Mannaggia a me, l'altro ieri sera senza saperlo ho rischiato di cacciarmi in un guaio. :-(
O meglio, a ripensarci adesso la sensazione ce l'avevo avuta in anticipo ma l'avevo scambiata per la paura dell'ignoto, e così invece che ascoltarla l'ho ricacciata in fondo alla pancia.
Errore.
Nonostante Istanbul fosse ormai vicinissima l'altro ieri avevo deciso di andare a vedere il Mar Nero, pochi chilometri più a nord, ma purtroppo non avevo messo in preventivo il vento:
di nuovo forte contro di me, mi ha rallentato ed ha stravolto qualsiasi mio proposito, tanto che nel tardo pomeriggio ero appena a metà strada! :-/
La decisione saggia sarebbe stata rinunciare e fermarmi a dormire da qualche parte, invece la mia brillante idea è stata:
"Fino al Mar Nero!, oggi si viaggia anche di notte!"
La strada era solo un piccolo triangolo illuminato davanti al faro della bicicletta, circondato dal nero più nero.
Chissà cosa c'era, mi chiedevo, in quel nero.
Arriva ad aiutarmi un lampione penzolante, che illumina un paio di case isolate e due cani randagi raggomitolati a dormire a bordo strada.
Giusto il tempo di oltrepassarli ed uno dei due scatta fulmineo dietro di me, senza neanche abbaiare, con un ringhio affannoso!
Per fortuna la strada in quel punto è una leggera discesa, urlo e spingo sui pedali più che posso, sento che il cane resta indietro e si ferma.
Più per la mia velocità che per le urla.
Proseguo.
Poco dopo attraverso un altro piccolissimo centro abitato, questo col lusso di un market e di un bar, con molta gente lì seduta che al mio passaggio ruota sincronizzata la testa verso di me.
Subito fuori dall'abitato un altro cane mi rincorre, questo più piccolo e meno deciso:
mi fermo, urlo e lui sparisce nel buio.
Proseguo.
Errore.
La luce anteriore della mia bici è abbastanza potente, riesce ad illuminare dal buio un breve rettilineo.
Ed in questo rettilineo vedo una decina di piccole luci che si muovono, e che si accendono e si spengono rapide.
No, non lucciole.
Occhi, che mi guardano e mi studiano.
Cazzo, cani. Mi fermo.
Alcuni occhi spariscono nel bosco, a lato della strada.
Io sto lì, ho paura di venir attaccato in ogni caso, sia proseguendo che indietreggiando, per motivi opposti.
Avevo già incrociato qualche automobile di passaggio, aspetto la prossima, penso, chiedo aiuto e mi accodo.
Ovviamente è tardi e non passa più nessuno, la sensazione è di un tempo interminabile.
Decido di girare indietro la bici lentamente, sempre guardando quegli occhi, e dopo un bel respiro salgo in sella ed inizio a pedalare.
È andata! :-)
Ritornato al paesino entro nel market per comprare qualcosa, non importa cosa, giusto per rompere il ghiaccio ed attaccare discorso.
Troppo pericoloso proseguire, devo trovare un posto dove dormire! Purtroppo lì non è possibile, ma mi siedo fuori sui gradini:
ho la sensazione che qui in Turchia basti lasciare una porta aperta ed aspettare, e qualcosa succede.
Ed infatti succede che arriva Kenan, il quale mi chiede: "Can I help you?", ti posso aiutare?
Evviva la Turchia!, certo che mi puoi aiutare! :-)
Gli spiego di aver sbagliato programma e che l'hotel è ancora lontano, e lui aggiunge che si, è lontano, ed inoltre in quella zona "there are a lot of wild dogs", ci sono un sacco di cani selvatici…
Me ne sono accorto! :-(
Mi invita a bere il chay al bar lì di fronte, i suoi amici cominciano ad avvicinarsi timidamente ma dopo pochi minuti il ghiaccio è rotto e fanno a gara per sfruttare Kenan come traduttore, che festa!
"Venite, c'è un italiano in bicicletta!" :-D
Kenan mi dice che posso dormire in un capanno della sua fattoria, dove lui produce miele nel tempo tra un allenamento e l'altro di "amputated football":
a causa della pronuncia non comprendo subito.
Mi fa vedere la sua gamba bionica artificiale, che mi dice sorridendo deve ricaricare tutte le sere come si fa con il telefonino, e capisco che era "calcio per amputati":
quasi non mi ero accorto della sua andatura leggermente claudicante!
Più tardi, che mi ero già sistemato nel capanno e ci eravamo già salutati, lo sento tornare indietro e bussare al portone:
ha un vassoio con della minestra e del miele per me! :-)
Insomma, verso Gerusalemme, ma per fortuna che in mezzo c'è la Turchia! :-)