impermeabili per 2 bici.

Vista la mancanza di tempo per pianificarlo, di attrezzatura ed esperienza, nonchè il periodo potenzialmente affollato, ci siamo affidati a Due Ruote Nel Vento, un tour operator torinese, che offre il pacchetto dei pernottamenti + trasporto del bagaglio tra gli hotel ma anche un servizio di noleggio bici o prenotazioni di mezzi di trasporto vari.
Noi ci siamo occupati di prenotare i restanti pernottamenti e parte dei biglietti del treno.
Approfittando di alcune offerte FS abbiamo aggiunto anche Venezia alle città e composto il viaggio come segue:
TORINO ---treno---> VENEZIA (3 gg) ---cuccetta---> VIENNA (3 gg) --bici in 6 tappe-->BUDAPEST (3gg) ---treno—>TORINO.

In questo modo ce la siamo cavata con un solo zaino e le 2 borse per le bici: eccoci pronti a partire all’alba del 5 agosto dopo aver raggiunto la stazione in bici.



Arrivati a Venezia Mestre in tarda mattina spieghiamo le bici ed in una decina di minuti siamo al B&B a Marghera per posare il bagaglio.
La gentilissima proprietaria vedendoci così attrezzati suggerisce un itinerario al Lido di Venezia + Isola di Pellestrina che avevamo già intravisto in rete e partiamo subito senza indugio per quello che si rivela una piacevolissima pedalata lontano dall’affollamento dei turisti tipico di Venezia città.
L’uso delle borse per le bici ci permette di risparmiare il costo del biglietto extra sui vaporetti, tra gli scali Tronchetto-Lido S.M.E e Alberoni Rocchetta-Santa Maria del Mare (ammetto di avere anche spudoratamente negato alla domanda “avete delle bici?”)



Il percorso ci regala un paesaggio inaspettato con viste da cartolina, fatte di strade senza traffico, spiagge deserte dal lato del mare



tranquilli villaggi di pescatori di case colorate e piccoli porticcioli dal lato della laguna.







Percorriamo così la prima cinquantina di km tra andata e ritorno.

Dedichiamo il giorno successivo a visitare la città, obbligatoriamente a piedi visto che vige il divieto di circolare per le calli in bici (o pattini), come molti di voi sapranno.
Seguendo nuovamente le indicazioni della nostra host scopriamo una Venezia fatta di canali semi deserti pur essendo a poca distanza dai luoghi più affollati dalle comitive.

Ecco come si può presentare anche in pieno agosto questa magnifica città passando ad esempio per il ghetto ebraico





Ovviamente anche noi non ci facciamo mancare tutti i punti di interesse più famosi e frequentati che non sto qui ad elencare.

Una menzione va fatta però per l’allestimento che scorgo dal ponte Accademia nel giardino di Palazzo Franchetti e che riconosco al volo per averlo già visto in rete.
Si tratta dell’opera “Forever Bycicle” del cinese Ai Weiwei, che ci intrufoliamo prontamente a fotografare facendo gli occhi dolci visto che stanno per chiudere.





Concludiamo il tour a piedi all’imbrunire, con i piedi fumanti ma soddisfatti per essere riusciti a girare veramente tutta la città e vedere quanto ci interessava.

Il giorno successivo è l’ultimo a Venezia e decidiamo di dedicarlo ad una pedalata nell’entroterra in direzione Padova lungo l’ultimo tratto della ciclopista del Brenta.
Dopo qualche iniziale tratto in provinciale per uscire da Marghera pedaliamo per strade poco trafficate immerse nel verde che costeggiano il fiume Muson fino ad arrivare a Villa Pisani







Sulla via del ritorno improvvisiamo qualche deviazione tanto per variare un po’ il percorso e ci imbattiamo nell'ingresso di una casa che qualcuno si è sbizzarrito a decorare con cocci vari e molta fantasia.





