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Autore Topic: bicimania amore passione tendenze culto moda lusso  (Letto 23772 volte)

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Offline Lunadix

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bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« il: Ottobre 26, 2011, 08:47:01 am »
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segnalo:

bici e rivoluzione culturale (riflessioni, campagne, segnaletica, ....)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1695

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piu se ne parla meglio è


http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2011/10/25/esplode-la-bici-mania-l-riscopre-le-due-ruote/?ref=HRSN-1

Esplode la bici-mania, l?Italia riscopre le due ruote
di Erika Tomasicchio

Nell?ultimo decennio l?uso della bicicletta nella penisola è triplicato. Si pedala anche 3-4 volte la settimana, per fare un po? di moto e battere il caro-benzina. Nelle città decolla il bike sharing e crescono le iniziative per i ciclisti
Tutti pazzi per la bici. Leggera, dinamica e poco ingombrante, la bicicletta è l?alleata ideale per sconfiggere il traffico cittadino. Gli italiani dimostrano di apprezzarla sempre di più: negli ultimi dieci anni il suo utilizzo nei giorni feriali è più che triplicato. Se nel 2001 il club degli amanti delle due ruote contava il 2,9% della popolazione, in base alle stime Istat, oggi circa il 9% di chi si sposta per le vie della città lo fa pedalando, in barba alle lunghe code d?auto e allo stress da parcheggio. A rivelarlo è un sondaggio svolto da IRP Marketing per Legambiente, su un campione di circa mille persone.


Come i cinesi. Gli appassionati della bici si dividono in due categorie. C?è chi la usa abitualmente come mezzo di trasporto, muovendosi in sella almeno 3 o 4 volte la settimana: i cosiddetti ?frequent biker? che costituiscono il 9% della popolazione, pari a 5 milioni di italiani. Accanto a loro troviamo i ciclisti saltuari. Forse più pigri. Di certo più restii a rinunciare all?auto, o alla comodità di salire su un mezzo pubblico, come bus e metro, e giungere senza sforzo a destinazione. Usano la bici non più di una o due volte ogni sette giorni, magari per fare la spesa o andare a prendere i bimbi a scuola. Si tratta del 14% degli intervistati, che insieme ai ?frequent biker? raggiungono circa un quarto degli abitanti del Belpaese.  Un esercito silenzioso, composto soprattutto di uomini, di tutte le età. Quasi tutti settentrionali che vivono in comuni di media grandezza, lontani dal caos delle metropoli. Solo l?1% dei ?pedalatori abituali?, infatti, risiede al Sud e nelle isole. Diversa la situazione al Centro: qui, se da un lato è quasi impossibile usare spesso la bici nei giorni feriali (il sondaggio riporta lo 0% di ?frequent biker?), dall?altro comunque non si rinuncia a montare in sella, quando se ne ha la possibilità: i ciclisti occasionali si attestano al 23%, molto più del resto d?Italia.

Una sana abitudine. Ma per quale motivo si sceglie di muoversi in bici? La ragione principale è «perché fa bene alla salute» (secondo il 35% di chi ha risposto alle domande).


Se è vero che un giro in sella tiene alla larga dagli acciacchi e riattiva il metabolismo, in alcuni casi però, la necessità si fa virtù, e pedalare in giro per la città si riscopre «il miglior mezzo per trascorrere il tempo libero» (25%). Al successo delle due ruote, tuttavia, contribuisce anche la crisi. Un giro in mountain bike costa molto meno di un tratto percorso in auto, e aiuta a sconfiggere il caro-benzina (17%). Non ultimo, tra gli stimoli a tornare a pedalare, c?è il rispetto per l?ambiente. La bici è il mezzo eco-friendly per antonomasia, privo di emissioni e a impatto zero. Senza considerare poi, che è perfetto per dribblare il traffico, più agile rispetto agli scooter. Anche se in realtà, proprio nei grandi centri dove ce ne sarebbe più bisogno, sono in pochi a crederci, con l?86% degli intervistati che sottolinea di utilizzare la bici solo in rare occasioni, o di non usarla affatto.

