Mi pare che nessuno abbia ancora parlato del CosmoBike Show 2015 a Verona. Da buon indigeno non potevo mancare quest’appuntamento alla sua prima edizione, per cui provo a dire qualche cosa io, con tutti i miei limiti non essendo certamente un reporter. Mi limiterò agli oggetti tema del nostro forum ignorando le migliaia di biciclette di tutti i tipi esposte. Bici tipo MTB e BDC facevano la parte del leone e monopolizzando ogni angolo. Nulla da criticare, erano presenti cose splendide, raffinatissime e costosissime. Tanta fibra di carbonio, tanto titanio e tanto alluminio idroformato. E gommoni più simili a salvagente che a pneumatici. Per carità! Non faccio critiche, ma tutto molto distante dal mio modo di vedere la bicicletta. In giro per la verità ne vedo poche.
L’Expo aveva anche l’intento di aprire una finestra sulla mobilità cittadina e di promuovere l’uso della bici come mezzo di spostamento quotidiano ma mi pare che tale buon intendimento sia stato effimero e poco incisivo. Ho potuto assistere a un paio di discussioni in merito ma più delle solite parole di circostanza non ho sentito. Atteggiamenti talebani del tipo: ‘nessun’auto in città’, ‘o bici o a piedi!’. E poi pianti greci sul fatto che non ci sono soldi e il tema è praticamente impossibile da sviluppare vista la conformazione delle città. Personalmente penso che possa esserci anche una via di mezzo, fatta di politica di piccoli passi che però deve avere un progetto d’insieme iniziale e gente capace di svilupparlo. La sensazione è purtroppo che con questa classe politica e con questo tipo di promotori della causa non andremo lontano.
E veniamo all’Expo.
L’esordio è stato entusiasmante, con lo stand della Tern davanti all’ingresso. Guardate che roba…
… e da un estremo all’altro. Ecco un vero mezzo di trasporto…
free image hostingCredevo di essere in paradiso… ma in realtà l’entusiasmo è finito immediatamente! C’è voluta mezz’ora prima di trovare un’altra pieghevole degna di questo nome. Eccola qui… fatta per chi teme Giove pluvio. Chissà come si comporta col vento…
image hostingLa Lombardo con le sue Capri, più che discrete devo ammettere…
url immagine…tra le quali una 16” che non avevo mai visto…
free image upload…infine l’Ischia elettrica
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Ed ecco questa strana bici coreana a pedalata assistita. Marcata: Mando Footloose a me assolutamente sconosciuta ma carina...
Presentata malissimo non sapevano se la bici era elettrica o muscolare… Mah..! I 4000 € da sganciare non mi sembrano nespole!
[url=http://postimg.cc/image/72ha2o73j/full/]image shareAssolutamente dimesso la stand Brompton (Ziobici?). 3x3 m con quattro bici di numero rigorosamente piegate. Bella comunque la S3L Berry Crush esposta…
url immagineFortunatamente ho rimediato il regalo promesso. Dovreste sapere cos’è…
Ecco la per me l’inedita Olmo Centro (mai sentita). Assenti invece le mitiche Wave…
Interessante questa bici proposta dalla Benelli… anche se la forma a sciabola (o a banana per alcuni) comincia ad annoiare.
E poi le Nanoo allo stand dell’Advance Mobility. Alcune con lo Schlumpf Speed Drive. Belle bici e discretamente presentate. Nemmeno l’ombra delle 16”.
Una serie di Italwin a pedalata assistita…
image share…e le Regina…
Le sempre belle Gocycle…
E queste Balkan senza troppe pretese.
Interessante invece lo stand Graziella dove ho notato questa Agile che non conoscevo. Bella bici, ben fatta e molto elegante nella livrea grigio-azzurra. Costo 499 euro per 12,5 kg.
Ci fosse stato però qualcuno a dare qualche informazione sarei stato più contento. Un ragazzotto con maglia Graziella non sapeva nemmeno da dove venisse.
Ovviamente circondata dalle classiche in oro, argento, bronzo, mirra, etc…
Allo stand Atala desolazione…! Era presente solo una vecchia Tender confusa tra una cinquantina di altre bici. Non merita nemmeno la foto. Niente 16” e 20”. Peccato…
Per chi invece vuole una bici sobria, pratica che non dia nell’occhio ecco questa cosa allo stand Abus…
Apparentemente il peso deve essere simile a quello di un tank tedesco Tigre della seconda guerra mondiale. Credo sia in grado anche di galleggiare con quelle ruote!
E poi la Riese & Muller con le sue Birdy. Due… sole solette ma splendide non c’è che dire...
Infine per chiudere: Momo Design, Italwin e MiGi, tutte a pedalata assistita.
Conclusioni.
Premesso che queste manifestazioni sono sempre benvenute poiché diffondono la conoscenza delle bici e le loro caratteristiche, devo dire di essere uscito un po’ deluso per la sezione ‘pieghevole’ battuta 6-0 dalle bici per bambini. La sezione ‘accessori’ mancava proprio. Non vi era possibilità di procurarsi faretti, specchietti o parti. Nessuna traccia poi di marche fondamentali come Dahon e Decathlon. Vi è da dire che la prima edizione è sempre di rodaggio ma francamente speravo di più. Vedremo se l’anno prossimo sarà meglio. Anche l’aspetto talk legato alla mobilità cittadina. per quanto visto e sentito, è stato deludente. Tante inutili parole vuote. Ovviamente spero che negli altri giorni dell’Expo si sia detta qualche cosa in più e soprattutto più convincente.
I voti:
8 a Tern per uno stand piccolo ma completo e ben fatto;
Solo 6,5 ad Advance Mobility che non ha portato le bici con le ruote da 16”.
7,5 a Graziella con uno stand ben fatto e la novità Agile.
7,5 anche a Lombardo che ha portato tutta la gamma, ben esposta.
6,0 a Riese e Muller per un briciolo di volontà e per la bontà del prodotto.
Da 0 a 3 tutti gli altri. Assenti o presenti con poco o niente.
Noi pieghevolisti siano proprio l’ultima ruota del carro. Mi dispiace. Scusate anche la qualità delle foto.
Finito!
Speriamo che l’anno prossimo vada meglio anche se io, a questi Expo vado ogni due anni. Non trovo opportuna la presenza sistematica per evitare la noia. Ciao a tutti.