Ci concediamo poi una sosta rilassante per riposare un po’ e godere della tranquillità del luogo



Rientrati a Marghera passiamo a prendere il bagaglio, facciamo un po’ di spesa per la cena e ci trasferiamo alla stazione ferroviaria di Venezia S.Lucia, nonostante il treno per Vienna fermi anche alla più vicina Mestre.  La scelta (suggerimento della moglie che ho fortunatamente seguito) si rivela fondamentale per riuscire a sistemare tutto il bagaglio all’interno della microscopica cuccetta: è stato infatti molto più semplice raggiungere la cuccetta senza gente e relativo bagaglio ad intralciare il corridoio ed abbiamo avuto più tempo per sistemarci.
Come potete vedere di spazio ne avanza poco ed abbiamo dovuto fare aprire subito i letti per riuscire a stare seduti un po’ più comodi. MENO MALE che la cuccetta non era da condividere con altre 2/4 persone o ci avrebbero linciati!

« Ultima modifica: Settembre 03, 2014, 09:41:38 am by Sbrindola »

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #1 il: Settembre 02, 2014, 04:34:16 pm »
Viaggiamo tutta la notte ed alle 10 del mattino siamo a Vienna dove ci rechiamo subito al mini alloggio che abbiamo prenotato con Airbnb.
Poco dopo siamo nuovamente in strada e pedaliamo alla scoperta della città, di cui ho già salvato sul navigatore del cell i punti più interessanti (per chi utilizza cellulari Nokia consiglio vivamente di sfruttare il portale here.com per creare delle raccolte di POI ).

Tralascio anche qui i luoghi classici e noti come l’Hofburg, per mostrarvi quello che per noi è stata la scoperta più interessante, ossia le opere di Hundertwasser che considero l’omologo austriaco di Gaudì.

La Hundertwasserhaus



e l'inceneritore di Spittelau, che raggiungiamo pedalando per la prima volta lungo il Danubio e le tante ciclabili che attraversano Vienna




(foto da web)

qui potete vedere come si presentava la stessa struttura prima del suo intervento



Il giorno successivo lasciamo le bici a casa e ci muoviamo a piedi e con gli efficientissimi mezzi pubblici per andare al castello di Shönbrunn e l’Albertina.
La sera ci rechiamo al famoso Prater e ceniamo in uno dei suoi bier garten (dove è d’obbligo fare molta attenzione ai resti quando pagate per non prendervi delle fregature….. nota dolente di Vienna insieme alla scarsa propensione a parlare inglese anche nelle strutture più turistiche).

L’ultimo giorno lo trascorriamo visitando il museo di Hundertwasser ed il Belvedere.
Prima però ci trasferiamo nel primo albergo incluso nel pacchetto, dove ci viene fornito il road book del percorso che seguiremo ed altro materiale informativo vario (depliants dei successivi alberghi, targhette per il bagaglio, mappa di Budapest..)
Torniamo nuovamente al Prater per cena dove riesco a trascinare una moglie combattuta tra vertigini e voglia di emozioni forti sulla Prater Turm, una sorta di enorme “calcinculo” che ti porta a girare alla rispettabile altezza di 97m da terra


(foto da web)


(foto da web: è vietato portare cell e macchine foto a quell'altezza per ovvi motivi)

Arriva così la mattina dell’11 agosto, giorno della partenza alla volta di Budapest. Come ripeteremo sistematicamente nei giorni successivi, dopo aver lasciato entro le 9.00 lo zaino alla reception per il trasporto, ci fiondiamo a fare un’abbondante colazione durante la quale prepariamo anche dei panini per il pranzo. Eccoci pronti per partire



L’albergo si trova già vicino al Danubio, quindi siamo subito sul percorso ciclabile che lo costeggia e che proseguirà per molti km su entrambe i lati ed anche sull’isola centrale che divide il corso del fiume in 2 per più di 20 km. Il canale di sinistra è interdetto alla navigazione ed è balneabile: ne approfittiamo infatti per un bagno rinfrescante durante l’ennesima giornata di sole che fortunatamente continua ad accompagnarci da inizio vacanza e ci obbliga ad usare creme per non restare scottati.





Ripartiamo con calma e ci ritroviamo in breve in quello che sarà il paesaggio che ci accompagnerà per una quarantina di km. La ciclabile è situata sull’argine secondario del Danubio ed attraversa campi o foresta nel più completo silenzio.
Abituati a pedalare tutto l’anno guardandoci le spalle dal traffico, siamo estaticamente accompagnati solo dal fruscio del vento e dal canto degli uccelli, incrociando saltuariamente altri cicloturisti.
A volte si passa vicino a paludi ricche di vita e vediamo molte gru e cicogne; ci sono poi tratti in cui la strada scompare all’orizzonte e siamo piacevolmente immersi nella più completa solitudine.