A scoraggiare è soprattutto la mancanza di sicurezza: la stragrande maggioranza del campione sostiene che si muoverebbe in bicicletta se ci fosse una rete di itinerari protetti nella propria città (43%). In molti (42%) si sentirebbero più invogliati se ci fosse meno traffico per le strade, e tratti più brevi da percorrere. Ma c?è anche chi lamenta la mancanza di strutture dedicate in cui depositare la bici (19%); chi vorrebbe portarla con sé sul treno o sul bus (13%); e infine chi lascia perdere per evitare di respirare smog e polveri sottili lungo il tragitto (11%).

Città a misura di bici. Nonostante ci sia ancora molta strada da fare, le città si stanno attrezzando già da alcuni anni per far fronte alla nuova tendenza. Secondo ?Good Bikes?, un?altra inchiesta di Legambiente, in un centinaio di comuni della penisola è attivo un servizio di bike sharing (noleggio di bici pubbliche), con circa 4mila biciclette a disposizione e 40mila utenti abituali. Si moltiplicano inoltre in tutta Italia, le misure a favore della mobilità ecologica. A Ferrara è stata introdotta la ?Carta ciclabile?, uno stradario delle piste ciclabili presenti sul territorio. A Torino e Reggio Emilia c?è 'Zona 30': una serie di aree con un limite di velocità ridotto, per consentire alle biciclette di circolare più facilmente. A Modena si possono trovare diversi depositi protetti gratuiti. Cresce inoltre il fenomeno del cicloturismo. Sul sito della Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, sono consultabili i percorsi delle grandi reti cicloturistiche europee, nazionali e regionali, oltre ad alcuni consigli pratici per chi abbia voglia di girare il mondo in sella alle due ruote.
« Ultima modifica: Febbraio 11, 2017, 03:08:48 pm by occhio.nero »
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Offline Gianni65

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #1 il: Ottobre 26, 2011, 02:01:55 pm »
Articolo molto interessante e incoraggiante,
Le percentuali  però mi sembrano un po' ottimistiche rispetto alla realtà che incontro ogni mattina.  Forse è l'effetto della media del pollo: città come Ferrara alzano sicuramente la media nazionale.
Grazie per la segnalazione.

Offline occhio.nero

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #2 il: Ottobre 26, 2011, 07:14:13 pm »
Forse è l'effetto della media del pollo

La Statistica

Sai ched?è la statistica? È ?na cosa
che serve pe? fa? un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che sposa.
Ma pe? me la statistica curiosa
è dove c?entra la percentuale,
pe? via che, lì, la media è sempre eguale
puro co? la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
secondo le statistiche d?adesso
risurta che te tocca un pollo all?anno:
e, se nun entra ne le spese tue,
t?entra ne la statistica lo stesso
perché c?è un antro che ne magna due.
(Trilussa)
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Offline marcododo

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #3 il: Ottobre 28, 2011, 10:18:31 am »
A Torino c'è una zona 30...ma quanto è grossa Torino? Che cosa ce ne facciamo di una sola zona 30, per di più in una zona residenziale molto ricca?
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Offline beaturbano

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #4 il: Ottobre 28, 2011, 11:22:52 am »
il progetto è di unire il politecnico con palazzo nuovo, quindi si allargherà... forse.
per fortuna l'assessore al bilancio è un noto ciclista e sostenitore delle zone 30
citizen cyclist [utente leggero della strada]
non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline sim1

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #5 il: Aprile 16, 2012, 09:58:30 pm »
http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_16/bicicletta-londra-marchetti_7649ed3a-87c1-11e1-99d7-92f741eee01c.shtml

d'accordo, però la bici della mclaren da 12 mila euro la vedo un pò eccessiva  ;D
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Offline occhio.nero

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #6 il: Aprile 17, 2012, 12:14:32 pm »
i contributi sulle bici elettriche sono stati spostati nella nuova discussione:
"bici elettriche (varie)"
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1273.0

dove rigiro tutti coloro che fossero interessati  ;)
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Offline 16fra

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #7 il: Aprile 17, 2012, 12:15:48 pm »
molto bella,

i cinesini producon un telaio identico ad un prezzo stracciato...

mio cugino la ha già ordinato... nonostante abbia tentato invano di dissuaderlo... per i rischi che questi telai comunque comportano


diciamo che con 1500eur dovrebbe starci dentro (completa marciante insomma)...


Offline alek78

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #8 il: Luglio 28, 2012, 09:08:25 am »
E' uscito l'ultimo numero del mensile di Emergency, "E - Il Mensile", pubblicazione mooolto bella e intelligente che in Italia ha avuto vita breve, complice la crisi economica.

Il numero di agosto è quasi interamente dedicato alla bicicletta 8) !

La seconda notizia è che ci congediamo dalle nostre lettrici e dai nostri lettori con un numero quasi interamente dedicato alla bicicletta. Perché è estate e c?è voglia di andare. Perché non inquina e le nostre città hanno un gran bisogno di respirare. Perché nell?immaginario di ciascuno la bicicletta fa rima con libertà. Ne scrivono, in 48 pagine corredate da un portfolio ?diffuso? di immagini di grandi fotografi da Cartier-Bresson a Robert Capa, Gianni Mura, Alessio Lega, Fabio Fimiani, Antonio Marafioti, Gabriele Battaglia, Stella Spinelli, Natascia Ronchetti e Giulia Bondi. Segue un racconto ?a pedali?, autore Francesco Ricci illustrato da Anna Godeassi che firma anche la nostra ultima copertina.

http://www.eilmensile.it/2012/07/23/e-il-mensile-agosto/



Se dopo averlo letto vi viene voglia di comprare tutti gli arretrati sappiate è successo anche a me :)
Parcheggium trovatus ! Dahon Classic I and others
e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

Offline occhio.nero

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #9 il: Luglio 28, 2012, 03:08:05 pm »
grazie della segnalazione!
dove si compra? in edicola?
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Offline Hopton

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #10 il: Luglio 28, 2012, 05:07:58 pm »
grazie della segnalazione!
dove si compra? in edicola?
In edicola, appena presa. :) (? 4)
Mario
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline Jimmy

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #11 il: Luglio 29, 2012, 08:11:44 pm »
bella...bella...c'è anche una mia piccola intervista nella sezione dedicata alle ciclofficine...sò famoso quindi mettetevi in fila x gli autografi thanks ::)
Dahon Vitesse D7 HG....Full HG!!B-)

Offline NessunConfine

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #12 il: Luglio 30, 2012, 03:48:00 pm »
Citazione
Da vent?anni la mia giornata comincia su due ruote, la posizione migliore per apprezzare il cambiamento graduale delle stagioni, il profumo della natura, il verde, il giallo e il rosso delle foglie, le tinte assortite di anitre, cigni, oche canadesi, cormorani, volpi, scoiattoli e porcospini - insomma, tutto quello che fa parte della flora e della fauna locale. Ma non solo la natura: andando a lavorare (o a passeggio) in bicicletta, ho anche modo di ammirare la splendida architettura urbana e inalare storia millenaria. Sono fortunato, devo dire, soprattutto se penso ai milioni di persone che, mentre io pedalo tranquillamente (addirittura fischiettando, se c?è il sole), si stressano su autobus e metropolitane strapiene - perché questo offre Londra, la scelta di un abbonamento perpetuo a dieci viaggi settimanali stretti come sardine al prezzo di un mini-mutuo su trasporti pubblici per niente eccezionali, o il vivere a un ritmo più umano, a misura di ruota.

Anche se negli ultimi anni si sono affermati ciclisti come Mark Cavendish e Bradley Wiggins e molta gente fa ciclismo agonistico, in Gran Bretagna la bicicletta viene ancora vista innanzitutto come un mezzo di trasporto. Spostarsi in bicicletta a Londra è ormai la scelta quotidiana per molti - non siamo ai livelli olandesi, dove il 27% degli spostamenti avviene in bici (contro il 2%), ma è un gran balzo in avanti rispetto a soli dieci anni fa, quando in bici ci andava meno della metà della gente. La gente ha capito che non esiste mezzo più veloce, economico, sicuro e divertente.

Recentemente la London Cycling Campaign (Lcc) ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione all?uso della bicicletta, chiamata giustamente «Love London, Go Dutch» (Ama Londra, fai all?olandese), con l?adesione dei cinque candidati sindaco, che non potevano rischiare di non allinearsi. La campagna ha raccolto una petizione di 40.000 firme, ha organizzato The Big Ride, una pedalata che ha visto 10.000 persone sfilare sotto una pioggia battente, rivendicando i diritti dei ciclisti. Un mese dopo, il neo-rieletto sindaco Boris Johnson ha promesso stanziamenti di 170 milioni di euro nei prossimi due anni, da aggiungersi ai fondi già investiti (grazie anche al privato) per creare 12 piste ciclabili nella capitale.

