Quest'anno ci ho provato, anche se non sarebbe stato necessario visto che il seggio sarà sì e no a 300 metri da casa mia, però avevo voglia di "vedere di nascosto l'effetto che fa".
E così stasera verso le 22, dopo essermi guardato lo sketch di Luciana Littizzetto sono sceso in garage, ho acceso il mio consueto albero di Natale e sono andato al seggio. Ho ripiegato la bici e sono entrato con la massima naturalezza, fedele alla massima "se fai come se fosse una cosa normale, è probabile che anche gli altri la considerino normale".
Infatti nessuno mi ha fermato o ha obiettato nulla e quando sono entrato nella sezione e ho appogiato la bici vicino al muro ("così non dà noia") i commenti delle due scrutatrici, giovani e carine, sono stati "che bella bici!" e "e poi si può portare in treno o sulla metro", mentre io rincaravo "antifurto, addio!", immediatamente compreso da una delle due: "eh, già, non la deve lasciare fuori".
Ringalluzzito dall'accoglienza, per poco non sbagliavo simbolo sulla scheda

, poi all'uscita, ho sentito da un gruppetto di persone che sostavano nell'atrio un'altra voce femminile che diceva "hai visto che carina quella biciclettina?".
Successo su tutta la linea!
Vittorio