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Autore Topic: ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita  (Letto 35880 volte)

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Offline occhio.nero

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ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« il: Luglio 12, 2011, 08:04:12 pm »
alcuni link:

http://ciclofficinepopolari.it/

[Gallarate] Ciclofficina Popolare (raccolta fondi su Eppela)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=9074

Ciclofficine e bikesharing? Oggi si trovano in ateneo
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2958

Come creare una ciclofficina domestica
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5592

[Perugia] Nasce la prima "ciclofficina popolare" della città
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5444

[Cagliari] nasce la Ciclofficina "Sella del Diavolo"
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3748

[Senigallia] ciclofficina per le bici rinvenute sul suolo pubblico
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3332

[Genova] ciclo officina popolare
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1205

[Putignano (BA)] ass. La Ciclofficina
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3074

[Torino] Mappa Ciclofficine
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1256

[Milano] Ciclofficina ponte giallo
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=888

-------------------


La Ciclofficina è un luogo dove poter gratuitamente riparare o recuperare la propria bicicletta o una di quelle da noi recuperate. La sottoscrizione è volontaria e può essere integrata o sostituita da: donazioni di attrezzi, ricambi o altro materiale utile al lavoro della ciclofficina nonché la partecipazione attiva alla gestione delle attività.
Ma la ciclofficina è anche un luogo dove parlare di biciclette, conoscere persone che si spostano quotidianamente in bici e organizzare iniziative per una maggiore diffusione dell’uso di un mezzo tanto affascinante quanto efficiente.
Nella ciclofficina non si vendono biciclette né nuove né usate. Non si effettuano riparazioni di biciclette per conto terzi.
(da www.ciclonauti.org)




Citazione da: Sbrindol[member=12038
[/member],27/5/2011, 09:52 ?t=55899936&st=0#entry456494540]
gironzolando per il web mi sono imbattuto in questo articolo

Free Bike Repair Stations

In sintesti, al MIT hanno messo a disposizioni una stazione dotata di attrezzatura base per la manutenzione ordinaria delle bici, ad uso completamente gratuito.
Guardiamo ed impariamo..... magari prima o poi anche in Italia si arrivera' a cose del genere. (per ora riesco solo a pensare a come verrebbe "cannibalizzata" se realizzata qui da noi).



Citazione da: Lunadix,27/5/2011, 11:54 ?t=55899936&st=0#entry456505363
ma esistono anche in italia :)

cerca ciclofficine popolari ;)

http://www.ciclofficinepopolari.it/

Citazione da: Sbrindol[member=12038
[/member],27/5/2011, 12:17 ?t=55899936&st=0#entry456507714]
le conosco :D e sono felice che esistano, ma questa iniziativa mi sembrava leggermente diversa.... almeno dalle mie parti, pur non essendo il Bronx, dubito che gli attrezzi resterebbero a lungo appesi ai cavi <_<

-----------------

Utili "app" per chi viaggia o si muove in bici
(Da bicizen.it)
.............................
Bike Repair è un’app per Android e iOS che fornisce 55 guide e 77 tutorial per porre riparo a piccoli guasti e per la manutenzione della bici;
................
« Ultima modifica: Febbraio 09, 2017, 08:27:06 am by occhio.nero »
Federico
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Offline styopa

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #1 il: Febbraio 14, 2012, 04:39:42 pm »
http://www.greenme.it/muoversi/bici/6842-bike-repair-station-stazioni-per-riparare-la-bicicletta

"Negli Stati Uniti stanno iniziando a diffondersi delle vere e proprie postazioni self-service in cui fermarsi a riparare gratis la propria bicicletta. Le innovative ?Bike Repair Station? offrono gratuitamente tutti gli attrezzi necessari a rimettere in sesto la propria bicicletta in caso di imprevisti. Se durante la pedalata si avverte la necessita di alzare o di abbassare il sellino, di raddrizzare i raggi o di effettuare una qualunque riparazione, basterà raggiungere una delle apposite stazioni dislocate in vari punti della città.

A Cambridge, nel Massachusetts, sono comparse delle semplici ma molto attrezzate postazioni "Bike Repair" presso le quali ogni ciclista in difficoltà potrà fermarsi per restituire nuovo smalto alle proprie due ruote, grazie ad una pompa per bicicletta, un martelletto, brugole, cacciaviti e quant?altro possa essere necessario in caso di riparazioni lampo e fai-da-te."
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Offline occhio.nero

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #2 il: Febbraio 14, 2012, 06:26:05 pm »
grazie del contributo

segnalato nella discussione:
la mobilità sostenibile: idee da tutto il mondo
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=604.msg5292#msg5292
Federico
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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #3 il: Febbraio 20, 2012, 03:32:59 pm »
--- ADMIN ON

segnalo

ciclofficine (popolari) e le stazioni di riparazione gratuita
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=137

--- ADMIN OFF




http://ilpanequotidiano.wordpress.com/2012/01/11/cose-che-sbucano-dai-muri/

Citazione
A Firenze, in zona Statuto, qualcuno (un genio!) ha messo a disposizione di tutti un tubicino collegato ad un compressore dove si possono gonfiare le bici.
 Perché dove posso gonfiare la bici io, la puoi gonfiare anche te!
 Più condivisione di così!

