Rispolvero questo topic per raccontarvi la mia esperienza.
Uso il Buff, quello originale, praticamente da quando è stato commercializzato in Italia (ricordo che lo comprai direttamente all'Eicma). Da buon motociclista, l'ho sempre usato come sciarpa (anche con altra bandana) o sottocasco. In particolare, conosco almeno una decina di modi diversi per indossarlo e ognuno, chissà il perchè, ha la sua ragion d'essere. Ve ne illustro qualcuno.
1) avvolto in più giri intorno al polso: per me è la situazione di riposo, un modo per averlo a portata di mano senza che intralci. Usato così funziona bene anche come "asciugamano" per la fronte: un po' come fanno i tennisti coi polsini di spugna;
2) fascia "alla rambo": per trattenere il sudore;
3) al collo, morbido: protegge dai colpi d'aria;
4) al collo, tirato su a coprire la bocca: come il precedente, ma per quando si usa il casco jet o per evitare di respirare polvere. Possibile farlo su doppio;
5) sottocasco "integrale": si mette al collo, lo si solleva sul naso e, afferrando il bordo posteriore, lo si cala fin sulla fronte (è abbastanza lungo), fatto ciò si lascerà andare un pochino sul davanti: basta infilare l'eccesso dentro al bordo che sale dalle orecchie e abbiamo un sottoscasco integrale. Utile per quando fa freddo o... particolarmente caldo! Infatti, aggiungendo uno strato in più si evita di sporcare col sudore (particolarmente acido) gli interni del casco, il quale, se ben ventilato, aiuta a mantenere il tessuto asciutto;
6) cuffia: come il sottocasco integrale, ma lasciando scoperta tutta la faccia;
7) monaca di monza: a mo' di velo da suora, serve a coprire il capo dal sole, lasciando uno sfogo. Si suda meno che in modalità...
...pirata: si prende il tubolare, si passano entrambe le braccia all'interno (a mo' di manicotto) e si tirano verso l'interno gli opposti lembi. Il risultato è una specie di calotta, con un nodo all'estremità. Si calza in testa e si tira il nodo per stringere. Serve a coprire il capo dal sole, ma fa sudare di più che col sistema "a monaca";
9) berretto invernale: si gira sottosopra il tessuto (è stampato solo da un lato, la stampa va all'interno), tenendo gli opposti lembi larghi, si avvitano uno in senso opposto all'altro in modo da formare una "treccia" proprio a metà della lunghezza del tubolare. Si ripiega un'estremità sull'altra e si ottiene un berretto. Stavolta tiene caldo, molto caldo in rapporto alla tipologia di tessuto;
10) elastico per i capelli/elastico per chiudere sacchetti: direi che non c'è bisogno di spiegazioni...
Nell'uso quotidiano, devo ammettere, mostra un po' la corda il tipo di tessuto: dopo qualche tempo comincia a formare pallini e a perdere un po' di elasticità anche se è un validissimo prodotto.
Alla prossima!!!
Jeeg