Per quanto abbia cercato e sfogliato sul forum, mi pare non esista un topic su questo particolare modello. Ce n'è uno sulla Ios P8: ero indeciso se accodare lì; poi ho pensato di aprire un nuovo topic.
Permettetemi un'altra premessa: su questo forum (ditemi se sbaglio) non esiste una forma di feedback sui venditori, ma personalmente ritengo sia utile e opportuno.
In questo caso, mi sento proprio di esprimere il mio parere nei confronti dell'utente che mi ha venduto questa bici:
intremodale.
L'annuncio era questo:
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=9330.0 (a proposito, la bici è venduta, visto che ce l'ho io

).
Come potete vedere, poche parole e foto fatte in fretta e furia. Mi sembra di aver capito che è una persona molto impegnata. Ed è una vera autorità nel mondo delle bici pieghevoli. Ma ho detto già troppo: se vuole, tocca a lui dire altro...

Fatto sta che mi ha venduto una bici che dire "pari al nuovo" è farle un torto! Avrà anche i suoi quattro anni sul groppone, ma è praticamente nos!
Non posso far altro quindi che ringraziare pubblicamente l'utente intremodale, che mi ha dato la possibilità di entrare in possesso, ad un prezzo onestissimo, di una bici dal valore quasi triplo. Mi complimento con lui anche per la pazienza dimostrata, per l'imballo e le modalità di spedizione.
Se vedete sul mercatino bici in vendita da parte di questo utente, non ve le fate scappare: non ve ne pentirete!
Ma veniamo alla bici. Arrivata il 23, dato il particolare momento, l'ho potuta montare solo il giorno di Natale. Ieri e oggi, poi, mi son fatto un paio di bei giri.
Come saprete, la XL (che non è più prodotta) costituiva il top di gamma per il modello Ios, Le differenze fondamentali (che giustificavano il prezzo originario), rispetto agli altri modelli, sono costituite dal cambio al mozzo Shimano Alfine ad 8 velocità, dai freni a disco idraulici Avid Juicy e dalla dinamo al mozzo anteriore sempre Alfine. Inoltre, monta: guarnitura, cerchi e barra Kinetix; sella, manopole (comodissime) e post-pump Biologic; gomme Schwalbe Kojak; un cavalletto "da moto"...
A proposito delle gomme, uno mi ha detto: "Hai le gomme lisce!" e io "Ma tu hai visto come si chiamano?"

Questo modello, poi, disponeva di una vera chicca, il Biologic Reecharge: in pratica, un carica-batterie per smartphone collegato alla dinamo! Il venditore, però, mi ha preventivamente avvisato di averlo forse smarrito. Sinceramente, penso che non l'avrei mai usato (così come la pompa integrata nel reggisella: ci pensate a voler gonfiare le Kojak con quella!?

).
La bici è decisamente bella. In merito alla livrea, finalmente ho coronato il mio sogno di avere una bici all-black.
Il telaio è veramente monumentale: trasuda robustezza. Come saprete, è in alluminio idroformato 7005 (c.d. ergal commerciale).
La leggerezza non era uno degli scopi del progettista: siamo sui 15 kg; ma è comprensibile, dati i componenti (se pensiamo che una Ios S9 pesa circa 12 kg...!). Ma per l'uso che ne faccio io, ciò non costituisce un problema. E sono sempre meno dei 24 kg della bipa pieghevole che avevo qualche anno fa...
Le dimensioni da piegata sono relativamente compatte: 38 x 78 x 82 cm. Curiosamente, per ridurre la dimensione in altezza, non bisogna abbassare del tutto il sellino. Il piantone si piega all'esterno e, se ciò costituisce un difetto a riguardo della compattezza, nello stesso tempo velocizza, secondo me, le operazioni di piega. Oltretutto, per le mie esigenze, non si rende nemmeno necessario alzare lo stem (dato che io, come vedrete nelle foto, prediligendo una guida sportiva, lo tendo abbassato). Un'altra curiosità è costituita dal fatto che la ruota anteriore deve essere girata al contrario. Per questo motivo, in un primo momento, stavo per montare al contrario tanto la ruota quanto il parafango anteriori (che mi sono arrivati smontati, per esigenze di imballo): mi portavano fuori strada i due componenti del magnete di blocco, che, a bici spiegata, si trovano sui due lati opposti.
Impressioni di guida.
Prima di avventurarmi nella prima uscita, mi sono detto: "non devo cadere nella trappola psicologica di farmela piacere per forza, dato che ormai l'ho comprata". Ho quindi cercato di mettermi nei panni di un recensore (pur non avendone assolutamente le capacità...), che provasse la bici senza averne un diretto interesse.
Un altra questione a cui però non ho potuto stavolta sottrarmi è quella del confronto con la mia precedente pieghevole: la mia amata Speed P8, che non dimenticherò mai e che ho venduto solo perché non posso permettermi di tenere due bici.
La prima cosa che ho notato è l'estrema facilità di guida! I primi momenti che si inforca una bici, soprattutto se si tratta di un modello particolare, lasciano sempre un tantino disorientati. In questo caso, invece, mi è immediatamente sembrato di avere già una forte confidenza col mezzo. Poi, ero sinceramente preoccupato dal fattore peso: pensavo che, data anche la presenza del cambio al mozzo, mi sarei ritrovato con una specie di mastodonte immobile. Per fortuna, mi sono ricreduto anche su questo: è una bici agile, veloce e relativamente reattiva. È anche meno rigida di quanto mi aspettassi: evidentemente, il diametro delle ruote, nonostante che le Kojak le abbia gonfiate ai limiti del mio povero compressorino (che stava per tirare le cuoia

), aiuta tantissimo da questo punto di vista. Nel complesso, su sconnesso e sampietrini (di cui è lastricata una famigerata pista ciclabile lungomare), il comfort è pari e forse un po' superiore alla Speed col telaio in acciaio e gomme a pressioni più umane.
Ma veniamo ai confronti: la Speed era più veloce, poche storie! Questa è una bici più tranquilla, con un allestimento che io definisco "da manager"; in effetti, complici anche il cambio al mozzo e il copricatena integrale Biologic FreeDrive, può essere cavalcata anche in tenute da cerimonia. Con la Speed ero decisamente spericolato; questa è forse più adatta a me, che forse dimentico di non essere più un ragazzino.

Le differenze in merito al cambio non si limitano alla tecnologia ed all'estetica: rispetto alla Speed, della quale usavo solo le ultime tre velocità, qui mi sono subito reso conto che il range sarà molto più esteso. Nello stesso tempo, è molto efficace e versatile: nella prima uscita ho voluto affrontare una salita tremenda, che con la Speed mi lasciava boccheggiante; bene, con la Ios, mi è sembrato quasi di non fare fatica. Ma poi, per l'uso cittadino, il cambio al mozzo è di una comodità impareggiabile: il fatto di poter cambiare da fermi non ha prezzo!
Il particolare shifter, composto da due levette push-pull (azionate rispettivamente da pollice ed indice), è di utilizzo immediato e non mi fa rimpiangere il pur comodissimo Revoshift della Speed.
Per concludere, devo ammettere che un po' di rimpianto per la Speed mi rimane. Nello stesso tempo. però, sono fermamente convinto di avere acquistato una bici veramente prestigiosa, più adatta all'utilizzo che ne devo fare (utilizzo casa-lavoro, senza intermodalità) e probabilmente più confacente alla mia persona. Inoltre, ho sicuramente concluso un ottimo affare.
Ma ora qualche foto:



