Rinpo Yak, l’esule tibetano su due ruoteZaino in spalla, grosse borse appese al portapacchi e una bici. Ecco l'equipaggiamento di Rinpo Yak, 42 anni, tibetano rifugiato negli Stati Uniti dal '98. Vive in Minnesota con la moglie e due figli pur sentendosi «sempre ospite in un altro Paese che non è il mio», ha raccontato. Per questo ha deciso di fare sentire la propria voce intraprendendo una pedalata solitaria, attraversando 150 paesi e città di 13 Stati europei per sensibilizzare i potenti alla causa del popolo tibetano.
«TORNI IL DALAI LAMA» - Mercoledì ha fatto tappa a Milano, accolto dall'assessore ai Trasporti della Provincia Giovanni De Nicola e dal presidente del consiglio Bruno Dapei dopo essere stato ospite dalla comunità dei monaci in città. Rinpo ormai è un bandiera mobile. Dal 2000 ha visitato 44 degli Stati Uniti e ora tocca all'Europa: partenza il 13 marzo da Bruxelles. «I giovani tibetani devono essere ascoltati, ci stiamo sacrificando e viviamo lontano dalla nostra Terra. Inoltre chiediamo il ritorno del Dalai Lama», ha dichiarato.
LE TAPPE - Dopo Milano si sposterà in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi e Inghilterra. Dalle tasche spuntano decine di piccoli quaderni pieni zeppi di appunti. I chilometri macinati (150 circa al giorno), il racconto della fatica del viaggio, le firme e le testimonianze delle persone che ha incontrato. E proprio queste firme saranno poi raccolte in un libro e spedito alla Comunità europea al termine della marcia. «Solo così si saprà che molti sostengono la causa del mio popolo».
29 maggio 2013 | 19:43
Foto |
http://midilibre.fr/Foto 2 |
http://www.radical.es/Fonte |
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_maggio_29/rinpo-yak-tibetano-rifugiato-ciclista-bicicletta-europa-2221397844145.shtml