Seguendo le indicazioni della guida effettuiamo delle deviazioni dal tragitto principale che ci permettono di ammirare altri scorci del maestoso fiume che continua a scomparire e riapparire al nostro fianco.



Sotto un cielo che si riempie di nuvole ma ci grazia dalla pioggia raggiungiamo la fine della prima tappa a Petronell-Carnuntum, cittadina che sorge nei pressi di un’area occupata fin dai tempi dei romani da un accampamento da  cui prende il nome.
La mattina successiva, prima di riprendere il percorso indicato, curiosiamo un po’ tra i resti sparsi nei dintorni: niente di eclatante per noi italiani ma già che siamo qui…  ::)



Durante la giornata sarà un continuo mettere e togliere i ponchos per via della pioggerellina che va e viene ma che non ci impedisce di apprezzare il centro storico di Bratislava e salire fino al castello.





Rimontiamo in sella per raggiungere la meta della giornata dopo poco più di 80 km di cui l’ultima ventina su strade provinciale, l’impronunciabile Mosonmagyaròvàr.
Attraversando il centro del paese c’è la “carrambata”: incontro casualmente Fabio, bromptoniano milanese che non sapevo assolutamente fosse impegnato sullo stesso percorso con la compagna Lucia se pur con bici standard noleggiate. E’ lui a scattarci questa foto ma poi ci salutiamo frettolosamente perché non vediamo l’ora di fare una doccia e riposare un po’.



Il giorno dopo la tappa è più leggera, solo 47 km a ci porta a Gyor lasciandoci un po’ di tempo per visitarla con calma durante il pomeriggio e cenare insieme a Fabio e Lucia con cui avevamo preso accordi il giorno prima. Il centro storico è piacevole e curato, l’ideale per una piacevole passeggiata con i nostri amici.




(foto da web)

Durante la notte inizia a piovere e l’acqua ci accompagnerà per tutti i 60 km della quarta tappa fino a Tata. Dopo alcuni km su ciclabili ci ritroviamo su un tratto dapprima asfaltato ma conciato come un colabrodo, poi direttamente sterrato e soprattutto allagato. L'immagine che segue vale più di tante parole e non è stata nemmeno la parte peggiore… ma era un momento in cui pioveva poco e siamo riusciti a scattare una foto.



Alcuni dei guadi raggiungono quasi i mozzi della Brompton ma riusciamo sempre ad evitare di piantarci nel bel mezzo con i piedi a mollo, sotto gli occhi stupiti di cicloturisti su mezzi sicuramente più adatti dei nostri.

Le bici sono in condizioni pietose e con le trasmissioni che macinano sabbia; “fortunatamente” prendiamo ancora così tanta acqua nei restanti 40 km che vengono lavate a sufficienza da essere presentabili in hotel dopo una sommaria asciugatura.

Con nostro immenso piacere l’albergo che ci ospita si rivela il più stiloso di tutto il viaggio, nonché dotato di area benessere inclusa nel pernottamento.
Non ci facciamo pregare e ci fiondiamo subito in sauna a togliere umido e freddo dalle ossa, benedicendo il tour operator per la scelta.
Passo anche una mezz’ora a ripulire meglio le bici a colpi di salviette per le mani e poi lubrifico nuovamente le trasmissioni in modo che siano in condizioni meccaniche decenti per continuare il viaggio senza preoccupazioni.
« Ultima modifica: Settembre 03, 2014, 09:51:25 am by Sbrindola »

Offline Sbrindola

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #2 il: Settembre 02, 2014, 04:35:03 pm »
Il giorno successivo splende nuovamente il sole e ne approfittiamo per visitare Tata, che il pomeriggio precedente abbiamo attraversato a testa bassa.
Seguiamo fin dove si può la piacevole passeggiata del lungo lago attorno a cui si trovano i principali luoghi di interesse tra cui anche un castello ed alcuni mulini ad acqua.



Iniziamo poi a salire verso le colline che ci dividono dal Danubio: è l’unico tratto un po’ impegnativo di questo tour in termini di dislivello ma ci porta a godere di un bel panorama in mezzo ai vigneti di sauvignon e gewurztraminer e riempie di soddisfazione la mia mogliettina poco amante delle salite.



