Liguria - notizie

[buga]

Continua la campagna "SALUTA UN AMICO !" 
Stamane ho salutato due ciclisti urbani, entrambi su bici da corsa sottratta alla cantina 
Buga 

[buga]

Continua il dibattito, adesso si alza il fuoco di fila di commercianti ed albergatori...
Articolo Secolo XIX
Sull'edizione cartacea del Lavoro/Repubblica si parla anche di un comunicato degli autisti AMT aderenti a FAISA-CISAL molto critici sull'iniziativa...
Buga 

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Ilaria Natoli, presidente del Civ XX settembre: "È una follia". Giovanni Ferrando, direttore dell'Hotel Bristol e consigliere dell'Associazione albergatori: "Una cosa scandalosa, da fuori di testa". Mauro Nolaschi, segretario del sindacato FaisaCisal di Amt: "Un piano assurdo, non possiamo accettare le ulteriori pe¬santi responsabilità che ricadrebbero su chi guida i bus". Tutti d'accordo: la doppia pista ciclabile per uno sviluppo complessi¬vo di circa 1600 metri lungo via XX settembre non s'ha da fare.

Anche perché: "Siamo stati interpellati solo nel maggio 2013, a cose pressoché fatte, mentre per un intervento del genere occorreva una discussione precisa già a inizio progetto" (Natoli); "A noi del Bristol nessuno ha detto che perderemo il parcheggio davanti all'ingresso e neppure un rappresentante della nostra associazione è stato convocato sull'argomento" (Ferrando); "Il Comune mai ci ha interpellato e in un momento in cui mancano risorse riusciremmo nell'impresa di diminuire la velocità commerciale dei bus, il cui aumento è invece uno dei pochi rimedi per evitare il naufragio del trasporto pubblico in città" (Nolaschi). E se non sono stati i negozianti, non sono stati i gestori delle strutture d'ospitalità, non sono stati i rappresentanti di chi guida gli autobus, quali sono le identità dei "diversi stakeholder coinvolti" (parole di Anna Maria Dagnino dopo la riunione di giunta del 19 giugno), e, soprattutto, quali "diverse osservazioni sono state recepite" dal Comune di Genova prima di redigere la versione definitiva di un intervento che ha (sic) "l'obiettivo di migliorare la qualità dell'aria e la mobilità urbana"?

L'idea. Le piste per le bici in via XX settembre correranno totalmente lungo i marciapiedi: saranno larghe, come prevede il Codice della strada, un metro e cinquanta, delimitate, sull'asfalto, da una striscia bianca e da una gialla continue. Attenzione: la legge prevede che l'ampiezza massima di una corsia veicolare sia di metri 2,75 e quella per gli autobus di 3,50. Nella parte più alta di via XX settembre lo spazio da marciapiede a marciapiede varia da 14,45 a 14,69 metri per cui, con la pista ciclabile, sarebbe impossibile affiancare due corsie a scendere (una per i bus e una per gli altri veicoli). E, a fronte di un allargamento a un massimo di metri 16,88 tra l'incrocio con via Fieschi e il Ponte Monumentale, sotto corso Podestà si scende a 15,54 per poi passare a una strettoia continua: metri 13,01 fino all'altezza di via Maragliano e addirittura sotto i 13 nella parte che conduce all'incrocio con via Fiume e via Brigata Liguria.

La conseguenza: in direzione PonenteLevante a fianco dell'area ciclabile ci sarà una corsia promiscua, e quella oggi riservata ai bus sparirà. Ciò significa che auto private (a cui sarà insensatamente riaperto l'accesso da piazza De Ferrari), mezzi pubblici e autorizzati vari procederanno pressoché in fila indiana, senza possibilità di sorpasso neppure all'altezza delle fermate Amt, se non col rischio di invadere la corsia in salita. In direzione opposta è vero che il regime circolatorio per soli pullman e taxi verrà mantenuto, ma, con un metro e mezzo tolto alla larghezza attuale, sarà impossibile ai bus affiancarsi all'incrocio con via Sofia Lomellini consentendo a quelli diretti a De Ferrari di superare i mezzi che, per svoltare in via Ceccardi, devono dare la precedenza ai veicoli in discesa lungo via XX (e che, con l'apertura a tutti del tratto più a monte, aumenteranno di diverse centinaia di unità all'ora).

