Roma - fori imperiali pedonali

[maurelio79]

Quando uno è abituato a lasciare la macchina in doppia fila per andare a fare i suoi porci comodi a negozi.....

Alla fine anche i negozianti sono delle vittime: ma perchè non se la prendono anche con i loro clienti che vogliono arrivare col SUV sin davanti al negozio??

[Vittorio]

E quelli che fanno sì e no 1 km in macchina per andare... in palestra ?!?! Ho visto anche questi...

Al di là del fatto che l'esperimento romano sia pensato con criterio o sia una boiata immane (o qualunque punto intermedio fra i due), come ogni esperimento bisognerebbe prima farlo e poi vedere i risultati, non cominciare a strillare come aquile ancora prima. I disagi dei cantieri e nella fase di transizione sono innegabili, e non farebbe male il Comune a verificarne l'entità e se del caso ad andare incontro in qualche maniera a chi è stato effettivamente danneggiato, ma sono anche un momento inevitabile e direi anche fisiologico; d'altra parte se l'alternativa è non fare mai niente....

Vittorio


P.S. e non dimentichiamo che spesso i negozianti sono un po' come i contadini, che si lamentano se c'è stato sole perché c'è stato sole e se è piovuto perché è piovuto...

[bromptonian]

Io credo che questa pedonalizzazione sia un mezzo fallimento. Chiudere parzialmente una strada e poi reinventarsi, non senza una certa dose di improvvisazione, lo scorrimento del traffico di via dei Fori imperiali su altre strade, non fa che spostare il traffico senza ridurlo!

Chiudessero mezzo centro storico facendo pagare una tassa alta (sul modello di Londra) a chi desiderasse arrivarci col proprio mezzo a motore. Tassa decuplicata a chi arriva in SUV! Contemporaneamente, poteziassero i mezzi pubblici in direzione dei tratti chiusi. Forse così reinventiamo le cose, o quantomeno sperimentiamo sul serio...

[occhio.nero]

Concordo con te che senza una vasta (ri)programmazione  della mobilità, si rischia di spostare il problema qualche isolato più in là..... ma pretendere che una città immobile per secoli, tutto d'un tratto venga rigirata come un calzino, è da visionari. 

[bromptonian]

Forse bisogna essere visionari ogni tanto e saper guardare oltre l'immediato!

Tanto per essere realisti direi che l'idea di una chiusura del centro è naturalmente una cosa infattibile in blocco. Però basterebbe dire: adesso pedonalizzo questa via o questo tratto o questo rione e, badate bene, in questa zona passeranno 30 autobus in più ogni giorno, 30 corse della metropolitana in più ogni giorno, e via dicendo. Sfido poi i commercianti a dire che il mancato passaggio di macchine equivale a un mancato passaggio di gente/clienti! E solo in questo modo hai pedonalizzato riducendo contemporaneamente il traffico.

Naturalmente tutto ciò dovrebbe essere inquadrato in una politica più complessa di cui non sto qui a dire, sperando di aver reso comunque l'idea!

[yt]

sono d'accordo
bisogna essere visionari, ma visionari in un paese di ciechi ovvero basterebbe essere ipovedenti 

per ottenere un obiettivo non si possono avere mezze misure, altrimenti non lo si raggiungerà mai
punto
se le cose fossero gestite bene, si sarebbero anticipate le critiche e si sarebbe fatto un piano in grande

ciao

[occhio.nero]

io sarò presente, chi si aggrega?

Sosteniamo un progetto che restituisce Roma (vabbeh... una piccola parte) ai cittadini.
 

Federico

[occhio.nero]

appuntamento a Villa Borghese per un picnic alle 20e15, poi trasferimento ai fori.

Chi fosse interessato si facesse vivo.

[occhio.nero]

Riporto un estratto dall'articolo

"I fori delle periferie lontane"
http://comune-info.net/2013/08/ripensare-le-periferie/

Con il caos attuale del traffico a Roma si può davvero pensare di risolvere il problema bloccando il transito ai Fori quando le auto circolano dappertutto? Quali interventi radicali andrebbero presi? E i tempi lunghi della partecipazione non sono funzionali a chi non vuole i cambiamenti per rendite di posizione?

Come si diceva i problemi e le soluzioni al traffico e alla mobilità in quel nodo appaiono più circoscritti nel tempo e nello spazio, sebbene non sarebbe male cogliere l’occasione per affrontare più ampiamente e più radicalmente il problema della mobilità in quel settore del centro storico, questione che sarebbe di indubbio interesse e utilità. Questo però significherebbe affrontare il problema complessivo della mobilità del centro storico e quindi forse pensare ad una ZTL estesa, ad una prevalenza del trasporto pubblico (in particolare ai tram di superficie come si è avuto con il prolungamento del tram da Argentina a Venezia) e al passaggio ad altre forme di mobilità a impatto zero (ciclabilità). Quindi un ripensamento dell’idea stessa di centro storico.

E concretamente cosa si è deciso?

Quanto emerso dalla discussione sembra configurare, invece, una soluzione che comporterà, abbastanza probabilmente, un significativo aumento del traffico sull’asse Santa Maria Maggiore – San Giovanni ed un discreto caos in quel settore urbano.

