--- ADMIN ON
segnalo:
Dahon Espresso 2011
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1282
--- ADMIN OFFCiao a tutti,
con piacere vi presento la nuova pieghevole di casa Boccia.


Perché una nuova bici
Per estendere le potenzialità offerte dalla piccola Olmo. L'esigenza era quella di affrontare con sufficiente tranquillità un po' di svago ciclistico tra le insidie dell'asfalto bucherellato, del sampietrino aguzzo e dello sterrato un po' sconnesso... senza rinunciare alla praticità della pieghevole, e a un po' di intermodalità.
Quale bici
Doveva essere diversa dalla Olmo, offrire qualcosa di più e di diverso. Comoda, resistente e versatile, la scelta è caduta sulle ruote grandi:
una bella Dahon Espresso D24, modello 2015 color grigio zibellino opaco (ok, forse matt sable suona meglio...

), 24 rapporti, forcella ammortizzata e ruotoni da 26" x 2.00" con copertoni stradali.
http://dahon.com/mainnav/foldingbikes/single-view/bike/espresso_d24.html
le mie impressioni
Bella in foto, dal vivo secondo me è ancora meglio! Tra le pieghevoli è un vero SUV, pesa 15 kg ed è piuttosto alta da terra. Il telaio in alluminio somiglia a quello delle mountain bike, ha uno snodo centrale molto grande con un'ampia superficie di contatto, con una seconda barra che contribuisce a ridurre gli sforzi. L'impressione è di una bici estremamente solida: per ora niente scricchiolii giochi o rumorini sinistri.
Il manubrio ha una pipa regolabile estremamente pratica: una volta liberata la grande leva di blocco, si può alzare o abbassare il manubrio per cambiare la postura, ruotarlo intorno al proprio asse per orientare manopole e leve freni, oppure lo si può girare tutto di 90° verso il lato destro della bici per ridurre le dimensioni in larghezza ottenendo, dopo aver piegato anche i pedali, quello che Dahon chiama Flatpak, ovvero un ingombro di spessore minimo, da poter riporre in spazi angusti.
Piegando anche il telaio la bici riduce ulteriormente gli ingombri, e può essere trasportata in un portabagagli sufficientemente capiente, in ascensore o, perché no anche sui mezzi pubblici se non affollati. Manca un sistema di blocco della bici da piegata.
Buona la trasmissione, con 24 rapporti, che coprono tutte le condizioni di utilizzo.
Su strada
Alla guida mi sembra una bici ibrida come tante . Non ho percorso molti chilometri, ma rispetto alle nervose e precise ruotine 20"x1.50" della Olmo, le titaniche 26"x2.00" perdonano buchette, crepe, radici, bozzi, cunette e altre piacevolezze che si possono trovare sull'asfalto.
Vantaggi
Di questa bici mi piace pressocché tutto:
- la qualità costruttiva
- la trasmissione completa
- l'ottimo assorbimento delle asperità della strada
- la versatilità: dalla cauta intermodalità al cicloturismo
- l'estetica e il colore
- il cavalletto montato vicino al mozzo posteriore, che non interferisce con il pedale nella marcia indietro
Svantaggi
Piccoli particolari a cui potrei abituarmi, vediamo:
- manopole cilindriche in gomma, anche se non malvagie
- manubrio troppo largo per i miei gusti
- mancanza di un sistema di blocco della bici piegata
- il cavalletto può interferire con i raggi della ruota anteriore quando la bici è piegata.
La sensazione generale è di una bici che ha già tutto per piacermi, senza bisogno di modifiche e personalizzazioni.
Beh... una personalizzazione l'ho già fatta: ho montato degli splendidi parafanghi Curana in alluminio tanto rigidi quanto sottili...
E ora le foto! Ciao...

la pipa snodata

lo snodo del manubrio aperto

la bici in modalità Flatpak

la bici completamente piegata

particolare dello snodo del telaio

la bici completamente piegata

la bici completamente piegata

rischio di interferenza tra cavalletto e raggi

l'appoggio molto ampio per salvaguardare la corona quando la bici è piegata

i comandi del cambio integrati nelle leve freni

il deragliatore posteriore Altus

il deragliatore anteriore e la guarnitura tripla con paracatena

le confortevoli gomme antiforatura Kenda Kwick Roller Sport

la leva di blocco della sospensione anteriore

la ghiera di regolazione del precarico