Alza la voce Mauro Nolaschi: "La commistione comporterà un enorme pericolo per l'incolumità delle persone, aumenterà la congestione del traffico, nuocerà alla regolarità del servizio pubblico. Massimo rispetto per i ciclisti, ma la patente di guida è nostra, siamo noi a giocarcela e la cosa non va per niente bene. Come possiamo favorire un gruppo ristretto di persone che si muove in bici e penalizzare i milioni di passeggeri che trasportiamo rallentandone i tempi di viaggio?"
I numeri. Quanti autobus transitano in via XX settembre? Quasi duemila nell'arco delle 24 ore di ogni giorno feriale. Ecco il dettaglio (per l'Amt abbiamo fatto riferimento all'ultimo orario invernale). In salita 1044 mezzi in servizio urbano nel tratto ascendente a cui se ne devono aggiungere 163 (le macchine delle linee 35 e 35/) nel tratto terminale tra via Fieschi e De Ferrari; lungo tutta la direttrice passano poi 25 Volabus, 24 mezzi a doppio piano del "Girocittà" e 14 pullman extraurbani dell'Amt. In discesa il numero è più basso: 462 veicoli Amt (Volabus compresi).

Comprensibile l'ironia di Giovanni Ferrando, direttore del Bristol: "Ma sì, diamo spazio ai ciclisti, facciamoli venire in un paradiso di smog e rumore quale è via XX settembre".
I parcheggi. E sì, perché proprio il prestigioso albergo dovrebbe subire una penalizzazione non da poco: la cancellazione dell'area di sosta davanti all'ingresso per far posto alla pista ciclabile che non potrebbe certo "circumnavigarla". "Ma lo sapete che solo due giorni fa ho pagato 2800 euro al Comune per la concessione di quello spazio che serve per un rapido accosto che consente il carico e scarico dei bagagli? - sbotta Ferrando - Per noi è vitale, per i nostri clienti indispensabile. E dire che soltanto pochi giorni fa abbiamo festeggiato con la città il nostro ingresso nel gruppo Due Torri Hotels, dando dimostrazione della volontà di credere in Genova, nel suo sviluppo, nelle sue capacità d'accoglienza. E ora per quattro bici in croce si mette in pericolo un'attività così importante? Ma quel che è peggio, ripeto, è che nessuno ci ha informato. Siamo di fronte al fatto compiuto, come accadde per la "rambla". E avete visto come è andata a finire".

I negozianti. Ilaria Natoli, Civ Via XX nonché gruppo Ascom Giovani, è lapidaria: "Penso, spero che una sollevazione popolare eviti la realizzazione di questo piano. Vogliamo dare spazio alle bici? In discesa possono già andare; in salita basterebbe un'ordinanza che ne consenta il transito, cosa al momento vietata sulla carta. E si eviterebbero assurdità, come deviare tutto il traffico privato su via Maragliano (andrebbe poi a finire nell'imbuto di via Malta; ndr). Hanno disegnato nuovi posteggi per i veicoli merci? La realtà è che a Palazzo Tursi non si rendono conto di come funziona via XX settembre, di quali sono le vere necessità di chi ci opera, dei reali problemi da risolvere. E poi, scusate, che fine ha fatto il "concorso di idee" per trasformarla? Quanti soldi pubblici sono stati spesi approdando al nulla? Tutto buttato via. Come i grandi vasi della rambla, abbandonati in un'area comunale. Siamo riusciti a recuperarne qualcuno. Ma che spreco!"

[buga]

Ancora "SALUTI AGLI AMICI !" ... e qualcuno risponde !!!
Buga 

[SGiallo]

A me l'unica che risponde al saluto è una ragazza che incrocio quasi tutti i giorni.......... dopo un paio di settimane di "incroci" abbiamo iniziato a salutarci............. con altri non è successo, di solito ci provo con i pieghevolisti ma non sempre sono corrisposto 

[buga]

  eheheh
Ah beato te ! 

Ieri ho beccato per la terza volta un signore anziano con una bici da corsa che fa praticamente 2/3 della mia strada solo col rapporto più lungo 
In salita o ai semafori gli passo davanti, al successivo rettilineo mi passa davanti lui 
Quando ho visto che non cambiava mai ho pensato: questo è matto !  probabilmente lui avrà pensato la stessa cosa vedendo la mia bfold 
Ancora non ho avuto il coraggio di salutarlo, belin è un fascio di muscoli non vorrei mai che mi mollasse un malrovescio 
Buga 

[crazyhorse]

io oggi a piedi ho beccato un signore sui 50 con una brompton nera un pochino malconcia, dal kebabbaro

inutile dire che ho attaccato bottone, abbiamo parlato un po di pieghevoli, lui ha la brompton da 20 anni e tra una cosa e l'altra siamo arrivati a parlare del sindaco lol

[occhio.nero]

le polemiche sono uguali in ogni città...  ma prima o poi le cose cambieranno....