(Image removed from quote.) (Image removed from quote.)

(Image removed from quote.) (Image removed from quote.)

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/24-gennaio-2012/gonfia-bici-dentro-muro-1902991215366.shtml
Citazione
Cosa fare per evitare corse su per le scale e alla ricerca (spesso last minute) di una pompa per rigonfiarla? Una (ingegnosa) risposta l?ha trovata Gianpiero Polini

 Abitare all?ultimo piano di un condominio e utilizzare come unico mezzo di trasporto una bici può diventare un problema se, proprio mentre la stai slegando, ti accorgi che una delle due ruote è a terra. Cosa fare per evitare corse su per le scale e alla ricerca (spesso last minute) di una pompa per rigonfiarla? Una (ingegnosa) risposta l?ha trovata Gianpiero Polini, oltre vent?anni fa, la sua storia è stata racconta dal blog «Il pane quotidiano». Avendo a disposizione una cantina al pian terreno, proprio a ridosso delle rastrelliere in via Fabbroni, il novello MacGyver ha installato sulla parete esterna del suo palazzo una piccola (e poco visibile) pompa per gonfiare le biciclette: non solo la sua, ma quelle di tutto il vicinato . «Non è poi un?opera così strabiliante - spiega sorridendo il modesto proprietario - ma un modo pratico e veloce per evitare le scale e non portare con me la pompetta».


Il meccanismo è, secondo l?ideatore, semplice e facilmente replicabile: basta mettere insieme un motore da frigorifero ed un tubicino, collegarlo alla corrente, munirlo di un pulsante ?d?accensione? e il gioco è fatto. «In realtà- confessa Polini- all?inizio c?era un normale pulsante on-off sul mio congegno. Ma, dal momento che erano in molti in zona a gonfiare le proprie bici qui e dimenticare il dispositivo acceso, ho dovuto sostituirlo con uno a richiamo. Così fo? un favore agli altri, ma anche a me stesso, evitando sprechi di corrente».  Un?idea, quindi, che nasce per comodità personale ma diventa voglia di condivisione, almeno con l?immediato vicinato che «fino ad oggi ha gonfiato le proprie bici in modo accorto, senza danneggiare mai il tubicino né lasciarlo penzolante, con il rischio che qualcuno potesse inciamparci». O vederlo. Con tanta cura e poca visibilità, infatti, è piuttosto difficile per i passanti più distratti e i ciclisti meno accorti accorgersi di questa comoda trovata. Ma, a quanto pare, basta solo un pizzico d?attenzione e? chi cerca (la) trova.



« Ultima modifica: Agosto 24, 2013, 10:50:12 am by occhio.nero »
citizen cyclist [utente leggero della strada]
non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline Sbrindola

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #4 il: Febbraio 20, 2012, 03:50:19 pm »
quando vedi queste cose viene da pensare che c'è speranza!
Applausone all'ideatore!

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #5 il: Aprile 09, 2013, 09:28:58 pm »
Una stazione di servizio per biciclette a Lubiana

220 proposte di studenti provenienti da 37 diversi Paesi e, a decidere i vincitori, una giuria di esperti e la votazione del pubblico. Un vincitore assoluto, 3 progetti scelti dalla giuria ed uno dal pubblico, 5 le menzioni d'onore. Questi i numeri del concorso internazionale per studenti di architettura e design Trimo Urban Crash.

Il tema dell'edizione 2012 del concorso è la progettazione di una stazione per biciclette ecosostenibile. Uno spazio multifunzione: luogo di ristoro, di riposo e di incontro per ciclisti, dove effettuare la manutenzione dei mezzi di locomozione e dotata di servizi come la connessione senza fili, gratuita, ad internet, la ricarica di biciclette, di moto elettriche e di dispositivi mobili.

Il contesto in cui collocare il progetto era già deciso dal bando, si tratta di una delle arterie nord della città di Lubiana, la Dunajska cesta (Vienna Street), una strada  di larghezza variabile, da 4 a 6 corsie molto congestionata e corridoio importante di accesso al centro della città.

I Vincitori

Vincitore assoluto per la giuria ed il pubblico



I vincitori assoluti sono Manus Leung dalla Facoltà Built Environment alla University of New South Wales (Australia) e Kacper Krywult dalla Facoltà di Architettura di Varsavia - University of Technology (Polonia). Il loro progetto: "Shift", si è classificato al secondo posto secondo il giudizio della giuria ma ha ricevuto, nel complesso, il maggior punteggio, scaturito dall'insieme dei voti della giuria e del pubblico.