Ci buttiamo in discesa e dopo solo un paio di km siamo nuovamente a fianco del Danubio, purtroppo lungo una provinciale abbastanza trafficata anche da camion. Devo dire però che durante tutto il viaggio anche i camionisti sono sempre stati molto rispettosi, senza mai fare rasette pericolose e rallentando dietro a noi quando non era immediatamente possibile il sorpasso, atteggiamento alquanto raro dalle nostre parti.
Raggiungiamo così Esztergom dopo 55 km, nota per la sua imponente basilica visibile già prima di entrare in città e dalla quale si può godere del panorama circostante.


(foto da web)



Ultima tappa: in previsione del tratto più lungo di tutto il percorso alleggerisco le bici: le previsioni meteo sono ottime e lasciamo insieme al resto del bagaglio sia i ponchos che le sacche per le nascondere i bolidi….. proprio l’unico giorno in cui dobbiamo prendere dei traghetti per attraversare il Danubio.  ::)
Al primo attraversamento scopriamo però con piacere che il solo fatto di piegarle è sufficiente ad evitarci il sovraprezzo… per carità, roba di pochi spicci, ma sono comunque soddisfazioni!





Spinti dall’entusiasmo per la meta sempre più vicina teniamo una media più alta del solito ed i km scorrono rapidi, così per pranzo ne approfittiamo per riposare un po’ le chiappe e convertire in birra i soldi risparmiati grazie alle pieghevoli (in Ungheria può bastare meno di 1,5€ per una media da 0,5l!).
Riprendiamo a pedalare e dopo un paio d’ore siamo alle porte di Budapest, costeggiando fiume sul lato destro. Incrociamo poi un altro fiume, quello della gente che si sta dirigendo all’ultima serata dello Sziget festival ma purtroppo arriviamo tardi per poter assistere a qualcuno dei tanti concerti interessanti che ha proposto.

Giunti all’altezza dell’isola Margherita sfruttiamo gli ultimi chilometri che ci separano dall’albergo per iniziare a fare i turisti e celebriamo in questo grande parco in mezzo al fiume i 500km da inizio viaggio (ne faremo 637 in tutto).



Arrivati in albergo la conta dei km giornalieri segna 85 ed il fondoschiena ce lo ricorda ormai costantemente, quindi dopo una doccia lasciamo le bici in camera ed andiamo in esplorazione a piedi in piazza degli Eroi e lungo Andrassy Ut, gli “Champs-Élysées” di Budapest, che non a torto è definita da molti la Parigi dell’Est.

Il giorno successivo ci trasferiamo nell’alloggio centralissimo che abbiamo prenotato (sempre con airbnb) per le successive 2 notti: è arredato in modo molto particolare e trattandosi di un ex negozio rende molto comodo entrare ed uscire con le bici senza neanche il bisogno di piegarle.





Ha tutti i confort del caso, tra cui una moka di cui ho subito approfittato per fare un caffè come si deve, dopo giorni di brodaglia



Siamo a due passi dalle principali mete e visitiamo a piedi la Cittadella, il Castello di Buda ed il Bastione dei Pescatori che ci ricorda nuovamente la capitale francese.
Attraversiamo più volte i famosi ponti delle Catene e della Libertà sia a piedi che in bici (sull’ultimo ci fermiamo anche per un pranzo take away) e sfruttiamo le 2 ruote per girare in lungo ed in largo tutti i punti di interesse che ci siamo salvati… in pratica non abbiamo utilizzato un solo mezzo pubblico.
Il meteo continua ad essere clemente regalandoci giornate con un cielo in stile “The Simpson” che pare quasi finto







e splendidi tramonti che sfruttiamo per giocare con la luce dorata



Anche senza luce però non ci fermiamo e ci arrampichiamo nuovamente fino alla Cittadella per godere di una vista notturna di questa splendida città.



Purtroppo la vacanza è giunta al termine: il 20 agosto ripartiamo al mattino presto per rientrare con 3 diversi treni (Budapes-Innsbruck, Innsbruck-Verona e Verona-Torino), i primi due gestiti da OBB (le ferrovie austriache), l’ultimo da FS. Indovinello: quale dei tre è giunto a destinazione con un’ora di ritardo per un guasto lungo la linea??
Esatto, si tratta di FS! Come avete fatto ad indovinare?!