[buga]

A distanza di neanche un anno, l'iniziativa del Comune di installare ben 400 rastrelliere per bici in città sembra aver preso la solita piega...
Le rastrelliere sono quasi sempre posizionate dentro o a lato di parcheggi per moto senza alcun cartello nè riga che segnali che si tratta di parcheggio riservato alle bici, il risultato è che (giustamente) tutti parcheggiano le moto in mezzo.
Sul blog ho scritto un articolo sull'argomento, bisogna che ci diamo una mossa noi ciclisti e rompiamo le scatole chiedendo i cartelli e le righe, così almeno se gli altri utenti non li rispettano si possono far fare le multe, così è come se non ci fossero...
La mail dell'assessorato è: assmobilitaetrasporti@comune.genova.it



In secondo luogo ho iniziato a mappare le rastrelliere, molte sono state messe in posti diversi.
QUI trovate l'elenco, sto iniziando a preparare un file di Google Earth (kml) con quelle già mappate.
Ogni contributo dal centro-ponente è benvenuto che il levante lo copro già io.
Per fare questo censimento mi serve l'aiuto di altri utenti, sono 400 postazioni (in teoria...) ...da solo ci metto tutta la vita... 
Mi serve via, posizione, una foto (possibilmente orizzontale 400 px) della postazione possibilmente un pò larga così capisco il punto preciso e posiziono i segnaposto su Google Earth ed un commento su cartelli/righe presenti, se è occupata da bici o altri mezzi etc...
Se ci siete battete un colpo
Buga 

[buga]

Un aggiornamento.
1) Mappa. Sul sito Adb Genova esiste una mappa dei cicloposteggi, ma non è aggiornata, QUESTO IL LINK

2) Ordinanze in merito. Le relative ordinanze che impegnano i Municipi a procedere con l'installazione non chiariscono in realtà se i posteggi sono riservati oppure no. L'assurdo è che si legge "..nei siti sotto indicati, la sosta sia consentita ai velocipedi." consentita non riservata !
Anche se più sotto si legge "In tutti gli stalli riservati ai velocipedi vengono installati appositi manufatti per il loro sostegno (paletti portabici)."
ASSURDO !

3) La mappatura continua, e non mancano le sorprese, questo è il paletto di Tommaseo:


4) File KML per Google Earth (aggiornato a ieri), contiene la posizione dei paletti, i posti disponibili, una foto (per trovarli altrimenti spesso non si trovano) ed un commento sullo stato di salute QUI
L'aggiornamento prosegue.

Buga 

[NessunConfine]

Da San Lorenzo a Ospedaletti dotati di kit di primo soccorso e defibrillatore portatile. Due volontari delle pubbliche assistenze iscritte al Cipas, il Consorzio Italiano Pubbliche Assistenze, garantiranno il nuovo servizio di “Life Bike”, un pronto intervento in bici lungo i 24 chilometri della pista ciclabile gestita da Area 24 Spa.

Il pronto soccorso in bicicletta rappresenta un servizio innovativo che nasce grazie ad una convenzione sottoscritta dal presidente provinciale Cipas Antonio Pizzolla e il presidente di Area 24 Franco Floris. Prevede la presenza di operatori su biciclette attrezzate ad hoc che hanno iniziato il loro primo servizio oggi alle 10 con partenza dall’ex stazione ferroviaria di Santo Stefano al Mare, sede di Area 24 Spa.

'L’ambulanza in bicicletta' garantirà l’assistenza in caso di necessità a quanti decideranno di trascorrere il loro tempo libero lungo i 24 chilometri della pista ciclabile. Secondo la convenzione sottoscritta da Area 24 e Cipas le fasce orarie di copertura del servizio sono tutte le domeniche d’estate fino al 31 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Tutto il personale operante è munito di certificazione regionale al primo soccorso con relativa abilitazione  all’utilizzo del defibrillare semi automatico esterno (DAE) delle abilitazioni alle procedure BLSD (Basic Life Support Defibrillation ) e RCP (Rianimazione Cardiopolmonare).