Il progetto, a differenza delle altre proposte, non incentiva una sosta veloce, ma invita a fermarsi, a rilassarsi e a godere della sensazione di essere in un piccolo villaggio, quasi in una oasi all'interno di una zona cittadina altamente urbanizzata. Il progetto ha anche l'interessante potenzialità di rivitalizzare la vicina area del parco, attualmente in uno stato di degrado e di offrirgli una maggiore popolarità.



I padiglioni sono affiancati e si sviluppano su un unico livello. La scelta serve per raggiungere molteplici obiettivi: massimizzare gli spazi interni, creare un facile accesso ai ciclisti ed ottenere una grande superficie di copertura adatta a convogliare le acque meteoriche e a captare l'energia solare. L'architettura si adatta al contesto e dialoga con la vegetazione circostante. Al centro dello spazio interno trova posto una grande area caffè di connessione con gli altri spazi della costruzione. Per scoprire lentamente e sperimentare la progressione di vedute, i percorsi interni sono progettati con cura ed attenzione strategica in modo da valorizzare i punti di vista verso l'esterno. Seguendo il percorso interno, le stanze si dispiegano una dopo l'altra in uno spazio e in un percorso continuo.



Nel complesso l'edificio tratta l'architettura non come icona ma piuttosto come un catalizzatore urbano, promuovendo l'uso pubblico dei servizi per la comunità. La stazione di biciclette è pensata come un luogo dove le persone si incontrano e si riuniscono e rispecchia l'uso della bicicletta come vera e propria cultura.



Secondo posto assoluto



Al secondo posto ma vincitori per la giuria sono Jorge Lopez Sacristan, Christina Codjambopoulo, Beatriz Gomez Martin, Jorge Lopez Sacristan e Sara Rebollo della Köln Fachhochschule (Germania) con il loro mentore, la prof.ssa Eva-Maria Pape. Il loro progetto JCSB0 ha ottenuto il miglior punteggio  per la giuria di esperti.



Secondo la giuria la proposta risolve e collega due entità: uno spazio pubblico ed uno privato. In un contesto che non mostra una particolare qualità urbana, l'ottimistico progetto riesce a fornire un contributo sociale molto significativo. Il progetto si colloca in un sito che non necessita di ulteriori strade o passaggi di accesso ed ha il vantaggio di non aver bisogno di eccessivi investimenti per essere realizzato. Il secondo piano del progetto, che affaccia sul parco, tocca dolcemente il suolo, l'accesso ai suoi spazi è privato e per esso viene creata una fruizione più intima.

Il progetto vincitore secondo il pubblico è CG2BP di Ignacio Chavero García, Roberto Baños Pantoja e Alvaro Borrego Plata dalla ETSA di Siviglia.



Al terzo posto secondo la votazione della giuria si classifica il progetto 14034 di Malgorzata Wawrzyniak della Facoltà di Architettura, dell'Università di Lubiana, sotto la guida dei professori Miloš Florijancic e Mitja Zorc.



Uno speciale riconoscimento è stato assegnato dalla Akripol, partner del concorso, a due progetti: dNAMO di Jose Bernal e Iuliia Fomina dalla Florida Atlantic University (Stati Uniti)



e al progetto 20436 di Joseph Goodwin, Nick Bastow e Richard Breen dalla Newcastle University Architecture Planning Landscape (Regno Unito), sotto la guida di Steve Dudek.



La galleria di immagini dei 31 progetti finalisti: www.trimo-urbancrash.com/project-gallery

Fonte | http://www.professionearchitetto.it/news/notizie/17282/Una-stazione-di-servizio-per-biciclette-a-Lubiana
Lorenzo - Tern Link P9

Offline occhio.nero

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #6 il: Aprile 09, 2013, 09:40:31 pm »
futurismo spinto!  ;D
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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #7 il: Agosto 26, 2013, 01:33:05 pm »
Tra forcelle, raggi e pedali con gli artigiani delle biciclette

Le ciclofficine, luoghi di socializzazione in cui ci si scambia esperienze, consigli e pezzi di ricambio. In un ottica che unisce la mobilità alla manualità, con il trasferimento gratuito di sapere
(di MARIO LUONGO, La Repubblica, 25.8.2013)


"Gli uomini liberi possono percorrere la strada che conduce a relazioni sociali produttive solo alla velocità di una bicicletta", scriveva nel 1977 il filosofo austriaco Ivan Illich. Sulle stradine di campagna o nel caos urbano, la bici per molti sottende una concezione del viaggio che permette di godere del tragitto in sé, non preoccupandosi necessariamente della meta, lontana dai ritmi frenetici del traffico. Senza contare l'impatto zero a livello ecologico e le calorie che fa bruciare una buona pedalata.

