--- ADMIN ON
segnalo:
Attacco borse con sistema Klickfix
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524
i carichi sulla bici
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=20.0
--- ADMIN OFFDa un bel po’ di tempo avevo realizzato che forse nell’acquistare il portapacchi Vario Rack avevo optato per una soluzione non completamente adatta alle mie esigenze di trasporto, perché ben di rado mi capita di trasportare oggetti o pacchi generici, mentre il più delle volte (in occasione delle uscite ciclogastronomiche) quel che mi serve è portarmi appresso uno zainetto con una maglietta di ricambio, borraccia, camera d’aria, attrezzi, landing gear e carabattole varie.
Per questo scopo uno zainetto normale andrebbe benissimo, se non fosse che dopo averlo fissato con le cinghie del Vario Rack diventa abbastanza scomodo prelevare qualcosa al suo interno senza sganciarlo. E poi rimettere a posto le cinghie come prima perché non si sposti…
Ho scartato la soluzione apparentemente più ovvia dello zainetto Klickfix Freepack (Sport da 24 l e Meta II da 26), per la semplice ragione che di zainetti da 25 l o giù di lì me ne girano per casa già tanti che uno in più non sarebbe proprio il caso; ho valutato le borse Allrounder della stessa marca, esistenti in almeno tre misure, ma mi sono dovuto arrendere all’evidenza che anche la più capiente (Allrounder Touring da 9 l) era comunque troppo piccola (ecco perchè molti bromptoniani girano con borse che farebbero la felicità di un postino all’antica).
E comunque tanto lo zainetto quanto la borsa viaggiano dagli 80 ai 120€, cifra che si può spendere ma a patto di essere convinti dell’acquisto. E non era il caso mio.
Ricordavo di aver visto da qualche parte qui sul forum le istruzioni per adattare un attacco Klickfix a uno zainetto qualunque ma non sono neanche andato a cercarle conoscendo il mio livello di manualità.
Nel frattempo, per poter lasciare a casa zainetto e portapacchi quando non strettamente indispensabili, avevo cominciato ad appendere sulla bici tutto il possibile mediante comodi moschettoni, fino a guadagnarle l’appellativo di “bici di Otto & Barnelli”.
Finchè piano piano ecco l’idea: usare i moschettoni per fissare lo zainetto al Vario Rack, in modo da lasciare accessibile l’apertura senza cinghie di mezzo.
Dopo qualche prova penso di aver trovato una soluzione abbastanza decorosa che mi affretto a condividere. In tutto servono quattro moschettoni a D, due da 7 cm e due da 4,5 cm, per un investimento complessivo di 10€, ma giusto perché ho voluto cercarli d’alluminio e colorati, altrimenti se ne trovano a molto meno.
Gli zainetti che ho provato non hanno anelli a cui agganciarsi, quindi si lavora solo sugli spallacci: i due moschettoni più grandi circondano ciascuno uno spallaccio e la maniglia centrale, andando ad agganciarsi ai tubi verticali più interni del Vario Rack.
La funzione portante principale è chiaramente quella dell’attacco spallaccio-telaio: coinvolgere la maniglia centrale serve essenzialmente a impedire lo scivolamento verso il basso dei due moschettoni. In ogni caso la maniglia stessa resta ancora utilizzabile per il trasporto su brevi distanze, caso tipico quando si sale o scende da un treno ed è più comodo tenere lo zainetto con una mano e con l’altra la bici piegata, che si lascia trasportare meglio senza lo zainetto che la sbilancia.
I due moschettoni più piccoli invece servono a tenere abbastanza aderente al Vario Rack anche la parte inferiore dello zainetto, contrastando la sua naturale tendenza a scivolare in avanti o di lato. Per non stare ad accorciare gli spallacci il modo migliore che ho trovato di metterli in tensione è quello di incrociarli: lo spallaccio destro va ad agganciarsi al tubo più a sinistra che si riesce a raggiungere, e viceversa.
Il risultato finale non sarà elegantissimo e di certo non è un prodigio di simmetria
ma mi sembra abbastanza funzionale: collaudato ieri per circa 25 km di terreno vario su asfalto di varie qualità, basolato, sterrato liscio, ascensore, treni, stazioni e… gabinetti di stazioni
(non c’entra col tema, è per la serie: “la pieghevole nei luoghi più strani”), l’attacco ha resistito piuttosto bene: lo zainetto un po’ storto era e un po’ storto è rimasto, ma non ha manifestato scivolamenti strani in nessuna direzione, che era la cosa che mi preoccupava di più. Unica accortezza, data la posizione, è di sistemare eventuali cinghie e cordini svolazzanti, infilandoli sotto o dentro lo zainetto; le cinghie di dotazione del Vario Rack invece sono rimaste al loro posto, sotto lo zainetto, dopo essere state regolate a una lunghezza tale da non intralciarne l’appoggio sul portapacchi e non penzolare in giro. Avrei potuto anche toglierle, visto che sono fissate con attacchi a scatto sulla struttura metallica, ma a che pro rischiare di perderle o di non averle sottomano quando eventualmente servissero?
Che dire, infine? Mi spiace per i signori Rixen e Kaul, e ancora di più per i ragazzi del negozio da cui non comprerò zaino o borsa, ma il risultato che mi interessava l’ho raggiunto. E…
I did it myyy waaaay! (
*)
Vittorio
(
*) questa è così facile che quasi non vale il karma +