Inoltre Area 24 si impegna all’acquisto di quattro defibrillatori che saranno sistemati in zone strategiche delle ciclabile in prossimità di punti di ristoro, luoghi per il divertimento dei bambini e scorci suggestivi dove poter trascorrere una bella giornata nella natura in assoluta sicurezza.  Lo scopo delle squadre di soccorso che saranno impegnate in questo particolare servizio è quello di stabilire un contatto diretto qualificato con l'eventuale infortunato e, dove serve, allertare gli altri organi competenti per la buona riuscita del soccorso, così da avere un triage più accurato e di conseguenza collaborare alla eventuale urgenza dei soccorsi. Tra l’altro l’attività dei volontari in bici, per la prima volta sulla pista di Area 24, si caratterizza per la sua particolare “agilità di penetrazione” in alcune zone dell’ex linea ferroviaria del ponente dove un normale mezzo di soccorso avrebbe difficoltà ad arrivare.

Fonte | Link

[Fabrizio_1]

Ma pensa.
Bella idea! 

[boccia]

Grandissimi. Secondo me potrebbe essere una buona idea anche per il traffico congestionato delle città, o nei grandi parchi urbani.

[mancio00]

Proprio ieri sono stato nel parco del castello di racconigi (to) e gironzolavano due persone in sella a due bici con tutto l'occorrente per il primo intervento, dilaga bene mi pare!!


Massimo

[Gabe1980]

--- ADMIN ON

segnalo

Bike to Work Day
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1388.0


--- ADMIN OFF

Carissimi tutti,
domani 19 Settembre 2014 viene inaugurato ufficialmente il percorso Bike To Work Val Bisagno, nato dall'idea di Andrea Casalino (membro della FIAB Genova) che un anno fa partoriva l'idea.
Nacque un gruppo Facebook ed un primo tracciato per il ponente genovese; poi si traccio un percorso anche per la val Bisagno dapprima virtuale poi materializzato con un collaudo che vide partecipare me, Alexxo ed un altro amico, Davide Giusti, per capire la fattibilità le tempistiche ed i rischi legati al percorso (strade cittadine con presenza forte di auto moto bus ecc). Ci ha creduto, Andrea, sempre e domani il sogno diventa realtà :

in Val Bisagno la segnaletica di "Bike to Work Genova", innovativa piattaforma ciclo – logistica di FIAB Genova realizzata in collaborazione con Municipio IV Media Val Bisagno ed Assessorato Mobilità del Comune di Genova.
Tale piattaforma potrà incrementare la sicurezza durante gli spostamenti casa – lavoro in bici nelle attuali condizioni di viabilità.
Il velocipede, già oggi, ha pieno titolo a percorrere le strade ordinarie con i diritti ed i doveri prescritti dal CdS, ma è un diritto solo sulla carta.
FIAB Genova ha positivamente sperimentato come sia possibile tradurlo in realtà facendo uscire il ciclista urbano dall'attuale condizione di ostacolo improvviso lungo la strada.
Favorendo la quotidiana formazione di gruppi di ciclisti urbani che pedalino su unica fila e con traiettoria lineare, si induce ad un maggior rispetto della distanza laterale di sicurezza durante i sorpassi, sicurezza che aumenta in proporzione all'abitudine degli automobilisti ad incontrare biciclette sulla propria destra.
Nei quartieri della Val Bisagno, mediante l'istituzione di 19 "sorgenti", punti di ritrovo contraddistinti da segnaletica ad hoc, si agevolerà la formazione di gruppi di ciclisti urbani che, nelle ore mattutine, possano incrementare il numero di biciclette lungo la viabilità principale, dove è maggiore la domanda di sicurezza.

qui la mappa del fiume ciclistico Val Bisagno

Non sarà una ciclabile vera e propria ma per una città metropolitana come Genova è un traguardo importante per far capire ad automobilisti / motociclisti che esiste una mobilità non solo fatta di lamiera e smog ma anche di muscoli, sudore e sorrisi e che, si spera, possa portare ad una convivenza pacifica e che possa far capire a molti che si possono fare le stesse cose senza una auto.
Da parte mia volevo condividere con voi questa gioia genovese e ringraziare, mai abbastanza Andrea, per avermi / averci reso partecipe a questo progetto è per non essersi mai arreso.

A tutti un abbraccio grande
Gabri

[Hopton]

L'idea mi sembra molto valida, vi auguro davvero di avere grande successo!
Mario