Maremma piovosa!
Che no, non è una bestemmia… :-D
Sapete, ci sono giornate e giornate, ed oggi è stata una di quelle:
ME-MO-RA-BI-LE! ;-)
Partito stamattina da Magliano, il mio obiettivo era raggiungere grosso modo Civitavecchia, sfuggendo però all'invadente e pericolosissima S.S.1 Aurelia.
Sulla carta mi aspettava solo una breve deviazione, percorrendo strade secondarie sulle colline di cui alcune carrabili ma sterrate.
Prima ingenuità!


Imboccato uno di quegli sterrati mi stavo divertendo come un cretino, una bella strada nel bosco con tanto di guadi avventurosi, ma il problema era in realtà più avanti.
Infatti appena terminato il bosco la strada correva accanto a campi coltivati, e a causa della pioggia il fondo era diventato una morsa invincibile di fango e paglia… :-O
Difficilissimo procedere, per l'accumularsi di terra tra le ruote della bici ed il telaio.
Però con un po' di fatica riuscivo ancora ad avanzare, credendo che l'asfalto non fosse lontano.


Ecco, seconda ingenuità.
Beh, ben presto mi sono trovato che anche pulendo le ruote dal fango la bici non riusciva a percorrere più di un paio di metri per volta, e non potevo più né avanzare né tornare indietro.
Decisione: la giornata è ancora lunga, lascio la bici sul posto e vado a cercare aiuto.
Mi serve un trattore o un fuoristrada per portare la bicicletta via da quel pantano.
Quasi 2 ore ho camminato, perchè la maggior parte dei casolari che vedevo in lontananza erano solamente dei capanni disabitati.
Ma poi ho trovato lui, il mio angelo! :-)
Giancarlo, proprietario di un agriturismo a conduzione familiare, che ascoltata la mia situazione è sparito per un'attimo senza dire una parola.
È tornato con una bottiglia d'acqua ed un po' di frutta per me, e con le chiavi della sua auto.
Mi ha detto:
"Sali, e nun te preoccupa', che a tutto se trova un rimedio…"
Partiamo, lui fa una telefonata ed io ascolto:
"Ciao Robbe' [Roberto], che te stai a casa?… Bene, sto a veni' da te che c'abbiamo d'aiuta' 'n amico mio…"
In quel momento un nodo alla gola mi ha strizzato lacrime improvvise dagli occhi.
Per pudore mi sono girato verso il finestrino.
Roberto ha un pickup Toyota, con il cassone e le 4 ruote motrici.
Cambio di vettura, ci avventuriamo sul sentiero fangoso che poco prima avevo percorso a piedi, con i sandali appensantiti dal fango.
In una grossa pozzanghera, che io camminando avevo aggirato, il Toyota si blocca.
-"Nooooo…", dico io.
-"Questo è niente!", dice Roberto, ed ingrana la trazione integrale.
Pochi minuti dopo raggiungiamo la bici, immobile dove l'avevo lasciata.


Tornati con armi e bagagli all'agriturismo di Giancarlo, solo l'idropulitrice riesce a liberare la bici dal fango.
"Ed ora? Come posso ringraziarvi per tutto il tempo che vi ho fatto perdere, per la benzina, per il fango?"
Roberto mi porge la mano e mi dice:
"Nun te preoccupa'. Di' 'na preghiera per me quando arrivi a Gerusalemme!" :-O
Dopo aver preso il caffè con Giancarlo io sono ripartito, ma a raccontarvi questa giornata mi vengono di nuovo gli occhi lucidi.
A Gerusalemme.
A modo mio.