Ad Innsbruck approfittiamo di un’ora di tempo per la coincidenza per fare un giretto nel centro affollatissimo di italiani e fare un po’ di spesa per il viaggio.
Il treno successivo si rivela pieno zeppo, al punto da non sapere dove infilare le bici a causa della quantità di trolley delle più svariate dimensioni che riempiono ogni pertugio. La Brompton trova posto sulla cappelliera, a cui viene legata stabilmente con una cinghia per evitare incidenti, mentre la Mu P8 verrà sorvegliata a vista dal sottoscritto nel passaggio tra gli scompartimenti viste le frequenti fermate e perché non c’è modo di assicurarsi che non cada per via degli scossoni.
Prima del confine riusciamo però a sistemare anche questa ed posso finalmente sedermi, in tempo per ammirare l’Orient-Express alla stazione del Brennero.



Arrivati a Verona saliamo sull’ultimo treno mesti e consapevoli che è proprio finita



ma brindiamo alla riuscita di questa splendida vacanza augurandoci che sia la prima di una lunga serie



...... ed auguriamo a tutti di poter vivere questa fantastica esperienza!!
« Ultima modifica: Settembre 03, 2014, 04:28:14 pm by Sbrindola »

Offline MariaAdriana

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #3 il: Settembre 02, 2014, 04:59:02 pm »
Un sogno! Prenderò spunto da questo cicloviaggio per il mio regalo di laurea  :P
Alessandra
Nanoo FB bianca

Offline mancio00

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #4 il: Settembre 02, 2014, 04:59:48 pm »
che figata, ma che figata di viaggio, complimenti soprattutto a pamela però, la tappa da 80 km non so se l'avrei retta nemmeno io O______O
bellissime foto e resoconto, mi è piaciuto soprattutto l'alloggio/negozio di budapest, davvero particolare… per non parlare del tratto fangosissimo!!!
MassimoBrompton S6E Orange Black

Offline Matt-o

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #5 il: Settembre 02, 2014, 05:36:43 pm »
S-P-E-T-T-A-C-O-L-O-!
Complimenti a te ed alla tua consorte. E grazie del dettagliatissimo resoconto che ci ha fato immaginare almeno per un momento di accompagnarvi su due ruote.
Brompton M6L nera - CO2 NON emessa a settimana: 9.3 kg

Offline Alexxo

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #6 il: Settembre 02, 2014, 07:23:23 pm »
Che spettacolo di viaggio intermodale! :-)
Brompton M6L Desert Sand / Tern Eclipse P9 White / Montague Swissbike X70 Black-Red

Offline boccia

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R: Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #7 il: Settembre 02, 2014, 08:21:52 pm »
Che bello, grazie a voi ho vissuto alcune emozioni del vostro bel viaggio! :D

Splendide foto. ;)

Offline Sbrindola

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #8 il: Settembre 02, 2014, 09:13:31 pm »
Ah, le foto sono tutto merito della moglie.... nonostante la macchina fotografica buona sia rimasta sul tavolo di casa con un bel paio di batterie appena ricaricate!
Si è dovuta quindi accontentare del cellulare che comunque sa usare meglio di me.

Grazie a tutti per i complimenti ma spero che il contributo maggiore che daremo sarà quello di convincere più gente possibile che.....

https://www.youtube.com/watch?v=rdkecMOT1ko

 ;D ;D
« Ultima modifica: Settembre 02, 2014, 10:32:50 pm by Sbrindola »

Offline giorgio

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #9 il: Settembre 03, 2014, 08:47:44 am »
grazie Sbrindola,
 ciclo-viaggio stupendo .....  se sentite di me a "chi l'ha visto?" cercatemi lungo questo percorso  ;D ;D ;D
Brompton H3L Racing Green - B17 special - plump leather grips - bikefun chain tensioner - 35° BIC 2013 - 69° BIC 2014

Offline Luca

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #10 il: Settembre 03, 2014, 10:17:37 am »
 Bellissimo post! :) :)
Complimenti per il viaggio, il resoconto, le foto e la resistenza fisica ;)

Offline j.am

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #11 il: Settembre 03, 2014, 01:29:29 pm »
...spero che il contributo maggiore che daremo sarà quello di convincere più gente possibile che.....
https://www.youtube.com/watch?v=rdkecMOT1ko

 ;D ;D
leggendo i racconti in questa sezione mi state facendo venire una dannata voglia..... 8) ;D

molto interessante è stato il vs utilizzo del bici-tour operator per evitare l'effetto Furio, mal visto da molti (non da me, essendo ingegnere...)
Atala Tender 20" (prima Lombardo Capri 015 20")

Offline Sbrindola

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #12 il: Settembre 03, 2014, 03:59:43 pm »
tra le considerazioni sparse che stavo preparando sul viaggio c'è anche qualcosa in riferimento a questo argomento: già che ci siamo comincio proprio da qui.

