bike-sharing: notizie

[bromptonian]

Concordo con l'analisi di Federico sulla mancanza di un progetto d'insieme e ribadisco che il fallimento del bike sharing romano è dipeso anche da una gestione farlocca della cosa, as usual in questa città.

Se poi vogliamo farci del male alla Tafazzi maniera annoveriamo anche la totale anarchia del traffico (mi chiedo come l'assessorato al traffico sia costantemente affidato a mo' di estrazione della tombola!), mezzi pubblici fatiscenti e puntualità delle corse peggiore di quella del Venezuela...

Unica via percorribile: moltiplicare le bici in strada. Così qualcuno si accorgerà di noi, così come dopo vent'anni si sono accorti che ogni anno gli studenti Erasmus all'estero non votano!

Dopo questa botta di vita compro un biglietto di sola andata per l'estero 

[occhio.nero]

Bike sharing & piste ciclabili. Roma è ancora nel Medioevo
(Francesco Blasilli, 26.8.13, RomaPost)


Realizzare una mobilità diversa è quasi impossibile, visto che sinora si è fatto ben poco. Appena 100 km di piste contro i 500 di Parigi, mentre le bici vengono sistematicamente rubate.
 


Da un certo punto di vista fanno quasi tenerezza il sindaco Marino e l’assessore ai trasporti Improta nel loro tentativo di promuovere una nuova mobilità sostenibile. Fanno tenerezza perché il loro nobile intento di spingere i romani a pedalare e ad andare al lavoro in bici, rischia di cozzare contro una realtà dura, forse insormontabile. A Roma, per quanto riguarda piste ciclabili e bike sharing siamo ancora nel Medioevo. Per questo ben vengano le iniziative tese a migliorare la situazione – perché da qualche parte bisogna pur partire – ma non è certo questa la strada per andare in Paradiso. In bici o a piedi, poco cambia.

Prossimamente i punti per prendere in affitto le biciclette passeranno da 29 ad 80. Un incremento importante che porterà ad avere fino a 900 biciclette a disposizione dei romani. Numeri “ridicoli”, però,  se si considera che a Milano sono 3mila, a Barcellona 6mila e a Parigi addirittura 21mila. Insomma, noi siamo il quarto mondo della mobilità sostenibile. Ma mille bici sono sempre meglio di zero e ben venga questa iniziativa, a patto che rappresenti solo il primo passo di un progetto più ampio, che preveda anche altri interventi.

Su tutti, quello sulle piste ciclabili, perché è inutile mettere a disposizione biciclette, se poi mancano le piste: sfidare il traffico romano sulle due ruote è paragonabile a un tentativo di suicidio. E le ciclabili non ci sono. Appena 100 chilometri, contro i 500 di Parigi e i 1000 di Berlino. Solo cento chilometri e anche tenuti assai male.

Per questo motivo il primo passo deve essere quello della realizzazione delle piste ciclabili. Poi bisogna dare vita ad un bike sharing almeno decente. Infine far capire ai romani che quelle biciclette sono di tutti e non un bene messo a disposizione per essere fregato. Se tutti questi passi saranno compiuti (nel tempo, per carità, nessuno pretende la bacchetta magica) saremo di fronte ad una vera rivoluzione della mobilità. Altrimenti saranno state le solite parole. Anzi, “parole, parole, parole”, come cantava Mina.

[occhio.nero]

i contributi successivi sono stati dirottati in

[Roma] CM Critical Mass (ogni  ultimo venerdì del mese, 18.30 Piazza Vittorio)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3402

[j.am]

dal corriere della sera:

BIKE SHARING - E sempre ad Ostia è giunto un altro annuncio “eco-compatibile del sindaco”: «Il bike sharing a Roma è stato un fallimento. Ora rilanceremo il servizio. L’assessore ai Trasporti Improta è a lavoro e da gennaio lancerà il nuovo programma bike-sharing. La disponibilità iniziale sarà di quasi mille bici».] BIKE SHARING - E sempre ad Ostia è giunto un altro annuncio “eco-compatibile del sindaco”: «Il bike sharing a Roma è stato un fallimento. Ora rilanceremo il servizio. L’assessore ai Trasporti Improta è a lavoro e da gennaio lancerà il nuovo programma bike-sharing. La disponibilità iniziale sarà di quasi mille bici».

nota personale: non capisco perché si continuino ad investire risorse sul bike sharing, preferirei vedere spesi quei soldi in piste ciclabili degne di questo nome, luoghi SICURI dove parcheggiare la bici o al limite in eco-incentivi.

[lucailmacacoecologico]

Forse la mia opinione è abbastanza pessimistica...ma al tempo stesso anche reale....il punto è che il "romano" preferisce la comodità allo sforzo...incolonnarsi per 30 min grazie alle sue poderose app che gli dicono qual'è il benzinaio + economico vicino a lui in quel momento magari solo per risparmiare 0,1 centesimo al litro, piuttosto che prendersi una bella boccata d'aria per villa pamphili, comprarsi un bel suv per andare a lavorare in centro (magari Tdi perchè convinto che consumi meno della benzina) invece di progettarsi la sua nuova brommie sul sito, coprirsi con un dito dietro la + delle banali scuse: " ma la bici a Roma è impossibile! E' tutto un sali e scendi!" ma perchè non hanno ancora inventato biciclette con i cambi?.....potrei continuare all'infinito.
Però magari una idea utopistica di poterci migliorare forse nel lungo termine ce la abbiamo, prendendo spunto magari dall'educazione che ad esempio l'Ama ci sta dando pian pianino zona per zona, del differenziare i rifiuti (micro off topic), magari davvero, anche noi foldingbikers, cresceremo sempre di più e la nostra voce si amplificherà rendendo le nostre strade più accessibili per tutti, CHISSA'! 

P.s. rimaniamo compatti e che la PIEGHEVOLE sia con tutti noi!

[Hopton]

ma perchè non hanno ancora inventato biciclette con i cambi?

No scusa, me lo fai conoscere quello che ti ha detto questo? Voglio chiedergli un autografo!

[lucailmacacoecologico]

  no no era solo per dire che la gente si inventa qualunque scusa pur di non faticare a pensare in grande e per l'intera comunitá! Se l'avessi sentita davvero una frase del genere avrei un autografo giá incorniciato e messo in bella vista !!!