La bicicletta negli ultimi dieci anni è passata da mezzo di locomozione a fenomeno sociale, in un fiorire di iniziative e associazioni volte a raggruppare e tutelare i ciclisti, a favorire lo scambio di esperienze e competenze. Le ciclofficine ne sono un esempio: "Non è un lavoro, né volontariato  spiega Malerba della Luigi Masetti a Centocelle  ma un atto di militanza politica per condividere esperienze, pezzi di ricambio e attrezzi. Ho cominciato dopo la Ciemmona (la Critical mass in cui ciclisti da tutto il mondo si incontrano per pedalare insieme per le strade della città) del 2008 decisi di aderire al progetto, per aiutare anche chi non avesse la possibilità, economica o in fatto di esperienza".

GUARDA LA FOTOGALLERY

Felipe della Don Chisciotte, invece, racconta la sua visione delle officine come "un nuovo approccio alla mobilità unita alla manualità, affrontate in modo più consapevole, con la trasmissione gratuita di sapere". Attraverso le bici e le ciclofficine "cerchiamo di restituire alla tecnologia e agli oggetti il loro valore umano e sociale. Non sei nel tuo garage a lavorare da solo, ma se hai bisogno vieni qua e impari insieme alle altre persone".

Un po' per effetto della crisi, un po' per moda, il numero di bici per le strade romane è aumentato e parte del merito va anche al loro lavoro: "Il primo giugno del 2002 c'è stata la prima Critical mass a Roma, nel maggio successivo ha aperto la prima officina, a Magliana, e nel 2004 è stata la volta della Ciemmona", ricorda Felipe. Da lì in poi il numero delle officine è aumentato ogni anno, espandendosi a macchia di leopardo in diverse zone di Roma: l'Ex Lavanderia a piazza Santa Maria della Pietà, quella al Forte Prenestino, La Gabbia a Tor Bella Monaca, La Strada alla Garbatella, la Ciclofficina di fisica nella città universitaria, la Centrale al rione Monti.

Attorno ad ognuna di queste si è creata nel tempo una piccola comunità di appassionati e semplici curiosi che dall'officina si irradia nel quartiere, come i raggi di una ruota attorno all'asse centrale. La Ciclosoccorso ad Ostiense, ad esempio, "certi giorni sembra a metà tra un'officina e un salotto  spiega Chiara Sozzi  c'è chi viene per cercare una bici, chi per aggiustarla e chi per passare un po' di tempo, dare o avere un consiglio. In molti vengono per imparare anche se sono bravi, perché in gran parte è un lavoro di insegnamento". Un lavoro "sempre fuori dal motore" come cantava Enzo Del Re in "Lavorare con lentezza".
 
Federico
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Offline alessandra.run

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #8 il: Aprile 04, 2014, 03:15:59 pm »
[STAFF: questi contributi vengono da un'altra discussione ]

Per tutti quelli che si impegnano ogni giorno e sono sempre in prima linea quando c'è da dare il proprio contributo...un esempio di passione e visione anticonsumistica che parte dalla bicicletta.

« Ultima modifica: Aprile 04, 2014, 07:07:31 pm by occhio.nero »

Offline Andre@

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #9 il: Aprile 04, 2014, 03:35:55 pm »
Ottimo :)
« Ultima modifica: Aprile 04, 2014, 07:24:21 pm by Andre@ »
It's my Tern P9 ... Ex-Frecciarossa ... Bellizzzima  ::)    -    E-MtB: La Pinta

Offline Sbrindola

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #10 il: Aprile 04, 2014, 03:44:41 pm »
mi sono permesso di rimuovere i post in eccesso :)

Offline catorcio

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #11 il: Aprile 04, 2014, 03:55:51 pm »
dove stiamo andando? con in giro tutte queste vecchiette rifatte che fanno concorrenza alle giovani non si capisce più niente!


Online Vittorio

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #13 il: Aprile 20, 2014, 12:41:56 pm »
Ho una gran paura che se esistesse non durerebbe a lungo...
Quando ero bambino era normale che tutti i meccanici di biciclette tenessero una pompa appena fuori dalla porta, per chi era di passaggio e ne aveva bisogno, però in genere alla chiusura la riportavano dentro...
Vittorio
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Offline LorenzoS

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Re:ciclofficine (popolari) e stazioni di riparazione gratuita
« Risposta #14 il: Aprile 20, 2014, 02:02:37 pm »
dici che si porterebbero via tutto ?
perchè ho visto personalmente che in alcuni posti in germania ci sono delle cose simili, tipo la pompa delle biciclette nei parcheggi per le biciclette.

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