Con il senno di poi abbiamo capito che le prenotazioni degli alberghi potevano essere superflue, dal momento che abbiamo avuto l'impressione che l'offerta fosse maggiore della domanda, specie nelle piccole cittadine lungo il tragitto. Spesso abbiamo visto i cartelli di disponibilità di camere in alberghi, ostelli o anche case private.
Certo è che dopo una giornata di pioggia poter puntare dritto ad un albergo senza doverlo scegliere e/o dover fare confronti di prezzi è una gran bella comodità.
Lo stesso si dica del trasporto del bagaglio: scegliere di fermarsi in un luogo qualunque perché colpiti dalla sua bellezza è piacevole ma avere la bici leggera durante il giorno ha il suo fascino.
I puristi diranno che il nostro non è stato vero e proprio cicloturismo e ne siamo consapevoli: come prima esperienza organizzata in fretta e furia però è andata benissimo così.
Adesso abbiamo le idee più chiare e non escludo che per il futuro ci organizzeremo diversamente con carrello o borse.... ma neanche escludo di ripeterlo con le stesse modalità. Si trattava pur sempre delle vacanze estive, agognate per un anno intero ed affrontate con la speranza di rilassarsi e liberarsi dallo stress accumulato. Non per tutti devono diventare una vera e propria avventura.
Credo che il giusto compromesso tra confort ed avventura sia una scelta molto soggettiva e sulla quale ognuno deve ponderare in base alle proprie esigenze e possibilità.

Altre considerazioni, tra cui sicuramente c'è qualche ovvietà specie per chi è già avvezzo al cicloturismo, sono le seguenti:

- usate borse e sacchetti per dividere l'abbigliamento per tipologie (intimo, magliette, pantaloni...lui/lei) Svuotare e riempire uno zaino diventa un'operazione decisamente più rapida, specie quando va ripetuta quotidianamente. C'è poco da fare le donne su queste cose ci battono a mani basse.... o almeno è quello che succede tra mia moglie ed il sottoscritto,

- un sandalo tecnico in questo periodo è sufficiente come unica calzatura, abbinandolo a calze (esatto, proprio in stile crucco) oppure a piede nudo a seconda delle condizioni

- magliette tecniche per bici/corsa: oltre ai pregi legati alle performance rispetto ai tessuti naturali, basta lavarle appena si arriva a destinazione ed al mattino le ritrovate asciutte, quindi.....

- ...portatevi un pochino di detersivo e corda per stendere,

-  investite almeno in un OTTIMO paio di pantaloncini da ciclismo, con un fondello specifico per passare tante ore in sella. Nonostante i miei 20 km giornalieri ho patito anche io l’indolenzimento al fondoschiena, figuriamoci mia moglie. Sellino e pantaloncini sono fondamentali per non trasformare in sofferenza qualunque tratto superiore ai 40 km quando si pedala per giorni di fila (noi abbiamo percorso in tutto 637 km).

Al momento non mi viene in mente altro ma se avete domande chiedete pure.
« Ultima modifica: Settembre 23, 2017, 10:48:52 pm by Sbrindola »

Offline mancio00

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #13 il: Settembre 03, 2014, 06:19:47 pm »
quindi non ho capito, avevate pantaloni specifici da bici oppure li avevate lasciati con la macchina fotografica :D
MassimoBrompton S6E Orange Black

Offline Sbrindola

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Re:Venezia-Vienna-Budapest - 5>20 agosto 2014
« Risposta #14 il: Settembre 03, 2014, 09:49:08 pm »
li avevamo  ;D ma di qualità bassina e non erano all'altezza della situazione
Se il fondello è troppo soffice dopo poco si comprime completamente ed è come se non ci fosse: quelli buoni invece garantiscono un buon sostegno anche dopo alcune ore.
Ci siamo ripromessi che sellini e pantaloncini saranno la prima spesa da affrontare prima di lanciarsi in un nuovo tour.

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