Come si può pensare di incentivare il servizio pubblico se l’Atac (azienda dei trasporti) sembra ad un passo dal fallimento? Quale mobilità è possibile in una metropoli in modo da non escludere i più fragili, come gli anziani e i bambini, e non segregare gli abitanti delle periferie?

Il problema della mobilità a Roma è un vecchio problema e non ha mai trovato sinora una buona soluzione. L’unico tentativo serio si è avuto con l’assessore alla Mobilità Walter Tocci (durante l’amministrazione Rutelli, in cui era vice sindaco) e i primi tentativi di “cura del ferro”. Operazioni che hanno inciso, alla fine, solo marginalmente. Il problema non è soltanto nella gestione dell’Atac, ma nell’organizzazione stessa della città. Si tratta di una città cresciuta senza molto criterio, a macchia d’olio, con molte periferie lontane, disperse e a bassa densità. Tutto ciò obbliga il trasporto pubblico ad “inseguire” lo sviluppo insediativo e la dispersione urbana con costi crescenti ed insostenibili, e contemporaneamente un servizio che inevitabilmente non può che rimanere sempre inadeguato. Con effetti sulla vivibilità delle periferie (e su alcune categorie sociali più fragili) che ben conosciamo. Le stesse nuove “centralità” (che pure dovevano servire a riqualificare le periferie!) dovevano essere costruite con attestamenti del trasporto su ferro e questo non è avvenuto (se non in alcuni casi sporadici e inadeguati). Il problema è quindi ripensare totalmente lo sviluppo insediativo di Roma.

[bromptonian]

Sottoscrivo l'articolo pienamente ma bisogna puntualizzare che la gestione del trasporto pubblico in centro storico è un problema, quello del trasporto pubblico nelle periferie è un problema diverso.

[yt]

Fori, tutti superano il limite dei 30 all'ora
E una macchina dei vigili sfreccia a 73

I più veloci sono i vigili urbani, che intorno alle 16 sfrecciano a 73 chilometri all’ora in direzione Colosseo. E senza sirene accese. Da ieri, nella parte di via dei Fori Imperiali chiusa al traffico privato e in via Labicana sono comparsi i cartelli con il limite 30. Ma quasi nessun veicolo lo rispetta.

Lo dimostrano le misurazioni effettuate da Paolo Bellino di #Salvaiciclisti e Alberto Fiorillo di Rete Mobilità nuova.

...

"Via dei Fori Imperiali dice Paolo Bellino è diventata una zona a traffico privilegiato e a scorrimento veloce". "Le auto che possono circolare sono ancora troppe" spiega Alberto Fiorillo "Ma il fatto che con la chiusura al traffico privato siano diventate molto meno di prima è un incentivo a correre. E non ci sono né controlli né autovelox". "Quello che hanno fatto in via Labicana grida vendetta", dichiara Bellino che con #Salvaiciclisti e Rete Mobilità nuova continua a chiedere una ciclabile che da via Labicana arrivi fino a viale Manzoni.

_{http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/08/08/news/fori_tutti_superano_il_limite_dei_30_allora_e_una_macchina_dei_vigili_sfreccia_a_73-64453949/}

[naldo]

segnalo

La simulazione video della nuova viabilità
http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=3928


Dal 3 agosto via le auto per valorizzare l'intera area archeologicaVideoMappaimg
Sono state definite le linee guida della sperimentazione del piano di chiusura al traffico privato di via dei Fori Imperiali, tra largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo.

La strada, attualmente percorribile dal traffico privato in direzione del Colosseo resterà aperta solo ai mezzi di trasporto pubblico (bus, taxi e Ncc) e a quelli in emergenza. Lo spazio sottratto alle auto private sarà quindi disponibile per realizzare un progetto di riqualificazione dell’area finalizzato al miglioramento della mobilità ciclabile e pedonale.

Il provvedimento andrà a modificare gli attuali schemi di viabilità in un’area compresa tra via di San Gregorio, via Cavour, via Labicana e via Merulana con l’obiettivo di garantire alla viabilità privata un’alternativa funzionale alle attuali direttrici.

Di seguito, anche in una simulazione video, i dettagli della nuova viabilità.

Riprendo dall'altro topic.
Ho selezionato in neretto la parte su cui sono più critico e da cui deriva tutto il resto.
Abito a Colle Oppio, quindi ho sotto gli occhi ciò che è stato spacciato per rivoluzione e non riesco a trovare un solo punto positivo di tutta l'operazione, partendo appunto dal neretto.
I fatti che vedo sono questi (per vedo intendo muovendomi a piedi, in bici e coi mezzi):
- Non è avvenuta nessuna pedonalizzazione aggiuntiva rispetto a prima, per cui non riesco a comprendere cosa voglia dire "Lo spazio sottratto alle auto private (...)". Non mi risulta che sia stato sottratto un solo metro alla circolazione. Nel tratto in cui è stata vietata la circolazione al traffico privato, i mezzi privati condividevano lo stesso spazio dei mezzi ancora autorizzati, quindi nulla si è aggiunto a favore di pedoni e ciclisti. Cosa mi sfugge ? Ci possono passare autobus, taxi, ncc, pulllman gt... e come viaggiano ora. E' più pericoloso ora di prima secondo me.

