Quattro lombardi in Piemonte... beh, lombardi in senso lato, visto che io ed Emy non abbiamo molti antenati a nord del Po…
Per me, due soddisfazioni: la prima riguarda il percorso, perchè - come direbbero Fazio o Montalbano - nell’ipotizzare il percorso "in pieno ci inzertai" (vedi alla prima pagina)
https://www.google.it/maps/dir/45.0066161,7.8232971/44.998787,7.9288664/@45.0064279,7.8948577,6302m/data=!3m1!1e3!4m9!4m8!1m5!3m4!1m2!1d7.8906919!2d45.0168106!3s0x4787e06e088e8929:0x5fe165ce325af6b5!1m0!3e2la seconda perchè non ho avuto problemi con il nuovo supporto della telecamerina, che stavolta era montata sotto la sella, rivolta all’indietro (per inquadrare facce anziché sederi) e ancora una volta impostata come fotocamera a scatto continuo ogni 5 secondi.
Ma veniamo alla descrizione della giornata.
Dopo una serie di contrattempi,
défaillances e "impegni imprevisti" di vario genere, alla fine di tutti i pieghevolisti milanesi ci siamo presentati a Chieri solo io e Menegodado (in auto) e Aviator ed Emy (in aereo, naturalmente). Noi "terrestri" siamo arrivati con una decina di minuti di anticipo sul treno che avrebbe trasportato la nutrita pattuglia torinese
Qui Gabriella con la Strida e più indietro Alberto che sta finendo di aprire la sua Tern con ruote da 24’.
Sul piazzale della stazione si è formato un nutrito assembramento di Brompton con pochissimi infiltrati (la mia Dahon, una Tern da 24', una Strida e una "intera", se ho contato bene).
Dopo un breve ma completo resoconto storico di Manuela
alla volta di mezzogiorno ci siamo incamminati, dapprima sulla breve ma ben tenuta ciclabile dietro la stazione
e poi per le vie di Chieri
Mentre Menegodado cineoperatore ufficiale incominciava a darsi da fare con la GoPro
…a volte anche troppo (qui sta probabilmente riprendendo la mia maglietta col logo del forum sulla schiena; minuto 0.51 del suo video).
Appena usciti dall’abitato, il primo tratto lungo via Buttigliera è su corsia protetta, fino all’attraversamento all’altezza della rotonda dell’incrocio con la SP128.
Dopo qualche centinaio di metri, prima sosta per ricompattare il gruppo, che nel frattempo si è sgranato parecchio; la cosa sarà un po’ una costante della giornata, ma senza creare particolari difficoltà.
E si riparte...
Qui Aviator sta dando una dimostrazione estemporanea della stabilità della Brompton: senza mani, col cellulare in mano e girato indietro a cercare dove è finita Emy. Se ci provo io con la Vitesse a fare una cosa simile, come minimo mi ripescano nel fosso….
Contemporaneamente il morsetto della mia Nilox sta dimostrando che dopo qualche km e qualche buca non resiste alla tentazione di guardare in basso. Per fortuna l’obiettivo supergrandangolare ci mette una pezza…
Poco prima di San Giovanni, il tratto più paesaggisticamente gradevole del percorso, con lievissimi saliscendi e qualche curva a movimentare il panorama.
Gruppetto di inseguitori, trainato da Andrea di Bike_ID, rimasto particolarmente sconcertato dalla mia conoscenza del percorso (frase ricorrente:
“Lui che viene da Piacenza sa la strada meglio di me!”). Che dire, le ore passate su Street View serviranno pure a qualcosa…
Dopo aver attraversato San Giovanni e raggiunto la SP120, nuova sosta “compattatoria”, doverosamente all’ombra perché il caldo sta cominciando a farsi sentire.
Il gigante con la telecamera…
Ultimo km, sulla Strada della Martina
E finalmente arrivo a Cascina Serramena, poco dopo le 13, ora perfetta per mettersi a tavola
Intanto che i proprietari fanno andare le ganasce, le bici si riposano anche loro…
Del pranzo lascio dire a chi se ne intende: a me cibi e vini sono sembrati tutti squisiti, quindi un punto di merito a Fabrizio_1 per l’ottima scelta.
Come dice il vecchio adagio, “a tavola non si invecchia” e infatti non si può dire che non l’abbiamo tirata lunga con le gambe sotto il tavolo. Solo alla volta delle 17, più o meno, si comincia a prepararsi a ripartire
Prime pedalate sulla via del ritorno…
… e per oggi ultime pedalate per Emy, che lamenta guai a un ginocchio e deve rinunciare a proseguire. Per fortuna Fabrizio_1 oggi è venuto in auto, con consorte e cane, quindi in pochi istanti viene attuato il piano di soccorso e recupero.
Momenti vari sulla via del ritorno, qui nel primo tratto lungo Strada della Martina…
… e qui procedendo verso San Giovanni, dopo aver attraversato la SP120
Ruote piccole, ruote grandi…
Esperimenti di penetrazione aerodinamica in discesa…
Di nuovo il tratto più fotogenico fra San Giovanni e via Buttigliera
Ultimo tratto di via Buttigliera prima di incrociare la SP128
Alle porte di Chieri, breve conciliabolo:
Sono quasi le 18, che si fa adesso?
Ma è ovvio, si va in gelateria!
Caso mai a qualcuno fosse rimasto un po’ di appetito…
Il resto non ha storia: ancora due pedalate fino alla stazione, chi sale sul treno e chi in auto e si torna alla vita di tutti i giorni. Per me e Menegodado lo scotto abituale del milanese la domenica pomeriggio: la coda al casello di uscita dell’autostrada; grazie a Waze, riusciamo a schivarla uscendo a Binasco e passando per vie traverse.
Alla prossima!
Vittorio