Tutte queste conquiste sono il culmine di un movimento di sensibilizzazione che da anni organizza, tra le altre cose, le pedalate del «critical mass», evento che l?ultimo venerdì del mese attira migliaia di ciclisti di tutte le abilità a Waterloo, per pedalare poi (in gruppo, legalmente ma senza itinerario), per le vie del centro, a dispetto di automobilisti ormai vicini al collasso, visti i prezzi della benzina, il costo del transito automobilistico urbano di 12 euro al giorno, e spostamenti nella capitale che raggiungono una velocità media di 10 miglia all?ora (esattamente come 100 anni fa, al tempo delle carrozze a cavallo). Il bello della bicicletta è anche far parte di questo.

Nel corso degli anni io ho messo a frutto il grande senso pratico anglosassone, e mi sono equipaggiato per poter arrivare al lavoro - vento, pioggia o sole che sia - in buone condizioni, con giacca e cravatta senza una piega. Come mezzi alterno un?efficacissima Marin californiana con la Brompton, una meraviglia di ingegneria britannica che si piega in 20 secondi netti, così piccola da poterla parcheggiare sotto la scrivania. Ma visto che siamo in Inghilterra, la pragmaticità va sempre a braccetto con l?eccentricità: ecco allora strade popolate da bici di qualsiasi forma e misura, pieghevoli, da corsa, mountain bike, tricicli, con carretto, bohémienne, a ruota fissa (con, ma preferibilmente senza freni) e poi le curiose ma comodissime recumbents , per non dimenticare poi le pedalate naturiste in centro. Molto di moda ultimamente anche le bici-caffetterie, locali di tendenza dove ci si trova per riparare da sé (o farsi riparare) la bici, ma anche per godersi brioche e cappuccino con amici (ciclisti e non).

Le biciclette sono diventate anche un?ispirazione nella fotografia, al cinema o a teatro - penso allo spettacolo che ho visto con mio figlio Rocco (10 anni, ciclista giornaliero come me): Ladri di biciclette , in versione teatro acrobatico di strada, aggiornata, con colonna sonora hip-pop, danza e bici bmx. Ma non sempre è così facile vivere la bicicletta qui: impossibile ignorare i furti di selle, luci, ruote, telai (spesso tutti insieme), decine di migliaia all?anno. E peggio ancora constatare l?aumento di ciclisti morti su strada, 16 l?anno scorso, quasi tutti vittime dell?imprudenza di automobilisti e camionisti - a ricordarcelo sono le bici-fantasma, tutte dipinte di bianco, monumenti alla memoria ciclistica.

Nonostante questo, l?aumento dell?uso della bicicletta, anche tra i bambini, fa sperare nel futuro, perché una sana abitudine alle due ruote è una scorciatoia per la felicità. Lo diceva anche John Lennon: quando da bambino gli avevano chiesto cosa voleva diventare da grande, lui aveva risposto semplicemente: felice. E alla sua felicità contribuiva anche la bicicletta: «Da bambino avevo un sogno, volevo avere una bicicletta tutta mia. Quando sono riuscito ad averne una, devo essere stato il bambino più felice di Liverpool, forse del mondo. Vivevo per quella bicicletta. Alla sera, la maggior parte degli altri bambini ritiravano la bicicletta nel cortile. Io no. Io insistevo nel portarmela in casa, e la prima notte l?ho persino tenuta nel mio letto».

di Sergio Dogliani - lunedì 30 luglio 2012 11:02
fonte: http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=113040

L'ultima frase di lennon mi ha fatto tornare in mente la notte del terremoto in emilia, quando alle 4 di notte mi sono alzato dal letto, si muoveva tutto e per paura che cadesse la mia pieghevole l'ho tenuta in piedi  ;D
Lorenzo - Tern Link P9

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #13 il: Ottobre 20, 2012, 03:11:56 pm »


MILANO - Roberto Sironi ha 57 anni e 18 mila chilometri alle spalle. Percorsi in bici e in cyclette. Perché questo singolare artista milanese (che si divide tra l’Italia e la Francia) non si separa dalla sua bicicletta se non quando, al termine della giornata, rientra a casa. Musicista, pittore e autore di testi teatrali, ha scoperto le due ruote qualche anno fa, a causa di un problema di salute. «Mi hanno imposto la cyclette – racconta – e ho cominciato così. Poi però mi sono annoiato e ho pensato che prendere una bici vera e conoscere il mondo pedalando potesse essere molto più divertente».


