La settimana scorsa mi sono fatto un piccolo regalo, a me e alla bici sportiva da 28” che tengo a casa, che da parecchi anni era equipaggiata di un vecchio fanale posteriore a LED alimentato con due pile stilo, che però aveva la sgradevole abitudine di sganciarsi dalla sua staffa a ogni sobbalzo un po’ forte. Dopo averlo raccattato, rimontato e incollato più volte, mi è capitato sott’occhio il Sigma Blaze con carica USB e funzione di stop. Attirato da un invitante prezzo di 14,95€ (sconto 40%), l’ho ordinato su Deporvillage, pagandolo poi alla fine 23,94€ con le spese di spedizione, cioè più o meno a prezzo pieno.
Nelle prime foto la confezione, di cartone leggero interamente riciclabile, e il contenuto: fanale, foglio di istruzioni in sei lingue (fra cui l’italiano), cavetto USB per la ricarica e laccio di gomma per il fissaggio al tubo reggisella, con diametri da 25 a 32 mm.

Per diametri maggiori occorre procurarsi un laccio di misura opportuna, per esempio un O-Ring o un elastico robusto, da agganciare alle alette laterali della basetta, fornita di un sottile strato di gomma che migliora l’aderenza al tubo reggisella. In caso di rottura, il laccio è dichiarato disponibile come ricambio.
Nelle istruzioni si suggerisce, dopo aver montato il fanale la prima volta, di tagliare l’eccedenza per non schermare la luce lateralmente (la visibilità è buona su un arco di 150-180°).

Credo che sia consigliabile tagliare dalla parte opposta alla linguetta di presa, in modo da facilitare i periodici smontaggi e rimontaggi per la ricarica. Questa dura circa 3 ore e avviene tramite la presa mini-USB chiusa da un coperchietto di gomma nella parte inferiore.

Il fanale è dotato di cinque LED complessivamente: uno più in alto come luce di posizione, due come luce di stop e uno ciascuno come indicatore di carica bassa (blu), nella posizione indicata dal simbolo della batteria,

che si accende quando la capacità della batteria scende sotto il 30%, e uno arancio per la calibrazione.

Il pulsante di accensione è nella parte superiore, abbastanza comodo da raggiungere anche stando in sella.

Il funzionamento è piuttosto semplice: prima di partire, tenendo la bici verticale, si preme il pulsante di accensione che avvia la calibrazione, indicata dal lampeggio per alcuni secondi del piccolo LED arancio. Quando la calibrazione è terminata il LED passa a luce fissa, indicando che il fanale è attivato in modalità diurna.
La prima pressione sul tasto di accensione imposta la funzione diurna, in cui il LED della luce di posizione è spento ma si accende automaticamente in caso di abbassamento della luminosità ambiente (per esempio un sottopassaggio); per prevenire il rischio di dimenticarlo acceso, in assenza di movimento della bici il fanale si disattiva dopo circa 9 minuti,
Una nuova pressione attiva la modalità notturna, con il LED di posizione sempre acceso a luce fissa (non è previsto il lampeggio) e una terza spegne il fanale. In modalità notturna il piccolo LED spia arancio rimane spento e non è presente lo spegnimento automatico.

In entrambi i casi, quando viene rilevata una decelerazione o una forte inclinazione laterale, gli altri due LED, di intensità e dimensioni maggiori, si accendono per circa 3 secondi, anch’essi a luce fissa.

In base alle informazioni fornite dal produttore, la durata a piena carica è di circa 7 ore (ma non si specifica se in regime “giorno” o “notte”...), la visibilità è di 500 m (ma non si specifica se della luce di posizione o dello stop) e il tempo di ricarica di circa 3 ore.
Fin qui la teoria, desunta dalle istruzioni e dalle prove che si possono fare a casa; appena possibile qualche ritorno d’esperienza dopo i primi giri.
Vittorio