- Ho visto un grande spiegamento di forze mediatiche per celebrare la "Rivoluzione" voluta dal sindaco (a scanso di equivoci l'ho votato, ma inizio a pensare di aver fatto male), ma l'unica cosa che è stata modificata è il senso della circolazione e il numero di parcheggi su striscia blu drasticamente diminuito: di fatto tutto il traffico proveniente da piazza Venezia ora gira sul primo tratto di Via Cavour per poi salire per via degli Annibaldi e poi ridiscendere su via Labicana o Viale Aventino proprio di fronte al Colosseo. Ma non si voleva diminuire l'inquinamento proprio al Colosseo ? Adesso ci saranno gli stessi mezzi ma con più ingorghi, sempre proprio lì di fronte, a circa 35m in linea d'aria.
- Su via Labicana per mantenere la circolazione del trasporto pubblico sulle due corsie centrali e separare le laterali a senso unico non si è trovato di meglio che piazzarci i jersey ! Orribili a vedersi, indecorosi e pure pericolosi per i molto bassi di statura che volessero attraversare, tolgono visuale, mai visti in un centro cittadino. Sono temporanei ? Boh...
- Per scaricare più traffico su via Merulana, già pericolosa prima dell'operazione, i posti auto sono diventati paralleli e non più a spina di pesce. Così facendo hanno tirato fuori una seconda corsia a salire da S.Giovanni verso S.Maria Maggiore. In pratica tra il semaforo di Via Labicana e di L.go Brancaccio ora ci sono le gare di accelerazione. L'altro giorno per attraversare con mio figlio in bici (a piedi sulle zebre) ho aspettato minuti, ed era la settimana di ferragosto! Ho già visto gli slalom di automobilisti pazzi che fanno il pelo ai ciclisti superando a zig zag

In tutto questo, per noi residenti il numero di posti auto, aldilà di quel che è stato detto, sono evidentemente diminuiti drasticamente (tutto un lato di Via Labicana, molto lunga, più che dimezzati a via Merulana, molto lunga anche quella; mi dicono anche parecchie decine su via delgi Annibaldi ma non ho controllato di persona), per cui la sera immagino il carosello di auto per trovare posto. Io sono fortunato perché dell'auto ne faccio un uso sporadico, ma comunque non si possono cancellare centinaia di posti auto in un rione senza dare alternative, il numero dei posti venuti a mancare sarà veramente un grosso problema.

In buona sostanza, attualmente non riesco a vedere nessun lato positivo se non quello della propaganda personale del sindaco, per cui il mio timore aldilà di tutto è, oltre ovviamente alla diminuita sicurezza personale nella circolazione, che ciò porti a pessime conseguenze:
1 - che tutto ciò si traduca in una protesta di residenti e commercianti che avranno facile gioco a dimostrare, come scritto sopra, che di positivo non ci sia nulla
2 - che la suddetta sperimentazione venga abbandonata tornando "temporaneamente" alla situazione precedente
3 - che nessuno provi più a fare nulla perché "Hai visto com'è andata a finire con quello che ci ha provato... come si chiamava ? Quello che andava in bici, ti ricordi ? Ah che bello però se si potesse andare in bici per Roma"

Credo che tale rivoluzione della circolazione locale, sarebbe stata fattibile solo dopo la chiusura del cantiere relativo alla metropolitana su via dei Fori Imperiali così da riavere una sede allargata su cui pedonalizzare e "biciclettare". Meglio ancora chiudendo totalmente, veramente, la circolazione sui Fori, così da avere il riscontro positivo reale di chi ci va, non solo delle personalità del mondo che hanno dato il loro parere leggendo i titoli dei giornali. Non sono loro che valuteranno l'impatto sul territorio di politiche eventualmente sbagliate, non sono loro che riandranno a votare fra qualche anno.

Scusate il poema.

[pieghevole73]

Concordo con naldo e aggiungo che la sinistra italiana è alquanto anomala, non ha mai pensato ai sui elettori, comunque Roma non è adatta per pedalare in tranquillità, ci sono troppi stolti in giro e la cosa mi da estremamente fastidio, ogni volta che giro in centro divento intollerante, incazzoso,  contro tutto e tutti, questa città fa bestemmiare pure i santi.

[occhio.nero]

Certe "rivoluzioni" sono inarrestabili. Lo dice la crisi che morde.

Che poi ci siano le condizioni per un passaggio veloce, maturo ed indolore , qui in Italia è tutto da vedere.

[naldo]

E' chiaro che il passaggio non può essere né immediato, né indolore: sarebbe troppo bello. Proprio per questo mi sarei aspettato un approccio più ponderato oppure più coraggioso. Dar fastidio a tutti senza nessun ritorno rischia di provocare solo reazione allergica.

Mi piacerebbe leggere da chi la vede diversamente da me quali positività veda in quanto è stato fatto, cosa sia migliorato, insomma se il gioco è valso la candela e perchè.