Sironi ha in vista una lunga tournée in Europa tutta in bicicletta
Così ha cominciato a comporre canzoni sulla bici, a dipingere quadri a tema e, soprattutto, a progettare l’impresa che segnerà il suo 2013: una lunga tournée in Europa completamente fatta in bicicletta, spostamenti compresi da una città all’altra. Rigori del meteo permettendo, ovviamente. «Non è facile – confessa – perché bisogna convincere i musicisti, prima di tutto. E poi perché richiede uno sforzo fisico notevole. Ma all’estero la cultura delle due ruote è molto più ricca, sovvenzionata, sostenuta. Pensiamo che in Francia ci sono 25mila chilometri di piste ciclabili. E non solo nelle città ma in certi casi uniscono capoluoghi diversi. Per non parlare della Germania, che è il top. Ecco, preparando questa impresa, voglio portare il mio contributo a Milano».
L’8 novembre prossimo inaugurerà la sua mostra di tele dedicate alle bici in piazza Berlinguer. Il 14 poi terrà un incontro pubblico con l’assessore alla mobilità del Comune, Pierfrancesco Maran e con i rappresentanti di Fiab Ciclobby, mentre il 24, al teatro della Quattordicesima, andrà il scena la commedia scritta da Sironi, «West Bike Story», interpretata da Evelina Primo che (manco a dirlo) reciterà per tutta la durata dello spettacolo su una speciale bicicletta con dei rulli. Il tutto in nome di quella ciclosofia di cui si fa portavoce. «Il futuro – dice – deve essere inventato partendo dal passato. E la bicicletta è una di quelle macchine perfette che, nel corso dei secoli, ha mantenuto la propria integrità meccanica. Con la bici si scoprono aspetti diversi nelle singole città, si risparmia in termini economici e si preservano salute e forma fisica. Milano ha una cultura della bici che va sostenuta. Voglio fare la mia parte, cantando e dipingendo».

fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_ottobre_20/roberto-sironi-artista-biciclatta-musicista-pittore-2112342246412.shtml
fonte foto: alternativasostenibile.it


L'arte, nell'accezione più ampia del termine, "È un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo."

citazione ripresa in parte dal film Così è la vita di Aldo Giovanni e Giacomo.
Fra virgolette ho inserito la citazione originaria di Charles Dickens
Lorenzo - Tern Link P9

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Re:bicimania amore passione tendenze culto moda lusso
« Risposta #14 il: Dicembre 03, 2012, 10:44:52 pm »
Anche H&M punta sulla bici

Del progetto non si sa quasi nulla

Si sa solo che il 7 marzo 2013 sarà lanciata una collezione H&M dedicata appositamente al mondo della bici e sviluppata assieme al negozio Brick Lane Bikes di East London.



Il video qui sotto è una sorta di comunicato stampa rilasciato dall’azienda.



La scelta di H&M non è certo isolata: nel 2012 è stata la Levi’s a puntare sui ciclisti urbani creando una linea di jeans Commuter Series.

Anche la realizzazione di attività di comarketing tra il mondo della bicicletta e il settore della moda non sono certo delle novità, in questo caso, però, quello che colpisce è la decisione di associare un marchio tanto popolare con il nome di un negozietto di quartiere sconosciuto ai più.

Al momento resta ancora da capire quanto capillare sarà la diffusione dei prodotti cycle friendly di H&M, ma in ogni caso va dato merito alla direzione del grande brand dell’abbigliamento low cost di aver capito da che parte tira il vento: scommettere sui ciclisti urbani significa scommettere su quel segmento della popolazione che, non dovendo pagare la benzina, l’assicurazione, il bollo, il parcheggio, la manutenzione ordinaria e straordinaria, in questo frangente di crisi, mantiene una capacità di spesa superiore alla media.

 Facile, no?

The #velorution is coming…

fonte: http://piciclisti.wordpress.com/2012/12/03/anche-hm-punta-sulla-bici/
Lorenzo - Tern Link P9

Tags: cultura